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“E sempre un andar via, e sempre un commiato alla volta di nessun luogo”
Ilma Rakusa - Il mare che bagna i pensieri.
Scrittrice, poetessa, slavista, traduttrice, Ilma Rakusa, nata nel secondo dopoguerra da padre sloveno e madre ungherese
in una cittadina della Slovacchia sempre in balìa della ridefinizione dei confini tra Ungheria e Repubblica Cecoslovacca e
dunque europea dell’Est ha trascorso un’ infanzia da apolide fra Budapest, Lubiana e Trieste,ha girato tutta l’Europa e gran
parte dell’ex URSS. Quasi sempre in treno.
“L’Europa dell’Est, su cui si stende il reticolo della mia storia familiare,
l’ho attraversata in lungo e in largo, viaggiando soprattutto su binari.
Orrore e attrattiva delle sue stazioni ferroviarie: stazioni color giallo
mariateresiano, grigio sporco, divorate dalla rogna, cadenti, con e senza
colonne, con un buffet maleodorante o con un semplice banco di mescita,
con piante di geranio rinsecchite ed una piccola casa cantoniera, con i
binari morti in mezzo alla tristezza delle provincia.”
