E' esplosa l'estate: mediterranea (ma non solo)


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Dunque eravamo nell'isola di Creta. Dalle incantevoli spiagge oggi ci inoltriamo verso l'interno, per ammirare l'altopiano di Lassithi. Una fertile pianura a un'altitudine compresa di 800 mt ca., delimitata dalle imponenti montagne Dikti.

Questo luogo è famoso per i suoi mulini a vento dalle tele bianche: erano stati realizzati principalmente dai coloni del Peloponneso che arrivarono qui alla fine del XIX secolo, per irrigare l'altopiano. Si contavano circa 12000 mulini a vento bianchi, che un tempo pompavano l'acqua dai pozzi per irrigare i raccolti.



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Purtroppo oggi i giovani hanno abbandonato la loro patria perché lo Stato greco non prevede incentivi, e i villaggi sembrano deserti, con popolazione anziana. Tuttavia alcuni mulini a vento sono stati restaurati negli ultimi anni. Inoltre, all'ingresso dell'altopiano, in posizione Ambelos, vediamo ancora il più grande parco di mulini a vento in pietra della Grecia.

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Un'altra attrazione di questo luogo sono i linies, cioè i canali di drenaggio lineari che furono aperti dai veneziani per trasportare l'acqua attraverso l'altopiano. Infatti, quando i veneziani conquistarono Creta, trasformarono Lassithi nel più grande “giardino” di Creta, che ancora fornisce all'isola patate e verdure di ottima qualità.



Nei pressi di Lassithi si trova il villaggio di Krasi, dove lo scrittore Νίκος Καζαντζάκης trascorse diverse estati con i suoi amici durante il decennio 1910-1920. Luogo di nascita di sua moglie, chiamata Galateia Alexiou, in Krasi era calmo e si sentiva ispirato, il che si rifletteva nelle sue opere: ad esempio, in “Kapetan Michalis” ci sono molte scene ambientate all'ombra del vecchio platano di Selena. Nel 2009, in un edificio del 1882, è stata creata nel paese “La Casa della Letteratura”.
 
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"Strawberries, cherries and an angel's kiss in spring
My summer wine is really made from all these things
I walked in town on silver spurs that jingled to
A song that I had only sang to just a few..."


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Qualche cenno anche su cosa mangiare nell'isola di Creta. Ci si aspetterebbe una prevalenza di pesce, e invece no. Certo c'è il polpo

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e una buona zuppa di pesce

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ma l'offerta gastronomica riguarda soprattutto la carne, di agnello maiale o pollo, spesso grigliata a spiedino (Souvlaki)

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con le classiche verdure del Mediterraneo. Si avverte, quindi, anche un'influenza mediorientale di derivazione ottomana.


Per insaporire la carne i greci propongono svariate salse, fra cui la mia preferita è la Tirokafteri. Si uniscono formaggio feta (che ricordiamo si fa con latte di pecora), peperoncini, yoguth origano olio limone, e un po' di miele, e via :D

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Che cucina fantastica in Grecia. Semplice e gustosa.
 
La Grecia è molto prolifica nella produzione, e uso alimentare :sbav:, del miele.


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L'ape secondo la mitologia era una ninfa nutrice di Zeus, il quale visse l'infanzia proprio nel Monte Ida di Creta. Era la figlia del primo re dell'isola, chiamata Melissa, che secondo altre fonti sarebbe stata sacerdotessa di Rea.
Naturale quindi che la madre di Zeus affidasse il figlio nelle mani dell'ape per sottrarlo al terribile padre Crono (che si era divorato gli altri 5 figli, vivi), perché sapeva bene come allevarlo con l'oro spesso biondo e trasparente dell'isola! Anche il costume della donna minoica ha 7 cinture (balze) come il ventre dell'ape cretese.

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La ricchezza del biosistema dell'isola in piante endemiche e aromatiche contribuisce allo sviluppo dell'apicoltura sin dall'antichità. Il sole decisivo per la fioritura di una varietà di piante aromatiche ed erbe, durante tutto l'anno. Timo, salvia, pino, corbezzolo, malotira, dittano e agrumi. Una passeggiata tra gli alveari di Creta rende evidente il motivo per cui produca uno fra i mieli più aromatici del mondo: migliaia di cespugli profumano di muschio e alcuni crescono solo qui.

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Yogurth greco

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Baklava al pistacchio

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Kataifi col gelato 😋
 
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E dai Greci dove andiamo? Ovviamente a incontrare i Romani! Attraversiamo quindi il Mediterraneo, ma non verso ovest: in direzione sud-est :D

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Jerash, l'antica Gerasa, è una cittadina nel nord della Giordania, a circa 40 km da Amman, risalente al neolitico e colonizzata da Alessadro il Macedone, è divenuta splendida nel periodo romano.

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Stupisce per la grandiosità e la magnificenza. È uno dei siti romani più vasti fuori dal nostro Paese. Al suo interno, spiccano il Tempio di Artemide, il Teatro sud, l’Arco di Adriano e la maestosa Piazza Ovale che si apre sul cardo maximus.
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Il Foro di forma ellittica collegava il Tempio di Zeus al Cardus Maximus, tramite una fila di 56 colonne di ordine Ionico e risalenti al I secolo d.C., che circondavano la grande piazza centrale lastricata di pietra calcarea. Al centro di essa sono collocati due altari e una fontana risalente al VII secolo d.C.

Il fascino di questo luogo rivive ancora oggi durante il Festival di Arte e Cultura quando le luci si accendono su questa grande area colonnata.

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"Mare al mattino, cielo senza nubi
d’un viola splendido, riva gialla; tutto
grande e bello, fulgido nella luce."


(Costantino Kavafis)

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"Sono logoro di anni, e stanco. Ma non posso escludere che esista vicino a me una spiaggia, e una giornata piena di sole, e una disobbedienza che mi farà balzare come da giovane dalla mia poltrona di vecchio, e mi farà correre verso quel mare, gioioso e accogliente, anche se fosse l’ultima ora della mia vita."

(Stefano Benni)


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(Cala Agulla, Maiorca)


"Non si può essere infelice quando si ha questo: l’odore del mare, la sabbia sotto le dita, l’aria, il vento."

(Irène Némirovsky)


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Tornando alla Giordania, 70 Km a sud di Amman, a est del vicino mar Morto, incontriamo la valle del Mujib che costituisce una delle tappe più affascinanti dove fermarsi mentre si percorre la Strada dei Re. Fa parte della Riserva della Biosfera del Mujib, che si estende su 212 kmq e conta in totale sette valli.


Con un’altitudine che varia da 900 m sopra il livello del mare a 400 m al di sotto è stata istituita dalla Royal Society for the Conservation of Nature (RSCN) per la riproduzione in cattività dello stambecco nubiano, ma oggi tutela una straordinaria varietà di oltre 400 specie di piante (tra cui orchidee rare), 186 specie di uccelli e 250 di mammiferi, tra cui lupi siriani, iene striate, caracal e volpi di Blandford. È inoltre un importante luogo di sosta per gli uccelli migratori in volo tra l’Africa e l’Europa.


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Le unità rocciose esposte nel Wadi Mujib risalgono più o meno a 500 milioni di anni fa e rappresentano una buona percentuale della storia geologica di questo Paese. La parte inferiore della struttura geologica è costituita da circa 600 m di rocce arenarie (Formazione Umm Ishrin e Gruppo Kurnub), mentre la superiore è dominata da circa 700 metri di carbonati, selce e fosforite in particolare presente sul lato meridionale del Wadi. Tettonicamente il Mujib è delimitato da ovest dalla faglia del Mar Morto ovvero un confine di placca che separa quella araba, dalla Giordania e dalla piccola placca Sinai-Palestina.

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Naturalmente sono possibili vari percorsi per il trekking. Un canyon di 500 m di profondità si estende su 4 km ed è una sorta di oasi. Lungo il fiume turbolento, pieno di fauna selvatica, tra arenarie colorate rosa, rocce, gole e cascate, è davvero un'esperienza preziosa (disponibile solo in maggio e giugno e settembre-novembre).


Verso al fine della giornata, arriva il momento di calarsi con una doppia corda su una cascata, ovvero di vivere una delle rare possibilità per realizzare i sogni di una vita che sono in cima alla lista di tutti gli amanti delle escursioni avventurose. La massa d’acqua pendente conduce ad una pozza impetuosa, e che per la sua bellezza rappresenta una sorta di piscina naturale in cui è un piacere cadere.
 
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con questo inverno mite, ho già un'esuberante voglia d'estate :D

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"....In a while, maybe you remember
when we met on the beach

When you showed me the way
from that day, we'd always be together
In our hearts, in our minds
nothing could throw it away
....
Quiero ver la sonrisa de tu boca
el sabor de tu piel
con su perfume de miel

Quiero ver el brillo de tus ojos
el calor de la luz
con la que me miras tú.."

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"Baciami stasera sul mare
dimmi che la luna ardente è tutta per noi,
anche le stelle fanno a gara
per non perdere l’incontro delle nostre bocche

pronte ad unirsi per una notte in paradiso;
io desidero perdermi nel caldo tuo respiro
in un miele che sa della tua intimità,

sì amo baciarti e assaggiare
quel caldo cocktail di fuoco

lungo la candida tua pelle.

Baciami stasera sul mare,
ogni tuo bacio sarà prorompente

più del fragore delle onde,

vivimi ardendo
sotto il tocco delle mie mani
in una sete di me…
"


(di Baldo Bruno)


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Proseguendo il viaggio nel Mediterraneo, la città di Gaziantep si trova in Turchia, nella regione dell'Anatolia sudorientale, nei pressi dell'Eufrate e vicino alla Siria. Probabilmente giace sul sito della città ellenistica di "Antiochia ad Taurum", le cui rovine si trovano pochi km a Nord della città. Nel periodo ottomano la città faceva parte del vilayet di Aleppo.

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Sviluppatasi come Antep, il nome Gazi le fu concesso un secolo fa dal parlamento turco: significa guerriero vittorioso, per la valorosa resistenza offerta nella guerra franco-turca per l'indipendenza.

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L'agricoltura lungo l'Eufrate occupa un ruolo importante nell'economia della regione, che si ferma durante l'inverno a causa delle temperature gelide e della neve. Per quanto riguarda i pesci e gli altri animali del fiume e delle paludi, possiamo contare la carpa, il barbo, il pesce gatto, l'anguilla spinosa, le rane, i rospi e le tartarughe. Diverse piante crescono vicino ai fiumi della regione, come la quercia, il pistacchio, le foreste di frassino, la tifa, la canna, la spina del cammello, la prosopis, il salice, il pioppo, la palma da dattero e alcuni fiori di campo.

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Dalle ville romane che sorgevano nei dintorni della città, sono sopravvissuti degli splendidi mosaici. Belkis-Zeugma divenne famoso infatti sotto il dominio romano e fu una prospera città di commercianti commerciali fino alla sua distruzione dall'esercito persiano sassanide nel 252 d.C. Gli scavi qui negli anni '90 hanno rivelato un tesoro di pavimenti che oggi troviamo esposti al museo dei Mosaici.

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Il più celebre è la Gipsy Girl, con i suoi dettagli intricati e incredibilmente realistici.

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Alla vicina cittadina di Halfeti avevo accennato tempo fa

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La rosa nera è solitamente frutto di un intervento artificiale dell'uomo, ma in alcuni casi cresce così in natura. Noto per la coltivazione di rose nere questo paesino vicino alla Siria, sempre lungo le sponde dell'Eufrate. E' proprio l'acqua del fiume, col suo PH, a rendere il terreno adatto ad ospitare quest’unica varietà di rosa, influenzando la pigmentazione dei petali.

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Sono piante germogliano in piccole quantità e soltanto per un breve periodo di tempo durante l’anno, la completa maturazione del fiore si verifica in estate. La sua bellezza unica è il motivo per cui è anche conosciuto con il nome di Sposa Araba o Bellezza Araba, oggi a rischio di estinzione.

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Certo non va dimenticato lo spledido mare, la costa turchese. Qualche prima idea

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Il villaggio di Faralya, chiamato anche Uzunyurt, è nascosto lungo la costa di Yedi Burun (sette capi) a una dozzina di chilometri da Ölüdeniz. Al di sotto, con una bella spiaggia e diversi piacevoli sentieri che attraversano una gola lussureggiante, si apre la celestiale Valle delle Farfalle. Intorno vi godrete un mare che riesce a variare dal verde al blu, mentre la sabbia morbida baciata dal sole valorizza una zona dove si può arrivare solo in barca. Scoprirete anche acque tranquille, una pineta rilassante, una spiaggia a forma di cuore e delle rovine greche.
La Valle delle Farfalle, una raffinata gola verde che finisce sul lungomare, regala anche una cascata alta 60 metri, che finisce direttamente in una spiaggia.

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Ad Alaya, una destinazione frizzante e ricca di curiosità, oltre a un patrimonio archeologico non indifferente, vi troverete di fronte a scorci che vi lasceranno senza parole. La località, famosa per le sue stradine disarticolate e pittoresche, si affaccia su una baia. La zona è ideale per rilassarsi, nuotare e sfruttare appieno la vita da spiaggia e praticare gli sport d’acqua.

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Qui la spiaggia più famosa e frequentata è dedicata a Cleopatra, che pare avesse fatto un soggiorno nella cittadina per godere del suo mare.
Questo angolo di acqua cristallina è molto conosciuto sin dalla notte dei tempi. Pare sia stata scelta da Marco Antonio quale luogo per far riposare la sua amata. C’è però un dettaglio assai particolare: sembra infatti che Cleopatra non volesse calpestare altro che terra egizia. E allora, come fare in altri luoghi del mondo allora conosciuto? Secondo la leggenda, proprio Marca Antonio avrebbe ordinato di far trasportare su questa zona della Turchia della sabbia direttamente dall’Egitto.
 
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Cesme, penisola con una costa di olktre 100 km.

una spiaggia di sabbia fine è Altınkum che vanta una serie di incantevoli insenature sabbiose, l’altra è quella di Ilica. Il luogo è davvero magnifico, con il suo lungomare, il brulichio caratteristico attorno alle strade del mercato e il forte genovese le cui mura imponenti dominano il centro della città. Il forte fu costruito nel 1508 e ristrutturato dal Sultano Beyazit II, figlio del Sultano Maometto il Conquistatore, per difendere la costa dall’attacco dei pirati.

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Çeşme è la base ideale per una diffusa escursione di tutta la penisola che la circonda e anche punto di partenza per coloro che volessero visitare l’isola greca di Chios che si trova esattamente davanti.

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Alaçatı si trova a circa 10 km a sudest di Çeşme ed è un piccolo antico villaggio greco, noto internazionalmente come sede privilegiata per la pratica del windsurf. Non c’è solo il vento però. Tra le graziose case di pietra ristrutturate, trasformate in alberghi di lusso e bar alla moda, si nasconde anche una località di eccellenza dal punto di vista gastronomico; anche qui l’olio extravergine d’oliva è un fiore all’occhiello.

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Bozcaada è un’isola di piccole dimensioni, con un mare turchese molto bello ed un fascino particolare. Può considerarsi a tutti gli effetti un’isola greca (era abitata in prevalenza da greci fino pochi decenni fa, il suo nome era Tenedos), ma in questo caso l’essere turca costituisce un bonus, unendo gli aspetti positivi delle due culture.

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L’ambiente è raffinato, l’isola negli ultimi anni è diventata famosa fra i turchi di classe sociale elevata. La cucina è un aspetto rilevante della cultura dell’isola, si mangia davvero bene. Il vino di Bozcaada è molto rinomato, è probabilmente il migliore vino turco e consigliamo di visitare alcune cantine per degustarlo.

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Le spiagge sono sabbiose, Ayazma e Mitos sono le spiaggia più grandi e famose, Akvaryum la più bella e nascosta.
 
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Cesme, penisola con una costa di olktre 100 km.

una spiaggia di sabbia fine è Altınkum che vanta una serie di incantevoli insenature sabbiose, l’altra è quella di Ilica. Il luogo è davvero magnifico, con il suo lungomare, il brulichio caratteristico attorno alle strade del mercato e il forte genovese le cui mura imponenti dominano il centro della città. Il forte fu costruito nel 1508 e ristrutturato dal Sultano Beyazit II, figlio del Sultano Maometto il Conquistatore, per difendere la costa dall’attacco dei pirati.

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Çeşme è la base ideale per una diffusa escursione di tutta la penisola che la circonda e anche punto di partenza per coloro che volessero visitare l’isola greca di Chios che si trova esattamente davanti.

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Alaçatı si trova a circa 10 km a sudest di Çeşme ed è un piccolo antico villaggio greco, noto internazionalmente come sede privilegiata per la pratica del windsurf. Non c’è solo il vento però. Tra le graziose case di pietra ristrutturate, trasformate in alberghi di lusso e bar alla moda, si nasconde anche una località di eccellenza dal punto di vista gastronomico; anche qui l’olio extravergine d’oliva è un fiore all’occhiello.

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Bozcaada è un’isola di piccole dimensioni, con un mare turchese molto bello ed un fascino particolare. Può considerarsi a tutti gli effetti un’isola greca (era abitata in prevalenza da greci fino pochi decenni fa, il suo nome era Tenedos), ma in questo caso l’essere turca costituisce un bonus, unendo gli aspetti positivi delle due culture.

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L’ambiente è raffinato, l’isola negli ultimi anni è diventata famosa fra i turchi di classe sociale elevata. La cucina è un aspetto rilevante della cultura dell’isola, si mangia davvero bene. Il vino di Bozcaada è molto rinomato, è probabilmente il migliore vino turco e consigliamo di visitare alcune cantine per degustarlo.

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Le spiagge sono sabbiose, Ayazma e Mitos sono le spiaggia più grandi e famose, Akvaryum la più bella e nascosta.

Non ci avevo fatto caso, altro bel thread Diago OK!, quoto questo come emblema per tutti i post precedenti...e pure quelli futuri :D ciao :)un caro saluto.
 
Non ci avevo fatto caso, altro bel thread Diago OK!, quoto questo come emblema per tutti i post precedenti...e pure quelli futuri :D ciao :)un caro saluto.

ciao caro, ma grazie :)

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Summer lovers è una pellicola del 1982 del regista Randal Kleiser, che è stata girata in esterni sull'isola di Santorini (Grecia).
Solo un cenno alla trama. Gli statunitensi Michael Pappas (Peter gallgher) e Cathy Featherstone (la sirena a Manhattan Daryl Hannah), sono fidanzati neolaureati, che passano le vacanze per quasi tutta l'estate sull'isola di Santorini. Michael la vede come un'opportunità per godersi un'ultima pazza estate prima di andare a lavorare nell'azienda del padre recentemente scomparso . Quando visitano una spiaggia per nudisti affollata da altri giovani turisti, all'inizio sono titubanti ma si ritrovano a farsi prendere dall'energia disinibita che li circonda.

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Michael però continua a notare Lina Broussard (la bella Valérie Quennessen), un'archeologa francese in missione temporanea presso il vicino scavo di Akrotiri (la troupe si è assicurata un permesso senza precedenti per filmare in un vero e proprio scavo, la presunta "città perduta di Atlantide") e finisce per iniziare una relazione con lei. Cathy, informata del fatto, va in un bar locale con l'intenzione di andare a letto con un altro uomo. Quindi affronta Lina.

Il film non ebbe un successo strepitoso, ma nella colonna sonora troviamo diversi brani interessanti (Tina Turner, Prince, i Chicago, The Pointer Sisters, Elton John) fra i quali i nostri DM ;) con

 
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"Voglio che il mio cuore batta per sempre e voglio la vita addosso, il cielo sopra, la sabbia sotto e l'amore sempre tra le mani come un gelato al limone mangiato in riva al mare. In un pomeriggio di maggio quando il più bello sta per cominciare e continuare come prima, così veloce e così immortale"

(Isabella Santacroce)


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«Primamente intravidi il suo piè stretto
scorrere su per gli aghi arsi dei pini
ove estuava l’aere con grande
tremito, quasi bianca vampa effusa.
Le cicale si tacquero
. Più rochi
si fecero i ruscelli. Copiosa
la resina gemette giù pe’ fusti.
Riconobbi il colùbro dal sentore.
Nel bosco degli ulivi la raggiunsi.
Scorsi l’ombre cerulee dei rami
su la schiena falcata, e i capei fulvi
nell’argento palladio trasvolare
senza suono.
Più lunghi nella stoppia,
l’allodola balzò dal solco raso,
la chiamò, la chiamò per nome in cielo.
Allora anch’io per nome la chiamai.
Tra i leandri la vidi che si volse.
Come in bronzea mèsse nel falasco
entrò, che richiudeasi strepitoso.
Più lungi, verso il lido, tra la paglia
marina il piede le si tolse in fallo.

Distesa cadde tra le sabbie e l’acque.
Il ponente schiumò ne’ suoi capegli.
Immensa apparve, immensa nudità.»

(G. D'Annunzio, da "Alcyone")


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