Econometria for dummies

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: ...mi sono un poco emozionato...

Scritto da P.A.T.
Non vi e' contraddizione alcuna con quanto scritto da Kermitt, se ribadisco di nuovo che sui dati daily ( Yield giornalieri sul prezzo ufficiale) non vi sono inefficienze sfruttabili sui titoli del MIB30, dal momento che le ACF sono modeste.

ciao PAT

se però kermitt dice che l'ACF su ENI dati daily è modesta ma sfruttabile con risultati migliori di una strategia buy&hold l'inefficienza c'è e una piccola incongrueza con quanto sostieni io la vedo, no?
 
Re: Re: Re: Re: Re: Re: ...mi sono un poco emozionato...

Scritto da andrea volterra
invece a me ha colpito l'ACF negativo su ENI. Ti va di approfondire un pò? un pò di didattica può servire a tutti, a me in primis. oltre ai dettagli del calcolo dell'ACF mi piacerebbe sapere come hai fatto la simulazione comprando in asta nei passati 5 anni.


Capisco l’ ironia, touchè ! sicuramente prima dell’ introduzione dell’ asta di chiusura non si poteva certo comprare in asta ! tuttavia in una simulazione, anche per allungare la serie storica, credo si possa tranquillamente supporre che approssimativamente l ‘ultimo prezzo sia più o meno equivalente ad un prezzo di asta..
Visto che non parliamo dell’ astrofinanza, certamente mi va di approfondire l’ argomento, anche in e.mail privata se eventualmente qualcuno preferisce ( kermitt1@tiscali.it ) .
Immagino che il calcolo dell’ ACF( 1) non presenti x te alcuna difficoltà, per cui dimmi da che parte cominciare. Se manca la serie storica posso inviarla ( fonte Bull&Bear ).
Dopo aver calcolato l’ ACF e una volta stabilito con un test statistico, che sicuramente conoscerai, che forse esiste una (cor)relazione seriale tra rendimenti giornalieri consecutivi, per l’ identificazione del modello basta calcolare il coeff di regressione ( OLS oppure KF ) oppure ancora meglio procedere con una regressione non parametrica. I risultati vengono positivi sia pure esponendosi alla volatilità dell’ intera giornata.
C’ è però anche da notare che ENI è un titolo che è salito negli ultimi anni, non x nulla ho detto che si trattava di una provocazione . . . .
Saluti
 
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: ...mi sono un poco emozionato...

Scritto da andrea volterra
ciao PAT

se però kermitt dice che l'ACF su ENI dati daily è modesta ma sfruttabile con risultati migliori di una strategia buy&hold l'inefficienza c'è e una piccola incongrueza con quanto sostieni io la vedo, no?

Trovo che almeno in questo caso l’ incongruenza c’ è perché le simulazioni confermano il risultato del test statistico. Se sia una eccezione non saprei, forse occorre indagare anche su altri titoli
 
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: ...mi sono un poco emozionato...

Scritto da andrea volterra
ciao PAT

se però kermitt dice che l'ACF su ENI dati daily è modesta ma sfruttabile con risultati migliori di una strategia buy&hold l'inefficienza c'è e una piccola incongrueza con quanto sostieni io la vedo, no?

Attenzione, leggi attentamente: Kermitt - che dai pochi interventi che ha pubblicato pare essere uno insolitamente preciso nel linguaggio rispetto al convenzionalismo imperante del linguaggio comune in materia di AT - ha scritto dei suoi rilievi riferendosi ai dati EOD.
Non ha scritto di dati daily intesi come scostamenti giornalieri dei prezzi ufficiali, che sono invece i dati rinvenibili dai fornitori gratuiti della rete, utili certamente per il datasnooping con Metastock, ma sui quali, purtroppo, non e' facile trovare ACF significative.

Ciao PAT

Attendiamo sempre Di Lorenzo che ci illumini la via....
 
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: ...mi sono un poco emozionato...

Scritto da kermitt
Se sia una eccezione non saprei, forse occorre indagare anche su altri titoli


Trovato un altro titolo ( questo non è salito ) con un ACF( 1) = +0.108 molto significativo all’ apposito test statistico ! però stavolta la corr è diretta e non inversa . . .
di eccezioni sembrano essercene più d’ una oppure sul ns mercato non vale l’ EMH . . .
 
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: ...mi sono un poco emozionato...

Scritto da kermitt
Capisco l’ ironia, touchè ! sicuramente prima dell’ introduzione dell’ asta di chiusura non si poteva certo comprare in asta ! tuttavia in una simulazione, anche per allungare la serie storica, credo si possa tranquillamente supporre che approssimativamente l ‘ultimo prezzo sia più o meno equivalente ad un prezzo di asta..
Visto che non parliamo dell’ astrofinanza, certamente mi va di approfondire l’ argomento, anche in e.mail privata se eventualmente qualcuno preferisce ( kermitt1@tiscali.it ) .
Immagino che il calcolo dell’ ACF( 1) non presenti x te alcuna difficoltà, per cui dimmi da che parte cominciare. Se manca la serie storica posso inviarla ( fonte Bull&Bear ).
Dopo aver calcolato l’ ACF e una volta stabilito con un test statistico, che sicuramente conoscerai, che forse esiste una (cor)relazione seriale tra rendimenti giornalieri consecutivi, per l’ identificazione del modello basta calcolare il coeff di regressione ( OLS oppure KF ) oppure ancora meglio procedere con una regressione non parametrica. I risultati vengono positivi sia pure esponendosi alla volatilità dell’ intera giornata.
C’ è però anche da notare che ENI è un titolo che è salito negli ultimi anni, non x nulla ho detto che si trattava di una provocazione . . . .
Saluti

ti ringrazio per la disponibilità. mi sopravvaluti perchè le mie conoscenze sono sia limitate che teoriche. mai sviscerato l'argomento da un punto di vista pratico che credo sia l'unico modo per capirlo.
 
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: ...mi sono un poco emozionato...

Scritto da nat64
Per caso si tratta di MED?

,il risultato pratico e' che questi sistems sono soggetti ad instabilita' piuttosto marcate ,leggi MAXdd % elevati .

,ma affidarsi per intero a regole econometriche per far trading la vedo dura.
Saluti

No, per la verità mi riferivo a MB. Però anche il titolo MED presenta ACF(1) = + 0.70 significativo al test di Bartlet ( 0.056 ). Ed applicando una strategia contraria a quella di ENI si ottengono risultati l positivi superiori al buy & hold che per altro in questo caso è negativo.
Certamente i draw down sono elevati e a far trading così è dura ma del resto non ci si può aspettare diversamente visto che ci si espone a tutta la volatilità giornaliera. Sono d’ accordo con PAT che sia meglio usare e cercare l’ ACF su dati intraday.
Comunque dura o facile che sia, la strada della ricerca delle inefficienze è una delle poche ( certamente sarebbe meglio l’ insider trading . . . ;) ) per avere speranza matematica positiva nel trading. Però diciamolo piano senza farci sentire dagli analizzatori tecnici che per fortuna abbondano e ci permettono col loro fare praticamente noise trading di raccattare ogni tanto qualche briciola . . . :)
 
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: ...mi sono un poco emozionato...

Scritto da kermitt
No, per la verità mi riferivo a MB. Però anche il titolo MED presenta ACF(1) = + 0.70 significativo al test di Bartlet ( 0.056 ). Ed applicando una strategia contraria a quella di ENI si ottengono risultati l positivi superiori al buy & hold che per altro in questo caso è negativo.
Certamente i draw down sono elevati e a far trading così è dura ma del resto non ci si può aspettare diversamente visto che ci si espone a tutta la volatilità giornaliera. Sono d’ accordo con PAT che sia meglio usare e cercare l’ ACF su dati intraday.
Comunque dura o facile che sia, la strada della ricerca delle inefficienze è una delle poche ( certamente sarebbe meglio l’ insider trading . . . ;) ) per avere speranza matematica positiva nel trading. Però diciamolo piano senza farci sentire dagli analizzatori tecnici che per fortuna abbondano e ci permettono col loro fare praticamente noise trading di raccattare ogni tanto qualche briciola . . . :)

Dopo quasi due decenni di trading con alterne vicende, la "memoria" della serie storica riesco quasi a vederla nella chart:

mi chiedo invece del perché, proprio ora, di punto in bianco, si debba mettere la famosa pulce nell'orecchio ai principianti "tecnici" che potrebbero potenzialmente trasformarsi un domani in esperti traders "statistico-econometrici".
 
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: ...mi sono un poco emozionato...

Scritto da Leon Fiora
Dopo quasi due decenni di trading con alterne vicende, la "memoria" della serie storica riesco quasi a vederla nella chart:

No, mi dispiace, sui grafici si possono solo vedere le illusioni ottiche più disparate. La “memoria” nelle serie storiche è così piccola che può essere rilevata solo con strumenti statistici, come appunto l ‘ ACF, che permettono di non lasciarsi ingannare dalle illusioni ( con un certo livello di confidenza ).





QUOTE]Scritto da Leon Fiora

mi chiedo invece del perché, proprio ora, di punto in bianco, si debba mettere la famosa pulce nell'orecchio ai principianti "tecnici" che potrebbero potenzialmente trasformarsi un domani in esperti traders "statistico-econometrici".
[/QUOTE]

No, per carità nessuna pulce e nessuna congiura, solo la constatazione che l’ AT con le sue alchimie grafiche e numeriche purtroppo non è la scorciatoia alla necessaria conoscenza almeno elementare della matematica e della statistica . . .
ma per favore non iniziamo la solita querelle . . . :)
 
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: ...mi sono un poco emozionato...

Scritto da nat64
costruirsi un TS il piu' semplice possibile con pochissimi gradi di liberta' e poco rischio di overfitting dato che l'ottimizzazione puo' essere appena accennata.
.

Sono perfettamente d’ accordo sulla semplicità delle regole. Del resto l’ ACF quando è significativo porta generalmente a modelli semplicissimi, generalmente del tipo AR( 1 ).
Personalmente però preferisco i modelli a regressione non parametrica perché non si fa alcuna ipotesi sulla funzione, sono letteralmente “data driven” . . .
 
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: ...mi sono un poco emozionato...

Scritto da nat64
Be' questione di gusti......;)

beh non soltanto . . . si tratta di preferire alla classica regressione lineare una non lineare, una differenza non da poco . . .
 
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: ...mi sono un poco emozionato...

Scritto da kermitt
No, mi dispiace, sui grafici si possono solo vedere le illusioni ottiche più disparate. La “memoria” nelle serie storiche è così piccola che può essere rilevata solo con strumenti statistici, come appunto l ‘ ACF, che permettono di non lasciarsi ingannare dalle illusioni ( con un certo livello di confidenza ).





QUOTE]Scritto da Leon Fiora

mi chiedo invece del perché, proprio ora, di punto in bianco, si debba mettere la famosa pulce nell'orecchio ai principianti "tecnici" che potrebbero potenzialmente trasformarsi un domani in esperti traders "statistico-econometrici".


No, per carità nessuna pulce e nessuna congiura, solo la constatazione che l’ AT con le sue alchimie grafiche e numeriche purtroppo non è la scorciatoia alla necessaria conoscenza almeno elementare della matematica e della statistica . . .
ma per favore non iniziamo la solita querelle . . . :)
[/QUOTE]

Querelle ? No grazie.

Sull'uso indispensabile della matematica e della statistica non si può affatto discutere, e personalmente ho da tempo cestinato quasi tutta l’AT (quasi tutta).

Era solo una battuta stimolata dal tuo precedente:” Però diciamolo piano senza farci sentire dagli analizzatori tecnici che per fortuna abbondano e ci permettono col loro fare praticamente noise trading di raccattare ogni tanto qualche briciola . . .”

Mi chiedevo appunto: perché si inizia a parlare così diffusamente dell’approccio statistico-econometrico ?

Se le poche inefficienze rimaste vengono passate al setaccio di lucidi test ACF sempre più capillari su tutte le frame, e tradotte in concrete strategie da un pubblico sempre più vasto di traders, queste stesse inefficienze non tendono per ciò stesso a scomparire ?
 
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: ...mi sono un poco emozionato...

Scritto da nat64
Ciao Leon ,le pulci nelle orecchie e' bene metterle a riguardo di qualsiasi cosa nella vita a maggior ragione quando si tratta di mettere nel mezzo dei bei soldi e magari una buona parte dei tuoi sudati risparmi .Se ti limiti a restare un semplice chartista dedito alla sola analisi tecnica alchimistica le pulci nelle orecchie non ti arrivano per il semplice motivo che rischi proprio di perderle le orecchie. :censored:

Ciao Nat,

in questo senso hai perfettamente ragione, e ti ringrazio ancora per il sito da te segnalatomi. La mia battuta voleva però solo pro-vocare una riflessione sulla strada ormai segnata dell’efficienza dei mercati… e dunque sulla sostanziale non “tradabilità” degli stessi.

Da quarantenni (quali forse siamo entrambi), si può poi giustamente argomentare da buoni padri di famiglia
:) anche se in sostanza, come mi pare scrivesti qui un giorno: la finanza (e forse il trading) è un male necessario.

Ciao e grazie di nuovo.
 
Se le poche inefficienze rimaste vengono passate al setaccio di lucidi test ACF sempre più capillari su tutte le frame, e tradotte in concrete strategie da un pubblico sempre più vasto di traders, queste stesse inefficienze non tendono per ciò stesso a scomparire ?


capirai!

questo si preoccupa del povero trader privato e dei suoi potenti mezzi :D

di cosa facciano i professionisti, gli uffici studi delle delle banche, delle sim, ecc... non ti preoccupa neanche un pò?

;)
 
Ultima modifica:
l'efficienza mi sembra un falso problema

si può benissimo guadagnare sui mercati efficienti (parlo dei futures)

io l'ho fatto

il problema, come qualcuno ha sottolineato, è la volatilità

quando questa cala sensibilmente come in quest'ultimo periodo, allora tutto diventa più difficile

i gain calano, gli stop aumentano di numero e le spese rimangono sempre uguali

a dir il vero anche quello che ho scritto non è esatto poichè basterebbe cambiare strategia e tutto tornerebbe a posto

infatti, anche in bassa volatilità esistono strategie profittevoli


il problema diventa mentale

cambiare strategia , che poi significa fare l'opposto di quanto si faceva prima, cioè passare dal following (che ti ha fatto guadagnare) al controtrend, non è cosa facile ;)
 
Scritto da TwinPeacks
Se le poche inefficienze rimaste vengono passate al setaccio di lucidi test ACF sempre più capillari su tutte le frame, e tradotte in concrete strategie da un pubblico sempre più vasto di traders, queste stesse inefficienze non tendono per ciò stesso a scomparire ?


capirai!

questo si preoccupa del povero trader privato e dei suoi potenti mezzi :D

di cosa facciano i professionisti, gli uffici studi delle delle banche, delle sim, ecc... non ti preoccupa neanche un pò?

;)

Di solo trader privato hai parlato tu: un’inefficienza rivelata e pubblicata è un’inefficienza destinata a durare poco.

E comunque, i mercati più liquidi e maturi sono anche quelli già più efficienti per definizione.
 
Scritto da TwinPeacks
l'efficienza mi sembra un falso problema

si può benissimo guadagnare sui mercati efficienti (parlo dei futures)

io l'ho fatto

il problema, come qualcuno ha sottolineato, è la volatilità

quando questa cala sensibilmente come in quest'ultimo periodo, allora tutto diventa più difficile

i gain calano, gli stop aumentano di numero e le spese rimangono sempre uguali

a dir il vero anche quello che ho scritto non è esatto poichè basterebbe cambiare strategia e tutto tornerebbe a posto

infatti, anche in bassa volatilità esistono strategie profittevoli


il problema diventa mentale

cambiare strategia , che poi significa fare l'opposto di quanto si faceva prima, cioè passare dal following (che ti ha fatto guadagnare) al controtrend, non è cosa facile ;)


Non te la prendere, ma ritengo che hai scritto solo delle insignificanti banalità: dubito che riesci a guadagnare con continuità sui mercati efficienti.
 
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: ...mi sono un poco emozionato...

Scritto da Leon Fiora

Mi chiedevo appunto: perché si inizia a parlare così diffusamente dell’approccio statistico-econometrico ?

Non mi pare che se ne parli diffusamente ed anche in questo thread si notano non poche reticenze a divulgare certe tecniche di fronte ad una platea così vasta anche se fortunatamente composta al 99.9% da seguaci convinti dell’ AT

Scritto da Leon Fiora


Se le poche inefficienze rimaste vengono passate al setaccio di lucidi test ACF sempre più capillari su tutte le frame, e tradotte in concrete strategie da un pubblico sempre più vasto di traders, queste stesse inefficienze non tendono per ciò stesso a scomparire ?

Il rischio certamente c’ è almeno in teoria. In pratica spero di no e perché le inefficienze - quando ci sono - sono piccole e consentono guadagni piccoli che solitamente non interessano i seguaci dell’ AT abituati a ragionare in termini di ricavi a 2 cifre percentuali. Inoltre la disponibilità di SW fai da te come Metastock e TS2000 incoraggiano la convinzione che frullando qualche indicatore si possa arrivare a trovare la soluzione per il guadagno costante senza ricorrere alla noiosa statistica.
 
Scritto da TwinPeacks
l'efficienza mi sembra un falso problema

si può benissimo guadagnare sui mercati efficienti (parlo dei futures)

io l'ho fatto


Il bello di questo forum è che tutti qui guadagnano a piene mani senza eccezioni !
Visto che i futures sono un gioco a somma zero, di tutti contro tutti, dove si può guadagnare solo se qualcun altro perde, mi domando: chi sarà mai che perde ? senza dubbio a perdere saranno gli istituzionali coi loro grandi capitali e non certo i traders privati troppo spesso sottocapitalizzati . . . :o




Scritto da TwinPeacks

il problema, come qualcuno ha sottolineato, è la volatilità



ahi ahi qui casca l’ asino . . . :censored:
 
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Scritto da nat64
Ad ogni modo l'applicazione di una tecnica non lineare per stimare poi un aggeggio matematico basato su una entita' lineare come l'ACF credo che porti pochi vantaggi in piu' che non usare la classica OLS ,che invece le ipotesi sul tipo di funzione da stimare deve farle per forza in quanto trattasi di regressione di tipo parametrico.


no, la stima agli OLS è una stima statica che poi si deve utilizzare indistintamente anche in condizioni diverse di mercato . . .
 
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