Ecco dove IngDirect mette i soldi del Conto Arancio

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Voltaire

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IlSole24Ore del 9 marzo: parla Christian Miccoli, responsabile Italia di Ing Direct.


28% ABS, Asset Back Securities (obbligazioni derivanti da cartolarizzazione di mutui ipotecari)

23% Cash per la gestione dei flussi di cassa da parte della tesoreria

20% Obbligazioni bancarie

15% Mutui contratti dalla clientela

9% Corporate bonds

5% Titoli di Stato Area Euro


Ancora: costi operativi 0.4%, cui si aggiunge il 3% erogato alla clientela come interessi contro una media dei costi calcolata dall'ABI di circa il 4% (2.32% + 1.75%).
 
Scritto da Voltaire
Ancora: costi operativi 0.4%, cui si aggiunge il 3% erogato alla clientela come interessi contro una media dei costi calcolata dall'ABI di circa il 4% (2.32% + 1.75%).

Era immaginabile.
Mi chiedo a questo punto se il differenziale tra 0,4 e 2,32 (a vantaggio di Ing) possa essere considerato OGGETTIVAMENTE un parametro per affermare, con buon grado di certezza, che Ing riesce a ridurre notevolmente le proprie inefficienze (internalizzandole) riuscendo quindi a combinare il magico e vincente "duetto": bassi costi operativi-buon servizio fornito.
Io credo invece che tale dato sia, più che altro, indicativo di un ottimale utilizzo delle risorse in un settore (quello finanziario) in cui data-flow,trasparenza e contestuale digitalizzazione della moneta rendono la componente "servizi al cliente" cruciale per il successo.Aspetto negativo di tale considerazione resta il fatto che molte posizioni lavorative (leggi, ad esempio, sportellisti) sono destinate ad apportare sempre meno valore aggiunto (al cliente) e sempre + costi da coprire (per le aziende).Con buona pace dell'occupazione!!!

Sempre riguardo i dati forniti da Voltaire: 0,4 vs 3 e 2,32 vs 1,75 risultano essere due coppie che si trovano su 2 mondi separati!!
Chi è che si trova sulla terra e chi nell'isola che non c'è?????


Interessante sarebbe conoscere, a questo punto, l'ammontare e la metodologia di individuazione della voce "costi operativi.
Suddivisione territoriale?Quello 0,4% comprende TUTTI i costi relativi a ContoArancio sostenuti da Ing solo in Italia o in tutta Europa?Ing ha sportelli negli altri paesi europei o attua una politica simile a quella adottata in Italia?
 
ing direct non credo abbia sportelli, infatti è resente solo nei paesi in cui non è presente la banca ing come banca tradizionale.
sul fatto che molti dipendenti del credito rischino il lavoro sono d'accordo,, ma è l'evoluzione tecnica che porta a questo.
mi rifaccio al mio caso, pur avendo alcuni c/c il mio rapporto con le filiali fisiche delle banche è inesistente...tra spese con carte bancomat per cash bonifici on line credo di passare in banca solo per prendere o versare assegni se servono...e molti clienti bancari privati potrebbero fare altrettanto, ma per qualche anno questo non accadrà, soprattutto per questione "culturale, di abitudine e anagrafica", ciao
 
Scritto da under00
...e molti clienti bancari privati potrebbero fare altrettanto, ma per qualche anno questo non accadrà, soprattutto per questione "culturale, di abitudine e anagrafica", ciao

Già.
Assolutamente d'accordo.
Resta cmq il problema crescente legato all'assai probabile perdita di posti di lavoro nel settore.
Non mi pare una banalità ribadire quindi l'importanza di eventuali politiche adottate da alcuni enti finanziari che abbiano l'obiettivo di accrescere le competenze del personale dipendente.
La formazione e l'aggiornamento costante del personale (per le banche online si tratta per lo + degli operatori al call center), soprattutto quello adibito al customer service, diventano in quest'ottica un punto cruciale per il raggiungimento di un vantaggio competitivo.

A questo incremento nella "qualità" del personale deve giocoforza abbinarsi un contestuale e graduale aumento della libertà goduta dagli stessi nel proporre e fornire differenti informazioni al cliente.Ciò non è possibile se non attraverso una maggiore responsabilizzazione dei soggetti coinvolti.

In tale ottica una maggiore regolamentazione e "standardizzazione" da parte del legislatore dei ruoli assimilabili alle "consulenze indipendenti" (nel ramo della promozione quindi) risulta altresì conseguente e necessaria.

Forse mi sto allargando troppo.
Ma io la vedo così.
Nel futuro vedo poco spazio per le reti di pf come oggi le conosciamo.
Molti operatori del settore hanno già intrapreso una strada che porta alla dismissione delle reti di promozione di proprietà.
Il pf ha generalmente poche informazioni oggettive dalla banca/sim per cui lavora,poca o nessuna libertà nel poter offrire prodotti che esulino dal vincolante mandato,poca responsabilità e poca soddisfazione; il cliente/risparmiatore (che,in un'ottica di lungo termine, tenderà ad essere sempre meno "parco-buoi".....) è sempre + diffidente,insoddisfatto; la banca/sim vede i propri costi operativi aumentare (o nella migliore delle ipotesi, non diminuire) e i clienti avvicinarsi sempre + alla concorrenza.
Insomma, tutti insoddisfatti!!!
Se il cordone ombelicale che lega banca/sim al pf tenderà a sfillacciarsi (gradualmente), tutti avranno da guadagnarne.
Certo la figura del pf si avvicinerà alla libera professione con tutte le conseguenze del caso.
Le banche/sim potranno (si spera!!) concentrarsi maggiormente nel loro CORE BUSINESS e quindi potenzialmente offrire sempre prodotti migliori e + efficienti alla clientela.
Discorso a parte meriterebbero però le difficilmente eliminabili dinamiche di "cartello occulto" che hanno, ainoi, da sempre caratterizzato il settore creditizio e del risparmio.

In conclusione non mi pare ci sia nulla di sconvolgente o sorprendente nello scenario che ho appena immaginato.
Il tutto risulta coerente alla dinamica in atto nei diversi settori del sistema economico che richiede maggiore attenzione da parte del management verso gli aspetti economici,finanziari,organizzativi e strategici tipici dell'ATTIVITA' CARATTERISTICA svolta.
Nel settore produttivo le forze "centrifughe" che determinano l'implementazione di scelte di OUTSOURCING sono oramai percepite anche dall'imprenditore/manager più tradizionalista.

Ho divagato,scusate.Ma le dinamiche macro mi piacciono tanto!!
Spero di non essere stato nioso.
;) :o :o
ciao!
 
Scritto da ricpast
up
<ho letto il tuo post sui PF, dato ch io sono uno di questi ti posso dire 2 cose

Non è vero che abbiamo poche informazioni sui prodotti e sulle società che proponiamo
Il giorno che potremo scegliere liberamente, la maggior parte di noi sceglierà di vendere i prodotti delle società che ci fanno guadagnare di piu

E quindi, non c'è soluzione, adesso conflitti di interessi e pressione delle società a vendere prodotti a loro + convenienti

Dopo offerte al rialzo da parte di società prodotto per vendere ognuno il proprio.

L'unica è imparare a valutare le persone che si hanno di fronte e ci sono alcune regole semplici semplici

1- diffidare da chi ti promette rendimenti
2- diffidare di chi parla male della concorrenza
3- diffidare di chi non ascolta
4- diffidare di chi non fà domande
5- diffidare di chi dà soluzioni immediate
6- diffidare di chi cambia società ogni due anni
7- diffidare di chi continua a far cambiare investimenti
8- diffidare di chi non ha il coraggio di specificare i costi

Da qui si può capire se hai davanti un professionista o un venditore disperato, per inciso è piu facile trovare professionisti nei pf che nei bancari (io anche 21 anni di esperienza bancaria)

Il problema è trovare le persone giuste, me ne rendo conto.


:bye:
 
Scritto da yoyo9898
<ho letto il tuo post sui PF, dato ch io sono uno di questi ti posso dire 2 cose

Non è vero che abbiamo poche informazioni sui prodotti e sulle società che proponiamo
Il giorno che potremo scegliere liberamente, la maggior parte di noi sceglierà di vendere i prodotti delle società che ci fanno guadagnare di piu

E quindi, non c'è soluzione, adesso conflitti di interessi e pressione delle società a vendere prodotti a loro + convenienti

Dopo offerte al rialzo da parte di società prodotto per vendere ognuno il proprio.

L'unica è imparare a valutare le persone che si hanno di fronte e ci sono alcune regole semplici semplici

1- diffidare da chi ti promette rendimenti
2- diffidare di chi parla male della concorrenza
3- diffidare di chi non ascolta
4- diffidare di chi non fà domande
5- diffidare di chi dà soluzioni immediate
6- diffidare di chi cambia società ogni due anni
7- diffidare di chi continua a far cambiare investimenti
8- diffidare di chi non ha il coraggio di specificare i costi

Da qui si può capire se hai davanti un professionista o un venditore disperato, per inciso è piu facile trovare professionisti nei pf che nei bancari (io anche 21 anni di esperienza bancaria)

Il problema è trovare le persone giuste, me ne rendo conto.


:bye:
Condivido questo intervento ma mi permetto di dissentire sul punto 2.
Solo i veri venditori non parlano mai male della concorrenza, è la prima cosa che ti insegnano ad un corso di VENDITA. Quando si ha a che fare con i soldi dei clienti bisogna avere il coraggio di fare un'analisi oggettiva dei prodotti. Non stiamo parlando di un paio di scarpe che portate per un certo periodo poi ci si accorge della qualità scadente e ci si rivolge ad un altro negozio più serio e non alla bancherella del mercato, con un "danno" di poche decine di euro. Qui si parla di risparmi sudati, di un patrimonio che non è ammissibile sia indirizzato verso certe forme d'investimento, spesso con una disinvoltura e incompetenza allucinante, che nel peggiore dei casi si sono rivelate delle vere e proprie truffe. Non intendo con questo che uno deve parlar male di una persona (basta commentare certi dati e risulta molto difficile parlare bene di certi prodotti), nè fare terrorismo psicologico (come fa la banca quando un mio cliente scegliendo di lavorare con me cambia investimenti), ma certe tipologie di prodotto sono un danno per il cliente. E io mi riferisco a certe tipologie di prodotti e non a quelli della concorrenza indistintamente. Questo significa che pur avendoli nelle proprie possibilità di collocamento uno decide di non consigliarli al cliente, anche contro i propri interessi economici (quanto pagano le... fregatur linked piuttosto che un buon fondo?).
Così come si consiglia al cliente di mantenere certi prodotti perchè oggettivamente validi.
Scusate lo sfogo, ma io non considero questo lavoro una vendita fine a se stessa. Quel "non parlare male della concorrenza" è cartteristica principale del buon venditore... ma io mi chiedo se un cliente voglia affidarsi ad un serio professionista o ad un imbonitore.
 
Scritto da Toshiba
Condivido questo intervento ma mi permetto di dissentire sul punto 2.
Solo i veri venditori non parlano mai male della concorrenza, è la prima cosa che ti insegnano ad un corso di VENDITA. Quando si ha a che fare con i soldi dei clienti bisogna avere il coraggio di fare un'analisi oggettiva dei prodotti. Non stiamo parlando di un paio di scarpe che portate per un certo periodo poi ci si accorge della qualità scadente e ci si rivolge ad un altro negozio più serio e non alla bancherella del mercato, con un "danno" di poche decine di euro. Qui si parla di risparmi sudati, di un patrimonio che non è ammissibile sia indirizzato verso certe forme d'investimento, spesso con una disinvoltura e incompetenza allucinante, che nel peggiore dei casi si sono rivelate delle vere e proprie truffe. Non intendo con questo che uno deve parlar male di una persona (basta commentare certi dati e risulta molto difficile parlare bene di certi prodotti), nè fare terrorismo psicologico (come fa la banca quando un mio cliente scegliendo di lavorare con me cambia investimenti), ma certe tipologie di prodotto sono un danno per il cliente. E io mi riferisco a certe tipologie di prodotti e non a quelli della concorrenza indistintamente. Questo significa che pur avendoli nelle proprie possibilità di collocamento uno decide di non consigliarli al cliente, anche contro i propri interessi economici (quanto pagano le... fregatur linked piuttosto che un buon fondo?).
Così come si consiglia al cliente di mantenere certi prodotti perchè oggettivamente validi.
Scusate lo sfogo, ma io non considero questo lavoro una vendita fine a se stessa. Quel "non parlare male della concorrenza" è cartteristica principale del buon venditore... ma io mi chiedo se un cliente voglia affidarsi ad un serio professionista o ad un imbonitore.
Mi permetto di precisare, che intendevo dire: Mai parlare male delle concorrenza per partito preso, poi fare i confronti in maniera seria ed onesta per poter presentare una proposta alternativa è naturalmente doveroso.
:bye: :bye:
 
problemoni.
ribadisco l'importanza dell'introduzione dell'OBBLIGATORIETA' dell'aggornamento, del drastico aumento della difficoltà dell'esame di ammissione (e solo dopo determinati studi economici), del radicale aumento del grado di indipendenza e quindi di responsabilizzazione.
Chi vende prodotti finanziari non vende aspirapolveri anche se spesso sembra così....
Non accetto il discorso (che nell'attuale contesto si può aimè fare) secondo il quale un pf offrirà sempre i prodotti che gli fanno guadagnare di +.
Il problema parte da lontano (i produttori dei prodotti) ma è assolutamente auspicabile l'introduzione di un sistema di responsabilità diretta di chi piazza un prodotto inefficiente e costoso.
 
Scritto da Voltaire
IlSole24Ore del 9 marzo: parla Christian Miccoli, responsabile Italia di Ing Direct.


28% ABS, Asset Back Securities (obbligazioni derivanti da cartolarizzazione di mutui ipotecari)

23% Cash per la gestione dei flussi di cassa da parte della tesoreria

20% Obbligazioni bancarie

15% Mutui contratti dalla clientela

9% Corporate bonds

5% Titoli di Stato Area Euro


Ancora: costi operativi 0.4%, cui si aggiunge il 3% erogato alla clientela come interessi contro una media dei costi calcolata dall'ABI di circa il 4% (2.32% + 1.75%).

Allora
scusate ma come hanno fatto a far perdere il 50 % negli ultimi due anni ad una mia conoscente ( aggiungo che non conosco i termini precisi ) ma il 50% è certo !!!!! Ultimamente le hanno assicurato che " quest'anno recupera tutto abbia fiducia in noi "
 
Re: Re: Ecco dove IngDirect mette i soldi del Conto Arancio

Scritto da paul001
Allora
scusate ma come hanno fatto a far perdere il 50 % negli ultimi due anni ad una mia conoscente ( aggiungo che non conosco i termini precisi ) ma il 50% è certo !!!!! Ultimamente le hanno assicurato che " quest'anno recupera tutto abbia fiducia in noi "
...


...sicuramente ...non parli di conto arancio ...:D
 
Re: Re: Re: Ecco dove IngDirect mette i soldi del Conto Arancio

chi mi può indicare la classifica di rendimento dei loro fondi ( ING ) grazie in anticipo
 
Re: Re: Ecco dove IngDirect mette i soldi del Conto Arancio

Scritto da paul001
Allora
scusate ma come hanno fatto a far perdere il 50 % negli ultimi due anni ad una mia conoscente ( aggiungo che non conosco i termini precisi ) ma il 50% è certo !!!!! Ultimamente le hanno assicurato che " quest'anno recupera tutto abbia fiducia in noi "

probabilmente saranno fondi comuni Ing(ora Pixel) e non il conto arancio
 
Re: Re: Re: Re: Ecco dove IngDirect mette i soldi del Conto Arancio

Scritto da paul001
chi mi può indicare la classifica di rendimento dei loro fondi ( ING ) grazie in anticipo

Vai su: www.morningstar.it
vai nella sezione "fund selector"
scegli come società di gestione: Ing Investments
scegli la tipologia di fondo.

Una volta che ti visualizza tutti i fondi (o solo quelli che vuoi) clicca sul periodo di riferimento ( 1 mese, 2 mesi, 3 mesi, ecc) e lui te li ordina per rendimento
 
Re: Re: Re: Re: Re: Ecco dove IngDirect mette i soldi del Conto Arancio

Scritto da ricpast
Vai su: www.morningstar.it
vai nella sezione "fund selector"
scegli come società di gestione: Ing Investments
scegli la tipologia di fondo.

Una volta che ti visualizza tutti i fondi (o solo quelli che vuoi) clicca sul periodo di riferimento ( 1 mese, 2 mesi, 3 mesi, ecc) e lui te li ordina per rendimento

la sgr che gestiva i fondi ing è stata acquistata da Unicredito e ora si chiama Pixel Investment Management e gestisce i seguenti fondi:

FI - PIXel America Acc
FI - PIXel Asia Acc
FI - PIXel Azionario Italia Acc
FI - PIXel Communication Technology Acc
FI - PIXel Emerging Markets Debt Acc
FI - PIXel Emerging Markets Equities Acc
FI - PIXel EuroBond Acc
FI - PIXel EuroCash Acc
FI - PIXel Europa Acc
FI - PIXel EuroReddito
FI - PIXel Global Bond Acc
FI - PIXel Global Brands Acc
FI - PIXel Globale Acc
FI - PIXel I. T. Acc
FI - PIXel Iniziativa
FI - PIXel Internet Acc
FI - PIXel MultiFund – Aggressivo Acc
FI - PIXel MultiFund – Globale Acc
FI - PIXel MultiFund - Moderato Acc
FI - PIXel MultiFund - Tematico Acc
FI - PIXel Portfolio Acc
FI - PIXel Qualità della Vita Acc
FI - PIXel Real Estate Acc
FI - PIXel Selezione Europa Acc


senza infamia senza lode, alcuni con 4,2e 1 stelle, la maggior parte con 3, quindi nella media.
 
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Ecco dove IngDirect mette i soldi del Conto Arancio

Vi ringrazio anche per la sollecitudine ed ovviamente Auguri Paul
 
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