Economia Italia 1945-2022 ed euro

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Non senso puro.

Il nocciolo del problema è che l'Euro è un pasticcio che sta in piedi solo con gli acquisti della BCE.

Togli quelli e l'Euro si disgrega.

Siamo arrivati alla follia che se io compro una BMW e la pago 30.000 euro e faccio un bonifico per questa cifra all'azienda tedesca, in caso di uscita dall'euro questi possono chiedermi altri 5-6.000 euro per saldare il conto (non a me personalmente, ovvio, ma alla Banca d'Italia).

Come mai il dollaro, la sterlina, lo yen, il renminbi, funzionano senza queste pagliacciate?

Io mi confronterei con queste realtà, non con lo Zimbabwe.

What?:eek:

Perchè loro sono una nazione noi no.E noi italiani tontoloni e idealisti ci siam cascati e continuiamo ripetutamente a cascarci visto che siamo degli incurabili ottimisti credendo che l'euro fosse solo il primo passo di un progetto di unificazione del continente che avrebbe portato presto o tardi alla formazione degli Stati Uniti d'Europa.
 
Ultima modifica:
Secondo voi, è meglio vivere in Italia o in Lussemburgo?
Domanda secca
 
Si ma quelle cose che fanno export è per buona parte interno all'UE, Germania e Francia in particolare,nell'indotto generato dalla manifattura/automotive ma non solo, quindi quello non dipende dal cambio,anche molte cose che vanno fuori UE te le comprano comunque a prescindere perchè son o prodotti con brand molto forti (ferrari,barilla,parmigiano,prosciutto etc.),con l'adesione all'euro siam andati fuori mercato e li il cambio centra molto in tutta quella serie di prodotti anonimi che prima compravano da noi ora comprano direttamente in Cina (vestiario,calzature,ceramica etc.) tutta roba che un tempo aveva distretti industriali molto sviluppati ma che ora di fatto non esiston più,tutti quei distretti generavano oltre a PIL occupazione e ricchezza,ormai tutti ma proprio tutti producono la e poi importano scrivendoci su made in italy,questa questione è centrale visto che gran parte dell'export italiano son prodotti a scarso contenuto di conoscenza.
su questo concordo

Diciamo che per l'Italia ci sarebbe un periodo in cui non potrebbe rifinanziarsi sui mercati,però con la Banca centrale nuovamente prestatore di ultima istanza,dell'esclusione dai mercati ce se ne potrebbe anche fregare; ovviamente cedole e titoli in scadenza andrebbero tutti rinominati in nuove lire,magari ancorando il valore della lira alle riserve d'oro di cui l'Italia è parecchio ben fornita per sostenere la moneta ed evitare inflazione,un po' il giochetto che ha fatto la Russia per stabilizzare il rublo insomma.Bisogna valutare un po' se conviene affrontare uno shock iniziale ma un forte miglioramento dell'economia nel medio-lungo periodo,piuttosto che una situazione stabile come quella odierna ma un lento e inesorabile impoverimento del paese che ormai dura da circa 20 anni.
su questo meno. che poi siamo pieni d'oro non l'ho mai sentito. fonte?
che nel lungo migliori l'economia è poi tutto da dimostrare. tutto sommato ne dubito fortemente

Beh ceramenete il valore di una moneta la puoi manipolare a tuo piacimento visto che è solo un'unità di misura per le transazioni,ma come dicevo prima in un sistema a cambi fissi la quotazione dell'euro non è molto influente perchè con il resto dell'UE gli scambi li hai comunque in euro; gli unici paesi extra euro con cui l'Italia ha scambi rilevanti sono gli USA,Svizzera,UK e i restanti paesi mondiali ma che facendo un calcolo rapido influiranno per il 30% sulle esportazioni
peccato che non abbiamo nè materie prime nè fonti energetiche, che guarda un po', devi pagare in $ (o raramente in €). In altre parole, fallimento istantaneo, buio, freddo.

a meno che non si riesca a cavarsela al 100% con sole e vento, ma attualmente sembra ancora un po' futuribile. :)

E poi i risultati di una politica di questo tipo son sotto gli occhi di tutti: quanti distretti industriali han chiuso negli ultimi decenni,son stati ceduti o aziende nostrane vendute...cosa è rimasto di italiano italiano?poco o nulla e perchè è avvenuto ciò? Perchè chi possedeva tali aziende ha preso paura e ha preferito vendere ad esteri e prendere i soldi piuttosto che ritrovarsi con un paio di mosche in mano vedendo i cinesi ma non solo che facevano gli stessi prodotti a 1/5 o 1/10 del prezzo.Non solo eravam penalizzati sul cambio,ma anche costo del lavoro che in quei paesi è irrisorio e ti metti a competere con certa gente perchè "c'è la globalizzazione" ? Poi è ovvio che una Cina cresce al 6/10% e ti prende a calci nel sedere e noi cresciamo all'1% da 30 anni se va bene.Ma questo faceva comodo a tutti perchè è bello avere merci che paghi una cantata e con margini mostruosi sopra peccato poi nessuno ha poi più i soldi per comprarla tale merce e il crollo del mercato interno e alta disoccupazione,precariato è una conseguenza.Quella della globalizzazione è una guerra di conquista,feroce aggiungerei; c'è proprio un problema di selezione di classe dirigente da noi in Italia per quello siamo e saremo sempre più ininfluenti a livello globale se le cose continuano così.
lo scenario che hai delineato ha solo una soluzione giusta. Patrimoniale pesante su chi ha delocalizzato e lucrato sul delta fra i costi cinesi ed i prezzi praticati in italia.

Secondo voi, è meglio vivere in Italia o in Lussemburgo?
Domanda secca
In lussemburgo suppongo ti chiedano l'estratto conto piuttosto che il passaporto, alla dogana :D
 
su questo concordo


su questo meno. che poi siamo pieni d'oro non l'ho mai sentito. fonte?
che nel lungo migliori l'economia è poi tutto da dimostrare. tutto sommato ne dubito fortemente


peccato che non abbiamo nè materie prime nè fonti energetiche, che guarda un po', devi pagare in $ (o raramente in €). In altre parole, fallimento istantaneo, buio, freddo.

a meno che non si riesca a cavarsela al 100% con sole e vento, ma attualmente sembra ancora un po' futuribile. :)


lo scenario che hai delineato ha solo una soluzione giusta. Patrimoniale pesante su chi ha delocalizzato e lucrato sul delta fra i costi cinesi ed i prezzi praticati in italia.


In lussemburgo suppongo ti chiedano l'estratto conto piuttosto che il passaporto, alla dogana :D

La patrimoniale purtroppo la pagherebbero i soliti, fino a 100 milioni di euro. Da lì in su, tutti paradisi fiscali.
Ci vorrebbe una legislazione mondiale tipo fatca, ma è utopistico
 
La patrimoniale purtroppo la pagherebbero i soliti, fino a 100 milioni di euro. Da lì in su, tutti paradisi fiscali.
Ci vorrebbe una legislazione mondiale tipo fatca, ma è utopistico
dipende come la strutturi.
per dire, se pesi molto sulle ville in costa smeralda, o sul lago di como, puoi fingere di abitare dove vuoi ma l'immobile lì sta.
Idem sui veicoli, obblighi a targarli in italia se circolano in italia (la norma già c'è basterebbe controllare), e poi carichi su Bentley, rolls, Ferrari ecc. Idem yacht, Guardia costiera, e verifichi chi c'è a bordo ed a che titolo, ovunque sia formalmente immatricolata.

Per me è solo una questione di VOLER recuperare soldi da chi li ha incassati a sbafo anzichè dai soliti. Decisioni puramente politiche per cui è decisivo chi andrà al potere prossimamente.
 
L'unico motivo valido per entrare nell'Euro era di avere tutto il debito pubblico in comune. Certo che i cosiddetti 'virtuosi' non lo avrebbero permesso e allora: si stava fuori.
 
su questo concordo
Mi fa piacere ;)

su questo meno. che poi siamo pieni d'oro non l'ho mai sentito. fonte?
che nel lungo migliori l'economia è poi tutto da dimostrare. tutto sommato ne dubito fortemente

Beh banca d'Italia è il terzo detenetore mondiale per riserve dopo USA,Germania quindi direi che siam messi benino da quel punto di vista,basta cercare su google
Quanto all'economia ovviamente non si potrà tornare ai livello degli anni 70/80 visto che c'è la Cina che è un agguerrito concorrente,ma comunque almeno raddoppiare
o triplicare il PIL attuale direi di si; un po' quello che avviene in Polonia da molti anni,che giustamente è rimasta fuori dall'euro rimanendo però dentro l'UE e ha sperimentato
tassi di crescita che noi ce li sognamo.


peccato che non abbiamo nè materie prime nè fonti energetiche, che guarda un po', devi pagare in $ (o raramente in €). In altre parole, fallimento istantaneo, buio, freddo.

a meno che non si riesca a cavarsela al 100% con sole e vento, ma attualmente sembra ancora un po' futuribile. :)

La cattiva Russia fino all'anno scorso accettava euro per i pagamenti e in cambio ti dava tutte le materie prime che volevi.Secondo te perchè c'è attualmente la guerra in Ucraina? Perchè i Russi girati male si son svegliati una mattina e han voluto invaderla o sta situazione del legame sempre più stretto UE/Russia dava troppo fastidio a qualcuno? Io propendo per la seconda ipotesi considerato che gli USA voglion solo $ no € ma noi piace tanto star con gli americani,avanti così allora,non ci lamentiamo però sebbene comprenda che abbiamo poca autonomia decisionale in queste questioni.

Si un'alternativa è buttar tutto su sole e vento ma comunque non riuscirai a coprire tutto il farbisogno in tempi brevi.L'unica speranza è la fusione nucleare a sto punto ma prima che venga implementata e messa a regime passeran ancora 20/30anni.

lo scenario che hai delineato ha solo una soluzione giusta. Patrimoniale pesante su chi ha delocalizzato e lucrato sul delta fra i costi cinesi ed i prezzi praticati in italia.

Si ma sempre a parlare di sta patrimoniale,a parte che chi ha fatto i soldi ha già delocalizzato o portato i soldi in lidi sicuri,ma a parte questo,la patrimoniale è una misura una-tantum,qui ci voglion soluzioni strutturali che si applicano ad ogni anno fiscale.
 
L'unico motivo valido per entrare nell'Euro era di avere tutto il debito pubblico in comune. Certo che i cosiddetti 'virtuosi' non lo avrebbero permesso e allora: si stava fuori.

Avere debito in comune però presuppone avere un bilancio e fiscalità comune dove è Bruxelles che decide come spendere e quanto spendere.Per il resto son d'accordo l'UE è un progetto fatto coi piedi,dal tempo dei romani ad oggi prima nascono le nazioni poi si fa la moneta,il sistema fiscale etc.non il contrario.:rolleyes:

Poi ovvio i singoli stati continuano a legiferare e anche ad emettere debito come avviene negli stati USA del resto ma su una parte molto piccola di questioni,le aree tematiche di spesa che contano,quindi militare,fiscale,sanità etc.le decide Bruxelles non Roma solo in quel modo si può avere un debito in comune.
 
Avere debito in comune però presuppone avere un bilancio e fiscalità comune dove è Bruxelles che decide come spendere e quanto spendere.Per il resto son d'accordo l'UE è un progetto fatto coi piedi,dal tempo dei romani ad oggi prima nascono le nazioni poi si fa la moneta,il sistema fiscale etc.non il contrario.:rolleyes:

Poi ovvio i singoli stati continuano a legiferare e anche ad emettere debito come avviene negli stati USA del resto ma su una parte molto piccola di questioni,le aree tematiche di spesa che contano,quindi militare,fiscale,sanità etc.le decide Bruxelles non Roma solo in quel modo si può avere un debito in comune.

Non è possibile, perché non ci vogliono.

Tutto qua.
 

Lo disse Draghi, in modo per non ufficiale, quando si paventava, molto ipoteticamente, un'uscita dell'Italia dall'Euro.

Era obbligatorio, disse, regolare all'istante i saldi Target2.

Se non è una pagliacciata questa...

Eppure, tutti seri, tutti a fingere che l'Euro sia davvero una moneta e non accrocchio gestito da un'accozzaglia di balordi.
 

Lo disse Draghi, in modo però non ufficiale, quando si paventava, molto ipoteticamente, un'uscita dell'Italia dall'Euro.

Era obbligatorio, disse, regolare all'istante i saldi Target2.

Se non è una pagliacciata questa...

Eppure, tutti seri, tutti a fingere che l'Euro sia davvero una moneta e non accrocchio gestito da un'accozzaglia di balordi.
 
Non è possibile, perché non ci vogliono.

Tutto qua.

Allora se fossimo una nazione seria e sopratutto sovrana diremmo,scusate ci eravam sbagliati,UE e euro noi la intendevamo diversamente come primo passo per creare un unico stato unitario.Amici come prima,stretta di mano e si torna alla lira e si esce dall'UE che di danni ne ha creati già abbastanza in questi ultimi 25 anni e torniamo a commerciare com'era un tempo prima degli anni 2000,questo non pregiudica tornare alle dogane sui confini o restrizione alla libera circolazione delle merci,visto che la Svizzera pur essendo fuori UE commercia e ci entri tranquillamente senza (grosse) restrizioni.
 
Lo disse Draghi, in modo però non ufficiale, quando si paventava, molto ipoteticamente, un'uscita dell'Italia dall'Euro.

Era obbligatorio, disse, regolare all'istante i saldi Target2.

Se non è una pagliacciata questa...

Eppure, tutti seri, tutti a fingere che l'Euro sia davvero una moneta e non accrocchio gestito da un'accozzaglia di balordi.

Mah che roba,ma da chi siam governati?
Comunque non usciremo mai dall'euro spontaneamente o ci cacciano oppure ci rimarremo a costo di mangiare pane e cipolle,siamo un popolo di smidollati con un'indole quasi genetica alla sudditanza,nulla di offensivo verso gli italiani per carità, ma un dato di fatto causato da secoli e secoli di dominazioni straniere,ormai è un modus operandi e di ragionamento che abbiamo stampato nel nostro carattere.

Avere una moneta forte con un'economia debole e poco competitiva è una cosa che non funziona,ti penalizza e basta se parti da una condizione di debolezza e non ti aiuta a risollevarti; allo stato attuale è un po'come avere una Ferrari che ti è stata regalata ma non hai abbastanza soldi per metterci la benzina,non vai da nessuna parte o se ci vai ci vai alla velocità di un'utilitaria.
 
Ultima modifica:
Mah che roba,ma da chi siam governati?
Comunque non usciremo mai dall'euro spontaneamente o ci cacciano oppure ci rimarremo a costo di mangiare pane e cipolle,siamo un popolo di smidollati con un'indole quasi genetica alla sudditanza,nulla di offensivo verso gli italiani per carità, ma un dato di fatto causato da secoli e secoli di dominazioni straniere,ormai è un modus operandi e di ragionamento che abbiamo stampato nel nostro carattere.

Avere una moneta forte con un'economia debole e poco competitiva è una cosa che non funziona,ti penalizza e basta se parti da una condizione di debolezza e non ti aiuta a risollevarti; allo stato attuale è un po'come avere una Ferrari che ti è stata regalata ma non hai abbastanza soldi per metterci la benzina,non vai da nessuna parte o se ci vai ci vai alla velocità di un'utilitaria.

I francesi sono messi più o meno come noi.

Con tutta la loro grandeur, di fatto sono subordinati ai tedeschi.

Piuttosto noto che difficile parlare di economia con chi semina notizie false a proposito delle svalutazioni che l'Italia avrebbe effettuato dopo il secondo dopoguerra.

Siamo a livello zero dell'economia.

Primo, non sapere che cos'è una svalutazione.

Secondo, sognarsi di notte che abbiamo svalutato a manetta più di una volta.

Trovo tutto questo penoso, sul piano umano prima ancora che intellettuale.

Mi dispiace che tu abbia aperto un thread su un tema molto interessante per vederlo sporcato con tali falsità.
 
I francesi sono messi più o meno come noi.

Con tutta la loro grandeur, di fatto sono subordinati ai tedeschi.

Piuttosto noto che difficile parlare di economia con chi semina notizie false a proposito delle svalutazioni che l'Italia avrebbe effettuato dopo il secondo dopoguerra.

Siamo a livello zero dell'economia.

Primo, non sapere che cos'è una svalutazione.

Secondo, sognarsi di notte che abbiamo svalutato a manetta più di una volta.

Trovo tutto questo penoso, sul piano umano prima ancora che intellettuale.

Mi dispiace che tu abbia aperto un thread su un tema molto interessante per vederlo sporcato con tali falsità.

Guardando i dati macroeconomici effettivamente la Francia cresce anche lei poco più di noi.
Guardando il cambio lira-marco è presente una svalutazione costante,ma penso non sia dovuta ad una nostra volontà ma a una questione dei rapporti commerciali
tra i due paesi visto che nel cambio lira-dollaro questa svalutazione non è presente.

Comunque c'è stata si una svalutazione della lira,d'altronde se prima della guerra si ragionava in termini di 1/10 lire mentre a fine secolo 1000/10000 lire la svalutazione
della moneta c'è stata si ma per una ragione dovuta all'inflazione non certo del cambio con altre valute.
 
Guardando i dati macroeconomici effettivamente la Francia cresce anche lei poco più di noi.
Guardando il cambio lira-marco è presente una svalutazione costante,ma penso non sia dovuta ad una nostra volontà ma a una questione dei rapporti commerciali
tra i due paesi visto che nel cambio lira-dollaro questa svalutazione non è presente.

Comunque c'è stata si una svalutazione della lira,d'altronde se prima della guerra si ragionava in termini di 1/10 lire mentre a fine secolo 1000/10000 lire la svalutazione
della moneta c'è stata si ma per una ragione dovuta all'inflazione non certo del cambio con altre valute.

Ma a che periodo ti riferisci nel rapporto lira-marco?

Occhio a non confondere i cambi nominali con i cambi reali, cioè quelli aggiustati per l'indice dei prezzi.

Poi, ricordiamo che si può parlare di svalutazione solo in un regime di cambi fissi.

Oggi, lo ricordiamo per chi si fosse messo in questo momento in ascolto, vige il cambio flessibile.

Il problema è che i giornalisti non distinguono una svalutazione da un riallineamento, cioè il riportare il cambio nominale al cambio reale.

Il dato storico è che nell'ultima fase dello SME, detta "SME credibile", la lira si è pesantemente rivalutata rispetto al marco in termini reali.

Era la fine degli anni '80, non è difficile comprenderne il motivo.
 
Ma a che periodo ti riferisci nel rapporto lira-marco?

Occhio a non confondere i cambi nominali con i cambi reali, cioè quelli aggiustati per l'indice dei prezzi.

Poi, ricordiamo che si può parlare di svalutazione solo in un regime di cambi fissi.

Oggi, lo ricordiamo per chi si fosse messo in questo momento in ascolto, vige il cambio flessibile.

Il problema è che i giornalisti non distinguono una svalutazione da un riallineamento, cioè il riportare il cambio nominale al cambio reale.

Il dato storico è che nell'ultima fase dello SME, detta "SME credibile", la lira si è pesantemente rivalutata rispetto al marco in termini reali.

Era la fine degli anni '80, non è difficile comprenderne il motivo.

Dal 1975 in poi,basta che digiti su google "rapporto lira marco" il cambio passò da 200lire a 1200lire per un marco,ovvio trattasi di cambi nominali ossia
io vado (andavo) in banca cambio i soldi.

Effettivamente non ho mai capito perchè in tv negli anni 90 parlassero di "l'Italia ha svalutato la lira di x" quando in un regime di cambi flessibile è il mercato
che agisce sul cambio,a meno che non si voleva intendere che l'Italia avesse immesso sul mercato un quantitativo molto grosso di nuove lire per svalutare
artificialmente il cambio...penso intendessero quello.

In termini nominali una forte rivalutazione ci fu negli anni 90 col passaggio da 1200 lire a 1000lire per un marco.

Nei miei discorsi ovviamente mi riferisco sempre ai cambi nominali comunque.
 
Dal 1975 in poi,basta che digiti su google "rapporto lira marco" il cambio passò da 200lire a 1200lire per un marco,ovvio trattasi di cambi nominali ossia
io vado (andavo) in banca cambio i soldi.

Effettivamente non ho mai capito perchè in tv negli anni 90 parlassero di "l'Italia ha svalutato la lira di x" quando in un regime di cambi flessibile è il mercato
che agisce sul cambio,a meno che non si voleva intendere che l'Italia avesse immesso sul mercato un quantitativo molto grosso di nuove lire per svalutare
artificialmente il cambio...penso intendessero quello.

In termini nominali una forte rivalutazione ci fu negli anni 90 col passaggio da 1200 lire a 1000lire per un marco.

Nei miei discorsi ovviamente mi riferisco sempre ai cambi nominali comunque.

A.

Come dici tu, si trattava di cambio nominale.

Lo SME si divise in due periodi. Il primo, durante il quale si procedeva a periodici riallineamenti per mantenere la parità fra lira e marco.

I giornalisti ignoranti erano convinti che quegli abbassamenti di valore della lira fossero svalutazioni. Ma erano anche totalmente in.becilli, perché non si capisce come all'interno di un accordo finalizzato a mantenere una certa parità fra le divise, si permette a un paese di violare le regole a danno degli altri partecipanti.

Dopo questa fase ci fu la seconda fase, quella detta dello SME credibile, dove si decise di non procedere più ai riallineamenti.

Risultato, la lira si apprezzò rispetto al marco tedesco, inducendo una forte crisi industriale, culminata nella recessione del '93.

Lo scopo era stroncare l'inflazione. Obiettivo raggiunto, ma a un costo non proprio trascurabile.

Ci sono altri modi per ottenere lo stesso risultato, ma questo aveva il vantaggio di indebolire il sindacato minandone la credibilità.

PS. Soros scommise che lira e sterlina dovessero tornare ai voli valori reali. L'evento fu uno spartiacque perché è stata la prima volta che la speculazione privata riuscì a dimostrarsi più forte di alcune importanti banche centrali coordinate.

B.

Dopo il '92 si doveva parlare di apprezzamento e deprezzamento. Comunque, l'unico modo per alterare il valore della tua moneta è agire sul tasso di interesse. Quello di immettere moneta nel mercato (cioè creare moneta e spenderla) non è permesso, né in Italia, né in Europa né negli Usa.

Devi passare per l'emissione di titoli.

Diciamo che un effetto deprezzamento lo puoi ottenere se hai un debito elevato e l'aumento della spesa pubblica è clamoroso.

C.

Dopo l 'uscita dallo SME, il deprezzamento della lira sul marco toccò un picco del 40%, un valore probabilmente eccessivo, ma pare che questo succeda regolarmente in casi analoghi.

Ad esempio, in caso di ritorno alla lira, la nuova moneta perderà nei primi tempi ben più del 20%.

Sarebbe un'ottima occasione per speculare, ma questo difficilmente avverrà.

L'Europa ha preferito incamminarsi verso un lungo declino che, abbiamo scoperto in questo forum, è la caratteristica peculiare dei "paesi evoluti".
 
A.

Come dici tu, si trattava di cambio nominale.

Lo SME si divise in due periodi. Il primo, durante il quale si procedeva a periodici riallineamenti per mantenere la parità fra lira e marco.

I giornalisti ignoranti erano convinti che quegli abbassamenti di valore della lira fossero svalutazioni. Ma erano anche totalmente in.becilli, perché non si capisce come all'interno di un accordo finalizzato a mantenere una certa parità fra le divise, si permette a un paese di violare le regole a danno degli altri partecipanti.

Dopo questa fase ci fu la seconda fase, quella detta dello SME credibile, dove si decise di non procedere più ai riallineamenti.

Risultato, la lira si apprezzò rispetto al marco tedesco, inducendo una forte crisi industriale, culminata nella recessione del '93.

Lo scopo era stroncare l'inflazione. Obiettivo raggiunto, ma a un costo non proprio trascurabile.

Ci sono altri modi per ottenere lo stesso risultato, ma questo aveva il vantaggio di indebolire il sindacato minandone la credibilità.

PS. Soros scommise che lira e sterlina dovessero tornare ai voli valori reali. L'evento fu uno spartiacque perché è stata la prima volta che la speculazione privata riuscì a dimostrarsi più forte di alcune importanti banche centrali coordinate.

Quando dici si apprezzò ti riferisci considerando l'inflazione,perchè nominalmente in quel periodo ci fu una svalutazione della moneta rispetto al marco.
Beh questo sistema di abbattere l'inflazione stroncando l'economia mi pare sia proseguito anche nei decenni successibi con l'euro o sbaglio?



B.

Dopo il '92 si doveva parlare di apprezzamento e deprezzamento. Comunque, l'unico modo per alterare il valore della tua moneta è agire sul tasso di interesse. Quello di immettere moneta nel mercato (cioè creare moneta e spenderla) non è permesso, né in Italia, né in Europa né negli Usa.

Devi passare per l'emissione di titoli.

Diciamo che un effetto deprezzamento lo puoi ottenere se hai un debito elevato e l'aumento della spesa pubblica è clamoroso.

Stai dicendo che la quantità di moneta presente sul sistema si autoregola in base alla richiesta di prestiti da parte delle banche? e che la banca centrale non fa altro che stampare denaro in base alle richieste che pervengono dal sistema stesso? O ho capito male?

Si altro sistema sarebbe effettivamente quello come dici te di alzare di molto il deficit/debito statale in modo che venga messa in circolo più moneta di quella effettivamente richiesta con la finalità di fare nuovi investimenti ma anche aumentare il denaro in tasca dei cittadini attraverso sgravi fiscali,bonus,assistenzialismo etc.





C.

Dopo l 'uscita dallo SME, il deprezzamento della lira sul marco toccò un picco del 40%, un valore probabilmente eccessivo, ma pare che questo succeda regolarmente in casi analoghi.

Ad esempio, in caso di ritorno alla lira, la nuova moneta perderà nei primi tempi ben più del 20%.

Sarebbe un'ottima occasione per speculare, ma questo difficilmente avverrà.

L'Europa ha preferito incamminarsi verso un lungo declino che, abbiamo scoperto in questo forum, è la caratteristica peculiare dei "paesi evoluti".


Concordo,la possibilità che si torni alle monete nazionali è praticamente nulla,sebbene secondo me molte nazioni come l'Italia che hanno avuto una stagnazione decenneale si riprenderebbero.Gli USA però sono evoluti ma non mi pare che declinino,almeno,non come noi,macinano PIL e tassi di occupazione molto migliori rispetto a noi.Poi ok se si fa confronto con paesi come Cina e soci non c'è storia ,ma penso come dici te che questo dipenda dal fatto che non erano sviluppati prima.
 
Quando dici si apprezzò ti riferisci considerando l'inflazione,perchè nominalmente in quel periodo ci fu una svalutazione della moneta rispetto al marco.
Beh questo sistema di abbattere l'inflazione stroncando l'economia mi pare sia proseguito anche nei decenni successibi con l'euro o sbaglio?





Stai dicendo che la quantità di moneta presente sul sistema si autoregola in base alla richiesta di prestiti da parte delle banche? e che la banca centrale non fa altro che stampare denaro in base alle richieste che pervengono dal sistema stesso? O ho capito male?

Si altro sistema sarebbe effettivamente quello come dici te di alzare di molto il deficit/debito statale in modo che venga messa in circolo più moneta di quella effettivamente richiesta con la finalità di fare nuovi investimenti ma anche aumentare il denaro in tasca dei cittadini attraverso sgravi fiscali,bonus,assistenzialismo etc.








Concordo,la possibilità che si torni alle monete nazionali è praticamente nulla,sebbene secondo me molte nazioni come l'Italia che hanno avuto una stagnazione decenneale si riprenderebbero.Gli USA però sono evoluti ma non mi pare che declinino,almeno,non come noi,macinano PIL e tassi di occupazione molto migliori rispetto a noi.Poi ok se si fa confronto con paesi come Cina e soci non c'è storia ,ma penso come dici te che questo dipenda dal fatto che non erano sviluppati prima.





Gli usa sono uno stato sovrano unico non un'accozzaglia di stati come noi eurolandia che nella maggior parte fanno surplus commerciali ai danno di altri paese euro (ma non si doveva cooperare?).
Gli usa attuano una politica di trasferimenti, così come succede già all'interno dell'italia. E' ovvio che si sa chi è in Italia contributore netto o chi campa sulle spalle di regioni più ricche, si sa ed è + o - comunemente accettato. Negli usa lo stesso.

Oltretutto negli usa il fattore di lingua unica inglese gioca un ruolo fondamentale, mi posso spostare all'interno dei vari stati e la lingua non cambia. Voglio dire se mi sposto dal dakota a miami so che le tasse federali sono le stesse, il modo di comprare casa è lo stesso, ecc.

Perchè è un unico paese, non un embrione deformato come siamo noi.

Poi guarda caso coloro che ti disprezzano (i paesi del nord) sono i primi che non ti lasciano/lascerebbero andare. Chiaramente la dottrina vuole che non ci lascerebbero andare perchè hanno a cuore il nostro futuro, beh mica per altro.

Cioè tu offendi dalla mattina alla sera tua moglie dicendo che è pigra spendacciona ecc (tutte *******) però chiaramente non la lasci.
 
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