ecco perchè non preferisco conti on line

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giovidigi

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G.B.: "HACKERS" DEPREDANO DATI MIGLIAIA CARTE DI CREDITO

Un euro circa per il numero di una carta di credito, 5 per i tre numeri del codice di verifica posto sul retro. Queste le tariffe-base praticate in una chat-room su Internet per l'acquisto dei dati sensibili di migliaia di carte di credito appartenenti a ignari clienti, trafugati da alcuni 'hackers' dagli archivi di due altrettanto inconsapevoli aziende britanniche. E' quanto scrive il quotidiano londinese 'The Times', secondo il quale il traffico illecito e' tuttora in corso: ogni notte i numeri di quattrocento carte di credito sono scambiati insieme ad altri dati personali dei legittimi proprietari, come numeri di telefono, e-mail, indirizzi. I segreti piu' ricercati e costosi sono il nome della madre dei malcapitati, utilizzato da molti siti come ulteriore conferma dell'identita' dell'acquirente, in vendita per 10 euro, e il codice segreto per prelevare contanti dai bancomat abilitati: costa la bellezza di 100 euro. I database saccheggiati appartengono a due aziende in buona fede che non si erano finora accorte della violazione dei loro archivi. Una offre via Internet generi da viaggio, contando su circa 20.000 clienti in archivio, l'altra tratta computer. I ladri hanno trafugato gli estremi non solo dei clienti che utilizzavano la rete per i loro acquisti, ma anche di quelli che fanno ordini ricorrendo a metodi piu' tradizionali ma i cui dati erano conservati negli archivi dell'azienda. Secondo il 'Times', questo caso evidenzia come tutti possano finire nella 'rete' dei pirati informatici: non solo i maniaci del web.
 
Infatti qui i conti online non c'entrano nulla. Cosa dici?
 
Hai ragione, ma i rimedi sono sempre i soliti ....

giovidigi ha scritto:
G.B.: "HACKERS" DEPREDANO DATI MIGLIAIA CARTE DI CREDITO

Un euro circa per il numero di una carta di credito, 5 per i tre numeri del codice di verifica posto sul retro. Queste le tariffe-base praticate in una chat-room su Internet per l'acquisto dei dati sensibili di migliaia di carte di credito appartenenti a ignari clienti, trafugati da alcuni 'hackers' dagli archivi di due altrettanto inconsapevoli aziende britanniche. E' quanto scrive il quotidiano londinese 'The Times', secondo il quale il traffico illecito e' tuttora in corso: ogni notte i numeri di quattrocento carte di credito sono scambiati insieme ad altri dati personali dei legittimi proprietari, come numeri di telefono, e-mail, indirizzi. I segreti piu' ricercati e costosi sono il nome della madre dei malcapitati, utilizzato da molti siti come ulteriore conferma dell'identita' dell'acquirente, in vendita per 10 euro, e il codice segreto per prelevare contanti dai bancomat abilitati: costa la bellezza di 100 euro. I database saccheggiati appartengono a due aziende in buona fede che non si erano finora accorte della violazione dei loro archivi. Una offre via Internet generi da viaggio, contando su circa 20.000 clienti in archivio, l'altra tratta computer. I ladri hanno trafugato gli estremi non solo dei clienti che utilizzavano la rete per i loro acquisti, ma anche di quelli che fanno ordini ricorrendo a metodi piu' tradizionali ma i cui dati erano conservati negli archivi dell'azienda. Secondo il 'Times', questo caso evidenzia come tutti possano finire nella 'rete' dei pirati informatici: non solo i maniaci del web.


Alert (SMS) per cifre significative (>50), carte virtuali, controllo in linea del saldo, controllo delle voci dell'estratto conto, non essere ingenui (se qualcuno ti chide dati sensibili, NON darglieli).

Se poi la tua carta non ti da' questi servizi e non vuoi cambiare, oppure ti scicci a controllare l'E/C, cosa ti posso dire?

Solo auguri e buona giornata.
 
giovidigi ha scritto:
G.B.: "HACKERS" DEPREDANO DATI MIGLIAIA CARTE DI CREDITO

Un euro circa per il numero di una carta di credito, 5 per i tre numeri del codice di verifica posto sul retro. Queste le tariffe-base praticate in una chat-room su Internet per l'acquisto dei dati sensibili di migliaia di carte di credito appartenenti a ignari clienti, trafugati da alcuni 'hackers' dagli archivi di due altrettanto inconsapevoli aziende britanniche. E' quanto scrive il quotidiano londinese 'The Times', secondo il quale il traffico illecito e' tuttora in corso: ogni notte i numeri di quattrocento carte di credito sono scambiati insieme ad altri dati personali dei legittimi proprietari, come numeri di telefono, e-mail, indirizzi. I segreti piu' ricercati e costosi sono il nome della madre dei malcapitati, utilizzato da molti siti come ulteriore conferma dell'identita' dell'acquirente, in vendita per 10 euro, e il codice segreto per prelevare contanti dai bancomat abilitati: costa la bellezza di 100 euro. I database saccheggiati appartengono a due aziende in buona fede che non si erano finora accorte della violazione dei loro archivi. Una offre via Internet generi da viaggio, contando su circa 20.000 clienti in archivio, l'altra tratta computer. I ladri hanno trafugato gli estremi non solo dei clienti che utilizzavano la rete per i loro acquisti, ma anche di quelli che fanno ordini ricorrendo a metodi piu' tradizionali ma i cui dati erano conservati negli archivi dell'azienda. Secondo il 'Times', questo caso evidenzia come tutti possano finire nella 'rete' dei pirati informatici: non solo i maniaci del web.

Beh... qui le banche e i conti on line non c'entrano NIENTE! :no: :no:

Scusa, ma l'hai letto l'articolo?? :o :confused:
 
...anzi, con un conto on-line puoi verificare tutto ogni due minuti...
 
lallax ha scritto:
Infatti qui i conti online non c'entrano nulla. Cosa dici?

scusa ma ci sei o ci fai?
no perchè non posso certo credere che tu sia cosi' stupido :angry:

è palese che violazioni del genere siano possibili sui conti online non credi?
 
giovidigi ha scritto:
è palese che violazioni del genere siano possibili sui conti online non credi?

I server di una banca sono più protetti di quelli di un'azienda, cmq se qualcuno riuscisse ad entrare (quasi impossibile) ti prende il numero di carta di credito anche se il tuo conto è di tipo tradizionale.
La questione online non ha nulla a che fare.

:no: :no:
 
giovidigi ha scritto:
scusa ma ci sei o ci fai?
no perchè non posso certo credere che tu sia cosi' stupido :angry:

è palese che violazioni del genere siano possibili sui conti online non credi?

Scusa, ma prima di dare dello "stupido" in giro...
Ti rendi conto che hai aperto un post in cui, esemplificando, è come se dicessi che non ti fidi a portare i soldi all'ufficio postale perchè hanno fatto una rapina a un tabaccaio..??? :confused: :confused:

Per il resto quoto skymap OK!
 
giovidigi ha scritto:
scusa ma ci sei o ci fai?
no perchè non posso certo credere che tu sia cosi' stupido :angry:

è palese che violazioni del genere siano possibili sui conti online non credi?


scusa,ma chi ti obbliga ad avere un conto online
i tuoi soldi li puoi tranquillamente tenere dove ritieni piu opportuno...sono tuoi.Gli altri faranno quel che gli pare
 
Una volta ho letto un thread di uno che voleva comprare dell'oro in lingotti e custodirlo in campagna, sotto terra...
 
Credo che per meglio supportare le proprie argomentazioni, e più opportuno riportare notizie certe a riguardo, e non fare delle proprie aleatorie diffidenze una imprescindibile verità.
A parte coloro che per ingenuità o inesperienza hanno ceduto (seppur involontariamente) i propri codici di accesso alle banche, non mi risulta che siano state svuotati interi depositi bancari on line, che TUTTE le banche oramai permettono di gestire.
Per accappararsi i soldi dei clienti esistono molti modi più facili (ampiamente dimostrato....) e non occorre nemmeno andare online per farlo. ... :yes:
 
Haganah ha scritto:
Una volta ho letto un thread di uno che voleva comprare dell'oro in lingotti e custodirlo in campagna, sotto terra...

Beh, sono io. E allora? Mi piacerebbe solo che facessero una bella tassa patrimoniale, poi ne riparliamo.
E poi ti sei anche confuso perchè quello che hai scritto l'ho fatto da circa un anno e l'ho scritto dopo averlo fatto. Tiè :) :) :)
 
Sency ha scritto:
Beh, sono io. E allora? Mi piacerebbe solo che facessero una bella tassa patrimoniale, poi ne riparliamo.
E poi ti sei anche confuso perchè quello che hai scritto l'ho fatto da circa un anno e l'ho scritto dopo averlo fatto. Tiè :) :) :)

Dicci dove hai la casa in campagna così cominciamo gli scavi :p ;)

Ciao
 
Fridrick ha scritto:
Dicci dove hai la casa in campagna così cominciamo gli scavi :p ;)

Ciao
Vanga, zappa e caschetto da minatore... pronti!!! :D :D :p
 
Scusa giovidigi sei troppo allarmista vedi anche tuoi post precedenti :mmmm:
 
Sency ha scritto:
Beh, sono io. E allora? Mi piacerebbe solo che facessero una bella tassa patrimoniale, poi ne riparliamo.
E poi ti sei anche confuso perchè quello che hai scritto l'ho fatto da circa un anno e l'ho scritto dopo averlo fatto. Tiè :) :) :)

Mi sembra una cosa da folli, e non lo dico per offendere. Il primo che le trova se le prende: come dicevano i latini, possesso vale titolo. Non conveniva metterle in una cassetta di sicurezza? Io ho una parte dei miei soldi in oro, perchè sono come zio paperone e mi piace il biondo luccicare e perchè credo che l'oro si apprezzerà nel futuro (finora ho avuto ragione), ma non riuscirei a dormire sapendo che il mio lingottino è nel sottobosco di qualche fazenda ;)
 
feliceanima ha scritto:
Scusa giovidigi sei troppo allarmista vedi anche tuoi post precedenti :mmmm:

DICI?
ho solo riportato un articolo letto stamane.
beh ci tengo ai miei soldi che sono davvero pochi quindi cerco di tenermeli stretti rischiando pochissimo :yes:
 
ai ragione se vai in paranoia solo per aver perso lo 0,25 % su fondo obbligazionario dove ti era stato anche detto ripeto fai dei post troppo allarmistici :eek:
 
giovidigi ha scritto:
beh ci tengo ai miei soldi che sono davvero pochi quindi cerco di tenermeli stretti rischiando pochissimo :yes:

...come ci tengono i milioni di correntisti online che affidano la propria operatività bancaria alla rete (ed ovviamente con qualche optional in più OK! ).
 
giovidigi ha scritto:
ho solo riportato un articolo letto stamane.
beh ci tengo ai miei soldi che sono davvero pochi quindi cerco di tenermeli stretti rischiando pochissimo :yes:

Ci teniamo tutti ai soldi :yes:

L'unico spunto che si può eventualmente trarre da quell'articolo è di non avere la carta di credito. Oggi mentre pranzavo al bar ho visto un servizio del TG5

http://www.tg5.mediaset.it/cronaca/articoli/2006/04/articolo1229.shtml

Come vedi non è questione di conto online ;)
 
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