Economia e "i falsi miti" diffusi tra la gente comune

cioffio

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15/12/12
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Salve a tutti

sono un giovane studente di Economia ,ormai quasi prossimo alla laurea,che ha deciso di scrivere su questo forum perchè da un pò di tempo si è reso conto di non riuscire a orientarsi al meglio in questo ginepraio di opinioni,idee e teorie economiche differenti che ogni giorno ci vengono sottoposte tramite giornali,mezzo TV e internet.

Ultimamente tra una chiacchiera e un'altra si parla spesso di politica nel nostro gruppo di amici , e la domanda che non può fare a meno di saltare fuori prima o poi è proprio sull'operato del governo tecnico ,in particolar modo sulla bontà delle scelte di politica economica che sono state adottate nell'ultimo anno.Ebbene proprio in queste circostanze mi sono reso conto(con grande rammarico devo dire) che proprio alcuni meccanismi BASILARI riguardanti il sistema economico in generale,il funzionamento dei mercati e altro ancora a me risultano ancora piuttosto complessi nonchè di difficile spiegazione.Concetti chiave che probabilmente alla stragrande maggioranza dei frequentatori di questo forum appariranno scontati e quasi banali , ma che risultano essere elementi chiave per avere una visione più ampia di come funzioni il nostro sistema economico,e perchè alcune scelte che a primo impatto sembrano ingiuste siano in realtà necessarie per cercare di superare una crisi che da ormai tempo affligge l'Italia.

Dopo questo piccolo prologo arrivo al nocciolo della questione:vorrei elencarvi alcuni punti elementari ,o alcuni "falsi miti" e "false proposte" che la gente comune (che di economia ci capisce ben poco) cerca di far passare come buone oppure come punto di partenza per un futuro migliore.


PUNTO1 : LO SPREAD E' UN'INVENZIONE (come direbbe qualcuno) , E' UN'ALLUCINAZIONE MENTALE (come direbbe qualcun altro) E IN QUANTO TALE NON DOVREBBE FUNGERE DA DOGMA PER QUANTO RIGUARDA LE SCELTE DI POLITICA ECONOMICA

Lo spread , termine che ha avuto il boom della sua diffusione soprattutto con l'arrivo a palazzo Chigi del premier Monti , appare alle persone comuni come un dogma a cui riferirsi per quanto riguarda le scelte di politica economica da adottare.Dai media e giornali viene fatto passare come giudizio insindacabile dei mercati , viene più volte utilizzato in dibattiti politici , richiamato ad ogni occasione per magari giustificare qualche qualche tassa o manovra di austerity intrapresa dal governo.Perfino mia nonna 80enne è ormai convinta,quando la sera accende la tv e si sintonizza su canale 5 per il tg,che se lo spread scende il governo sta lavorando bene.Ma davvero questo indicatore,che malgrado la sua importanza non tiene conto di alcune variabili non economiche ma altrettanto importanti per un paese, può incidere così tanto sulle scelte di politica economica?

DOVREMMO TORNARE A STAMPARE LIRE E FINANZIARE I DEFICIT CON LA NOSTRA VECCHIA VALUTA,QUANDO SI STAVA SENZA EURO SI STAVA MEGLIO

Il 90% delle persone con cui parlo sono convinte che tornare alla lira sarebbe una scelta giusta,perchè quando c'era la lira si stava meglio. Anzi ,scelta ancora più giusta sarebbe stata quella di non aver proprio ceduto la nostra moneta nazionale.Mandiamo a quel paese quindi tutti i titoli di debito pubblico denominati in euro,tutti i debiti contratti dalle imprese(specialmente con banche straniere) in euro,il calo del potere d'acquisto delle famiglie conseguentemente all'uscita dell'euro e chi più ne ha più ne metta.E' il ritratto,a tutti gli effetti, di uno stato rivoluzionario.Tuttavia sono molti i pareri che un ipotetico ritorno alla lira non potrebbe fare che bene alla nostra nazione,nonchè risollevare il PIL,aumentare l'occupazione,ridurre la tassazione e tante altre belle cose che neanche i nostri politici sotto campagna elettorale tirano fuori insieme per accattivarsi il consenso degli elettori.Sarebbe allora così tragica l'ipotesi dell'uscita dall'euro?

IL DEBITO PUBBLICO ANDREBBE CANCELLATO!!DOVREMMO FARE COME L'ISLANDA E ANTEPORRE LE NOSTRE NOSTRE RIVENDICAZIONI ALLE RAGIONI DEI CREDITORI ESTERI

Intuitivamente anche a chi non studia economia questa ipotesi sembrerebbe completamente irrealizzabile.Se domani il mio vicino di casa dovesse venire a casa mia a dirmi "guarda che i 300 euro che ti devo non voglio più darteli" nell'ipotesi migliore uscirebbe di casa a suon di randellate.Se pensiamo che poco meno del 50% del nostro debito pubblico è in mano a investitori esteri l'ipotesi appare ancora più inverosimile.Eppure ci sono alcuni sovversivi,seccessionisti,economisti che credono che una cosa del genere sarebbe attuabile , e senza neanche troppa difficoltà (es. http://www.lastampa.it/Page/Id/1.0.582846435).Cosa ne pensate in merito?

Ringrazio a tutti quelli che avranno la pazienza di leggere questo post!!
 
se leggi le varie discussioni ed i vari post vedrai che ci sono innumerevoli risposte ed opinoni.
due schieramenti :

espansionisti
---------------
-se di estrema sinistra ammiratori di Chavez o Cristina,
-se sinistra moderata, keynesiani o ammiratori di Roosevelt,
-se di estrema destra, ammiratori sai bene di chi
( prova a digitare " politica economica del 3° reich" e troveriai siti di estrema destra che ti illumineranno su come la politica economica di Hitler è la ricetta giusta da adottare anche oggi...keynesiani a passo d'oca...).
-se di destra liberista-moderata, diciamo Reaganiana, non sanno minimamente in queso momento che pesci pigliare, e non si capisce se sono rigoristi
( Romney ) o espansionisti con vena populista ( Brunetta/Berlusca ?-scusate il paragone offensivo per Romney )

Si muovono con la tesi del ripudio del debito, dell' affrancamento
dall' europa, del ritorno all sovranità monetaria.
Hanno l' argomento forte che in effetti senza manovrare la moneta sono c.amari per una economia meno competitiva.E non ci piove.


Rigoristi ( europeisti )
----------

Si muovono con cautela promuovendo il rigore merkeliano e la difesa ad oltranza dell' € con riforme lacrime e sangue.
Mediamente hanno un certo risparmio in banca e temono il ritorno alla lira.
Il debito non si ripudia ed è sacro, anche perchè questo debito fa ben parte anche del loro deposito titoli personale in banca.
Hanno l'argomento forte che se dai la sovranità monetaria in mano alla nostra attuale classe politica è come darla a Nicole Minetti.


La mia opinione è la seguente :

gli stati, a diferenza degli individui, non si muovono secondo la legge
e non secondo la legge morale ( Kant non sanno neanche chi è ).

Tra comunità sovrane vige solo ed esclusivamente l'equilibrio della forza.

Uno stato ha il diritto di prendere qualsivoglia decisione di ripudio dei debiti e di rovesciamento di tavoli e di affossare monete comuni. E pagarne il prezzo.
Ovvio che se lo fa a spese del popolo questi è facile prevedere si possa rivoltare, ma questo è un altro paio di maniche.

Detto questo, il citato ipotetico stato può farlo solo se il contesto storico del momento
e le sue forze in termini di risorse umane, di leadership politica, militari e soprattutto di materie prime lo consentono.
Un esempio in breve, l'Argentina ha potuto con successo,
il Messico invece nel 1861 del presidente Benito Juárez non ha potuto
( invasione francese ecc. ).

A mio parere, l' Italia non può. Non ha le spalle larghe abbastanza.

nota : spero tu sappia che la storia sull'islanda è una panzana

La vera storia dell’Islanda: il fallimento, il debito e il mito della rivoluzione « Era Superba Genova – Eventi, Notizie e Video
 
Economia e "i falsi miti" diffusi tra la gente comune

nella guerra di classe l'1% ha imposto una dottrina economica mitologica e ideologica funzionale ai loro interessi.

e gli altri ci credono
 
se leggi le varie discussioni ed i vari post vedrai che ci sono innumerevoli risposte ed opinoni.
due schieramenti :

espansionisti
---------------
-se di estrema sinistra ammiratori di Chavez o Cristina,
-se sinistra moderata, keynesiani o ammiratori di Roosevelt,
-se di estrema destra, ammiratori sai bene di chi
( prova a digitare " politica economica del 3° reich" e troveriai siti di estrema destra che ti illumineranno su come la politica economica di Hitler è la ricetta giusta da adottare anche oggi...keynesiani a passo d'oca...).
-se di destra liberista-moderata, diciamo Reaganiana, non sanno minimamente in queso momento che pesci pigliare, e non si capisce se sono rigoristi
( Romney ) o espansionisti con vena populista ( Brunetta/Berlusca ?-scusate il paragone offensivo per Romney )

Si muovono con la tesi del ripudio del debito, dell' affrancamento
dall' europa, del ritorno all sovranità monetaria.
Hanno l' argomento forte che in effetti senza manovrare la moneta sono c.amari per una economia meno competitiva.E non ci piove.


Rigoristi ( europeisti )
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Si muovono con cautela promuovendo il rigore merkeliano e la difesa ad oltranza dell' € con riforme lacrime e sangue.
Mediamente hanno un certo risparmio in banca e temono il ritorno alla lira.
Il debito non si ripudia ed è sacro, anche perchè questo debito fa ben parte anche del loro deposito titoli personale in banca.
Hanno l'argomento forte che se dai la sovranità monetaria in mano alla nostra attuale classe politica è come darla a Nicole Minetti.


La mia opinione è la seguente :

gli stati, a diferenza degli individui, non si muovono secondo la legge
e non secondo la legge morale ( Kant non sanno neanche chi è ).

Tra comunità sovrane vige solo ed esclusivamente l'equilibrio della forza.

Uno stato ha il diritto di prendere qualsivoglia decisione di ripudio dei debiti e di rovesciamento di tavoli e di affossare monete comuni. E pagarne il prezzo.
Ovvio che se lo fa a spese del popolo questi è facile prevedere si possa rivoltare, ma questo è un altro paio di maniche.

Detto questo, il citato ipotetico stato può farlo solo se il contesto storico del momento
e le sue forze in termini di risorse umane, di leadership politica, militari e soprattutto di materie prime lo consentono.
Un esempio in breve, l'Argentina ha potuto con successo,
il Messico invece nel 1861 del presidente Benito Juárez non ha potuto
( invasione francese ecc. ).

A mio parere, l' Italia non può. Non ha le spalle larghe abbastanza.

nota : spero tu sappia che la storia sull'islanda è una panzana

La vera storia dell’Islanda: il fallimento, il debito e il mito della rivoluzione « Era Superba Genova – Eventi, Notizie e Video

:clap::clap::clap::clap::clap:
 
nella guerra di classe l'1% ha imposto una dottrina economica mitologica e ideologica funzionale ai loro interessi.

e gli altri ci credono

Non esiste scuola economica che non sia funzionale ad alcuni specifici interessi... non può esistere, chiunque la proponga... sarebbe un controsenso logico... possibile soltanto a parole, ma non nella sostanza...
 
Non esiste scuola economica che non sia funzionale ad alcuni specifici interessi... non può esistere, chiunque la proponga... sarebbe un controsenso logico... possibile soltanto a parole, ma non nella sostanza...

nella guerra di classe l'1% ha imposto una dottrina economica mitologica e ideologica funzionale ai loro interessi.

e gli altri ci credono


la dottrina dominante è irrazionale e immorale e dannosa allo stesso capitalismo per fare gli interessi dell'1%

gli altri dovrebbero elaborare o ritornare ai padri dell'economia per avere un modello più realistico, razionale, morale e più funzionale agli interessi della maggioranza o del 99%
 
nella guerra di classe l'1% ha imposto una dottrina economica mitologica e ideologica funzionale ai loro interessi.

e gli altri ci credono


la dottrina dominante è irrazionale e immorale e dannosa allo stesso capitalismo per fare gli interessi dell'1%

gli altri dovrebbero elaborare o ritornare ai padri dell'economia per avere un modello più realistico, razionale, morale e più funzionale agli interessi della maggioranza o del 99%

Ma sono d'accordo... dubito soltanto esista un interesse comune... una utilità comune... per il 99% della popolazione... le scelte temo siano meno bulgare di quanto si immagini... OK!
 
Sei sicuro di essere vicino alla laurea?

Dello spread si parlava anche molto tempo prima per chi segue il mondo della finanza e dell'economia, negli anni precedenti erano più i cds ad essere al centro dell'attenzione (vedi Argentina) ma essendo a volte un mercato relativamente a certi paesi piuttosto sottile, il differenziale sui decennali è diventato più "affidabile".

Ora che non abbia rilievo lo spread è una caz.ata in quanto la Germania e l'Italia sono in diretta concorrenza in moltissimi settori dell'economia.
Più in generale potremmo dire che i due sistemi paese sono in competizione tra di loro, quindi vedere quanto costa il denaro all'uno o all'altro è utilissimo per capire in che direzione stiamo andando.

Poi per non farla troppo lunga, l'islanda aveva una sua valuta ed è un paese paragonabile alla città di Bologna come popolazione (forse anche meno), inoltre la Russia è intervenuta in aiuto dell'Islanda.

Noi siamo un paese con un debito di 2 trilioni, siamo 60 milioni, nessuno ci presterebbe soldi fuori dal mercato, ed una volta che decidi di non pagare i debiti arbitrariamente hai delle conseguneze catastrofiche in termini di accordi commerciali ovviamente.

All'islanda cosa vuoi che gliene freghi? Non devono nemmeno comprare energia.
 
l'islanda ha semplicemente deciso di ristrutturare il debito verso l'estero di alcune sue banche andate gambe all'aria.
cose c'è di strano, forse Obama ha rimborsato integralmente chi aveva obbligazioni general motors?
per il resto l'islanda paga tutti i suoi debiti tra cui quelli con l'FMI
 
Io ho letto solo tanta teoria.La pratica e la realtà è un altra.
Te ne accorgerai quando entrerai nella trincea del mondo del lavoro.
A meno che anche tu non vada a rinforzare l'esercito dei pubblici dipendenti e di queste cose non gliene frega niente.
 
Io ho letto solo tanta teoria.La pratica e la realtà è un altra.
Te ne accorgerai quando entrerai nella trincea del mondo del lavoro.

Tutta sta carrellata di teoria per spiegare cose semplici.

L'Italia è in crisi,in declino da anni.

Perchè?
Il suo mondo del lavoro è squallido.
Non riesce ad assorbire i pochi laureati,non fa ricerca e non investe...
Qual'è il livello degli stipendi?
La competitività è bassa...STOP
 
Tutta sta carrellata di teoria per spiegare cose semplici.

L'Italia è in crisi,in declino da anni.

Perchè?
Il suo mondo del lavoro è squallido.
Non riesce ad assorbire i pochi laureati,non fa ricerca e non investe...
Qual'è il livello degli stipendi?
La competitività è bassa...STOP

quegl'interessi sul quel debito folle sono mostruosi, i politici italiani hanno combinato un guaio davvero grosso, possiamo tranquillamente dire che ci hanno rovinato.
 
quegl'interessi sul quel debito folle sono mostruosi, i politici italiani hanno combinato un guaio davvero grosso, possiamo tranquillamente dire che ci hanno rovinato.
Rovinati si, ma troppo facile dare la colpa ai politici.
Chi è causa del suo mal pianga se stesso...
In democrazia chi viene eletto è sempre più intelligente di chi lo elegge.
 
Rovinati si, ma troppo facile dare la colpa ai politici.
Chi è causa del suo mal pianga se stesso...
In democrazia chi viene eletto è sempre più intelligente di chi lo elegge.

---> infatti la crisi dell'Italia e' innanzitutto una crisi del sistema democratico: abbiamo dimostrato che gli italiani non sono pronti alla democrazia, ergo prepariamoci al peggio...
 
---> infatti la crisi dell'Italia e' innanzitutto una crisi del sistema democratico: abbiamo dimostrato che gli italiani non sono pronti alla democrazia, ergo prepariamoci al peggio...

"quando questa città si copre di fango accettando di farsi serva di uomini di fango per poter continuare a vivere e ad ingrassare nel fango"

Platone
 
si noi italiani abbiamo dei difetti molto importanti
 
Salve a tutti

sono un giovane studente di Economia ,ormai quasi prossimo alla laurea,che ha deciso di scrivere su questo forum perchè da un pò di tempo si è reso conto di non riuscire a orientarsi al meglio in questo ginepraio di opinioni

(...)

Scusa, ma, senza offesa, per essere uno studente di economia non mi sembri molto ferrato.

Ormai anche i sassi sanno che l'Italia ha smesso di crescere quando è entrata nella moneta unica. E se sei davvero prossimo alla laurea, non è necessario aggiungere altro.

Se poi hai fatto qualche esame di storia economica dovresti sapere che queste avventure sono finite tutte con la dissoluzione delle aree monetarie interessate.

Comunque, come ha già detto qualcuno, dovresti abbandonare le teorie e confrontarti un po' con la realtà.

Ti consiglio un viaggio dove unire l'utile al dilettevole. Destinazione Grecia.
 
Post hoc propter hoc.

Ci manca solo una bella tabellina con la crescita della produzione industriale nel '75, come fa bagnai.
 
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