E' più colpevole chi provoca oppure chi reagisce alla provocazione?

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E' più colpevole chi provoca oppure chi reagisce alla provocazione?

Sul tema c'è stato Luca che si è espresso:

Gesù disse ai suoi discepoli: .....Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l’altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica.....
(dal Vangelo di Luca 6,27-38)

Non vorrei negare il Vangelo, eppure è mia opinione che senza provocazioni non ci sarebbero reazioni alle provocazioni.
Ne deduco allora che è più colpevole il provocatore.

Del resto provocazioni e reazioni alle provocazioni fanno parte, in varie scale di grandezza e di situazioni, della vita di ogni giorno di tutti.
 
Quanso succede qualcosa di spiacevole la punizione dovrebbe cadere su chi ha cagionato l'evento prima che su chi lo ha proseguito.

Trovo ridicolo ad esempio punire il tabaccaio che si difende quando lo scontro a fuoco è avvenuto come unica e sola condizione necessaria l'intrusione e l'aggressione volontaria a suo danno da parte del criminale.
 
Se io dico al Commissario che è un vecchio rimbambito non è una buona ragione perche' mi sottoponga al trattamento REGENI .

Quindi essere provocati puo' giustificare una reazione di pari grado

Che so .... e tu sei un coglio.nazzo comunista
 
Se io dico al Commissario che è un vecchio rimbambito non è una buona ragione perche' mi sottoponga al trattamento REGENI .

Quindi essere provocati puo' giustificare una reazione di pari grado

Che so .... e tu sei un coglio.nazzo comunista
Più che di proporzionalità io parlerei di adeguatezza.

Se un uomo giovane e robusto mi schiaffeggia, la reazione proporzionata sarebbe che io lo schiaffeggiassi ma come tu hai fatto notare sono un "vecchio rimbambito" per cui il mio danno a lui sarebbe di ben più modesta entità del suo a me.

Sarebbe invece adeguato che al suo schiaffo corrispondesse una mia bastonata sulla fronte ad esempio che arrecherebbe a lui un danno simile a quello che lui ha arrecato a me.

In ogni caso che si parli di proporzionalità o adeguatezza è innegabile che chi cagioni l'evento a parità di danni fatti abbia la responsabilità.
 
Per quanto riguarda le provocazioni in AP ci si può permettere di ignorarne alcune fatte da psycodementi, per esempio un nick mai visto (probabilmente un multinick che ha bisogno di usare multinick proprio perchè demente) mi ha "argomentato" a modo suo scrivendomi in un post: "taci non capisci un cazzo", personaggio in tal caso da ignorare
:D Sia ben chiaro questo vale per AP e altri forum ovviamente
 
la reazione a una provocazione è anche subordinata al provocato e al carattere di costui, quindi se tiri la coda a un cane che dorme, non te la prendere se poi ti arriva un morso.
 
Allora Lasciamo che i politici ci tartassino e porgiamo l'altra guancia.

Sopratutto se il politico è un piddino :p:p:p:p

A quelli degli altri schieramenti calci nel sedere :D:D:D
 
la reazione a una provocazione è anche subordinata al provocato e al carattere di costui, quindi se tiri la coda a un cane che dorme, non te la prendere se poi ti arriva un morso.

Esatto.

Credo che la gran parte dei provocatori, mentre provocano, confidino nella bonarietà e/o sottomissione dei provocati.
E' anche mia opinione che i veri provocatori non provochino persone o entità sconosciute e/o potenzialmente pericolose oppure notoriamente non bonarie e/o potenti.
Di più, penso che i veri provocatori di regola siano adulatori e/o siano riverenti con il potere, vero o ritenuto, maggiore del loro.
 
Più che di proporzionalità io parlerei di adeguatezza.

Se un uomo giovane e robusto mi schiaffeggia, la reazione proporzionata sarebbe che io lo schiaffeggiassi ma come tu hai fatto notare sono un "vecchio rimbambito" per cui il mio danno a lui sarebbe di ben più modesta entità del suo a me.

Sarebbe invece adeguato che al suo schiaffo corrispondesse una mia bastonata sulla fronte ad esempio che arrecherebbe a lui un danno simile a quello che lui ha arrecato a me.

In ogni caso che si parli di proporzionalità o adeguatezza è innegabile che chi cagioni l'evento a parità di danni fatti abbia la responsabilità.

Sono sostanzialmente d'accordo eppure mi sembra che nella vita di tutti i giorni, dai fatti banali alle faccende più gravi o gravissime, solitamente venga maggiormente punito il provocato che reagisce ad una provocazione invece del provocatore.
 
E' più colpevole chi provoca oppure chi reagisce alla provocazione?

Sul tema c'è stato Luca che si è espresso:

Gesù disse ai suoi discepoli: .....Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l’altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica.....
(dal Vangelo di Luca 6,27-38)

Non vorrei negare il Vangelo, eppure è mia opinione che senza provocazioni non ci sarebbero reazioni alle provocazioni.
Ne deduco allora che è più colpevole il provocatore.

Del resto provocazioni e reazioni alle provocazioni fanno parte, in varie scale di grandezza e di situazioni, della vita di ogni giorno di tutti.

Puntualizzo che ritengo che eventuali reazioni dovrebbero essere proporzionali alle provocazioni e comunque di basso livello.

Cioè ritengo che non si debba/possa reagire personalmente a gravi provocazioni.
 
Ritengo ovvio che eventuali reazioni dovrebbero essere proporzionali alle provocazioni e comunque di basso livello.

Cioè ritengo che non si possa reagire personalmente a gravi provocazioni.
questa la teoria.

Nel reale il contesto e la posta in gioco sono fondamentali per poter prendere una decisione, sempre se c'è il tempo per farlo e non solo la reazione d'istinto.
 
E' più colpevole chi provoca oppure chi reagisce alla provocazione?

Sul tema c'è stato Luca che si è espresso:

Gesù disse ai suoi discepoli: .....Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l’altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica.....
(dal Vangelo di Luca 6,27-38)

Non vorrei negare il Vangelo, eppure è mia opinione che senza provocazioni non ci sarebbero reazioni alle provocazioni.
Ne deduco allora che è più colpevole il provocatore.

Del resto provocazioni e reazioni alle provocazioni fanno parte, in varie scale di grandezza e di situazioni, della vita di ogni giorno di tutti.
il provocatore ti provoca sinoa quando non lo tramortisci seriamente poi non ti provoca + :P :P :D
 
il provocatore ti provoca sinoa quando non lo tramortisci seriamente poi non ti provoca + :P :P :D

Ritengo che forse si potrebbe concordare su quanto ha scritto ma eventualmente solo per lievi tramortamenti verbali o virtuali.

Però ritengo anche che chi fa così poi venga tramortito dalla Giustizia secondo Legge e talvolta venga tramortito anche dagli amici del provocatore.
 
Io scinderei anche fra provocazione becera(al quale si potrebbe reagire in modo scomposto)......tipo aggressione in metro, ci sono poi le provocazioni più banali o fatte inavvertitamente secondo cui il provocato ne fa un dramma magari ragionandoci si evitano rappresaglie e conflitti anche fisici.
 
Zelensky/occidente provocatore, Russia provocato?
 
Ritengo che forse si potrebbe concordare su quanto ha scritto ma eventualmente solo per lievi tramortamenti verbali o virtuali.

Però ritengo anche che chi fa così poi venga tramortito dalla Giustizia secondo Legge e talvolta venga tramortito anche dagli amici del provocatore.
e se anche fosse ti rialzi e ripeti tutto si sa repetita juventus :P :P :D :D
 
E' più colpevole chi provoca oppure chi reagisce alla provocazione?

Forse si deve ritenere che siano colpevoli a pari merito anzi a pari demerito?
 
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