pasquino
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Dossier illegali, Tronchetti Provera
condannato a un anno e 8 mesi
Sentenza di primo grado del Tribunale di Milano. Accusato di ricettazione per un cd di dati raccolti dalla Kroll
Marco Tronchetti Provera in un'immagine di archivio (Imagoeconomica)
Marco Tronchetti Provera, numero uno di Pirelli ed ex presidente di Telecom, è stato condannato a un anno e 8 mesi anni per ricettazione dal Tribunale di Milano nel processo sul caso Kroll. Si tratta di uno dei tanti filoni della vicenda dei dossier illegali fabbricati da Giuliano Tavaroli quando era a capo della security di Telecom. Il giudice ha anche disposto un risarcimento a carico di Tronchetti Provera e a favore di Telecom - parte civile nel processo - di 900mila euro, a titolo di provvisionale. La pena è sospesa.
LA DIFESA - «Prendiamo atto della sentenza odierna - ha commentato Roberto Rampioni, difensore di Tronchetti Provera - di cui non resta che aspettare il deposito della motivazione per verificare quali siano state le ragioni che hanno giustificato un'affermazione di responsabilità che riteniamo inspiegabile e che, non riconoscendo la fragilità di un impianto accusatorio vacillante, getta purtroppo un'ombra senza fondamento sulle persone e sulle aziende coinvolte». «La vicenda processuale - continua la difesa - è stata promossa sulle aspirazioni di quanti hanno preteso a tutti i costi un coinvolgimento di Tronchetti Provera».
LA VICENDA - La procura aveva chiesto una condanna a due anni e il pagamento di una multa da 5.000 euro. Il processo era iniziato nel febbraio scorso, dopo la disposizione da parte della procura di Milano della citazione diretta in giudizio per ricettazione, in riferimento a presunti dati rubati nel 2004 dal computer di un agente dell'agenzia investigativa Kroll dai «pirati informatici» della security di Telecom, all'epoca guidata da Giuliano Tavaroli che nel 2004 stava portando avanti un'attività di spionaggio ai danni di Telecom, di Tronchetti e della sua famiglia. Questi dati, secondo l'accusa, vennero recuperati dagli uomini di Giuliano Tavaroli con un'operazione di hackeraggio e, secondo il pm, Tronchetti avrebbe ricevuto quei file, consapevole della natura illecita. Da qui l'accusa di ricettazione.
17 luglio 2013 | 13:33
condannato a un anno e 8 mesi
Sentenza di primo grado del Tribunale di Milano. Accusato di ricettazione per un cd di dati raccolti dalla Kroll
Marco Tronchetti Provera in un'immagine di archivio (Imagoeconomica)
Marco Tronchetti Provera, numero uno di Pirelli ed ex presidente di Telecom, è stato condannato a un anno e 8 mesi anni per ricettazione dal Tribunale di Milano nel processo sul caso Kroll. Si tratta di uno dei tanti filoni della vicenda dei dossier illegali fabbricati da Giuliano Tavaroli quando era a capo della security di Telecom. Il giudice ha anche disposto un risarcimento a carico di Tronchetti Provera e a favore di Telecom - parte civile nel processo - di 900mila euro, a titolo di provvisionale. La pena è sospesa.
LA DIFESA - «Prendiamo atto della sentenza odierna - ha commentato Roberto Rampioni, difensore di Tronchetti Provera - di cui non resta che aspettare il deposito della motivazione per verificare quali siano state le ragioni che hanno giustificato un'affermazione di responsabilità che riteniamo inspiegabile e che, non riconoscendo la fragilità di un impianto accusatorio vacillante, getta purtroppo un'ombra senza fondamento sulle persone e sulle aziende coinvolte». «La vicenda processuale - continua la difesa - è stata promossa sulle aspirazioni di quanti hanno preteso a tutti i costi un coinvolgimento di Tronchetti Provera».
LA VICENDA - La procura aveva chiesto una condanna a due anni e il pagamento di una multa da 5.000 euro. Il processo era iniziato nel febbraio scorso, dopo la disposizione da parte della procura di Milano della citazione diretta in giudizio per ricettazione, in riferimento a presunti dati rubati nel 2004 dal computer di un agente dell'agenzia investigativa Kroll dai «pirati informatici» della security di Telecom, all'epoca guidata da Giuliano Tavaroli che nel 2004 stava portando avanti un'attività di spionaggio ai danni di Telecom, di Tronchetti e della sua famiglia. Questi dati, secondo l'accusa, vennero recuperati dagli uomini di Giuliano Tavaroli con un'operazione di hackeraggio e, secondo il pm, Tronchetti avrebbe ricevuto quei file, consapevole della natura illecita. Da qui l'accusa di ricettazione.
17 luglio 2013 | 13:33