La differenza single/coppia tra l'altro dipende anche dal paese.
Fuori per esempio ti sbattono fuori casa a 18 anni. Poi o vai all'università o cominci subito a lavorare ma in entrambi i casi da quel punto in poi sei economicamente da solo (motivo per cui molti di quelli che fanno l'università poi hanno il debito studentesco).
Da noi si torna spesso a casa dalla famiglia, a volte ci si rimane proprio anche fino a 30 anni.
Fuori questa scelta non c'è perchè tornare a casa è considerata una sconfitta su tutti i fronti. Essendo quindi una questione di sopravvivenza le coppie si formano e maturano molto prima perchè mantenere stabile il rapporto non è solo una questione sentimentale ma anche pratica (affitto in primis che è molto più facile in 2).
Da noi la crisi delle coppie c'è anche per questo. Ormai l'idea di rimanere dentro casa in famiglia è sdoganata da anni. Qualunque cosa succeda sai che c'è il tappeto di sicurezza, torni a casa e apposto.
Quindi non ci sono incentivi a cercare di far funzionare una coppia.
C'è uno soglia psicologica (che ormai è dettata tra i 30 e i 35 anni) in cui scatta la "vergogna sociale" che fuori scatta dopo i 18 anni. Quindi solo a quel punto (complice anche il fatto che le donne cominciano ad avvicinarsi all'età limite per i figli) ecco che tutti improvvisamente si sposano in 2 secondi con la prima persona che capita.
Mi tocca sempre bacchettarti
A 18 anni ti sbattono fuori se qualcuno paga o se trovi lavoro subito. Da noi è oggettivamente impossibile per i più.
Dalla famiglia fino a 30 anni ci rimaniamo perché abbiamo sicuramente un maggiore legame famigliare dovuto alla nostra cultura, ma c'è un tema chiaro e semplice: non ci possiamo altrimenti permettere nulla. Fino a 25 anni studi, quindi ti mantengono.
Le facoltà difficili non le fai con un lavoro full-time infatti sono una % minima di chi affronta il corso di studi. Ed è normale così: paghi per un servizio quindi non ha senso che non segui le lezioni.
Il tuo "fuori" è al solito tarato su determinati paesi e sono sempre i soliti. Paesi che hanno un'economia quasi sempre ottima rispetto alla propria popolazione. Casualmente dove i salari fanno ridere non c'è tutta questa "indipendenza".
In Italia il salario medio è circa 1500 euro, ovviamente più basso nei primi anni di lavoro.
Lo stato è tirchio nell'assistenza alle famiglie che infatti si arrangiano e nobilitano la figura dei nonni.
La disoccupazione giovanile è alta e molti ragazzi non han lavoro. Chi studia è sottopagato e demansionato.
Chi dovrebbe farle le famiglie?
C'è una valanga di gente che va a Milano e Roma a fare degli stage a 600 euro per poi trovare contratti da 1300. Come vuoi che figlino due persone che vivono con pochissimi risparmi, reddito basso, asilo nido da pagare e housing che spesso arriva al 25/30% dell'income?
Io non nego in toto il legame forte che gli italiani hanno con casa, così come mi sembra palese un cambiamento profondo nell'approccio alle tappe della vita. Ormai abbiamo una valanga di offerta di intrattenimento sia web sia come locali e vita sociale, abbiamo una facilità di spostamento mai vista con i visti e i voli low-cost. E' chiaro che un giovane sente forte il richiamo di fare esperienze (viaggi, lavoro estero, vita sociale, ecc.) e quindi si sposti la voglia di far famiglia più in là con gli anni.