E’ meglio affittare o comprare la casa?

cleopatra758 ha scritto:
Ho l'impressione però che tu consideri il trend del mercato immobiliare come quello mobiliare : non è così. Il problema non è ipotizzare la percentuale di ribasso del valore degli immobili : è noto che se acquisti a 100, in una fase di stagnazione non potrà mai valere 50, al massimo ci sarà un decremento del 20%. Il problema reale è :

1) la liquidità dell'investimento. Vendere casa non è come vendere un'azione o un Bot : in fase di stagnazione puoi impiegarci anni o addirittura non vendere mai. Ed il rischio è reale, perchè l'evento aleatorio è in agguato.

2) lal durata di stagnazione del segmento immobiliare : i cicli sono molto, molto più lunghi di quelli di Borsa.

Senza contare che, secondo il tuo discorso, tu venderai le azioni quando il mercato sarà basso : con il rischio di perdere molto o tutto.



1) Sono consapevole che i trend immobiliari sono diversi da quelli borsistici, ma è diversa anche l'ottica con cui si decide di comprare la casa in cui abitare per la vita rispetto a quella che si ha quando si compra un titolo.
Come dicevo, la casa non la compro per metterla a reddito, ma per passare i prossimi 30-40 anni in un posto di mio gradimento.
Quindi che un immobile sia un investimento relativamente poco liquido hai perfettamente ragione, ma dal mio punto di vista sarà un problema eventualmente dei miei eredi, non mio.

2) Il discorso sulla durata dei cicli nell'immobiliare è più complesso. Come dicevo, l'ipotesi più probabile per me è che la stagnazione incombente sia di durata più breve delle ultime.
Come accennavo, baso questa mia ipotesi su 2 considerazioni.

Prima di tutto il fatto che il mercato sia cresciuto sostanzialmente in linea con l'inflazione reale, senza raggiungere le esagerazioni degli Usa o della GB . Per dire, la crescita del 2005 è stata intorno al 7%, un pò poco per parlare di bolla secondo me.
A fine anni '80 il mercato immobiliare cresceva a ritmi del 20% all'anno, ora si parla di una crescita complessiva negli ultimi 5 anni tra il 25 ed il 40% . Se questa è una bolla, quella cos'era ?

In secondo luogo penso che la stagnazione attuale dell'immobiliare abbia molto a che fare con la temporanea ripresa delle borse.
Non è un caso imo che si sia iniziato a parlare di stagnazione da alcuni mesi, quando ormai era diventato evidente anche ai sassi che siamo in un uptrend primario di borsa.
Il fenomeno avrebbe una sua logica, la liquidità creata dal sistema creditizio da qualche parte deve andare, se prima fa salire gli immobili, dopo si dirige verso le azioni e così via.

3) Faccio trading di posizione basandomi soprattutto sulle le medie mobili, nel mio caso ovviamente medie di lungo periodo. Con le medie è impossibile riuscire a comprare sui minimi o vendere sui max, ma la parte centrale del rialzo si prende, e si esce da un mercato al ribasso mooolto prima di raggiungere i minimi. Una certa dose di rischio è cmq ineliminabile.
 
Ieri ero a casa di amici che abitano nel modenese. In tutta la provincia si affitta solo ad extracomunitari e studenti.............

....sembra che il mercato degli affitti stia declinando rapidamente.........

....in questo thread, mi pare, l'avevamo previsto con ampio margine di anticipo........
 
Affitti, mercato in frenata
(17/05/2006)



Il mercato degli affitti continua a rallentare. Nonostante i dati parlino ancora di crescita, la frenata in atto ormai da tre anni non ha subito inversioni di rotta. Una tendenza evidente soprattutto nelle grandi città in cui i moderati aumenti delle quotazioni nazionali lasciano il posto a cifre negative. Secondo i dati dell’Ufficio Studi di Tecnocasa, nel secondo trimestre del 2005, i prezzi dei bilocali sono aumentati, in media, dell’1,6% e quelli dei trilocali dell’1,1%.

Numeri che evidenziano un rallentamento del tasso di crescita che, spiega il gruppo nella sua ricerca, è dovuto “in parte al ridotto incremento dei salari e in parte alla maggiore offerta di immobili in locazione, conseguenza dell’immissione sul mercato di soluzioni acquistate per investimento”.

E le conseguenze maggiori si avvertano soprattutto nelle grandi città. A partire dai valori medi che, per bilocali e trilocali, parlano di una crescita meno sostenuta, rispettivamente dello 0,5% e dello 0,1%. Naturalmente non mancano i centri in controtendenza, con Napoli che, ad esempio, ha visto i prezzi salire del 6,3% per i bilocali e del 3,9% per i trilocali. Ma è proprio questa seconda tipologia di immobili che, in molte città, non solo conferma ma finisce per accentuare il rallentamento già evidenziato a livello nazionale.

Non parliamo infatti di crescita limitata ma di veri e propri passi indietro. A Firenze, ad esempio, i canoni d’affitto sono diminuiti del 4,6% e a Bologna del 2%. Fanno eco il calo dell’1% di Verona e la flessione dello 0,9% di Milano. Quanto alla Capitale, la situazione è del tutto peculiare.

Per l’affitto di un bilocale, si è dovuto pagare il 2,1% in più: una cifra superiore non solo allo 0,5% della media delle grandi città, ma anche al più generico 1,6% rilevato a livello nazionale. Sorte diversa per i trilocali che, con il loro +0,2%, si attestano sostanzialmente in linea con i dati relativi ai grandi centri urbani e ben al di sotto dell’1,1% dell’intero Paese.
 
Bene Freedom,

vuoi vedere che ho fatto un buon investimento nel vendere la casa ed andare in affitto? whaoooooo che grande speculatore che sono!
 
luigir ha scritto:
Bene Freedom,

vuoi vedere che ho fatto un buon investimento nel vendere la casa ed andare in affitto? whaoooooo che grande speculatore che sono!

Vada per il buon investimento ma lasciamo stare :) la speculazione.

Oppure sei un filosofo? :D Speculazione
Speculazione, dal latino speculationem ("contemplazione"), da speculatus ("osservato"). Con speculazione si designa il pensiero che indaga un problema senza utilizzare alcun dato empirico, ovvero il pensiero astratto, il pensiero che "astrae" (separa) i propri passaggi dai fatti empirici per considerarli in quanto pura possibilità.
 
beh ho venduto la casa e preso appartamento in affitto... insomma ho speculato... :D Of course era una battuta visto che non ho mai fatto speculazione...
 
luigir ha scritto:
beh ho venduto la casa e preso appartamento in affitto... insomma ho speculato... :D Of course era una battuta visto che non ho mai fatto speculazione...

Guarda che internet sta diventando (per noi vecchietti della navigazione) un modo preciso ed efficace di comunicare: hai colto perfettamente il tono, la sostanza, l'intento, tutto.

Forse è anche merito del tuo intuito.

:)
 
23 maggio 2006
La voglia di ristrutturare casa colpisce 2 milioni di italiani
di Nicoletta Cottone



Italiani alle prese con le ristrutturazioni: sono quasi due milioni le famiglie italiane che nel biennio 2004-2005 hanno affrontato lavori nelle abitazioni. L’investimento medio è stato di 17mila euro, anche se il 53% di chi ha usufruito del bonus per le ristrutturazioni ha speso più di 30mila euro per i lavori. La spesa massima riscontrata è stata di 90mila euro.Lo attesta l’indagine Tecnoborsa 2006 presentata questa mattina a Roma, che per la prima volta ha messo a confronto ristrutturazioni edilizie e agevolazioni fiscali collegate.


La voglia di rendere più funzionale la casa, di sfruttare meglio gli spazi, la ricerca del confort ha riguardato soprattutto le giovani coppie fra i 25 e i 35 anni e gli adulti fra i 45 e i 54 anni. L’86,9% delle ristrutturazioni ha interessato la prima casa, mentre solo l’8,5% dei lavori ha riguardato seconde case.
Nel 38% dei casi l’intervento ha interessato tutta l’abitazione, nel 42% i servizi, nell’11,2% gli infissi, nel 9,7% gli impianti. A compiere gli interventi più radicali sono stati imprenditori e liberi professionisti, residenti in Comuni del centro e del Nord-Ovest.


Per i lavori il 15,8% ha utilizzato il bonus fiscale previsto dalla normativa italiana sulle ristrutturazioni, che dal 1998 a oggi ha interessato oltre 2 milioni e mezzo di italiani. L’indagine ha anche esaminato il gradimento del bonus presso le famiglie italiane. Molti ritengono che, al di sotto di un certo importo, non valga la pena di affrontare l’iter burocratico, che prevede l’invio di una raccomandata al Centro operativo di Pescara e il pagamento all’impresa tramite bonifico bancario o postale. Il 24,3% di coloro che non ne hanno usufruito ritiene l’iter troppo complesso, il 29,9% non lo ritiene conveniente (proprio in questa area, secondo l’indagine di Tecnoborsa, si cela il sommerso). Addirittura il 45,8% ha dichiarato di non conoscere le agevolazioni. «Gli incentivi statali - spiega una nota di Tecnoborsa - si sono rivelati un istituto assai utile per le famiglie che ne hanno usufruito, anche per sviluppare una cultura del risparmio energetico, così come previsto dal Protocollo di Kyoto e dalle direttive europee che prevedono la certificazione energetica degli edifici, tanto per le ristrutturazioni che per le nuove costruzioni, proprio a cominciare dalle abitazioni».

La Finanziaria per il 2006 ha aumentato al 41% il bonus per i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria (prima era il 36%), ma ha riportato l’Iva, precedentemente agevolata al 10%, a quota 20%, nonostante l’Unione europea abbia prorogato fino al 2010 il regime agevolato. Il boom delle domande del mese di febbraio ha interessato soprattutto Friuli Venezia Giulia, Veneto, Toscana, Lombardia, Lazio e Marche.


L’Italia è stato uno dei primi Paesi a recepire la direttiva europea del 2002 sul rendimento e la certificazione energetica in edilizia: prevede che ogni edificio sia certificato per poterne controllare il consumo energetico, contribuendo al risparmio per le generazioni future. ilsole24ore
 
FaGal ha scritto:
23 maggio 2006
La voglia di ristrutturare casa colpisce 2 milioni di italiani
di Nicoletta Cottone



Italiani alle prese con le ristrutturazioni: sono quasi due milioni le famiglie italiane che nel biennio 2004-2005 hanno affrontato lavori nelle abitazioni. L’investimento medio è stato di 17mila euro, anche se il 53% di chi ha usufruito del bonus per le ristrutturazioni ha speso più di 30mila euro per i lavori.
nel tuo (mi sembra) post sulla diminuzione dei risparmi degli italiani
non venivano menzionati, tra le cause, i costi di cui sopra....
eppure sono cifre discrete..17.000 euro per 2.ooo.ooo di famiglie..
 
L'avevi aggiunto tu correttamente mi sembra
 
E la presunta bolla immobiliare che secondo alcuni stava scoppiando ? :)


Immobili: Nomisma, prezzi in aumento del 3,7% nei primi 6 mesi 2006

Finanzaonline.com - 13/07/2006 17:50 - I prezzi nel settore immobiliare hanno continuato a crescere anche nei primi 6 mesi del 2006. E' questo il primo dato che salta agli occhi dal rapporto sul Mercato Immobiliare elaborato da Nomisma. La crescita media dei prezzi delle abitazioni è stata pari al 3,7%. E i prezzi hanno perfino fatto segnare "un'accelerazione rispetto al semestre precedente", ha rimarcato Gualtiero Tamburini, vicepresidente di Nomisma, intervenuto alla presentazione del rapporto, aggiungendo che si spera che non si tratti di un canto del cigno. Quindi una sostanziale tenuta anche nel 2006 per il mercato immobiliare abitativo, piu' contenuto l'incremento dei prezzi per uffici (+3,1%) e per negozi (+3,2%). Ci sono però evidenti differenze tra città e città". Milano cresce molto mkeno rispetto a Roma e sembra confermarsi anche nell'immobiliare come anticipatrice delle tendenze del mercato. Questo potrebbe essere quindi un segnale dell'esaurirsi della forte fase di espanzione che ha caratterizzato gli ultimi anni". Per i prossimi 12 mesi è previsto, al netto degli effetti fiscali, un rallentamento della crescita dei prezzi.
 
dai vari giornalini che ci sono per vendere case si iniziano a vedere i primi ribassi, poca cosa ovviamente, ma difficilmente la transazione si fa al prezzo della richiesta iniziale...
ci sono in vendita o in affitto sempre le stesse case da mesi...
secondo me si capirà meglio dopo 2 3 aumenti dei tassi con mutui più pesanti...
 
Dl sfratti, governo battuto
(25/10/2006)



Il governo è stato battuto al Senato sul decreto legge sugli sfratti. L’aula ha approvato con 151 sì e 147 no e nessun astenuto una pregiudiziale di costituzionalità presentata dall’opposizione.
L’approvazione della pregiudiziale di costituzionalità, presentata da Forza Italia al decreto legge sugli sfratti comporta l’immediata cancellazione del provvedimento.

In particolare, il decreto legge sugli sfratti, approvato con procedura d’urgenza dal Consiglio dei ministri il 22 settembre scorso, prevedeva il blocco degli sfratti per le famiglie con reddito inferiore ai 27 mila euro e con figli a carico o persone con un serio handicap o al cui interno vivano malati terminali oppure ultrasettantenni. Il provvedimento, fortemente voluto dal ministro della Solidarietà, Paolo Ferrero, stabiliva in tre mesi la durata della sospensione per tutti i Comuni interessati, mentre sarebbe stata prolungata al 30 giugno 2007 per gli immobili della piccola proprietà e al 30 giugno 2008 per quelli della grande proprietà nei Comuni che presenteranno al Governo programmi locali per affrontare l’emergenza abitativa. A beneficiare della sospensione per almeno tre mesi degli sfratti, ‘‘i nuclei familiari non morosi, che abbiano un reddito annuo non superiore a 27mila euro in cui siano presenti figli a carico, o ultrasettantenni, o malati terminali, o disabili oltre il 66%’’.

L’Aula del Senato è stata sospesa dopo la bocciatura del governo ed è stata convocata una conferenza dei capigruppo. L’opposizione ha applaudito a lungo l’esito della votazione chiedendo al governo Prodi di prendere atto della sua crisi in parlamento. Per la maggioranza, invece la senatrice dei verdi Loredana De Petris ha chiesto che venga reiterato il provvedimento.
 
problema: vi sono persone che sono senza casa ed hanno anche
molti altri problemi (anzianità, malattie ecc.)
soluzione italiana: ci pensino i privati proprietari di abitazioni..
.
soluzione giusta: ci pensi lo Stato...
 
ramirez ha scritto:
problema: vi sono persone che sono senza casa ed hanno anche
molti altri problemi (anzianità, malattie ecc.)
soluzione italiana: ci pensino i privati proprietari di abitazioni..
.
soluzione giusta: ci pensi lo Stato...

ahah! Allora lo Stato serve (o meglio servirebbe) a qualcuno ed a qualcosa? cominciavo a disperare! :D

Eppoi se lo stato comprasse le case e le desse a sti poveracci che menzioni chi vi reggerebbe nel forum.. Parassiti, assistenzialisti.... mamma mia! Meglio lasciarli per strada va!
 
luigir ha scritto:
ahah! Allora lo Stato serve (o meglio servirebbe) a qualcuno ed a qualcosa? cominciavo a disperare! :D

Eppoi se lo stato comprasse le case e le desse a sti poveracci che menzioni chi vi reggerebbe nel forum.. Parassiti, assistenzialisti.... mamma mia! Meglio lasciarli per strada va!
per forza, al punto attuale per rimediare agli errori del passato
ci vuole qualcuno che se ne faccia carico...lo Stato appunto
ma per il passato......per il futuro
Ma io non sono contrario aprioristicamente allo stato, preferirei
che l'assistenza fosse affidata alle onlus (mooolto volontariato,
secondo me spendono meglio i soldi...)
Un conto è uno stato leggero che, accortosi di qualcosa che non funziona,
ci mette una pezza, un conto è uno stato che si vuole occupare
di tutto...
 
luigir ha scritto:
ahah! Allora lo Stato serve (o meglio servirebbe) a qualcuno ed a qualcosa? cominciavo a disperare! :D

Eppoi se lo stato comprasse le case e le desse a sti poveracci che menzioni chi vi reggerebbe nel forum.. Parassiti, assistenzialisti.... mamma mia! Meglio lasciarli per strada va!

:D :D :D

LO Stato è.....................una grande ******* che tutti usano solo quando........... :D :D :D
 
E’ meglio affittare o comprare la casa?

diciamo che in linea di massima se hai soldi conviene affittare, se invece non hai il becco di un quattrino conviene comprare.

è altrettanto vero, però, che oltre un certo livello dei tassi questo discorso potrebbe non essere più valido.
 
sarà probabilmente la 35esima proroga degli sfratti.
Entrati nell'appartamento non loro con un contratto chiaro di n° X di anni, da giovani , saranno ormai diventati gli anziani da difendere.
Quelli con reddito sotto i 27mila , come spiega bene DePoco, sono tutti avvocati , gioiellieri,proprietari di autosaloni.
Se vado alla Herz e affitto per un mese non è che posso tener la macchina all'infinito perchè sono povero o anziano e neanche se handicappato.
Sono casi sociali? appunto , se lo stato non si fa carico neanche di questi allora va abolito.
Lo stato non solo scarica sul privato il problema casa , ma è lui che lo ha creato in questi decenni .Perchè suo o degli amministratori locali sono la mancanza di piani regolatori , lui ha bloccato il settore con l'equo canone , lui il responsabile della mancanza di poter fare contratti liberi e di poter fare cause rapide in caso di litigiosità, sua la colpa di non costruire case popolari per i casi di emergenza .

Gli anziani , gli handicappati ,i veramente poveri fanno pena , ma perchè il singolo cittadino Y o Z deve pagare in proprio , mentre il suo vicino di casa non proprietario di quell'appartamento no?
Quando arrivi all'ennesimo blocco degli sfratti vuol dire anche che hai avuto anni per farti carico di quel problema e non l'hai risolto.Fosse il primo blocco capirei.
Se ci tengono davvero ad aiutare i bisognosi e bisogna farlo privatamente , non con i preziosi soldi dello stato , gli paghino loro ,le loro dattilografe , i loro portaborse, l'affitto in qualche appartamento , non il cittadino Y o Z presi a caso fra tanti.
 
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