....è in partenza dal 2° Binario il treno per.....

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link



E sempre un andar via, e sempre un commiato alla volta di nessun luogo”
Ilma Rakusa - Il mare che bagna i pensieri.


Scrittrice, poetessa, slavista, traduttrice, Ilma Rakusa, nata nel secondo dopoguerra da padre sloveno e madre ungherese
in una cittadina della Slovacchia sempre in balìa della ridefinizione dei confini tra Ungheria e Repubblica Cecoslovacca e
dunque europea dell’Est ha trascorso un’ infanzia da apolide fra Budapest, Lubiana e Trieste,ha girato tutta l’Europa e gran
parte dell’ex URSS. Quasi sempre in treno.

“L’Europa dell’Est, su cui si stende il reticolo della mia storia familiare,
l’ho attraversata in lungo e in largo, viaggiando soprattutto su binari.
Orrore e attrattiva delle sue stazioni ferroviarie: stazioni color giallo
mariateresiano, grigio sporco, divorate dalla rogna, cadenti, con e senza
colonne, con un buffet maleodorante o con un semplice banco di mescita,
con piante di geranio rinsecchite ed una piccola casa cantoniera, con i
binari morti in mezzo alla tristezza delle provincia.



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Vale 91... nuovamente grazie!:bow::)



Quando le tue mani muovono,
amore, verso le mie,
cosa mi portano in volo?
Perché si sono fermate
sulla mia bocca, all’improvviso,
perché le riconosco
come se una volta, prima,
le avessi toccate,
come se prima di esistere
avessero già percorso
la mia fronte, la mia cintura?
La loro morbidezza giungeva
volando sul tempo,
sul mare, sul fumo,
sulla primavera,
e quando tu hai posato
le tue mani sul mio petto,
ho riconosciuto quelle ali
di colomba dorata,
ho riconosciuto quella creta
e quel colore di grano.
Per tutti gli anni della mia vita
ho vagato cercandole.
Ho salito scale,
ho attraversato scogliere,
mi hanno trascinato via treni,

le acque mi hanno riportato,
e nella pelle dell’uva
mi è sembrato di toccarti...

PABLO NERUDA

 

Allegati

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Quando le tue mani muovono,
amore, verso le mie,
cosa mi portano in volo?
Perché si sono fermate
sulla mia bocca, all’improvviso,
perché le riconosco
come se una volta, prima,
le avessi toccate,
come se prima di esistere
avessero già percorso
la mia fronte, la mia cintura?
La loro morbidezza giungeva
volando sul tempo,
sul mare, sul fumo,
sulla primavera,
e quando tu hai posato
le tue mani sul mio petto,
ho riconosciuto quelle ali
di colomba dorata,
ho riconosciuto quella creta
e quel colore di grano.
Per tutti gli anni della mia vita
ho vagato cercandole.
Ho salito scale,
ho attraversato scogliere,
mi hanno trascinato via treni,

le acque mi hanno riportato,
e nella pelle dell’uva
mi è sembrato di toccarti...

PABLO NERUDA




molto bello, Maf :) , questo post OK! in ogni suo particolare :clap:
 



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L’Orient Express della Valsesia è una delle prime linee ferroviarie turistiche , in Italia , percorsa da treni a vapore.

Dopo essere stata riportata in funzione la locomotiva a vapore 640.143, chiamata anche “signorina”, questo pezzo di storia viene sperimentato sulla linea ferroviaria , risalente a 130 anni fa, che parte da Novara e si avventura fino a Varallo, in un percorso che transita tra le province di Novara e Vercelli, facendo tappa a Vignale, Romagnano Sesia, Borgosesia e Varallo.

È un vero balzo indietro nel tempo quello che regala questo treno, con le tradizionali carrozze Centoporte che portano i passeggeri agli avventurosi viaggi dell'epoca dell’Orient Express.

La Valsesia si estende dal Monte Rosa fino alla Pianura Padana, dove si susseguono numerose risaie. L’ambiente naturale rigoglioso e fertile ha regalato alla Valsesia l’appellativo di valle più verde d’Italia. La cittadina di Varallo (che si prepara ai mercatini) è dominata dal Sacro Monte di Varallo, uno dei maggiori luoghi di culto del Piemonte, che attira annualmente migliaia di turisti. È il più antico dei Sacri Monti, eretto a partire dal 1491, ed è oggi patrimonio Unesco. Dalla stazione si può salire al Sacro Monte con la funivia più ripida d’Europa.

(dal web)


Vedasi anche
Museo Ferroviario Valsesiano – Treni storici lungo la Ferrovia della Valsesia
 
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L’Orient Express della Valsesia è una delle prime linee ferroviarie turistiche , in Italia , percorsa da treni a vapore.

Dopo essere stata riportata in funzione la locomotiva a vapore 640.143, chiamata anche “signorina”, questo pezzo di storia viene sperimentato sulla linea ferroviaria , risalente a 130 anni fa, che parte da Novara e si avventura fino a Varallo, in un percorso che transita tra le province di Novara e Vercelli, facendo tappa a Vignale, Romagnano Sesia, Borgosesia e Varallo.

È un vero balzo indietro nel tempo quello che regala questo treno, con le tradizionali carrozze Centoporte che portano i passeggeri agli avventurosi viaggi dell'epoca dell’Orient Express.

La Valsesia si estende dal Monte Rosa fino alla Pianura Padana, dove si susseguono numerose risaie. L’ambiente naturale rigoglioso e fertile ha regalato alla Valsesia l’appellativo di valle più verde d’Italia. La cittadina di Varallo (che si prepara ai mercatini) è dominata dal Sacro Monte di Varallo, uno dei maggiori luoghi di culto del Piemonte, che attira annualmente migliaia di turisti. È il più antico dei Sacri Monti, eretto a partire dal 1491, ed è oggi patrimonio Unesco. Dalla stazione si può salire al Sacro Monte con la funivia più ripida d’Europa.

(dal web)


Vedasi anche
Museo Ferroviario Valsesiano – Treni storici lungo la Ferrovia della Valsesia

veramente stupendo!
 
veramente stupendo!


grazie :), gentilissimo Norrland


*


Questa notte di treni,
di popolazioni che migrano,
di sogni corporali, di violate
respirazioni nella rena
mobile del viaggio, lo ricordo.
(Fu, forse, necessario l’incipiente
amore; azzittire soli con estranei,
e le cose più tenere,
mentre la bocca si indurisce
e una barba cresciuta, di cadavere
recente, mi prolunga.)

E ciò nonostante, quante volte
ti avranno riconosciuta; dagli occhi,
o per l’assenza che lasciasti;
per i capelli sulle spalle, quando vai,
e l’andamento che rivela ciò che eri.
Allora so che ci posero,
alla nascita, un altro nome, e un cammino
da percorrere, e un treno per il cammino.

Un treno sonnambulo che fugge,
in direzione opposta, irreversibile,
di quelli che passano ormai persi;
per un saluto feriti ormai di morte,
marchiati per sempre, segnalati;
cercatori di un segno nella spiga
moltitudine di volti.

E tutto questo senza dubbio, accadendo;
tutto che accade,
tutto che viene e raggiunge e se ne va.

Amica, non dimenticarmi; non dimenticarmi,
amico; non ti perdere, attendimi.
Come la maschera di una danza,
vengo da lontano ad occupare la mia faccia;
dietro e in silenzio, ai miei balconi
lacrimevoli, al sapore della mia bocca,
all’odore delle cose che attendevano.

Sono senza terra ferma; sto uscendo,
dove voglio, da queste ultime
lente ore di viaggio che termina;

ombra lunghissima, stagno
di sibili, di ruote che ripetono
la loro parola distinta ad ognuno;

stazioni mendiche, come date
illuminate appena, dove duole
ciò che si apprende addormentandosi.
Non dimenticarmi, attendimi.

Io, quello delle lettere senza destinazione,
quello delle parole non credute,
quello che semina nell’oscuro, te lo chiedo.


(Ruben Bonifaz Nuño, poeta messicano)

.


 
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"E poi, il treno, nel viaggiare, sempre ci fa sognare."
Antonio Machado
 



Gli anni poi passeranno
masse di monti e pietra si frapporranno
tutto sarà dimenticato
come si dimentica il cibo quotidiano
che ci tiene in piedi.
Tutto, tranne quell’istante
in cui sul metrò affollato
ti aggrappasti al mio braccio
.

da “Nuove poesie d’amore”
Titos Patrikios. (Atene 1928)*
*
 

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"Well on a train, I met a dame
She rather handsome
We kinda look the same
She was pretty
from New York city
I’m walkin’ down that old fair lane
I’m in heat, I’m in love
but I just couldn’t tell her so..."


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(foto di R. Frank)

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Il treno Rachmaninov – Amore

La fluida realtà dell’amore,
osservata da un’altra dimensione.
Spostare con un dito invisibile treni di vetro
sullo schermo di vetro
della Rapsodia di Rachmaninov.

*Dominik Żyburtowicz


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"....Presi il Lusitânia-Express della mezzanotte. Portai con me solo una piccola valigia con lo stretto necessario e pregai il portiere di mantenere riservata la camera per due giorni. La stazione era quasi deserta, a quell'ora. Non avevo prenotato la cuccetta e il capotreno mi assegnò uno scompartimento in fondo al convoglio dove c'era un altro passeggero, un signore corpulento che russava. Mi preparai a una notte di insonnia, con rassegnazione, ma contrariamente al previsto fino ai dintorni di Talavera de la Reina dormii profondamente. Poi giacqui immobile, sveglio, a guardare il finestrino buio sul buio deserto dell'Estremadura. Avevo molte ore per pensare a Maria do Carmo.

La Saudade, diceva Maria do Carmo, non è una parola, è una categoria dello spirito, solo i portoghesi riescono a sentirla, perché hanno questa parola per dire che ce l'hanno, lo ha detto un grande poeta. E allora cominciava a parlare di Fernando Pessoa.

Passavo a prenderla dalla sua casa di Rua das Chagas verso le sei del pomeriggio, lei mi aspettava da dietro una finestra, quando mi vedeva imboccare Largo Camões apriva il pesante portone e scendevamo verso il porto girovagando per Rua dos Fanqueiros e Rua dos Douradores, facciamo un itinerario fernandino, diceva lei, questi erano i luoghi prediletti di Bernardo Soares, aiutante contabile nella città di Lisbona, semieteronimo per definizione, era qui che faceva la sua metafisica, in queste botteghe di barbiere.

A quell'ora la Baixa era affollata di gente frettolosa e vociante, gli uffici delle compagnie di navigazione e delle imprese commerciali chiudevano gli sportelli, alle fermate dei tram c'erano lunghe file, si sentiva il grido propagandistico dei lustrascarpe e degli strilloni. Ci infilavamo nella confusione di Rua da Prata, attraversavamo Rua da Conceição e scendevamo verso il Terreiro do Paço, bianco e malinconico, dove i primi traghetti affollati di pendolari salpavano per l'altra riva del Tago. Questa è già una zona di Álvaro de Campos, diceva Maria do Carmo, in poche strade siamo passati da un eteronimo all'altro.

A quell'ora la luce di Lisbona era bianca verso la foce e rosata sulle colline, gli edifici settecenteschi parevano un'oleografia e il Tago era solcato da una miriade di battelli."


(A. Tabucchi, Il Gioco del rovescio).




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Sogno. L'incontro è avvenuto in modo imprevedibile. Dal mio treno fermo la scorgo nel treno che si arresta a fianco. I due vetri sono chiusi. Mi ha riconosciuto. Mi scruta senza sorridere. Quando il mio treno comincia a muoversi, vedo le sue labbra domandare percettibilmente: Mi ami ancora? Non riesco a: rispondere, ma so che non occorre una risposta.
Francesco Burdin


 


Posa il capo dove una volta c'era il mio cuore
Fa che la terra non mi cada addosso
Coricati nell'erba verde
Ricorda quando mi amavi.

Vieni vicino, non essere timida
Fermati sotto questo cielo piovoso
La luna è già sopra l'orizzonte
Pensami quando un treno passerà.

Togli i cardi e i rovi
E fischia piano quella canzone
Ora sono solo un ricordo
Che galleggia dentro di te.

Resta nella mia ombra
Le cose ora sono fatte di me
La banderuola sul tetto dirà...
Che c'è profumo di pioggia oggi.

Dio ha preso le stelle e le ha scagliate nel cielo
E' impossibile distinguere gli uccelli dai fiori
Non ti libererai mai di me
Lui farà di me un albero.

Non dirmi addio
Descrivimi ancora il cielo
E se dovesse caderci addosso, segnati le mie parole
Andremo assieme a caccia di uccelli.

Posa il capo dove una volta c'era il mio cuore
Fa che la terra non mi cada addosso
Coricati nell'erba verde
Ricorda quando mi amavi.

Tom Waits - Green grass*
*
 

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"Sei ovunque, dovunque una volta
ti abbia potuto sapere, vedere, amare:

strada, cima, foresta con te mi salutano
paese e città, giorno e notte
ti evocano sempre montagna d'autunno e neve dell'inverno
riva, e fischio di treni, e tremano lì in ogni cosa

venticinque ardenti primavere e estati
del primo desiderio e di una follia che ancora dura".

(Lörinc Szabó)*
 

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"Verso Tellaro

… cupole di fogliame da cui sprizza
una polifonia di limoni e di arance
e il velo evanescente di una spuma,
di una cipria di mare che nessun piede
d’uomo ha toccato o sembra, ma purtroppo
il treno accelera…"

(E. Montale)


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Gentile diagonale, vorrei apportare delle correzione al tuo post 1572.

La locomotiva chiamata signorina era la GR.625 per il suo modo di sculettare durante la marcia e non la GR 640.

In foto è riportata una vaporiera americana, riconoscibile dalla bandiera e dall'aggancio automatico, oltre ad alcune caratteristiche non esistenti in Italia.

Le carrozze sono anche loro di origine americana e non sono le cento porte delle ns. Ferrovie.

Il viaggio in Orient express era un viaggio di lusso con saloni,ristorante, letti e carrozze panoramiche, niente a che vedere con le scomode carrozze di terza classe cento porte coi sedili di legno.

Nel link si vede in apertura la Gr. 625 177, la vera signorina che al momento con la sorella Gr. 625 100 si occupa di effettuare treni storici.

Altri nomi dati dai ferrovieri alla vaporiera Gr.835 sono Cirilla e Camilla
 
MM Eisenbahn

QUESTO è un divertente screen saver ferroviario con treni in movimento
 
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