E' tanta la fifa di poter subire una sonora bastonata elettorale che ...

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

baccalarisemu

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... alla fine vedrete che qualcosa se la inventeranno per lasciare fuori il M5M da questa tornata elettorale.
http://www.ilfattoquotidiano.it/201...telle-e-arancioni-a-due-mesi-dal-voto/443428/
Elezioni 2013, rischio firme per 5 Stelle e “arancioni” a due mesi dal voto
Le urne anticipate e l'attesa per la mancata riforma elettorale generano il caos. Le liste non ancora presenti in Parlamento, come quelle di Grillo e De Magistris, potrebbero rimanere fuori. Il senatore Carlo Vizzini ha chiesto a Palazzo Chigi di allargare le maglie per la presentazione delle liste. Serve anche a lui
di Paola Zanca | 12 dicembre 2012

Il rischio vero è che l’unico penalizzato sia Grillo. Per questo dobbiamo stare più attenti di quanto saremmo con un nostro alleato”. Il senatore Carlo Vizzini, presidente della commissione Affari costituzionali, non vuole avere sulla coscienza l’esclusione dei Cinque stelle dalle prossime elezioni. Così, è andato dal ministro Filippo Patroni Griffi e gli ha spiegato che c’è un problema di democrazia: “A causa delle lungaggini dei lavori della commissione sulla riforma della legge elettorale, abbiamo creato un clima di incertezza in cui nessuno ha raccolto le firme”. Ora, se si votasse – come Vizzini ritiene – il 17 febbraio, le liste (corredate da minimo 60 mila firme autenticate) andrebbero presentate entro le prime due settimane di gennaio. Come si fa? Vizzini si dispera, anche perché la regola varrebbe pure per lui. È uscito dal Pdl, è entrato nel Psi e ora per ripresentarsi dovrebbe raccogliere le firme. Così, sempre al ministro Patroni Griffi, ha ricordato un decreto firmato da Romano Prodi nel 2008, a Camere sciolte: diceva che potevano evitarsi la sfacchinata dei banchetti anche quelli che avevano due deputati già in Parlamento oppure due rappresentanti eletti in Europa.

La proposta ha fatto infuriare Francesco Storace, leader de La Destra, esperto della questione visto che nel 2005 scatenò l’inferno contro le firme (false) raccolte da Alessandra Mussolini: “Comodo, molto comodo – scrive oggi sul suo Giornale d’Italia – Chi ha parlamentari frutto di scissioni se la cava senza aver preso un solo voto, chi ha gruppi regionali formati grazie al voto popolare invece no”. Ovviamente, lui guida “un gruppo regionale formato grazie al voto popolare”. E chiede al Capo dello Stato di intervenire per esentare dalla raccolta firme almeno quelli come lui, ovvero i Verdi, il Movimento 5 stelle, Sel, i Radicali, la Federazione della sinistra. Ognuno tira la coperta dove è corta. Ma di certo, a due mesi dalle elezioni, il caos sulla presentazione delle liste è pronto per scoppiare.

Fattore Porcellum - La legge firmata da Roberto Calderoli prevede che non siano obbligati a raccogliere le firme i gruppi che sono già presenti in Parlamento dall’inizio della legislatura. Ad oggi, è un caso che riguarda il Pd, il Pdl, l’Idv, l’Udc e la Lega. Esentati anche i partiti che alle ultime elezioni si erano presentati in coalizione con uno dei gruppi di cui sopra. Niente banchetti nemmeno per chi ha già almeno un seggio in rappresentanza delle minoranze linguistiche. Vizzini propone di abbuonare la raccolta anche ai gruppi che si sono formati nel corso della legislatura: oltre ai suoi Socialisti, ci sono Fli, Noi Sud, l’Api e tanti altri.

Moduli e banchetti - In tutti gli altri casi, per presentarsi alle elezioni, bisogna raccogliere le firme. La sottoscrizione si effettua regione per regione e il numero di autografi richiesti varia a seconda della grandezza dei comuni in cui vengono raccolti. In totale, però, si calcola che siano circa 120mila. Chi vuole presentare una lista, dunque, deve scegliere i 945 candidati (alla Camera e al Senato), ritirare la modulistica, trovare gli autenticatori (consiglieri regionali, provinciali etc.) e cominciare la raccolta.

Le urne anticipate – Sempre il Porcellum prevede che nel caso di elezioni anticipate di almeno 4 mesi, il numero delle firme da raccogliere possa essere dimezzato. Nel caso nostro, siamo al limite: i 120 giorni sono rispettati solo le Camere si sciolgono non più tardi del prossimo 28 dicembre. Nella migliore delle ipotesi, dunque, si avrebbe un mese scarso a disposizione per trovare circa 60mila firme. Parlano già di elezioni “truffa” il Verde Angelo Bonelli, il Radicale Mario Staderini, la Destra di Storace. Loro un minimo di radicamento già ce l’hanno. Poi ci sono quelli, per esempio gli “arancioni” di De Magistris che arrivano sulla scena solo adesso. Per questo, ancora Vizzini ha proposto al governo di abbassare la soglia delle firme alla metà della metà: 30mila nomi, si possono trovare senza doversi ritrovare ai banchetti “vestiti da Babbo Natale”. Un filtro minimo, ma necessario, spiega il senatore Pd Francesco Sanna. Non solo perché “per presentarsi alle elezioni nazionali bisogna avere una forza nazionale”, ma soprattutto per evitare che la scheda elettorale si trasformi in un “lenzuolo” zeppo di simboli senza senso. Magari come quelli che Silvio Berlusconi sta cercando di presentare per racimolare voti al di là del Pdl. Raccontano fonti di governo che al ministero dell’Interno ci sia un forte pressing da parte dei “nuovi volti” del centrodestra. E che si sia scatenata la caccia ai simboli vecchi da rispolverare, per evitare di dover ricominciare la trafila daccapo.

da Il Fatto Quotidiano del 12 dicembre 2012
 
Quell'altro ce l'aveva con la giustizia ad orologeria, questo con la raccolta delle firme :wall:
Ma un comico normale ce l'abbiamo in italia? :D
 
60mila firme se serve grillo le raccoglie in un giorno.....questi nn hanno ancora capito un capzo.......:D
 
Quell'altro ce l'aveva con la giustizia ad orologeria, questo con la raccolta delle firme :wall:
Ma un comico normale ce l'abbiamo in italia? :D

Problemi non ce ne dovrebbero essere se verranno raccolte come la lista x Formigoni e x l'ex fascista sto :orais. E sempre che fissino una data accettabile entro cui raccogliere le firme
 
Quell'altro ce l'aveva con la giustizia ad orologeria, questo con la raccolta delle firme :wall:
Ma un comico normale ce l'abbiamo in italia? :D

Ho l'impressione che ti sei dimenticato di qualche piccolo dettaglio per affermare questo.;)
 
Certo, in Molise dove hanno solo 82 seguaci che hanno votato alle "parlamentarie" potrebbero avere qualche problema, purtroppo il "mi piace" su facebook non ha valore di firma :D
 
Problemi non ce ne dovrebbero essere se verranno raccolte come la lista x Formigoni e x l'ex fascista sto :orais. E sempre che fissino una data accettabile entro cui raccogliere le firme

I termini sono fissati dalla legge, che è sempre quella, e non ammette ignoranza.
 
Napolitano: "Non si poteva escludere il Pdl" Di Pietro attacca il Colle. Pd: "In piazza" Lombardia, riammessa la lista Formigoni - Diretta aggiornata alle 21:44 del 06 marzo 2010 - Repubblica.it

Napolitano: "Non si poteva escludere il Pdl"
Di Pietro attacca il Colle. Pd: "In piazza"
Lombardia, riammessa la lista Formigoni


Resta altissima la tensione ntorno alla vicenda delle liste del Pdl stoppate e poi riammesse per decreto dal governo. Il Pd sta organizzando una manifestazione di tutto il centrosinistra contro il decreto. Di Pietro: "C'è la necessità di capire bene il ruolo di Napolitano in questa sporca faccenda onde valutare se non ci siano gli estremi per promuovere l'impeachment". Bonino: "Il decreto è incostituzionale". Maroni: "Non porta alcuna modifica di norme di legge" ma da"un'interpretazione corretta" alle norme. Il Tar lombardo riammette la lista Formigoni. Lunedì in camera di Consiglio quello del Lazio
 
A breve gli risponde però il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri. "Se c'è lo scioglimento anticipato delle Camere c'è una norma che dice che le firme da presentare sono dimezzate" spiega conversando con i cronisti alla Camera a proposito delle parole di Grillo.

Possono smettere di frignare...
 
il nano trema... i suoi sondaggi lo danno al 10-12%
 
Sinceramente non ti capisco, ti stupisci tanto di dover rispettare termini stabiliti dalla legge? Ma l'avete scoperto oggi, 12.12.12?

Vuoi per caso una revisione del Codice Civile dalla Casaleggio associati? :mmmm:

la legge serve ad impedire il proliferare di liste e listarelle senza alcun sostegno popolare

impedire al MAGGIOR PARTITO LAZIALE O LOMBARDO di presentarsi alle elezioni con questi pretesti è EVERSIVO
 
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