Donne e motori...

FV__1apWQAEFU7L.jpg
 

Charlie Martin​

Charlie Martin Female empowerment donne pilota donna pilota donne e motor


Manovre di sorpasso negli sport automobilistici: nella 24 Ore sul leggendario Nürburgring, Charlie Martin ha scritto la storia. Con la sua BMW M240i Racing, nel Nordschleife si è piazzata nella quarta posizione della sua categoria. Ma il piazzamento è una questione secondaria per la pilota trentanovenne, perché Charlie Martin guida avendo in mente un obiettivo più grande: dare prova di sé in quanto donna in un mondo prevalentemente maschile. Un desiderio molto particolare, in effetti, perché nel 1981, nella città inglese di Leicester, Charlie Martin è nata maschio.
In quanto prima pilota transgender ad arrivare al traguardo di questo grande classico degli sport automobilistici, la coraggiosa Charlie Martin non solo ha realizzato un sogno, ma è anche diventata un modello da seguire. Prendere una decisione difficile e rimanere fedeli al percorso che si è scelto per sé sono azioni che richiedono coraggio. E lei, questo coraggio lo vorrebbe trasmettere ad altri, per riuscire a offrire maggiore visibilità alla varietà e al cambiamento nel mondo degli sport a motore e per spianare così la strada ad altre donne pilota nel mondo delle corse: “Se nello sport abbiamo come ambasciatori delle persone che si impegnano al massimo per i valori in cui credono e che riescono a trasmettere il messaggio che tutti, nella vita, dobbiamo cercare di essere attivi e propositivi, allora è possibile apportare un grande cambiamento nella società.”
Charlie-Martin.jpg






Lella Lombardi​


Lorem ipsum


L’importante rapporto tra donne e motori ha raggiunto anche la classe regina degli sport automobilistici. Nella statistica della Formula 1, Lella Lombardi (26 marzo 1941 – 03 marzo 1992) è stata l’unica donna ad arrivare nella zona punti del campionato mondiale. Figlia di un macellaio piemontese, arrivò agli sport automobilistici solo per vie traverse. Quando, mentre giocava a pallamano, si infortunò gravemente e fu portata via in ambulanza, la velocità l’affascinò tanto che le venne in mente di sostituire gli sport di squadra con le corse automobilistiche. Dal 1974 al 1976 Lella Lombardi partecipò a dodici Gran Premi e ottenne sette piazzamenti. Debuttò in Formula 1 nel 1974 sul circuito di Brands Hatch per la scuderia Allied Polymer Group, senza però riuscire a qualificarsi per la gara. Solo nel 1975 riuscì a presentarsi al via di una gara di Formula 1: al Gran Premio del Sudafrica per la scuderia March.
Il 27 aprile 1975 l’allora trentaquattrenne ottenne il sesto posto al Gran Premio di Barcellona, in Spagna, e divenne così quella che ancora oggi è l’unica donna ad aver ottenuto mezzo punto nel campionato mondiale. Mezzo punto, perché la gara sullo stretto circuito cittadino di Montjuic fu interrotta anzitempo per un grave incidente del tedesco Rolf Stommelen, che al momento si trovava in testa. Oltre a quel mezzo punto, Lella Lombardi detiene anche il record per il numero di gara più alto della storia della Formula 1. Il “208” sull’auto con cui percorse il circuito di Brands Hatch nel 1974 era un richiamo allo sponsor, Radio Luxemburg, che allora trasmetteva sulla frequenza a 208 MHz. Questo record dell’italiana riservata e ambiziosa, morta di cancro al seno pochi giorni prima del cinquantunesimo compleanno, rimarrà imbattuto, perché ora la Formula 1 non permette numeri di gara superiori al “99”.

images
 
Ultima modifica:

Motori, quando il meccanico è donna. Andreea fin da bambina era affascinata dalle macchine.​


ANDREEA



Donne e motori, guai e dolori. Recita un vecchio proverbio, oggetto di stereotipi sterili e pregiudizievoli. Oggi però il mondo dei motori è sempre più ricco di piloti, autisti e meccanici donna la cui competenza e professionalità non ha nulla da invidiare a quella dei colleghi uomini.

Ne è testimonianza Midas, la
rete internazionale di officine meccaniche specializzate nella manutenzione auto multimarca, caratterizzata da una distribuzione paritaria di incarichi e ruoli: i responsabili degli uffici interni sono metà uomini e metà donne, oltre il 30% dei dipendenti totali sono di sesso femminile e nella rete Midas circa il 20% dei centri è diretto o gestito da donne. Sebbene in generale il settore dell’automotive veda ancora una sproporzione di impieghi tra i due sessi, sono sempre di più i casi che raccontano storie al femminile nelle quali passione, impegno e dedizione diventano occasioni di lavoro, business, crescita personale e professionale. Come nel caso di Andreea Conti, tecnico auto donna nell’officina specializzata Midas di Terni, 27 anni e una forte passione per le automobili. Nata a Terni e formatasi alla scuola professionale locale, Andreea ha svolto diversi stage in aziende del settore: “Da piccola – afferma – i miei giochi preferiti erano proprio le macchinine che portavo con me ovunque andassi. Passavo le ore ad osservare le auto vere: mi affascinavano e volevo capirne il funzionamento. Ricordo poi che avevo molta voglia di imparare a guidare tanto è vero che già all’età di 9 anni sapevo come accendere il motore, riconoscere i pedali, cambiare le marce. Quando poi mi fu comprato il motorino ed iniziai ad occuparmi personalmente di piccole riparazioni e della sua manutenzione è scoccata la scintilla: lì ho capito che quello era proprio ciò che volevo fare nella vita.” Andreea da 7 anni lavora con le mani sui motori e dal 2019 è assunta presso l’officina specializzata di Terni, primo centro Midas dell’Umbria. “Credo di aver avuto una grande fortuna nel lavorare sempre con persone molto competenti che mi hanno insegnato con dedizione la maggior parte delle cose che so, senza mai far differenze con i miei colleghi maschi – aggiunge Andreea – i clienti apprezzano molto la mia presenza all’interno dell’officina, difficilmente ho incontrato clienti diffidenti.”
 
Indietro