Enel, merger a debito positivo per crescita eps -analisti
MILANO, 20 marzo (Reuters) - Una acquisizione finanziata con debito in tempi brevi da parte di Enel sarebbe positiva per i fondamentali della società.
Lo scrivono in due distinte note di ricerca Goldman Sachs e Jp Morgan.
Secondo Goldman, anzi, un ritardo nel lancio della prospettata opa su Suez > sarebbe negativo.
"A nostra opinione, dato il significativo beneficio potenziale in termini di crescita degli eps e di minor costo del capitale in caso di un'opa tutta in contanti - e in assenza di un'opzione alternativa per l'utilizzo del capitale in eccesso - vedremmo come negativo un ritardo nel processo di un'eventuale offerta su Suez".
Jp Morgan calcola che una nuova struttura della leva finanziaria provocata da una acquisizione finanziata con debito e il conseguente aumento degli eps aumenterebbe la valutazione di Enel basata sul discounted dividend model (DDM) di 0,43 euro, pari al 6%. "Anche se questa analisi è troppo semplicistica, ... vediamo una ragione in più per Enel di perseguire una acqusizione strategica".
Se a breve i mercati apprezzano le aspettative di merger in chiave di crescita degli eps, in una prospettiva più di lungo termine "i timori su un possibile prezzo eccessivo pagato e il peggioramento delle condizioni nel mercato della generazione ci portano a restare neutrali", conclude la nota JP Morgan. Quanto ai risultati 2005 del gruppo energetico, che verranno diramati il 23 marzo, Goldman scommette su un dividendo di 0,44 euro. Il titolo alle 11,02 è piatto a 6,99 euro.
MILANO, 20 marzo (Reuters) - Una acquisizione finanziata con debito in tempi brevi da parte di Enel sarebbe positiva per i fondamentali della società.
Lo scrivono in due distinte note di ricerca Goldman Sachs e Jp Morgan.
Secondo Goldman, anzi, un ritardo nel lancio della prospettata opa su Suez > sarebbe negativo.
"A nostra opinione, dato il significativo beneficio potenziale in termini di crescita degli eps e di minor costo del capitale in caso di un'opa tutta in contanti - e in assenza di un'opzione alternativa per l'utilizzo del capitale in eccesso - vedremmo come negativo un ritardo nel processo di un'eventuale offerta su Suez".
Jp Morgan calcola che una nuova struttura della leva finanziaria provocata da una acquisizione finanziata con debito e il conseguente aumento degli eps aumenterebbe la valutazione di Enel basata sul discounted dividend model (DDM) di 0,43 euro, pari al 6%. "Anche se questa analisi è troppo semplicistica, ... vediamo una ragione in più per Enel di perseguire una acqusizione strategica".
Se a breve i mercati apprezzano le aspettative di merger in chiave di crescita degli eps, in una prospettiva più di lungo termine "i timori su un possibile prezzo eccessivo pagato e il peggioramento delle condizioni nel mercato della generazione ci portano a restare neutrali", conclude la nota JP Morgan. Quanto ai risultati 2005 del gruppo energetico, che verranno diramati il 23 marzo, Goldman scommette su un dividendo di 0,44 euro. Il titolo alle 11,02 è piatto a 6,99 euro.