Scritto da under00
...e molti clienti bancari privati potrebbero fare altrettanto, ma per qualche anno questo non accadrà, soprattutto per questione "culturale, di abitudine e anagrafica", ciao
Già.
Assolutamente d'accordo.
Resta cmq il problema crescente legato all'assai probabile perdita di posti di lavoro nel settore.
Non mi pare una banalità ribadire quindi l'importanza di eventuali politiche adottate da alcuni enti finanziari che abbiano l'obiettivo di accrescere le competenze del personale dipendente.
La formazione e l'aggiornamento costante del personale (per le banche online si tratta per lo + degli operatori al call center), soprattutto quello adibito al customer service, diventano in quest'ottica un punto cruciale per il raggiungimento di un vantaggio competitivo.
A questo incremento nella "qualità" del personale deve giocoforza abbinarsi un contestuale e graduale aumento della libertà goduta dagli stessi nel proporre e fornire differenti informazioni al cliente.Ciò non è possibile se non attraverso una maggiore responsabilizzazione dei soggetti coinvolti.
In tale ottica una maggiore regolamentazione e "standardizzazione" da parte del legislatore dei ruoli assimilabili alle "consulenze indipendenti" (nel ramo della promozione quindi) risulta altresì conseguente e necessaria.
Forse mi sto allargando troppo.
Ma io la vedo così.
Nel futuro vedo poco spazio per le reti di pf come oggi le conosciamo.
Molti operatori del settore hanno già intrapreso una strada che porta alla dismissione delle reti di promozione di proprietà.
Il pf ha generalmente poche informazioni oggettive dalla banca/sim per cui lavora,poca o nessuna libertà nel poter offrire prodotti che esulino dal vincolante mandato,poca responsabilità e poca soddisfazione; il cliente/risparmiatore (che,in un'ottica di lungo termine, tenderà ad essere sempre meno "parco-buoi".....) è sempre + diffidente,insoddisfatto; la banca/sim vede i propri costi operativi aumentare (o nella migliore delle ipotesi, non diminuire) e i clienti avvicinarsi sempre + alla concorrenza.
Insomma, tutti insoddisfatti!!!
Se il cordone ombelicale che lega banca/sim al pf tenderà a sfillacciarsi (gradualmente), tutti avranno da guadagnarne.
Certo la figura del pf si avvicinerà alla libera professione con tutte le conseguenze del caso.
Le banche/sim potranno (si spera!!) concentrarsi maggiormente nel loro CORE BUSINESS e quindi potenzialmente offrire sempre prodotti migliori e + efficienti alla clientela.
Discorso a parte meriterebbero però le difficilmente eliminabili dinamiche di "cartello occulto" che hanno, ainoi, da sempre caratterizzato il settore creditizio e del risparmio.
In conclusione non mi pare ci sia nulla di sconvolgente o sorprendente nello scenario che ho appena immaginato.
Il tutto risulta coerente alla dinamica in atto nei diversi settori del sistema economico che richiede maggiore attenzione da parte del management verso gli aspetti economici,finanziari,organizzativi e strategici tipici dell'ATTIVITA' CARATTERISTICA svolta.
Nel settore produttivo le forze "centrifughe" che determinano l'implementazione di scelte di OUTSOURCING sono oramai percepite anche dall'imprenditore/manager più tradizionalista.
Ho divagato,scusate.Ma le dinamiche macro mi piacciono tanto!!
Spero di non essere stato nioso.
ciao!