E' morto Davide Rebellin

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Ecco giusto oggi il genio che sulla strada regionale piena di camion, bus, auto ecc, cosa fa? Mi si attacca al cuxo dell'auto a 40 all'ora per prendere la scia..mi è stato così appiccicato per un minuto buono poi davanti si è liberata la strada è ho potuto accelerare ai 60-70 distanziandolo...se inchiodavo me lo ritrovavo spalmato sul portellone.

xOwbJqu.png



poco fa invece su altra strada supertrafficata vicino a un semaforo con coda di 300 metri di auto, altro fenomeno con bici da cronometro che filava ai 40-45 guardando per terra in quanto sdraiato e alzando la testa per guardare avanti ogni tanto, il tutto con asfalto umidiccio scivolosissimo...


per carità, ognuno libero di rischiare come meglio crede, pure io in 20 anni di motociclismo ho preso i miei rischi, ma già è rischioso andare su strade del genere, se poi ti metti a fare il pirla ...
 
Ultima modifica:
per me chi va in bici in italia è a diro poco eroico.
da 5 anni non vado piu in moto.strade colabrodo e il 90% degli automobilisti che se ne sbattono di tutto ciò che non è a 4 ruote.
 
Nicky Hayden, qualche anno fa, a Misano, ma fu colpa sua, uscì da uno stop senza dare la precedenza a un'auto che procedeva a 65 anziché 50 km/h.

Per il resto da 12 anni faccio corsa regolarmente ed esco in MTB saltuariamente, ma per 3 anni e mezzo ho fatto solo MTB e in bicicletta, per me, è da pazzi circolare su strade trafficate come statali, regionali e provinciali...io cercavo di girare solo fuori strada o su strade bianche / ciclabili, e se proprio capitava il giro su asfalto cercavo strade a traffico scarso.
Mi è capitato di fare il Costo di Asiago (fatto centinaia di volte in moto e in auto) in bici ed era un delirio; a parte che respiri a pieni polmoni i fumi di scarico di auto, camper e camion, ma poi, sebbene stessi più a destra possibile, venivo sfiorato da diversi veicoli che pur di non rallentare un attimo per trovare un momento più favorevole, mi superavano in presenza di altre auto nel senso opposto di marcia, stringendomi contro il guard rail.

Da quella volta, mi son detto " mai più ", sempre e soltanto boschi di montagna (con aria pulita e silenzio) o argini ciclabili in pianura.

Correndo a piedi il problema non si pone quasi, ma comunque evito strade trafficate perché respirare fumi di scarico a 160/180 BPM di frequenza cardiaca non fa tanto bene
Quanti anni hai ?
Io vado in bici da quando ne avevo 16, quindi ora avendone 53 sono 37.
Almeno fino a una decina d'anni fa facevo giri (festivi) che prevedevano di uscire dalla città e poi rientrarvi. Il problema è che tra gli anni '90 e 2000 sono state letteralmente create intorno alle città in generale - compresa la mia, Roma - vere e proprie cinture costituite da centri commerciali e mega strutture similari, proprio per permettere lo shopping anche nei festivi e a tutte le ore del giorno, sicchè ciò ha determinato il paradosso per cui proprio di domenica e in periferia/hinterland il traffico diventa esattamente come lo è nelle zone centrali e semicentrali nei giorni feriali.
Uscire nei festivi, cosa che un tempo era tranquilla e gradevole, ci ha messo poco a diventare un delirio. Una volta una coppietta mi ha tagliato la strada per entrare a un distributore: mano fratturata, portato via in ambulanza e quelli che dopo aver fatto finta di aspettare lì prendono e se ne vanno (l'auto era dei genitori di uno dei due, ovviamente): rintracciati grazie solo al fatto d'essermi impresso la targa, l'assicurazione non mi ha rifuso nulla, salvo poi appurare che li aveva addirittura "scaricati" per la quantità di incidenti provocati. insomma, tutti i danni rimasti a mie spese, oltre ovviamente al pericolo che potesse finire peggio. Un'altra volta auto che mi stringe al marciapiede, cado per terra e per miracolo resto illeso, ma con la ruota piegata, inutilizzabile.
Non ricordo se al terzo o al quarto incidente mi son fatto l'idea che lasciarci le penne non sarebbe stata questione di "se" ma di "quando", decidendo così di caricare sempre la bici in macchina ed andarmene ogni volta a far giri per l'80% su provinciali realmente deserte e per il resto su regionali dove, perlomeno, la circolazione è abbastanza rarefatta e accettabile. Da poco, poi, addirittura, mi son comprato apposta una casetta fuori... e la bici la tengo direttamente lì. E' un altro mondo...a volte paradossalmente il problema diventa opposto: l'idea che se hai bisogno di aiuto (per guai che ti capitano da solo) devi aspettare un'eternità prima che transiti qualcuno...
Una cosa è certa: la bici in città e nei dintorni è un suicidio, nonostante - specie sull'onda del Covid - ci siano interi movimenti, portali e riviste di settore che cerchino in tutti i modi di convincere del contrario, ossia quanto sia figo, bello, salutare, conveniente ecc. ecc. passare al "bike to work". Per carità !
In altri Paesi senz'altro, ma in Italia neanche per sogno. Purtroppo.
 
Quanti anni hai ?
Io vado in bici da quando ne avevo 16, quindi ora avendone 53 sono 37.
Almeno fino a una decina d'anni fa facevo giri (festivi) che prevedevano di uscire dalla città e poi rientrarvi. Il problema è che tra gli anni '90 e 2000 sono state letteralmente create intorno alle città in generale - compresa la mia, Roma - vere e proprie cinture costituite da centri commerciali e mega strutture similari, proprio per permettere lo shopping anche nei festivi e a tutte le ore del giorno, sicchè ciò ha determinato il paradosso per cui proprio di domenica e in periferia/hinterland il traffico diventa esattamente come lo è nelle zone centrali e semicentrali nei giorni feriali.
Uscire nei festivi, cosa che un tempo era tranquilla e gradevole, ci ha messo poco a diventare un delirio. Una volta una coppietta mi ha tagliato la strada per entrare a un distributore: mano fratturata, portato via in ambulanza e quelli che dopo aver fatto finta di aspettare lì prendono e se ne vanno (l'auto era dei genitori di uno dei due, ovviamente): rintracciati grazie solo al fatto d'essermi impresso la targa, l'assicurazione non mi ha rifuso nulla, salvo poi appurare che li aveva addirittura "scaricati" per la quantità di incidenti provocati. insomma, tutti i danni rimasti a mie spese, oltre ovviamente al pericolo che potesse finire peggio. Un'altra volta auto che mi stringe al marciapiede, cado per terra e per miracolo resto illeso, ma con la ruota piegata, inutilizzabile.
Non ricordo se al terzo o al quarto incidente mi son fatto l'idea che lasciarci le penne non sarebbe stata questione di "se" ma di "quando", decidendo così di caricare sempre la bici in macchina ed andarmene ogni volta a far giri per l'80% su provinciali realmente deserte e per il resto su regionali dove, perlomeno, la circolazione è abbastanza rarefatta e accettabile. Da poco, poi, addirittura, mi son comprato apposta una casetta fuori... e la bici la tengo direttamente lì. E' un altro mondo...a volte paradossalmente il problema diventa opposto: l'idea che se hai bisogno di aiuto (per guai che ti capitano da solo) devi aspettare un'eternità prima che transiti qualcuno...
Una cosa è certa: la bici in città e nei dintorni è un suicidio, nonostante - specie sull'onda del Covid - ci siano interi movimenti, portali e riviste di settore che cerchino in tutti i modi di convincere del contrario, ossia quanto sia figo, bello, salutare, conveniente ecc. ecc. passare al "bike to work". Per carità !
In altri Paesi senz'altro, ma in Italia neanche per sogno. Purtroppo.
io ne ho 41...ho usato molto la bici tra i 14 e i 16 (poi moto 125 :D ), poi per un periodo a 23-25 anni perché abitavo appena fuori dal centro città e facevo quasi prima in bici che in moto.
come sport a parte qualche giretto saltuario in mtb, ho fatto 3-4 anni tra 2018 e 2022, da aprile - maggio ho smesso e a parte 2-3 giretti micro in montagna, più usata (son tornato alla corsa)
 

L’uomo non è stato sottoposto a fermo perché il codice penale tedesco non prevede il reato di omicidio stradale


:eek:
Quindi in Italia può arrivare chiunque a commettere reati non previsti dal codice penale del paese di provenienza senza potergli fare niente?
Che paese di pulcinella...
 

L’uomo non è stato sottoposto a fermo perché il codice penale tedesco non prevede il reato di omicidio stradale


:eek:
Quindi in Italia può arrivare chiunque a commettere reati non previsti dal codice penale del paese di provenienza senza potergli fare niente?
Che paese di pulcinella...
Eventualmente i parenti possono andare la e stirarlo per bene...
 

L’uomo non è stato sottoposto a fermo perché il codice penale tedesco non prevede il reato di omicidio stradale


:eek:
Quindi in Italia può arrivare chiunque a commettere reati non previsti dal codice penale del paese di provenienza senza potergli fare niente?
Che paese di pulcinella...

Non è così.
Qui un fatto simile.
Alla fine condanna

Incidente sul Garda, condannati i due tedeschi a bordo del motoscafo | I parenti delle vittime: "Accettiamo giudizio, risponderanno alla loro coscienza"
 
il tizio era già stato condannato per omissione di soccorso nel 2002 e gli era stata ritirata la patente nel 2014 per guida in stato di ebbrezza , non auguro agli spiritosi (ma anche sì) di trovarselo ad un incrocio mentre sono nella loro scatoletta di merrda

p.s. chi paragona l'infrazione di un ciclista a quella di un camionista o di un automobilista è un qoglione
 
il tizio era già stato condannato per omissione di soccorso nel 2002 e gli era stata ritirata la patente nel 2014 per guida in stato di ebbrezza , non auguro agli spiritosi (ma anche sì) di trovarselo ad un incrocio mentre sono nella loro scatoletta di merrda

p.s. chi paragona l'infrazione di un ciclista a quella di un camionista o di un automobilista è un qoglione
non è questione di gravità dell'infrazione, è ovvio che più è grosso il mezzo che guidi più è grave infrangere il CdS (del resto le multe son più leggere per ciclisti e pedoni che per automobilisti e camionisti)...è questione di istinto di sopravvivenza.
Come giudichi il ciclista di cui ho messo la foto (post 61)?
Se inchiodavo per un qualsiasi motivo al 99,9% si schiantava contro il mio paraurti e se non ci rimaneva secco comunque si faceva molto molto male.
 
Indietro