Edison rnc: i Francesi hanno spento la luce???

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Piccolo MUllah scusami ma non ho capito cosa intendi dire con
la speranza ( sono cinque anni che spero..:specchio:) è che qualche operazione non ordinaria vada a ledere le prerogative che lo statuto ci riconosce e che siano costretti a passare per la speciale..
e poi Amber .. pacco? abbiamo già scritto che già è anomalo che detengano se non è cambiato nulla più del 10% delle azioni in circolazione, ma rischiano a loro volta una denuncia da parte dei loro sottoscrittori per non aver tutelato gli interessi dei sottoscrittori anche se in passato non ha mai dato l'idea di voler .. "attaccare briga" con la controllante anzi ...
E poi , a parer ,mio rischia se la fanno troppo sporca , anche il rappresentante degli azionisti rnc, ricordate la denuncia ritirata? .....


AZIONI DI RISPARMIO.


Articolo 145.

Emissione delle azioni.


1. Le società italiane con azioni ordinarie quotate in mercati regolamentati italiani o di altri paesi dell'Unione europea possono emettere azioni prive del diritto di voto dotate di particolari privilegi di natura patrimoniale.

2. L'atto costitutivo determina il contenuto del privilegio, le condizioni, i limiti, le modalità e i termini per il suo esercizio; stabilisce altresì i diritti spettanti agli azionisti di risparmio in caso di esclusione dalle negoziazioni delle azioni ordinarie e di risparmio.

3. Le azioni devono contenere, in aggiunta alle indicazioni prescritte dall'articolo 2354 del codice civile, la denominazione di "azioni di risparmio" e l'indicazione dei privilegi che le assistono; le azioni possono essere al portatore, salvo il disposto dell'articolo 2354, secondo comma, del codice civile. Le azioni appartenenti agli amministratori, ai sindaci e ai direttori generali devono essere nominative.

4. Abrogato.

5. Se, in conseguenza della riduzione del capitale per perdite, l'ammontare delle azioni di risparmio e delle azioni a voto limitato supera la metà del capitale sociale, il rapporto indicato nel comma 4 deve essere ristabilito entro due anni mediante emissione di azioni ordinarie da attribuire in opzione ai possessori di azioni ordinarie. Tuttavia, se la parte di capitale rappresentata da azioni ordinarie si è ridotta al di sotto del quarto del capitale sociale, deve essere riportata almeno al quarto entro sei mesi. La società si scioglie se il rapporto tra azioni ordinarie e azioni di risparmio e con voto limitato non è ristabilito entro i termini predetti.

6. Della parte di capitale sociale rappresentata da azioni di risparmio non si tiene conto ai fini della costituzione dell'assemblea e della validità delle deliberazioni, né per il calcolo delle aliquote stabilite dagli articoli 2367, 2393, quinto e sesto comma, 2393-bis, 2408, secondo comma e 2409, primo comma, del codice civile.

7. Le azioni di risparmio possono essere emesse sia in sede di aumento del capitale sociale, osservando le disposizioni dell'articolo 2441 del codice civile, sia in sede di conversione di azioni già emesse, ordinarie o di altra categoria; il diritto di conversione è attribuito ai soci con deliberazione dell'assemblea straordinaria.

8. Salvo diversa disposizione dell'atto costitutivo, in caso di aumento di capitale a pagamento per il quale non sia stato escluso o limitato il diritto di opzione, i possessori di azioni di risparmio hanno diritto di opzione su azioni di risparmio della stessa categoria ovvero, in mancanza o per la differenza, nell'ordine, su azioni di risparmio di altra categoria, su azioni privilegiate ovvero su azioni ordinarie


Articolo 146.

Assemblea speciale.



1. L'assemblea speciale dei possessori di azioni di risparmio delibera:

a) sulla nomina e sulla revoca del rappresentante comune e sull'azione di responsabilità nei suoi confronti;

b) sull'approvazione delle deliberazioni dell'assemblea della società che pregiudicano i diritti della categoria, con il voto favorevole di tante azioni che rappresentino almeno il venti per cento delle azioni di categoria;

c) sulla costituzione di un fondo per le spese necessarie alla tutela dei comuni interessi e sul rendiconto relativo; il fondo è anticipato dalla società, che può rivalersi sugli utili spettanti agli azionisti di risparmio in eccedenza al minimo eventualmente garantito;

d) sulla transazione delle controversie con la società, con il voto favorevole di tante azioni che rappresentino almeno il venti per cento delle azioni di categoria;

e) sugli altri oggetti di interesse comune.

2. L'assemblea speciale dei possessori di azioni di risparmio è convocata dal rappresentante comune degli azionisti di risparmio, ovvero dagli amministratori della società, entro sessanta giorni dall'emissione o dalla conversione delle azioni e quando lo ritengano necessario o ne sia fatta richiesta da tanti possessori di azioni di risparmio che rappresentino almeno l'uno per cento delle azioni di risparmio della categoria.

2-bis. In caso di omissione o di ingiustificato ritardo da parte degli amministratori l'assemblea speciale è convocata dal collegio sindacale o dal consiglio di sorveglianza o, nel caso di richiesta da parte degli azionisti ai sensi del comma precedente, dal comitato per il controllo sulla gestione. .

3. In deroga all'articolo 2376, secondo comma, del codice civile l'assemblea, salvo i casi previsti dal comma 1, lettere b) e d) , delibera in prima e in seconda convocazione col voto favorevole di tante azioni che rappresentino rispettivamente almeno il venti e il dieci per cento delle azioni in circolazione; in terza convocazione l'assemblea delibera a maggioranza dei presenti, qualunque sia la parte di capitale rappresentata dai soci intervenuti. Si applica l'articolo 2416 del codice civile.



Articolo 147.

Rappresentante comune.

1. Al rappresentante comune degli azionisti di risparmio si applica l'articolo 2417 del codice civile, intendendosi l'espressione obbligazionisti riferita ai possessori di azioni di risparmio.
2. (comma abrogato dall'art. 9 del d.lgs. 6\02\2004 n. 37)
3. Il rappresentante comune ha gli obblighi e i poteri previsti dall'articolo 2418 del codice civile, intendendosi l'espressione obbligazionisti riferita ai possessori di azioni di risparmio; egli inoltre ha diritto di esaminare i libri indicati nell'articolo 2421, numeri 1) e 3), del codice civile e di ottenerne estratti, di assistere all'assemblea della società e di impugnarne le deliberazioni. Le spese sono imputate al fondo previsto dall'articolo 146, comma 1, lettera c).
4. L'atto costitutivo può attribuire al rappresentante comune e all'assemblea ulteriori poteri a tutela degli interessi dei possessori di azioni di risparmio e deve prevedere le modalità per assicurare un'adeguata informazione al rappresentante comune sulle operazioni societarie che possano influenzare l'andamento delle quotazioni delle azioni della categoria.


Art. 146 b

Amber ha i numeri per fare da sola...se nessun'altro si presenta in assemblea....

Vedi sotto la partecipazione al 19 marzo 2021..










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Piccolo Mullah perdonami, magari sarò di coccio, ma hai pubblicato articoli riguardanti le azioni rnc, ma esplicita meglio il tuo pensiero che io non ho capito, ... fammi pure i disegnini :D, ma non ho capito
Scrivi: la speranza che qualche operazione non ordinaria vada a ledere (?) ....
la speranza ( sono cinque anni che spero..:specchio:) è che qualche operazione non ordinaria vada a ledere le prerogative etc etc

fai un esempio perchè sembra che speri qualcosa che in teoria sarebbe meglio non avvenisse ...
 
Piccolo Mullah perdonami, magari sarò di coccio, ma hai pubblicato articoli riguardanti le azioni rnc, ma esplicita meglio il tuo pensiero che io non ho capito, ... fammi pure i disegnini :D, ma non ho capito
Scrivi: la speranza che qualche operazione non ordinaria vada a ledere (?) ....
la speranza ( sono cinque anni che spero..:specchio:) è che qualche operazione non ordinaria vada a ledere le prerogative etc etc

fai un esempio perchè sembra che speri qualcosa che in teoria sarebbe meglio non avvenisse ...

Le operazioni straordinarie si distinguono:
• Acquisizione d’azienda o ramo d’azienda
• Conferimenti d’azienda o ramo d’azienda
• Fusione
• Scissione
In ambito nazionale queste operazioni sono disciplinate dal codice civile:
• Cessione d’azienda (art.2556 – 2560 e 2112);
• Conferimento d’azienda (art. 2342, art. 2343, art.2464, 2465,2466);
• Fusione (art. 2501 – 2504)
• Scissione (art. 2506)
In ambito internazionale, in base al principio della sostanza sulla forma, la distinzione è fra due tipologie di
operazione:
• Operazioni di aggregazione aziendale acquisitive;
• Operazioni di aggregazione aziendale non acquisitive o «sotto comune controllo»

A mero titolo di esempio..se EDF decide di mettere tutte le attività nucleari in una società A e tutte le attività rinnovabili ( tra cui Edison ) e verdi in una società B..e la società B non riconosca o diminuisca i nostri diritti statuari..scatta la Speciale..
 
Il vero problema delle speciali oggi fin dai tempi delle modifiche intervenute a nostro danno intorno agli anni 2000 sotto, mi pare, un governo berlusca non possono più bloccare l'operazione a loro danno ma solo dare incarico al rappresentante comune di difendere la categoria richiedendo un compenso per il danno subito. Qui purtroppo nascono i problemi di diversa natura. Anzitutto se esiste un azionista forte con conflitti d'interesse o peggio con abbocchini trasversali va in assemblea e approva tutto nominando un proprio rappresentante ad hoc. Mancando una tale situazione magari il rappresentante comune molla le brache ad ubi maior e la cosa finisce a tarallucci. Se poi il rappresentante è stranamente preparato e pervicace senza condizionamenti ecc (cosa molto rara) e attiva una contestazione giudiziale, se va bene , nel contesto di una giustizia del paese dei cachi la cosa potrebbe chiudersi in definitiva dopo una quindicina d'anni (ricorderei il caso Pazzi risoltosi dopo 30 anni).
Gli esempi sono numerosi vedasi il caso Telecom risp dove oltre 6 anni fa si propose la conversione delle risp sotto la parità con approvazione esplicita del dott Trevisan che come rappresentante eletto da fondi con molte più ordinarie si trovava in pieno conflitto d'interessi; la cosa poi fortunatamente saltò per l'astensione di Vivendi in sede ordinaria ( da allora le risp godettero di ampi dividendi privilegiati che sarebbero mancati). Lo stesso Trevisan si fece notare nelle Milano risp e Unipol priv facendo saltare la dovuta impugnazione o ritardando le tempistiche oltre i tre mesi dall'assemblea e perdendo una causa per prescrizione. Diversa l'azione iniziata dal Dott. Radaelli su Telecom Media (per altro avversata dallo stesso Trevisan) già nel 2015 e tuttora bloccata per una pregiudiziale in primo grado a Roma; se tutto procederà per superare i tre gradi di giudizio occorreranno almeno altri 15 anni (salvo diverse transazioni dove però i diversi a.d. cercano sempre di rimandare la patata ai successori).
 
COMUNICATO STAMPA

EDISON: SOLIDA PERFORMANCE OPERATIVA NEL 2022 CON EBITDA IN CRESCITA DEL 12,4% A 1.1 MILIARDI. UTILE IN CALO DEL 63% A 151 MILIONI PER EFFETTO DECRETI “EXTRA-PROFITTI”


Comunicati Price Sensitive - EDISON - Borsa Italiana





Risultati della Capogruppo

Il bilancio della capogruppo Edison Spa chiude con ricavi di vendita a 28.917 milioni di euro da 9.797 milioni di euro nel 2021 e una riduzione dell’utile a 263 milioni di euro (721 milioni di euro di euro nel 2021). ll Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo unitario di 0,052 euro per ogni azione di risparmio e di un dividendo unitario di 0,022 euro per ogni azione ordinaria, con data di messa in pagamento mercoledì 26 aprile 2023, data stacco cedola lunedì 24 aprile 2023 e record date martedì 25 aprile 2023.
 
Qualcuno mi spiega perchè le azioni di risparmio con un risultato di bilancio simile stanno scendendo? Mi sembra paradossale (ok che paradossale in borsa è normale ma...)
 
Qualcuno mi spiega perchè le azioni di risparmio con un risultato di bilancio simile stanno scendendo? Mi sembra paradossale (ok che paradossale in borsa è normale ma...)
immagino sia semplicemente per questo:

UTILE IN CALO DEL 63% A 151 MILIONI PER EFFETTO DECRETI “EXTRA-PROFITTI”
 
immagino sia semplicemente per questo:

UTILE IN CALO DEL 63% A 151 MILIONI PER EFFETTO DECRETI “EXTRA-PROFITTI”
Tuttavia era prevedibile...lo scoprono ora?.....mah...continuo a pensare, visti i volumi, che sul titolo c'è un forte interesse...tutto sommato non è un crollo...potrebbe sorprenderci in chiusura
 
Be ci si aspettava un dividendo a 2 cifre ma con una tassazione del 72% grazie a extraprofitti e un calo della produzione idroelettrica del 60% una certa delusione c'è. Per quest'anno da una parte si prevede ancora una insoddisfacente produzione idroelettrica ma, si spera spariranno le extratasse vista la normalizzazione dei costi per produzione da termoelettrico. Tutto sommato il titolo poteva reagire peggio. Rimane poi l'atout di una dismissione con eventuale opa o distribuzione di riserve ma, queste sono pure speculazioni.
 
COMUNICATO STAMPA

EDISON: SOLIDA PERFORMANCE OPERATIVA NEL 2022 CON EBITDA IN CRESCITA DEL 12,4% A 1.1 MILIARDI. UTILE IN CALO DEL 63% A 151 MILIONI PER EFFETTO DECRETI “EXTRA-PROFITTI”


Comunicati Price Sensitive - EDISON - Borsa Italiana





Risultati della Capogruppo

Il bilancio della capogruppo Edison Spa chiude con ricavi di vendita a 28.917 milioni di euro da 9.797 milioni di euro nel 2021 e una riduzione dell’utile a 263 milioni di euro (721 milioni di euro di euro nel 2021). ll Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo unitario di 0,052 euro per ogni azione di risparmio e di un dividendo unitario di 0,022 euro per ogni azione ordinaria, con data di messa in pagamento mercoledì 26 aprile 2023, data stacco cedola lunedì 24 aprile 2023 e record date martedì 25 aprile 2023.

Be ci si aspettava un dividendo a 2 cifre ma con una tassazione del 72% grazie a extraprofitti e un calo della produzione idroelettrica del 60% una certa delusione c'è. Per quest'anno da una parte si prevede ancora una insoddisfacente produzione idroelettrica ma, si spera spariranno le extratasse vista la normalizzazione dei costi per produzione da termoelettrico. Tutto sommato il titolo poteva reagire peggio.
 

Edf, sarebbe un errore vendere attività estere, Edison una pepita - Ceo​

Reuters | 17.02.2023 12:46
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Edf, sarebbe un errore vendere attività estere, Edison una pepita - Ceo

MILANO (Reuters) - I business internazionali di Edf hanno dato un contributo positivo agli utili della utility francese nel 2022 e sarebbe un errore per il gruppo cederli perché la società sta affrontando un momento difficile in Francia.
E' quanto ha detto il Ceo di Edf, Luc Remont.
Il manager ha aggiunto, nel corso di una conferenza stampa, che "sarebbe un errore credere che il gruppo possa fare a menodi attività internazionali come Edison che sono delle pepite".

Remont ha tuttavia sottolineato che non è necessario essere azionista di maggioranza nelle joint ventures con altri partner per sviluppare i propri business.
Il Cfo, Xavier Girre, ha detto che gli investimenti richiesti sugli esistenti impianti nucleari in Francia sono stimati a 33 miliardi di euro fra il 2022-28.

(Giancarlo Navach, editing Stefano Bernabei)
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intervista all'ad Monti su Repubblica dove evidenzia il peso e l'iniquità di una tassazione al 72% basata su presupposto dell'extratassa penalizzanti col confronto con 4 anni caratterizzati dalla pandemia oltrechè dalla distribuzione di gas non prodotto ma acquistato a prezzi di mercato. Ciò detto si riserva di proporre ricorso dopo aver considerato il comportamento di altri in proposito. Per quanto attiene alle prospettive si dimostra molto fiducioso; ricorda come vi sia stato un acquisto di oltre il 10% di nuova clientela e confida in un consolidamento di un mercato ora troppo frammentato e con la scomparsa di operatori minori messi in pesante crisi nello scorso anno.
 

L’idrogeno: vettore energetico essenziale per raggiungere il target europeo di neutralità climatica al 2050.​

Al centro della strategia europea di decarbonizzazione c’è l’idrogeno “verde”, l’idrogeno ottenuto dal processo di elettrolisi dell’acqua mediante elettrolizzatori alimentati da energia rinnovabile. L’obiettivo europeo è produrre 10 milioni di tonnellate di idrogeno verde al 2030 con una quota pari al 14% del mix energetico europeo entro il 2050.

Progetto Alboran: Puglia Green Hydrogen Valley​

Il progetto, in fase di sviluppo da parte di Edison, Snam, Saipem e Alboran Hydrogen prevede la realizzazione di tre impianti per la produzione di idrogeno verde a Brindisi, Taranto e Cerignola (Foggia) per una capacità complessiva di 220 MW, alimentati da impianti fotovoltaici dedicati per una potenza totale di 380 MW; è uno dei primi progetti di idrogeno verde su larga scala in Italia e potrà accelerare la diffusione di questo vettore nel mix energetico nazionale, contribuendo al raggiungimento del target europeo di neutralità climatica al 2050 per il quale l’idrogeno avrà un ruolo essenziale.

Produrre acciaio con idrogeno verde: l'accordo tra Edison Snam e Tenaris​

Edison ha avviato insieme a Tenaris e Snam un progetto per decarbonizzare una parte del processo produttivo dell'acciaieria Tenaris di Dalmine attraverso l'introduzione dell'idrogeno verde in sostituzione al gas naturale. Questo idrogeno verde sarà ottenuto tramite un elettrolizzatore da circa 20 MW alimentato da fonti rinnovabili, da installare presso lo stabilimento di Dalmine. L’iniziativa che consentirà di ridurre significativamente le emissioni di CO₂ legate alla produzione dell’acciaio, rappresenta un unicum: sarà la prima applicazione di idrogeno verde su scala industriale nel settore siderurgico in Italia.

Nasce Hydrogen Joint Research Platform​

La piattaforma creata da Fondazione Politecnico di Milano, insieme al Politecnico di Milano e a tre aziende fondatrici Edison, Eni e Snam ha l’obiettivo di promuovere studi e ricerche innovative su: produzione dell’idrogeno pulito, che comprende l’idrogeno verde e “low carbon”; soluzioni per il suo trasporto e relativi sistemi di accumulo avanzati; impieghi innovativi di tipo elettrochimico e termico in applicazioni residenziali, industriali e di trasporto; sviluppo di best practice per la progettazione e realizzazione delle infrastrutture per il trasporto e lo stoccaggio dell’idrogeno.

I tipi di idrogeno

La Fondazione Politecnico di Milano e il Politecnico di Milano insieme a Edison, Eni e Snam hanno dato vita a una piattaforma per lo sviluppo delle tecnologie legate all’idrogeno, nuovo vettore energetico per la decarbonizzazione​

Milano, 30 novembre 2021 - Una piattaforma di ricerca congiunta tra università e aziende per studiare lo sviluppo del vettore energetico che potrà dare un contributo decisivo al raggiungimento degli obiettivi climatici globali: l’idrogeno.
Nasce Hydrogen Joint Research Platform (Hydrogen JRP) creato dalla Fondazione Politecnico di Milano, insieme al Politecnico di Milano e a tre aziende fondatrici Edison, Eni e Snam.
Hydrogen JRP ha l’obiettivo di promuovere studi e ricerche innovative su: produzione dell’idrogeno pulito, che comprende l’idrogeno verde e “low carbon”; soluzioni per il suo trasporto e relativi sistemi di accumulo avanzati; impieghi innovativi di tipo elettrochimico e termico in applicazioni residenziali, industriali e di trasporto; sviluppo di best practice per la progettazione e realizzazione delle infrastrutture per il trasporto e lo stoccaggio dell’idrogeno.
L’intento è dare impulso alla creazione di una filiera idrogeno in Italia, per favorire la competitività delle aziende e la crescita di imprese high tech; Hydrogen JRP è aperto a tutte le imprese che vogliono sperimentare, con il supporto della prima università tecnica italiana e dei suoi laboratori, la ricerca e lo sviluppo di prodotti e servizi sull’idrogeno.
Per aumentarne l’impatto la piattaforma si avvarrà di un advisory board, organo di consulto strategico, che coinvolgerà i principali stakeholder istituzionali anche internazionali, per creare interesse e attrarre investimenti. Hydrogen JRP vuole cogliere la sfida della ricerca sull’idrogeno per costruire un ecosistema dell’innovazione. Saranno confermate nei prossimi mesi le adesioni al JRP di altre aziende interessate allo sviluppo della filiera dell’idrogeno. La struttura della piattaforma prevede che i soci stessi, a seconda del loro livello di adesione, propongano temi di ricerca verticali che favoriscano la creazione di know-how per l’industria italiana del settore.
L’idrogeno può diventare un protagonista centrale per fare fronte alle esigenze di progressiva decarbonizzazione in vari settori. Al fine di perseguire questa opportunità e promuovere la produzione e l’utilizzo dell’idrogeno, il nostro Paese ha tra i suoi obiettivi quello di supportarne la ricerca e lo sviluppo e completare tutte le riforme e regolamenti necessari a consentirne l’utilizzo, il trasporto e la distribuzione. La Strategia europea prevede, inoltre, un incremento nell'uso di idrogeno verde nel mix energetico che può arrivare fino ad oltre il 20 per cento entro il 2050. Ha precisato
Ferruccio Resta Rettore del Politecnico di Milano ha precisato "La transizione energetica è tra le più grandi sfide dei nostri tempi. Sono due i concetti chiave sui quali dobbiamo insistere: il rafforzamento di un percorso politico, di allineamento con le direttrici europee, che si basa su una fase di accompagnamento del sistema industriale; lo sviluppo di ricerca e formazione per posizionarci come punto di riferimento in termini tecnologici all'interno panorama internazionale. Perché questo accada abbiamo bisogno di tracciare un progetto comune che vede l'università al fianco delle imprese. Ecco perché Hydrogen Joint Research Platform, che oggi avviamo grazie alla partecipazione, alla capacità di ascolto e di innovazione di tre grandi imprese del settore, deve poter estendersi il più possibile al tessuto produttivo."
Andrea Sianesi, Presidente Fondazione Politecnico di Milano ha dichiarato: "Nella rivoluzione green europea l'idrogeno giocherà un ruolo importante, si tratta di un vettore energetico flessibile e potenzialmente ad impatto ambientale zero. Il governo italiano, inoltre, nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha riservato un ruolo rilevante proprio all’idrogeno per fare fronte alle esigenze di progressiva decarbonizzazione in vari settori. Come Fondazione Politecnico e in linea con la nostra missione di fare da ponte tra Accademia e tessuto produttivo, abbiamo ritenuto fosse strategico creare un centro di ricerca congiunto per favorire la costituzione di una filiera industriale associata allo sviluppo dell'idrogeno, che potesse contare sulla prima università tecnica italiana e su alcune delle più importanti imprese nel campo dell'energia per favorire l’innovazione, ma anche puntare su una ricerca d’eccellenza e su un trasferimento tecnologico efficace e di impatto per lo sviluppo del sistema paese”.
Giovanni Brianza, Executive Vice President Energy & Environmental Services Market di Edison, ha dichiarato: “L’idrogeno è un vettore energetico fondamentale per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione nel settore dei trasporti e dell’industria hard to abate. La grande sfida oggi è accelerarne lo sviluppo per renderlo economicamente sostenibile e per dare vita a una nuova filiera industriale che agisca da volano per l’economia italiana e affermi il valore delle nostre competenze a livello internazionale. Con la piattaforma di ricerca Hydrogen JRP con Politecnico di Milano, Eni e Snam, poniamo le basi per un importante lavoro comune e confermiamo il ruolo fondamentale che Edison ha nel settore dell’idrogeno e il suo impegno nel supportarne la ricerca e sviluppo”.
Francesca Zarri, Direttore Technology, R&D e Digital di Eni ha commentato: "La ricerca e sviluppo è uno dei pilastri su cui poggia la strategia di Eni volta al completo abbattimento delle emissioni di processi industriali e prodotti, nonché la chiave per una transizione energetica equa e di successo. Questo progetto si inserisce nella rete di collaborazioni con i migliori Atenei e Centri di ricerca nazionali e internazionali che Eni sta sviluppando con l'obiettivo di accelerare l'industrializzazione di tecnologie innovative in ambito decarbonizzazione e rinnovabili”.
Cosma Panzacchi, Executive Vice President Hydrogen di Snam, ha commentato: "Con l'adesione a Hydrogen JRP, Snam mira a contribuire alla crescita del sistema di ricerca e sviluppo per potenziare la filiera italiana dell'idrogeno con l'obiettivo di accelerarne la diffusione, anche grazie alle infrastrutture esistenti, e dare impulso alla transizione energetica. Questa iniziativa è in linea con l'impegno di Snam a supportare le tecnologie più promettenti dell'ecosistema idrogeno, attraverso progetti quali l'Hydrogen Innovation Center avviato in collaborazione con alcuni dei più importanti atenei italiani, come il Politecnico di Milano, e HyAccelerator, primo programma di accelerazione per startup dell'idrogeno gestito da un'azienda a livello globale".
 
COMUNICATO STAMPA


EDISON: 5 MILIARDI DI INVESTIMENTI PER ACCELERARE SUL PIANO RINNOVABILI AL 2030

Milano, 21 marzo 2023 – Edison accelera nella realizzazione di nuova capacità rinnovabile al servizio della decarbonizzazione del Paese, attraverso 5 miliardi di euro di investimenti per accrescere la capacità green installata del Gruppo dagli attuali 2 GW a 6 GW. Edison ha un parco di produzione altamente sostenibile e flessibile distribuito su tutto il territorio nazionale, con cui assicura circa il 7% della domanda di energia elettrica. Obiettivo del piano di sviluppo è di accrescere di 1 GW ulteriore l’installato eolico, quello fotovoltaico di 2 GW e di dedicare 1 GW allo sviluppo di rinnovabili per la produzione di idrogeno verde e ai sistemi di accumulo dell’energia (come le batterie e, in particolare, i pompaggi), indispensabili per il bilanciamento della rete e garantire il rilascio di energia green anche nelle ore di mancato funzionamento degli impianti rinnovabili.

«Rafforziamo il nostro impegno nell’accompagnare il Paese nella sfida della transizione energetica» dichiara Marco Stangalino, Executive Vice President e Direttore Power Asset Edison. «Stiamo implemetando un piano concreto di crescita organica, focalizzato sulla realizzazione di nuova capacità rinnovabile, e che integra le diverse fonti di produzione introducendo anche sistemi di flessibilità come i pompaggi e le batterie elettrochimiche, indispensabili per gestire l’intermittenza delle rinnovabili. Entro il 2030 la generazione green rappresenterà il 40% del nostro mix produttivo in uno sforzo importante di decarbonizzazione»

. Edison ha attualmente progetti eolici e fotovoltaici in corso di autorizzazione per circa 1.100 MW di potenza complessiva, principalmente al Centro-Sud Italia, di cui 500 MW di greenfield fotovoltaici e circa 600 MW di nuove realizzazioni eoliche (di cui una quota dedicata alle intergrali ricostruzioni).

A questi si aggiungono cantieri aperti per 92 MW di nuovo fotovoltaico (45 MW in Sicilia che entreranno in esercizio nel corso del 2023, e 47 MW in Piemonte) e circa 170 MW, già approvati, per la realizzazione di nuovi impianti in Campania, Puglia, Sicilia e Veneto. Recentemente la società ha anche ricevuto giudizio positivo di compatibilità ambientale da parte del Consiglio dei Ministri in riferimento al progetto di pompaggio idroelettrico da 270 MW presentato nel 2021, nel comune di Pescopagano in Basilicata. Inoltre, nel corso del 2023 il Gruppo prevede di accelerare ulteriormente il ritmo di sviluppo, attraverso l’avvio dell’iter autorizzativo per nuove installazioni da fonti rinnovabili (eolico e fotovoltaico) per 1400 MW, di cui circa 600 MW di integrali ricostruzioni di impianti eolici esistenti.

Ambito questo in cui Edison vanta un’esperienza unica, essendo stato uno dei primi operatori a effettuare il repowering di campi eolici esistenti. Un’attività che le è valsa il prestigioso riconoscimento Envision Gold, il massimo livello di rating per le infrastrutture sostenibili che attesta l’attenzione posta dalla società all’intero ciclo di vita degli impianti perché gli impatti sul territorio siano ridotti al minimo e perché venga creato valore condiviso nelle comunità locali che li ospitano.

Lo scorso anno Edison ha compiuto un passo in avanti nel percorso strategico di rafforzamento delle rinnovabili superando 1 GW di capacità eolica installata. La società si è confemata tra i leader di settore, 2 grazie alla realizzazione e messa in esercizio di un nuovo impianto eolico a Mazara del Vallo (TP) da 45 MW di potenza complessiva e l’acquisizione di un parco eolico da 66 MW in Campania, in provincia di Avellino, dove - sfruttando le sinergie con un altro impianto limitrofo appartenente al Gruppo - ha dato vita a uno dei parchi eolici più grandi d’Italia, con una potenza complessiva di 136 MW.

L’idroelettrico è il settore storico per Edison, che sul finire dell’800 ha costruito le prime centrali d’Italia sulle rive del fiume Adda, tutt’ora in funzione. Rappresenta un ambito in cui la società intende continuare a essere protagonista con impianti sia di grande taglia sia di piccola taglia, grazie a un patrimonio di competenze unico nella realizzazione e gestione degli impianti e a rapporti consolidati con le comunità e i territori in cui opera. Edison considera l’energia idroelettrica, che è l’unica fonte rinnovabile programmabile, un asset strategico per la transizione energetica.

Una revisione dell’attuale quadro normativo sulla durata delle concessioni idroelettriche permetterebbe di sbloccare investimenti complessivi da parte di tutti gli operatori per almeno 9 miliardi di euro aggiuntivi1 , di cui beneficerebbe una filiera industriale interamente italiana e che consentirebbero di incrementare la produzione da fonte idroelettrica, rendendola più efficiente. Negli ultimi anni, Edison ha investito oltre 200 milioni di euro nell’acquisizione e realizzazione di nuove centrali, portando il suo parco di produzione idroelettrico a oltre 120 impianti, di cui 80 di piccola taglia, per una potenza complessiva di circa 1 GW. L’anno scorso, ha inaugurato una nuova centrale idroelettrica sul fiume Sesia a Palestro, in provincia di Pavia, da 3.600 kW e aperto 2 nuovi cantieri sulla Dora Baltea, in Piemonte. Inoltre, nel 2022 la società ha acquisito 10 impianti che si trovano sui maggiori canali irrigui del Piemonte, con una potenza complessiva di circa 20 MW Nel 2022 Edison ha prodotto oltre 3.358 GWh di energia rinnovabile, pari al fabbisogno di circa 1.250.000 famiglie, consentendo di evitare l’emissione di 1,3 milioni di tonnellate di CO2.


*** Obblighi informativi verso il pubblico previsti dalla delibera Consob n. 119
 
COMUNICATO STAMPA


EDISON CHIUDE IL PRIMO TRIMESTRE 2023 CON RICAVI A 6,1 MILIARDI, EBITDA E UTILE IN CRESCITA RISPETTIVAMENTE A 544 MILIONI DI EURO E A 288 MILIONI DI EURO GRAZIE ALLA BUONA PERFORMANCE OPERATIVA

Milano, 5 maggio 2023 – Il Consiglio di Amministrazione di Edison, riunitosi ieri, ha esaminato il Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2023 che ha registrato una solida performance di tutti i business.
Nel primo trimestre dell’anno il Margine operativo lordo (EBITDA) è cresciuto a 544 milioni di euro (+52,4%) da 357 milioni di euro del primo trimestre del 2022.
A trainare la crescita è stato il contributo della produzione rinnovabile e il buon andamento delle vendite del segmento Gas&Power sul mercato finale, dopo un 2022 in forte sofferenza.
Il Gruppo Edison ha chiuso il primo trimestre 2023 con un utile netto pari a 288 milioni di euro da 27 milioni di euro nel primo trimestre del 2022, che includeva una prima stima del contributo straordinario previsto dal decreto “Taglia prezzi” (D.L. 21/2022).
L’indebitamento finanziario al 31 marzo 2023 si attesta a 169 milioni di euro da 477 milioni di euro del 31 dicembre 2022, in miglioramento grazie ai buoni risultati della gestione operativa che mette il Gruppo nelle condizioni di consolidare la sua posizione nei business della transizione energetica

Comunicati Price Sensitive - EDISON - Borsa Italiana
 
COMUNICATO STAMPA


EDISON CHIUDE IL PRIMO TRIMESTRE 2023 CON RICAVI A 6,1 MILIARDI, EBITDA E UTILE IN CRESCITA RISPETTIVAMENTE A 544 MILIONI DI EURO E A 288 MILIONI DI EURO GRAZIE ALLA BUONA PERFORMANCE OPERATIVA

Milano, 5 maggio 2023 – Il Consiglio di Amministrazione di Edison, riunitosi ieri, ha esaminato il Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2023 che ha registrato una solida performance di tutti i business.
Nel primo trimestre dell’anno il Margine operativo lordo (EBITDA) è cresciuto a 544 milioni di euro (+52,4%) da 357 milioni di euro del primo trimestre del 2022.
A trainare la crescita è stato il contributo della produzione rinnovabile e il buon andamento delle vendite del segmento Gas&Power sul mercato finale, dopo un 2022 in forte sofferenza.
Il Gruppo Edison ha chiuso il primo trimestre 2023 con un utile netto pari a 288 milioni di euro da 27 milioni di euro nel primo trimestre del 2022, che includeva una prima stima del contributo straordinario previsto dal decreto “Taglia prezzi” (D.L. 21/2022).
L’indebitamento finanziario al 31 marzo 2023 si attesta a 169 milioni di euro da 477 milioni di euro del 31 dicembre 2022, in miglioramento grazie ai buoni risultati della gestione operativa che mette il Gruppo nelle condizioni di consolidare la sua posizione nei business della transizione energetica

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Snam interessata a stoccaggio gas Edison, qualcosa si sta muovendo - AD​


05-05-2023 | 17:41
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Il logo di Snam è visibile all'esterno della sede a Roma

E' quanto ha detto l'AD di Snam, Stefano Venier.​

MILANO (Reuters) - Snam è interessata a rilevare il business dello stoccaggio di gas da Edison.
La decisione se e come vendere gli stoccaggi dipende da Edison e "qualcosa sta iniziando a muoversi", ha aggiunto.


(Francesca Landini, scritto da Giancarlo Navach, editing Alessia Pé)
 
Iniziasse a muoversi anche il titolo...
 
a2a ha aumentato del 20% la sua capacità idroelettrica rispetto allo scorso anno grazie alle recenti piogge; immagino che anche per noi si dovrebbe avere una forte ripresa del riempimento invasi.
 
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Notizie Radiocor

EDISON: AVVIA ARBITRATO CONTRO AMERICANA VENTURE GLOBAL SUL GAS LIQUEFATTO​

Per mancato rispetto contratti su consegne della commodity (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 07 giu - Si profila uno scontro legale tra Usa ed Europa attorno a un gigantesco terminale di liquefazione che sorge sulle coste della Louisiana. Da una parte c'e' l'azienda americana che ha appena costruito l'impianto, Venture Global, che e' specializzata sulle esportazioni di gas liquefatto, esplose a seguito della guerra in Ucraina. Dall'altra parte sei grandi societa' energetiche del Vecchio Continente che con il gruppo Usa avevano firmato accordi di approvvigionamento a lungo termine: BP, Shell, Galp, Repsol, la polacca Pgnig e l'italiana Edison, che fa parte del gruppo Edf.
L'oggetto del contendere sono i tempi eccessivamente lunghi della messa in esercizio del terminale di Calcasieu Pass Secondo quanto risulta a Radiocor, alcune delle societa' europee acquirenti di gas contestano un fatto molto semplice: tale ritardo avrebbe consentito a Venture Global di realizzare sovraprofitti di svariati miliardi di dollari nel 2022 e nel 2023. Come? Vendendo il gas sul mercato spot prevalentemente europeo (indicizzato alla borsa di Amsterdam, Ttf) e su quello asiatico, dove i prezzi la scorsa estate hanno toccato i massimi storici, anziche' onorare i contratti long term con gli acquirenti europei, che invece erano sulla base della indicizzazione americana (Henry Hub), caratterizzata da quotazioni di gran lunga inferiori, anche di 10 volte soltanto un anno fa. Per questo Foro Buonaparte ha avviato un arbitrato presso la Corte di Londra contro il gruppo Usa con una cospicua richiesta di risarcimento.
Interpellata sulla vicenda, Venture Global non si e' resa disponibile a commenti. Edison conferma che, come gia' comunicato dal gruppo Usa alla Ferc, le consegne del Gnl sono state posticipate al primo trimestre 2024 e che tale ritardo e' stato attribuito da Venture Global al prolungamento del commissioning. Foro Buonaparte ritiene tale ritardo ingiustificato e intollerabile: pertanto, a protezione dei propri diritti contrattuali, indica di non aver avuto altra scelta che iniziare a maggio scorso una procedura arbitrale, anche se non conferma o commenta l'ammontare dell'eventuale richiesta risarcitoria. Infine, Edison ribadisce l'impegno a soddisfare il fabbisogno dei clienti e a garantire la sicurezza del sistema energetico italiano grazie ad un portafoglio di approvvigionamenti gas diversificato e di lungo termine.
che
(RADIOCOR) 07-06-23 18:30:00
 
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