Ecco come la Germania si sta comprando la Grecia

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    Sui mercati azionari prevale l’avversione al rischio, dopo i toni restrittivi della Fed che in settimana ha segnalato tassi più elevati e per più tempo. Mercoledì scorso la banca centrale americana ha deciso di mantenere i tassi invariati ma al tempo stesso le nuove proiezioni indicano che la maggior parte dei funzionari è favorevole ad un nuovo rialzo entro fine anno. Giovedì si è riunita la Bank of England che non ha toccato i tassi e c’è chi parla della fine del ciclo restrittivo. Al termine della riunione, i tassi sono rimasti invariati al 5,25%, interrompendo così la striscia di 14 strette consecutive. Venerdì, invece, è stato il turno della Bank of Japan che ha mantenuto i tassi negativi e ha lasciato inalterata la politica monetaria, confermando la visione secondo cui l’inflazione sta decelerando. Per continuare a leggere visita il link

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Ecco come la Germania si sta comprando la Grecia - IlGiornale.it


Alla vigilia dell'ennesima tranche di prestiti da 2,5 miliardi che la troika dovrebbe sbloccare per agosto, la notizia vera non è l'ennesimo buco nell'erario ateniese (mancati introiti per 1,6 miliardi dal gennaio ad oggi) ma il tentativo di Berlino di occupare finanziariamente il Paese. Mentre tutti sono impegnati a discutere del licenziamento di 25mila dipendenti pubblici che non muta di una virgola lo scenario apocalittico dei conti greci, Berlino ha deciso di impiantarsi in Grecia «conquistandola» definitivamente.

Da oggi tutte le operazioni finanziarie (investimenti, fondi alle piccole e medie imprese, infrastrutture) saranno gestite direttamente dall'istituto tedesco Kfw, il braccio armato di Deutsche Bank. La Kreditanstalt für Wiederaufbau (KfW) non è una banca scelta a caso. Si tratta dell'Istituto di Credito per la Ricostruzione, creato nel 1948, dopo la Seconda guerra mondiale, nell'ambito del Piano Marshall. Dopo la caduta della cortina di ferro, ha avuto un'impennata precisa con risvolti geopolitici rilevanti, finanziando la Germania Est con fondi europei. Schaeuble, incontrando due giorni fa ad Atene armatori, banchieri, manager e intermediari finanziari, ha chiarito come il suo Paese intenda il rapporto tra creditore e debitore: la Kfw lavorerà in cabina di regia con il Fondo di sviluppo greco-tedesco, che investirà nei piani aziendali, in particolare nelle piccole e medie imprese greche assolutamente carenti di liquidità. Ma lo farà tramite uno strumento di influenza economica internazionale dello Stato tedesco. Sarà il big brother con cui la Germania seguirà materialmente ogni singolo euro che si sposterà per e sul territorio ellenico.

Ma soprattutto, è la vulgata che circola tra i maggiori commentatori dopo che l'aereo di Stato tedesco trasportava il potente ministro verso il G20 di Mosca, garantirà Deutsche Bank (e anche Bundesbank) che nessuno faccia scherzi in Grecia, come una crisi di governo e la conseguenza ridefinizione del memorandum: in quel caso i due istituti perderebbero miliardi di mancati interessi sul maxiprestito.

Ma non è tutto, perché una serie di fondi internazionali (tedeschi in testa) hanno predisposto un protocollo di proposte da sottoporre alle banche greche: per ogni cento euro di prestiti «scaduti» (considerata l'altissima insolvenza dei cittadini che avevano acceso un mutuo o che avevano chiesto un finanziamento) il fondo ne mette sul tavolo trenta per comprare quel prestito. E un attimo dopo, quando il debitore non sarà in grado di onorarlo come faranno il prossimo 1 gennaio centocinquantamila cittadini greci secondo l'Istituto di statistica ellenico, si porteranno a casa resort nei paradisi delle Cicladi, prestigiosi immobili nel centro di Atene, sedi di industria e attività commerciali. Proseguendo di fatto in un'occupazione che, al netto di larghe intese o di flebili ingerenze dell'Ue, si sta compiendo.
 
come in italia .. presto regaleremo eni e enel alal germania ..
 
Sono lì solo per aiutare i poveri Greci che hanno bisogno di qualcuno responsabile che tuteli i loro interessi ... :o
 
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