E' iniziato ieri il massacro di 300 mila foche in 36 ore

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skanker

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Una mattanza con l'autorizzazione delle autorità canadesi
Canada, sangue sulla banchisa
Al via la caccia alle baby-foche
Un mese fa la giornata di protesta degli animalisti nel mondo
Il governo: "Nessuna crudeltà, è questione di sopravvivenza"


ROMA - E' iniziato ieri in Canada il più grande massacro sistematico di mammiferi nel mondo: il governo ha dato il via libera all'uccisione di 300 mila foche in 36 ore, sulla banchisa del Canada Atlantico. A nulla sono valse le proteste delle associazioni animaliste di tutto il mondo, che un mese fa hanno organizzato una giornata di mobilitazione che ha coinvolto anche l'Italia con una manifestazione, a Roma, davanti all'ambasciata canadese. "La caccia alle foche è un mezzo di sostentamento per molte comunità costiere, la foca non è una specie minacciata e il Canada stabilisce quanti animali si possono uccidere": questa la replica ufficiale del governo.

La caccia ai cuccioli di foca era stata praticamente abolita, venticinque anni fa, sulle coste orientali del Canada, dopo le proteste internazionali guidate dai gruppi ecologisti, alle quali Brigitte Bardot aveva prestato il volto come testimonial per l'Europa. Le immagini delle piccole foche bianche massacrate a mazzate, e delle banchise insanguinate, avevano impressionato anche gli Stati Uniti, che avevano messo al bando quelle pellicce nel 1972. L'Europa ne aveva seguito l'esempio un decennio più tardi. Di conseguenza, il Canada aveva ridotto le quote a 15 mila esemplari l'anno, destinati al mercato della carne e all'artigianato locale.

Adesso le autorità canadesi hanno fatto marcia indietro. La caccia, hanno sostenuto, è necessaria agli equilibri ambientali, e soprattutto viene condotta con metodi che "rispettano" gli animali. A cambiare le carte in tavola è stato soprattutto il ritorno in auge delle pellicce sulle passerelle degli stilisti di moda. E nel 2003 il Canada ha aumentato a un milione il numero dei capi che possono essere cacciati in tre anni.
- Pubblicità -


Il piano triennale prevede l'abbattimento di 975 mila foche fino al 2005 (350 mila per anno). La caccia, in questi giorni, si svolgerà nel Golfo di San Lorenzo, tra le isole di Maddalena, Terranova e Labrador, dove le foche vanno a riprodursi alla fine dell'inverno. La pelle è il prodotto più ricercato: dev'essere strappata entro i primi mesi di vita perché mantenga il pregiato colore bianco. La pelliccia, il cui prezzo negli ultimi due anni è raddoppiato, ha trovato nuovo mercati in Polonia, Cina, Russia, oltre a quelli, preesistenti, di Danimarca e Norvegia. Un fiorente commercio con l'Asia, inoltre, è incentrato sulle vendita del pene delle foche, considerato un rimedio contro l'impotenza.

Secondo il governo canadese, la caccia sarebbe condotta sulla base di severi regolamenti: molte foche verrebbero uccise a fucilate, non a bastonate. Tuttavia, il numero di animali uccisi quest'anno sarà il più alto degli ultimi decenni. Ma il ministro per le Risorse naturali, John Efford, ha respinto le critiche. "In alcune regioni del Nord - ha detto - la caccia alle foche ha rappresentato per secoli una fonte di sopravvivenza per le piccole comunità costiere, dove le opportunità di impiego sono limitate".

"La pelle e la carne di foca - ha proseguito Efford - sono una fonte vitale di reddito e cibo per i cacciatori, persone responsabili animate da un profondo rispetto per il mare e le sue risorse". Però è anche vero che spesso le carni dilaniate degli animali vengono abbandonate sul pack. "Un recente rapporto dell'associazione medica veterinaria canadese - ha detto ancora il ministro - ha affermato che il 98 per cento delle foche viene ucciso in 'maniera umanamente accettabile'. Le pratiche crudeli sono illegali e perseguite dalla legge".

Vittime della caccia non sono solo i cuccioli, ma anche gli adulti, perché considerati responsabili del depauperamento delle risorse ittiche e del declino degli stock di merluzzo. "Ma non è vero - ha spiegato Ilaria Ferri, degli Animalisti italiani - i principali predatori che si nutrono di merluzzi non sono le foche, bensì altri pesci, proprio quelli di cui si nutrono le foche stesse".

http://www.repubblica.it/2004/d/sezioni/esteri/foche/foche/foche.html
 
3foca.jpg
 
Lettera da spedire...

Questa è la lettera che in molti stanno già spedendo...


Una lettera contro la mattanza dei cuccioli di foca


All'Ufficio Stampa dell'Ambasciata del Canada in Italia e al primo ministro del Canada.
"Esprimiamo tutta la nostra indignazione e il nostro orrore per l'intenzione del governo canadese di attuare una mattanza di cuccioli di foca che avrà proporzioni storiche.
Ciò che come il governo vi state accingendo ad autorizzare non è in alcun modo giustificabile o legittimabile; sarà una vera e propria strage, un massacro, un inutile bagno di sangue il cui orrore farà il giro del mondo, arriverà nelle case di chi, come noi, non potrà mai dimenticare.
Non rovinate l'immagine, l'ammirazione, il rispetto che tutti noi abbiamo per la Vostra grande e bella nazione; DATECI UN SEGNO DI CIVILTÀ, DIMOSTRARE A TUTTO IL MONDO CHE, ANCHE IN CANADA, LA VITA, SOTTO QUALUNQUE FORMA SI MANIFESTI, HA UN VALORE ED È CONSIDERATA DEGNA DI RISPETTO E DI PROTEZIONE. Solo Voi potete fermare e impedire il massacro; non deludeteci, TUTTO IL MONDO ATTENDE DA VOI UN GESTO DI UMANITÀ.
 
Re: Lettera da spedire...

Scritto da Mentevasta
Questa è la lettera che in molti stanno già spedendo...


Una lettera contro la mattanza dei cuccioli di foca


All'Ufficio Stampa dell'Ambasciata del Canada in Italia e al primo ministro del Canada.

Indirizzo pls...
Ciao
Mauri
 
Esprimiamo tutta la nostra indignazione e il nostro orrore per l´intenzione del Governo canadese di attuare una mattanza di cuccioli di foca che avrà proporzioni storiche. Ciò che come Governo vi state accingendo ad autorizzare non è il alcun modo giustificabile o legittimabile; sarà una vera e propria strage, un massacro, un inutile bagno di sangue il cui orrore farà il giro del mondo, arriverà nelle case di chi, come noi, non potrà mai dimenticare. Non rovinate l´immagine, l´ammirazione, il rispetto che tutti noi abbiamo per la Vostra grande e bella nazione; DATECI UN SEGNO DI CIVILTA´, DIMOSTRARE A TUTTO IL MONDO CHE, ANCHE IN CANADA, LA VITA, SOTTO QUALUNQUE FORMA SI MANIFESTI, HA UN VALORE ED E´CONSIDERATA DEGNA DI RISPETTO E DI PROTEZIONE. Solo Voi potete fermare e impedire il massacro; non deludeteci, TUTTO IL MONDO ATTENDE DA VOI UN GESTO DI UMANITA´.
Distinti saluti.



Potete scrivere all´Ufficio Stampa dell´Ambasciata del Canada in Italia elisabetta.cugia@dfait-maeci.gc.ca ed al Primo Ministro del Canada pm@pm.gc.ca e per conoscenza al sito http://www.animalieanimali.rai.it/
 
Ultima modifica:
scusa ma la cosa non mi fa ne caldo ne freddo...non vedo differenze tra foche , daini, ermellini...l'idea di difendere gli animali in ogni situazione è solo una ipocrisia collettiva!!!!
saluti
 
Dopo trenta giorni arriva risposta da parte dell' Ambasciata del Canada.
Preferisco non commentare.
bay



Gentile Signora/Signore,

desideriamo con la presente rispondere alla Sua lettera di protesta inviata a codesta Ambasciata, contro l’uccisione delle foche in Canada.

Anche noi, come Lei, siamo amanti degli animali e ne disdegnamo la sofferenza, sia essa procurata dall'uomo in un mattatoio o durante una battuta di caccia; anche i cicli di violenza che appartengono all'ecosistema del nostro pianeta, benché necessari e naturali, suscitano emozioni forti e contrastanti.

Siamo tuttavia orgogliosi di informarLa che, a differenza di tanti altri paesi cosiddetti evoluti, il Canada possiede una delle coscienze ambientali più forti e sviluppate, fortemente e attivamente condivise dalla sua popolazione. La protezione e la salvaguardia dell’ambiente sono una priorità del Governo, che si attiva in molteplici maniere per preservare i suoi immensi territori, le numerose risorse naturali e l’abbondante flora e fauna.

Il Governo Federale del Canada ha tuttavia il dovere di rappresentare e mediare gli interessi di tutti i propri cittadini nel migliore dei modi possibile, bilanciando legittime esigenze economiche con la necessità di uno sviluppo sostenibile, nello sforzo di conservare intatto il patrimonio naturale del proprio paese, giudicato un’incommensurabile ricchezza da tutelare e tramandare alle generazioni future.

Il Canada riconosce a chiunque la libertà di protestare e opporsi alla caccia alle foche, ma allo stesso tempo deplora la persistenza di alcuni "miti", invitando pertanto le persone interessate a confrontare le proprie opinioni sui fatti e non soltanto su alcune immagini, spesso appositamente selezionate dai mass media.

Non pretendiamo quindi di farLe cambiare opinione sulla caccia alle foche. Desideriamo tuttavia chiarire alcuni punti che sono spesso oggetto di cattiva o irregolare informazione:

Cuccioli di foca

Anche se le immagini che continuano a circolare in tutto il mondo sono quelle di piccole foche, la caccia ai cuccioli di foca è ufficialmente e severamente proibita in Canada. Si possono cacciare solo le foche ormai completamente svezzate, indipendenti, autonome e in grado di sostentarsi da sole.

Specie minacciata

Contrariamente a quanto viene riportato dalla stampa, la foca di Groenlandia non è una specie minacciata di estinzione. E’ proprio grazie alla rigida regolamentazione della caccia alle foche che, negli ultimi anni, il numero degli esemplari è quasi triplicato, passando da meno di 2 milioni di esemplari al principio degli anni ‘70, a più di 5 milioni nel 2002.

Perché viene autorizzata la caccia

Purtroppo non è solo il Canada a subire le devastazione e le ingerenze che l’uomo ha compiuto sull’ambiente e il suo ecosistema. La selezione naturale prima affidata alla natura è stata in svariati casi stravolta, e spesso l’uomo è chiamato a porre un limite al proliferare incontrollato di una specie a danno di altre. L’aumento della popolazione delle foche incide sostanzialmente sulle risorse ittiche del paese, dalle quali dipende la sopravvivenza di molte altre specie animali. Basti notare che le foche del Canada consumano mediamente 1.466.000 tonnellate di pesce all’anno.

Il Governo, in base a rigorosi studi scientifici, stabilisce annualmente una quota di caccia, atta a mantenere un equilibrio tra le popolazioni delle foche e dei pesci affinché rimangano una risorsa sostenibile. Teniamo tuttavia a precisare che tale quota annuale di caccia rappresenta il limite massimo consentito, e non rappresenta il numero effettivo di foche realmente cacciate.

Inoltre, benché quanto segue sia stato oggetto di notevoli contestazioni, è anche importante notare che in alcune regioni del nord del Canada la caccia alle foche ha rappresentato per centinaia di anni una fonte di sopravvivenza per le piccole comunità costiere, dove le opportunità di impiego sono limitate, e lo è anche al giorno d’oggi per circa 12.000 cacciatori e le loro famiglie. Questa caccia viene praticata da tre secoli, in condizioni climatiche durissime, non per sport o per svago, ma come risorsa economica necessaria alla sopravvivenza delle comunità locali. La pelle e la carne di foca, infatti, costituiscono una fonte vitale di reddito e di cibo per i cacciatori aborigeni.

Metodo di uccisione

Per quanto concerne la tanto discussa e contestata definizione di morte recata in "maniera umanamente accettabile", ovvero nella maniera più indolore possibile, vogliamo porre in evidenza che il Canada applica stretti regolamenti per assicurare una caccia senza ulteriori e gratuite crudeltà. I metodi utilizzati nella caccia alle foche sono del tutto comparabili a quelli utilizzati per l’uccisione di qualsiasi altro animale, selvatico o domestico che esso sia. Il 90% dei cacciatori nella provincia di Terranova, dove si svolge la maggioranza della caccia, usa esclusivamente armi da fuoco. I cacciatori delle Isole Magdelaine (Golfo di San Lorenzo) e della Costa meridionale del Québec usano ancora gli arpioni tradizionali, che sono comunque strumenti atti a uccidere l’animale in maniera veloce.

Ancora una volta teniamo a precisare che dopo la morte, le foche - come anche altri animali - spesso vengono colte da una serie di spasmi e riflessi incondizionati, che vengono erroneamente interpretati come una prova che l’animale sia ancora in vita. Dall’aprile 2003 è stato istituito l’obbligo del test di riflesso dell’occhio per essere certi dell’avvenuta morte dell’animale prima di prelevarne la pelliccia. I cacciatori infine, sono tenuti a rimuovere l’intera carcassa della foca per assicurare l’uso commerciale di tutte le sue parti e per evitare che esse vengano uccise solo per prelevarne alcuni organi.

Le immagini shock diffuse dai mass media chiaramente si riferiscono a casi di infrazione delle leggi governative. Come dappertutto, purtroppo anche in Canada si ripetono ogni anno violazioni per quanto concerne sia i requisiti di cattura che le condizioni di licenza e le pratiche consentite. Converrà anche Lei che in un territorio della vastità del Canada non è sempre possibile un controllo totale e capillare della situazione.

Moltissimi Canadesi, direi quasi la maggior parte, condividono i Suoi sentimenti di rabbia e sdegno per la pratica della caccia. Riteniamo tuttavia sia nostro compito cercare di mediare sentimenti personali con la realtà della natura, nel rispetto di noi stessi e degli altri esseri viventi del pianeta.

La ringraziamo per il Suo interessamento e per averci dato la possibilità di contestare alcune informazioni che incorrettamente sono state diffuse negli ultimi tempi.

L’Ambasciata del Canada


-----Original Message-----
From: xxxxxx [mailto:xxxxxxxx@xxx.it]
Sent: April 14, 2004 10:15 AM
To: Cugia, Elisabetta -ROME -GR
 
Scritto da nut
Mentevasta, le immagini forti qui dentro "offendono" gli animi sensibili ma non convincono quelli sciocchi
La toglierò.

Pochi sanno come vengono uccise le foche bianche.

Copio e incollo.

"Le foche vengono uccise a picconate, con gli «hakapics», bastoni di legno con un gancio di ferro all'estremità. Si tratta di centinaia di migliaia di animaletti immobili, morbidi, che osservano i cacciatori con gli occhioni spalancati. Due secondi dopo, senza un lamento, giacciono sul ghiaccio in mezzo a una striscia rossa di sangue."
 
Scritto da skanker
Una mattanza con l'autorizzazione delle autorità canadesi
Canada, sangue sulla banchisa
Al via la caccia alle baby-foche
Un mese fa la giornata di protesta degli animalisti nel mondo
Il governo: "Nessuna crudeltà, è questione di sopravvivenza"


ROMA - E' iniziato ieri in Canada il più grande massacro sistematico di mammiferi nel mondo: il governo ha dato il via libera all'uccisione di 300 mila foche in 36 ore, sulla banchisa del Canada Atlantico. A nulla sono valse le proteste delle associazioni animaliste di tutto il mondo, che un mese fa hanno organizzato una giornata di mobilitazione che ha coinvolto anche l'Italia con una manifestazione, a Roma, davanti all'ambasciata canadese. "La caccia alle foche è un mezzo di sostentamento per molte comunità costiere, la foca non è una specie minacciata e il Canada stabilisce quanti animali si possono uccidere": questa la replica ufficiale del governo.

La caccia ai cuccioli di foca era stata praticamente abolita, venticinque anni fa, sulle coste orientali del Canada, dopo le proteste internazionali guidate dai gruppi ecologisti, alle quali Brigitte Bardot aveva prestato il volto come testimonial per l'Europa. Le immagini delle piccole foche bianche massacrate a mazzate, e delle banchise insanguinate, avevano impressionato anche gli Stati Uniti, che avevano messo al bando quelle pellicce nel 1972. L'Europa ne aveva seguito l'esempio un decennio più tardi. Di conseguenza, il Canada aveva ridotto le quote a 15 mila esemplari l'anno, destinati al mercato della carne e all'artigianato locale.

Adesso le autorità canadesi hanno fatto marcia indietro. La caccia, hanno sostenuto, è necessaria agli equilibri ambientali, e soprattutto viene condotta con metodi che "rispettano" gli animali. A cambiare le carte in tavola è stato soprattutto il ritorno in auge delle pellicce sulle passerelle degli stilisti di moda. E nel 2003 il Canada ha aumentato a un milione il numero dei capi che possono essere cacciati in tre anni.
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Il piano triennale prevede l'abbattimento di 975 mila foche fino al 2005 (350 mila per anno). La caccia, in questi giorni, si svolgerà nel Golfo di San Lorenzo, tra le isole di Maddalena, Terranova e Labrador, dove le foche vanno a riprodursi alla fine dell'inverno. La pelle è il prodotto più ricercato: dev'essere strappata entro i primi mesi di vita perché mantenga il pregiato colore bianco. La pelliccia, il cui prezzo negli ultimi due anni è raddoppiato, ha trovato nuovo mercati in Polonia, Cina, Russia, oltre a quelli, preesistenti, di Danimarca e Norvegia. Un fiorente commercio con l'Asia, inoltre, è incentrato sulle vendita del pene delle foche, considerato un rimedio contro l'impotenza.

Secondo il governo canadese, la caccia sarebbe condotta sulla base di severi regolamenti: molte foche verrebbero uccise a fucilate, non a bastonate. Tuttavia, il numero di animali uccisi quest'anno sarà il più alto degli ultimi decenni. Ma il ministro per le Risorse naturali, John Efford, ha respinto le critiche. "In alcune regioni del Nord - ha detto - la caccia alle foche ha rappresentato per secoli una fonte di sopravvivenza per le piccole comunità costiere, dove le opportunità di impiego sono limitate".

"La pelle e la carne di foca - ha proseguito Efford - sono una fonte vitale di reddito e cibo per i cacciatori, persone responsabili animate da un profondo rispetto per il mare e le sue risorse". Però è anche vero che spesso le carni dilaniate degli animali vengono abbandonate sul pack. "Un recente rapporto dell'associazione medica veterinaria canadese - ha detto ancora il ministro - ha affermato che il 98 per cento delle foche viene ucciso in 'maniera umanamente accettabile'. Le pratiche crudeli sono illegali e perseguite dalla legge".

Vittime della caccia non sono solo i cuccioli, ma anche gli adulti, perché considerati responsabili del depauperamento delle risorse ittiche e del declino degli stock di merluzzo. "Ma non è vero - ha spiegato Ilaria Ferri, degli Animalisti italiani - i principali predatori che si nutrono di merluzzi non sono le foche, bensì altri pesci, proprio quelli di cui si nutrono le foche stesse".

http://www.repubblica.it/2004/d/sezioni/esteri/foche/foche/foche.html

cavolo non sapevo di questa notizia, è tremendo, Andrea sta bene? :D

Battutaccia (non farla leggere ad Andrea, hi hi). Scherzi a parte mi spiace per le foche e per tutte le altre mattanze che fanno :(

Alb.
 
Scritto da maestro cantore
scusa ma la cosa non mi fa ne caldo ne freddo...non vedo differenze tra foche , daini, ermellini...l'idea di difendere gli animali in ogni situazione è solo una ipocrisia collettiva!!!!
saluti

Un premio nobel per l'originalità e la sottigliezza del pensiero espresso !!!!!
 
...
 

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