Emilio Vedova

A volte parliamo allegramente di determinati teleimbonitori che ci fanno divertire con le loro frasi e performance;ma una cosa pronunciata da uno di essi mi ha fatto riflettere e ricondotto a ciò che potrebbe essere molto spesso una problematica comune alla produttività di molti artisti del nostro paese.
La produzione degli esordi e dei primi anni di carriera,dove l'artista,non toccato minimamente dall'aspetto economico,combatte con se stesso per estrapolare il proprio pensiero e riportarlo permanente sulla tela;il periodo della carriera fiorente dove aimè la stragrande maggioranza degli artisti con una propria tecnica ed espressione già affermata e ben delineata sforna opere a go go,spesso di qualità inferiore alle proprie capacità,solo per allargare il giro economico.Queste problematiche a lungo andare vanno a pesare sullo spessore e sui relativi aspetti del mercato.
Ho ricondotto questo discorso leggendo i post su Vedova,cosa che ritengo valga anche per Schifano.Che pur essendo a mio parere artisti eccellenti vengono intaccati da questi aspetti (per non parlare poi delle fondazioni dove non si capisce un bel niente).
 
Basta vedere il Vedova in vendita da Porro per capire molte cose sulla differenza fra quadri "veri" come quello e altre cose :rolleyes:
 
A volte parliamo allegramente di determinati teleimbonitori che ci fanno divertire con le loro frasi e performance;ma una cosa pronunciata da uno di essi mi ha fatto riflettere e ricondotto a ciò che potrebbe essere molto spesso una problematica comune alla produttività di molti artisti del nostro paese.
La produzione degli esordi e dei primi anni di carriera,dove l'artista,non toccato minimamente dall'aspetto economico,combatte con se stesso per estrapolare il proprio pensiero e riportarlo permanente sulla tela;il periodo della carriera fiorente dove aimè la stragrande maggioranza degli artisti con una propria tecnica ed espressione già affermata e ben delineata sforna opere a go go,spesso di qualità inferiore alle proprie capacità,solo per allargare il giro economico.Queste problematiche a lungo andare vanno a pesare sullo spessore e sui relativi aspetti del mercato.:

confused: concordo pienamente, vale anche per il resto.............o non avevo ragione caro antenucci,comunque , vediamo anche i grandissimi
della contemporaeneità, che prima si fanno la fama magari scioccando e poi
vendono le cartine..............o no:confused:
 
Ultima modifica:
Vedova per me è il più bravo ed importante artista informale italiano assieme ad Afro e come per tutti i big bisogna fare un distinguo tra opere di serie A, di serie B o C.
Per le opere importanti secondo me c'è poco da commentare a prescindere che siano vendute in galleria, aste o televendite.:)
 
concordo pienamente, vale anche per il resto.............o non avevo ragione caro antenucci,comunque , vediamo anche i grandissimi
della contemporaeneità, che prima si fanno la fama magari scioccando e poi
vendono le cartine..............o no:confused:

Egregio Priapo
Certo è un discorso rivolto a tutti gli artisti.
Però non bisogna generalizzare,magari c'è anche chi all'inizio produce opere minori e poi maturando affina la sua tecnica sfornando dei capolavori;e chi anche parte col botto e poi non si sa che fine ha fatto perchè in realtà in arte non ha apportato nulla se non il fatto di un periodo di notorietà dato dai media dell'arte.
 
Sembra che il mercato di Vedova sia stato in continuativa ascesa, fintanto che l'artista era in vita poi, un po' a causa della prepotente invasione delle piccole opere su carta,
una diminuizione di personali e monografie importanti e non ultima, la crisi degli ultimi due o tre anni, hanno fatto si che il suo mercato entrasse in stallo, dopodiché in calo.

Ricordo del suo record in un'asta di Farsetti, dove raggiunse i 470/480mila €, credo fosse il 2003, per un'opera degli anni'60.

Vedova ha prodotto troppo, specialmente negli ultimi 20 anni e, come è successo a tanti, ha subito il ritorno a galla delle tante opere minori, anche di qualità.
Resta il fatto che si tratta sempre di uno dei più importanti artisti informali italiani e questo nessuno, neanche il mercato, può cancellarlo.

Ci vorrebbe che la fondazione si desse una svegliata ed organizzasse un grande evento, senza dover aspettare di commemorare i 10 anni dalla scomparsa o i 100 dalla nascita :mad:
 
ancora su vedova ....

Un dialogo inedito fra l’artista e Luigi Meneghelli, con parole che risalgono al 1984.

“Il mio rapporto con l’opera è un rapporto di grandissimo malessere. Dipingere vuol dire trovarsi sempre senza fissa dimora, con i diavoli alle spalle che spingono avanti la tua mano, il tuo braccio, tutto il tuo corpo. Chissà che cosa si registra alla fine sulla tela: sgorbi, lava, sesso, impossibilità, sbarre, segni… un territorio imprendibile che mi cambia in continuazione davanti agli occhi come fosse abitato da un animismo tremendo”.


“La tela è uno strano partner. Tu ci batti addosso e dentro e tutta questa saga di scritture diventa un fatto organico, pulsante. È da cinquant’anni che io inseguo la vertigine di un rapporto totale con l’opera, la passione di sentirmi addosso tutta la peste, le stanchezze, lo sforzo di un’azione portata sempre ai limiti.”


“L’opera poi diventa un campo dove l’artista compie insoliti incontri… una latenza di fendenti, di attacchi, di affondi. C’è un vero termine, un momento della compiutezza? Senti solo che non puoi più andare oltre, che devi staccare… Ma subito ti arrivano questi angeli maledetti che ti dicono che tutto sommato è stato un altro giorno sbagliato.”
 

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""un territorio imprendibile che mi cambia in continuazione davanti agli occhi come fosse abitato da un animismo tremendo ""

questo è quello che provo davanti alla opere del Maestro.
immenso Vedova
 
Cari amici,
concordo con voi sulla grandezza di Emilio Vedova.
A mio avviso egli rappresenta la concreta incarnazione della poetica informale.. La potenza, il vigore, la prestanza.. L'arte che si diffonde sulla tela attraverso l'azione dell'artista..
Tuttavia la vasta quantità di opere presenti sul mercato rendono effettivamente difficoltosa una sua ascesa, considerato che quelle minori si vendono per poche decine di migliaia di euro..
Peraltro, se abbiniamo detta problematica all'ulteriore fatto che il mercato italiano è prettamente "provinciale", ecco che il danno è fatto.. All'estero Vedova è appena conosciuto.. L'Action Painting soppianta l'informale, proprio come gli impressionisti spazzano via i Macchiaioli..
Triste verità.. Non siamo in grado di sostenere i nostri grandi artisti..
 
ci ha messo anche del suo il maestro con una irrecuperabile ripetizione di sé che puo affermare un segno ma certo non é sintomo di massima intelligenza ahinoi né di onestà creativa :o
per non parlare delle retrodatazioni :censored:
 
ci ha messo anche del suo il maestro con una irrecuperabile ripetizione di sé che puo affermare un segno ma certo non é sintomo di massima intelligenza ahinoi né di onestà creativa :o
per non parlare delle retrodatazioni :censored:

ho avuto il privilegio di uno scambio epistolare con il maestro alcuni mesi prima della sua morte e sarà perchè lo stimo come artista e come persona che invito ad una maggiore cautela nei giudizi e a minore superficialità nel valutare l'opera di un artista cercando di osservarlo non solo con l'abito del collezionista ma anche e soprattutto con quello dell'amante dell'arte.
 
anch' io stimo molto emilio vedova.
Purtroppo qui molti scrivono molte persone che di arte capiscono quanto io di motori.
 
anch' io stimo molto emilio vedova.
Purtroppo qui molti scrivono molte persone che di arte capiscono quanto io di motori.

caschi male con me :D
ho conosciuto bene il maestro, la gentile annabianca ed ho un suo plurimo :cool:

ma evidentemente la verità fa male :D
 
Bene visto che non ti piace, sarei disponibile a liberartene.

:D
 
mi piace assai caro 2011 :cool:

ma non il vedova degli anni 70, 80, 90, 2000 KO!

circa talune perplessità che ho evidenziato faccio miei i commenti sulla stampa degli esperti sotheby's recentemente apparsi :o
ma del resto é cosa già emersa piu volte su questo forum :wall: e non mi pare il caso di insistere oltre

buona giornata :bye:
 
non ci sono dubbi che i plurimi siano il top potendo permetterselo.
non disprezzerei le opere fino agli anni 80 comunque.
 
fino a qualche anno fa
Emilio Vedova riempiva pagine e pagine
del FOL

Ora non più....

tanto vale comunque ricordarlo, no?;)

Fidesarte:
336

VEDOVA EMILIO
Venezia 1919 - 2006

Studio per figure in gondola 1945
tempera su carta
28x37,5 cm
firma data e titolo in basso a sinistra
autentica della Fondazione Emilio e Annabianca Vedova nr. Aut. 317 su foto
 

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Non fa più le cifre di un tempo
ma quando passano belle opere
le aggiudicazioni ci sono:

Lot 121 - Galleria Pananti, Florence (December 14, 2013)
Autori Moderni e Contemporanei, Grafica ed Edizioni (Sale 95)
€ 100,000 EUR
Materials:
oil on canvas
38.86 in. (98.70 cm.) (height) by 38.86 in. (98.70 cm.) (width)
Description:
authentication on photo from Fondazione Emilio e Anna Bianca Vedova, num. 236, signed by artist
 

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Plurimi il Top in assoluto e complimentissimi a zauberberg ! Vedova un grandissimo ma non si e' evoluto nella produzione ,troppo legato ai mercanti veneti ,ultimi "colpi di coda " (passatemi il termine ) in qualche opera anni 80 ' ,periodo molto tenuto in considerazione dalla fondazione ! Io ne ho posseduto uno ,molto grande anni 80' , e' stato nel salone per un anno e poi e' stato vittima di un cambio/permuta !
 
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