Scritto da Montague
Hai ragione e ti chiedo scusa Fastmax. L'interesse per l'esoterismo dell'autore del sito mi ha portato a fare delle conclusioni frettolose.
Per quanto riguarda i meri dati storici però, egli non porta alcuna clamorosa rivelazione.
Nell'opera di Lope De Vega che ho prima citato, quando Colombo si presenta al re del Portogallo dice:
"Io sono Cristoforo Colombo, o gran re di Lusitania, nacqui a Cogoleto, povero villaggio di Genova, fiore d'Italia..."
Credevo si volesse dare voce alla figura del Colombo spagnolo, per cui faccio ammenda.
Al di là delle origini nobiliari del navigatore, si sà che fu probabilmente un pirata e che, come tutti i marinai, avesse nozioni di astronomia. Non vedo però perchè dovesse mentire sulla circoferenza della terra davanti ai dottori di Salamanca, quando il calcolo fu fatto da Eratostene nel 200 a.c.
Che morì povero è una balla riconosciuta. Molto più semplicemente, non volendo il Re Ferdinando rispettare il contratto stipulato, pensando fosse troppo a fvore di Colombo, iniziò una lunghissima causa contro la corona che terminò solo molti anni dopo la sua morte, con un patteggiamento.
I suoi eredi ebbero feudi e il titolo di duchi. Duca è ancora oggi l'ultimo dei suoi discendenti.
In conclusione, mi sembra che si faccia della polemica sul nulla.
Come vedi nessun segreto, piuttosto bisognerebbe chiedersi chi capso cura le pubblicazioni scolastiche.
Niente di grave Montague, scuse accettate anche a nome dell'Autore.
Colombo era un Corsaro al servizio degli Angioini.
Mentiva sulle esatte dimensioni perchè sapeva di non essere arrivato alle Indie ma in una terra di mezzo, tanto è vero che cerca disperatamente un passaggio a Panama, esplora la costa in quella zona e l'entroterra per vedere se sia possibile in qualche modo superare quel lembo di terra.
Il Re non voleva rispettare il contratto perchè Colombo diviene Vicere e quando muore il figlio di Ferdinando rischia di diventare Re di Spagna in caso di morte di Ferdinando.
Attenzione, non Vicere delle Indie, Vicere di Spagna!
Sintesi dell'Autore:
Colombo non è un popolano, umile e mite lanaiolo, ma un nobilissimo, orgoglioso e temerario corsaro;
non è un povero artigiano poco istruito, ma un ricchissimo e coltissimo amico "particolare" di re e regine, conosciuto e "benvoluto" nelle corti di mezza Europa;
non un sognatore, che ignaro del vero, per puro caso fortuito fece la scoperta, ma uno spirito scientifico "moderno", che aveva scoperto ed elaborato metodi e calcoli per la determinazione univoca ed assoluta del punto, che conosceva la vera dimensione terrestre, cosciente di aver scoperto una nuova terra cuscinetto che lo separava dalle Indie orientali.
Infine Colombo muore, non povero, esiliato ed abbandonato, ma spaventosamente (e pericolosamente) ricco, membro del consiglio della corona, contornato da funzionari regi, parenti e servitori.
In particolare, emerge che Cristoforo Colombo era uno scienziato, nel senso moderno del termine, che adotta il metodo della osservazione sperimentale, due secoli prima di Galileo.
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Conosceva, la vera dimensione della terra, ma la occultava artatamente.
Colombo vuole dimostrare di aver raggiunto le Indie orientali ma, ipotizziamo, sà di aver raggiunto una nuova terra, le Indie occidentali, tutte da scoprire e conquistare, non essendo di nessun Re civile e potente. Il figlio stesso ci dice che il padre sospettava, e sperava, nella esistenza di queste terre cuscinetto.
Dal punto di vista di Colombo l'esistenza di nuove terre è estremamente vantaggioso: poteva diventare Signore (vicerè con ampi poteri) di un mondo nuovo, mentre non avrebbe certo potuto impossessarsi di terre civili su cui già regnava un potente. Purtroppo la cosa esulava dal suo mandato, essenzialmente commerciale, avuto dai Re Cattolici: raggiungere le Indie, la Cina, ed instaurare rapporti con gli imperatori orientali, riportare spezie ed oro a basso costo, saltando gli intermediari storici. Questo era nella sostanza lo scopo primario, la condizione di riuscita dell'impresa.
Quindi Colombo deve assolutamente dare prova e dimostrare di aver raggiunto, o quasi, le Indie orientali, ed allo scopo usa tutte le astuzie di cui è capace, matematiche, astrologiche, cosmografiche. Deve far passare del tempo, trovare oro e ricchezze, proseguire l'opera di colonizzazione, in caso contrario, tutto è perduto.
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