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Edilizia in crisi, non si ritirano nemmeno i permessi
10 dic 2012,
News Immobiliare.it – Edilizia in crisi, non si ritirano nemmeno i permessi
Se quanlcuno avvesse ancora dei dubbi circa l’entità della crisi che sta attraversando il settore immobiliare italiano, e in primis quello delle nuove costruzioni, più di lunghe spiegazioni e discorsi articolati varranno i numeri pubblicati oggi dal sito de Il Corriere della Sera; nel solo assessorato all’Urbanistica del comune di Roma non sono mai stati ritirati circa quattrocento permessi concessi per l’inizio di nuovi cantieri; chi li ha chiesti non ha più una ditta o, se anche la ha, non potrebbe sostenere i costi di un cantiere non finanziato dalle vendite, sia pure su carta, degli appartamenti che verrebbero costruiti.
Non era mai accaduto prima di ora e, secondo quanto riferisce la testata online, fino a poco tempo fa non passava nemmeno un’ora dalla concessione dell’autorizzazione al ritiro del tanto agognato documento; soprattutto per la particolare operazione rappresentata dalla demolizione con successiva edificazione; anche questa finita nell’impasse della crisi di settore. Se ci si rivolge al comune (e si ha intenzione di ritirare l’autorizzazione!) oggi lo si fa principalente per procedere a restauri, recuperi o ristrutturazioni; meno onerosi per l’impresa e di certo più redditizzi una volta finito il lavoro.
Alcuni mettono in evidenza come questo possa comunque produrre anche effetti positivi, soprattutto in una realtà urbana come quella della capitale italiana, negli scorsi anni de facto soffocata dall’eccessiva cementificazione e oggi, gioco forza, costretta a guardare al proprio patrimonio immobiliare da rivalutare e valorizzare piuttosto che demolire e ricostruire; quanto meno fino a che non sarà smaltito tutto l’inventuto oggi in carico sulle spalle delle imprese costruttrici.
10 dic 2012,
News Immobiliare.it – Edilizia in crisi, non si ritirano nemmeno i permessi
Se quanlcuno avvesse ancora dei dubbi circa l’entità della crisi che sta attraversando il settore immobiliare italiano, e in primis quello delle nuove costruzioni, più di lunghe spiegazioni e discorsi articolati varranno i numeri pubblicati oggi dal sito de Il Corriere della Sera; nel solo assessorato all’Urbanistica del comune di Roma non sono mai stati ritirati circa quattrocento permessi concessi per l’inizio di nuovi cantieri; chi li ha chiesti non ha più una ditta o, se anche la ha, non potrebbe sostenere i costi di un cantiere non finanziato dalle vendite, sia pure su carta, degli appartamenti che verrebbero costruiti.
Non era mai accaduto prima di ora e, secondo quanto riferisce la testata online, fino a poco tempo fa non passava nemmeno un’ora dalla concessione dell’autorizzazione al ritiro del tanto agognato documento; soprattutto per la particolare operazione rappresentata dalla demolizione con successiva edificazione; anche questa finita nell’impasse della crisi di settore. Se ci si rivolge al comune (e si ha intenzione di ritirare l’autorizzazione!) oggi lo si fa principalente per procedere a restauri, recuperi o ristrutturazioni; meno onerosi per l’impresa e di certo più redditizzi una volta finito il lavoro.
Alcuni mettono in evidenza come questo possa comunque produrre anche effetti positivi, soprattutto in una realtà urbana come quella della capitale italiana, negli scorsi anni de facto soffocata dall’eccessiva cementificazione e oggi, gioco forza, costretta a guardare al proprio patrimonio immobiliare da rivalutare e valorizzare piuttosto che demolire e ricostruire; quanto meno fino a che non sarà smaltito tutto l’inventuto oggi in carico sulle spalle delle imprese costruttrici.