DubStep
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http://www.ilfattoquotidiano.it/201...rati-beni-per-20-milioni-ad-angelucci/638812/
"La legge vieta che un editore possa chiedere i contributi pubblici per più di una testata giornalistica. Ma Antonio Angelucci, deputato Pdl, questa norma l’avrebbe aggirata con un escamotage: società con sedi all’estero. L’imprenditore, padrone anche di un venticinque cliniche, nell’aprile dell’anno scorso per questo aveva subito una maxi multa dal Consiglio di Stato, 103mila euro, per aver violato l’obbligo di comunicare il controllo delle società editrici dei quotidiani Libero e Il Riformista almeno dal 2006 al 2010. Oggi invece a bussare alla porta dell’imprenditore-deputato è arrivata la Guardia di Finanza con l’ordine di sequestrare beni per un valore di circa 20 milioni di euro riconducibili alla sua famiglia.
Il provvedimento è stato firmato dal giudice per le indagini preliminare di Roma su richiesta del procuratore aggiunto Francesco Caporale e dei pubblici ministeri Corrado Fasanelli e Francesco Dall’Olio. L’affaire da violazione amministrativa si è trasformato in un’indagine penale e Angelucci risponde di falso e truffa aggravata. "
Ma cazz, a parte il trucco per beccare i soldi più volte, ma proprio il fatto di dare soldi pubblici a società con sedi all'estero mi pare un sderonzata...
MAGIC ITALY
"La legge vieta che un editore possa chiedere i contributi pubblici per più di una testata giornalistica. Ma Antonio Angelucci, deputato Pdl, questa norma l’avrebbe aggirata con un escamotage: società con sedi all’estero. L’imprenditore, padrone anche di un venticinque cliniche, nell’aprile dell’anno scorso per questo aveva subito una maxi multa dal Consiglio di Stato, 103mila euro, per aver violato l’obbligo di comunicare il controllo delle società editrici dei quotidiani Libero e Il Riformista almeno dal 2006 al 2010. Oggi invece a bussare alla porta dell’imprenditore-deputato è arrivata la Guardia di Finanza con l’ordine di sequestrare beni per un valore di circa 20 milioni di euro riconducibili alla sua famiglia.
Il provvedimento è stato firmato dal giudice per le indagini preliminare di Roma su richiesta del procuratore aggiunto Francesco Caporale e dei pubblici ministeri Corrado Fasanelli e Francesco Dall’Olio. L’affaire da violazione amministrativa si è trasformato in un’indagine penale e Angelucci risponde di falso e truffa aggravata. "
Ma cazz, a parte il trucco per beccare i soldi più volte, ma proprio il fatto di dare soldi pubblici a società con sedi all'estero mi pare un sderonzata...
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