Enel - only news n. 2

Enel: S&P valuta "BBB-" emissione bond ibridi fino a 2 mld​

ROMA (MF-DJ)--S&P Global Ratings ha assegnato oggi il rating a lungo termine "BBB-" ai prestiti obbligazionari non convertibili, sotto forma di titoli subordinati ibridi, emessi da Enel. "Prevediamo che l'emissione di Enel sara' un'offerta in doppia tranche fino a 1,75 mld di euro e prevediamo che complessivamente gli ibridi con contenuto azionario intermedio in circolazione saranno pari a circa il 6% della capitalizzazione della societa' (6,2 mld nozionali previsti alla fine del 2022)", si legge nel comunicato dell'agenzia. "Consideriamo questa operazione come una transazione di gestione delle passivita' che consentira' a Enel di sostituire, soggetto all'importo finale raccolto, parte dei suoi 750 mln esistenti, 2,5% ibridi richiamabili per la prima volta nell'agosto 2023 e, parte dei suoi 1,25 mld usd, 8,75% di titoli ibridi (936 mln di euro scambiati) richiamabili a settembre 2023. Di conseguenza, ora consideriamo minima la parte del contenuto azionario dell'ibrido di agosto 2023 e dell'ibrido di settembre 2023 che viene rifinanziato. Questo non cambia la nostra visione dell'intenzione di Enel per quanto riguarda gli altri ibridi nella sua struttura di capitale". Il 14 dicembre scorso il Consiglio di amministrazione di Enel ha autorizzato l'emissione, entro il 31 dicembre 2023, di uno o piu' prestiti obbligazionari non convertibili, sotto forma di titoli subordinati ibridi, anche di natura perpetua, per un importo massimo complessivo pari al controvalore di 2 mld di euro, da collocare esclusivamente presso investitori istituzionali, europei ed extra-europei, anche attraverso "piazzamenti privati" (c.d. private placements). gug (fine) MF-DJ NEWS

09/01/2023 12:05
 

Enel, è ibrida la prima emissione dell’anno. Rendimento oltre il 7%​

di Angela Zoppo

Il gruppo torna sul mercato delle obbligazioni perpetue con un bond in due tranche riservato a investitori istituzionali​


Enel ha avviato il collocamento di un bond ibrido in due tranche, entrambe perpetue: la prima ha l’opzione callable a partire da cinque anni e cinque mesi, mentre per la seconda l’eventuale rimborso anticipato scatterà dopo otto anni e cinque mesi.
Le prime indicazioni di rendimento sono in area 7,125% per la prima tranhce e in area 7,625% per la seconda. A gestire il collocamento è un consorzio di banche composto da Bnp Paribas, BofA, Credit Agricole, Citi, Deutsche Bank, Goldman Sachs, Hsbc, Imi-Intesa Sanpaolo, Jp Morgan, Mizuho, Morgan Stanley, Mufg, NatWest, Santander, Société Générale, Smbc e UniCredit.

Bond ibridi fino a 2 miliardi di euro​

Il cda di Enel aveva autorizzato a dicembre scorso l'emissione, entro il 31 dicembre 2023, di uno o più prestiti obbligazionari non convertibili, sotto forma di titoli subordinati ibridi, anche di natura perpetua, per un importo massimo complessivo di 2 miliardi di euro, da collocare esclusivamente presso investitori istituzionali, europei ed extra-europei, anche attraverso piazzamenti privati. I nuovi prestiti consentiranno a Enel di rifinanziare le scadenze di alcuni prestiti obbligazionari ibridi in circolazione.

L’ultima emissione ibrida nel 2021​

Enel ha lanciato una precedente emissione non convertibile subordinata ibrida perpetua multitranche destinata a investitori istituzionali a marzo 2021, per un ammontare complessivo di 2,25 miliardi di euro, ricevendo richieste in esubero per 3,5 volte l’offerta, per un ammontare di 7,8 miliardi di euro. Ma è a partire dal 2013 che Enel ha fatto il suo esordio nel mercato delle obbligazioni ibride e a settembre 2020, per ottimizzare il rifinanziamento del proprio portafoglio obbligazionario di bond ibridi, ha emesso un prestito obbligazionario ibrido subordinato, non convertibile e perpetuo, lanciando poi un’operazione di consent solicitation rivolta ai portatori di alcuni prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi in circolazione, per allineare termini e condizioni di questi ultimi a quelli del prestito.

Orario di pubblicazione: 09/01/2023 11:51
Ultimo aggiornamento: 09/01/2023 15:56
 

Enel: ordini oltre 11,25 mld per bond alla chiusura di entrambi i libri (fonti)​

MILANO (MF-DJ)--Ordini sopra quota 11 miliardi di euro per il bond dual tranche di Enel alla chiusura dei libri combinati. E' quanto si apprende da fonti che aggiungono che la taglia attesa e' fino a 1,7 mld di euro. Si tratta di un'emissione obbligazionaria subordinata perpetua. Dalle prime indicazioni alla chiusura dei libri emerge un rendimento nell'area di 6,625% per l'emissione richiamabile dopo 5 anni e 5 mesi e nell'area del 7% per quella richiamabile dopo oltre 8 anni. I bond garantiranno cedola fissa annuale fino alla prima possibile data di richiamo (dopo oltre cinque e dopo oltre otto anni) e sara' quotato a Dublino. Il consiglio di amministrazione di Enel il 14 dicembre aveva autorizzato l'emissione di uno o piu' prestiti obbligazionari non convertibili da collocare esclusivamente presso investitori istituzionali, europei ed extra-europei, anche attraverso piazzamenti privati (private placement). I nuovi prestiti consentiranno a Enel di rifinanziare le scadenze di alcuni prestiti obbligazionari ibridi in circolazione. cce MF-DJ NEWS

09/01/2023 13:48
 

ENEL: SALVINI, SITUAZIONE CRITICA DA ATTENZIONARE, SERVE PIANO LUNGO TERMINE​

"Abbiamo ereditato una situazione non brillante' (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Brescia, 09 gen - Nel panorama delle grandi aziende italiane, 'ci sono situazioni critiche, penso alla situazione di Tim e di Enel, che dovranno essere assolutamente attenzionate, valutate e accompagnate, perche' abbiamo ereditato una situazione non brillante'. Cosi' il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, a margine di un evento nel bresciano. Secondo il leader della Lega, 'sia Tim che Enel hanno bisogno di un grande piano a medio-lungo termine, cosa che, evidentemente, e' mancata nell'ultimo periodo'.
Enr-
(RADIOCOR) 09-01-23 17:41:41 (0436) 5 NNNN
 

Top Manager Reputation: Starace primo, Messina e Descalzi sul podio​

MILANO (MF-DJ)--Il 2022 ha visto la consacrazione del nuovo ruolo dei top manager, sempre piu' guida per l'intero Paese. Negli ultimi dodici mesi, un contenuto su due (46%) e' stato infatti riferito alla sfera della Leadership: in un contesto di grande fermento, l'Italia ha guardato a loro in cerca di una direzione. Si prenda ad esempio il loro ruolo giocato nella crisi economico-energetica. Sul finire dell'anno, poi, l'attenzione mediatica verso i top manager ha continuato la sua ascesa (+31% rispetto a novembre). A dicembre Francesco Starace (81,81) sale di due posizioni, guadagnando il vertice della classifica Top Manager Reputation, l'osservatorio permanente di Reputation Science. L'ad di Enel ha presentato il piano strategico 2023-2025 e commentato i 60 anni dell'azienda, che ha anche raggiunto il suo punteggio piu' alto di sempre nel Dow Jones Sustainability World Index. Al secondo Carlo Messina (79,66), Ceo di Intesa Sanpaolo, incoronata "Banca dell'anno in italia" dalla prestigiosa testata britannica The Banker e apprezzata per le sue politiche di attenzione alle risorse umane. Chiude il podio l'ad di Eni Claudio Descalzi (79,50), tornato a parlare di sicurezza e indipendenza energetica. Per la reputazione dei leader d'azienda rimane centrale il tema Esg, pur se in leggera flessione. Nel fashion e' il caso di Giorgio Armani (78,66) con la sua sfilata "green" e di Brunello Cucinelli (77,18), premiato con il Neiman Marcus Award per aver reso il lusso piu' "umano". Salgono in posizione 5 e 6 due protagonisti del cluster energia, Renato Mazzoncini di A2A (78,66) e Stefano Donnarumma di Terna (77,28), protagonista di un momento definito "storico" dal Governo per l'ok dell'UE al co-finanziamento della nuova interconnessione elettrica Italia-Tunisia. Si conferma in testa al cluster trasporti l'ad di Ferrovie dello Stato Luigi Ferraris (74,69), +2 posizioni, nominato Businessman of the Year da Fortune Italia. Nona posizione per Matteo del Fante (71,19), ad di Poste italiane, che riceve la certificazione Equal Salary ed entra negli indici di sostenibilita' Dow Jones per il quarto anno consecutivo. Al decimo Andrea Orcel di UniCredit (71,02), stabili Elkann (70,53), Rosso (69,06) e Cairo (68,66). Guadagna una posizione l'ad di Tim Pietro Labriola (68,02), seguito da Alessandro Benetton (65,95). A ridosso della Top 100 (www.topmanagers.it) movimenti in crescita di Lucia Calvosa (Eni) e Paolo Luigi Merli (Erg). com/alb alberto.chimenti@mfdowjones.it (fine) MF-DJ NEWS

10/01/2023 12:20
 

Enel: l'Argentina vuole Edesur (MF)​

ROMA (MF-DJ)--Spunta anche lo Stato per rilevare Edesur, controllata argentina che Enel ha messo in vendita nell'ambito del piano di dismissioni che prevede l'addio al Paese. Valutata dal mercato circa 250 milioni di dollari, la societa' e' attiva nella distribuzione di energia nell'area di Buenos Aires, e adesso avrebbe acceso l'interesse anche di un potenziale azionista pubblico, stando alle dichiarazioni di Walter Martello, manager dell'Enre, l'ente nazionale argentino per la regolazione del mercato elettrico, in pratica l'Arera argentina. Trattandosi di una societa' che appartiene a una quotata c'e' pero' attenzione a non snaturare l'operazione, assicurano a MF-Milano Finanza fonti finanziarie vicine al dossier. Nell'Argentina di Alberto Fernandez, in altre parole, non ci sarebbe la volonta' di replicare la politica di nazionalizzazioni estreme come quelle volute da Cristina Kirchner, culminata nell'esproprio della filiale argentina di Repsol. Va ricordato che lo stesso Fernandez, capo di gabinetto del Consiglio dei ministri, si dimise dalla carica dopo 7 mesi, a luglio 2008, proprio per reazione a decisioni economiche poco ortodosse dell'allora presidente Kirchner. Anche adesso che la vedova di Nestor ricopre l'incarico di vicepresidente i rapporti tra i due sono tutt' altro che idilliaci. "Lo Stato puo' rilevare un distributore a patto che venga approvata una norma, un atto amministrativo e che l'operazione non causi una controversia nell'Icsid, l'organo di risoluzione delle controversie della Banca mondiale", ha precisato Martello. red fine MF-DJ NEWS

11/01/2023 08:08
 

Starace (Enel): non esistono alternative all’auto elettrica. Per Equita il debito può scendere più del previsto​

di Luca Carrello
tempo di lettura 2 min

I dati corroborano le dichiarazioni dell’ad di Enel: nel 2030 più del 50% dei mezzi saranno elettrici. Prosegue intanto il piano di cessione di attività all’estero per ridurre il debito. Per Equita sarà un catalizzatore per il titolo​


“Non esistono alternative, questa tecnologia soppianta il motore a combustione. Lentamente, ma lo fa. E le date che emergono dall’Unione europea e altrove sono realistiche”. A dirlo è l’amministratore delegato di Enel, Francesco Starace. Il ceo è intervenuto alla presentazione dello studio 100 Italian E-Mobility Stories 2023, realizzato da Fondazione Symbola ed Enel X Way. “L’ingresso di un marchio come Ferrari nella mobilità elettrica è un segnale forte. Ma non è solo l’auto elettrica”, sottolinea il top manager, “dietro c’è un concetto di mobilità pubblica più profondo, che va al di là delle considerazioni di tipo ambientale. Servirà un pizzico di coraggio e non è vero che si perdono posti di lavoro. Al contrario, se ne creano di più”.

Titolo più attraente con la riduzione del debito


Oltre a puntare sulla mobilità elettrica, Enel sta portando avanti il piano di cessione di attività all’estero per ridurre il debito. Secondo quanto riportato da MF-Milano Finanza, anche il governo Argentino - oltre all’imprenditore e azionista Bemberg - sarebbe interessato a rilevare gli asset della distribuzione elettrica della controllata Edesur. In scia a questa indiscrezione, la mattina dell’11 gennaio il titolo Enel scambia a 5,63 euro (+1,70%), con Equita che mantiene il rating buy e il target price a 6,6 euro. “Nel piano strategico Enel è prevista una valorizzazione a zero per gli asset argentini”, scrive la Sim che vede, quindi, potenziale upside sul processo di de-leverage in caso di negoziazioni proficue. Il processo di cessione (12,2 miliardi previsti nel 2023) è fondamentale nel piano relativamente al tema del de-leverage e della semplificazione societaria. “Stimiamo il debito di Enel a 60 miliardi a fine 2022 rispetto ai 68 miliardi dei primi nove mesi dell’esercizio, anche grazie alla chiusura delle cessioni per 5,6 miliardi e alla riduzione del capitale circolante per il recupero delle poste regolatorie. Riteniamo che la riduzione del debito di gruppo sia un catalyst positivoper il titolo”.

Nel 2030 più del 50% delle auto saranno elettriche


Alla presentazione dello studio 100 Italian E-Mobility Stories 2023, a cui ha partecipato anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, sono stati raccontati cento casi di successo della filiera italiana dell’e-mobility: dal design alla componentistica per auto, dai servizi di sharing alle batterie, fino alle infrastrutture di ricarica. Inoltre, sono stati esposti i numeri che testimoniano i passi da gigante della mobilità elettrica. “Attualmente nel mondo circolano quasi 20 milioni di veicoli elettrici per passeggeri, 1,3 milioni di mezzi elettrici commerciali e oltre 280 milioni di ciclomotori, scooter e motocicli elettrici. Le stime recenti prevedono al 2030 una quota di mercato globale per le auto elettrificate superiore al 50%, trainato dalle tecnologie Battery Electric Vehicle”, si legge nel report. I principali mercati sono la Cina e l’Europa: quest’ultima nel 2021 ha registrato un aumento del 65,7% delle immatricolazioni di auto elettriche o a bassissime emissioni (Ecv) rispetto al 2020 e ha visto a dicembre le vendite di veicoli elettrici sorpassare per la prima volta quelle dei veicoli diesel. La Germania si conferma il principale mercato europeo, con 682mila immatricolazioni, seguita da Regno Unito (306mila) e Francia (303mila). L’Italia ha chiuso il 2021 con un aumento delle vendite di auto elettrificate (ibride ed elettriche) del 199% rispetto all’anno precedente, raggiungendo il 38,4% del totale immatricolato. Guardando alle immatricolazioni delle auto Bev da gennaio a ottobre 2022, il mercato italiano registra 39.400 unità, con la Fiat 500E ancora in cima alla top 5 delle Bev più vendute nel Paese (5.585 unità ad ottobre 2022).

Orario di pubblicazione: 11/01/2023 12:02
Ultimo aggiornamento: 11/01/2023 15:35
 

ENEL X WAY, RIPA: "ITALIA PRONTA A RAGGIUNGERE I TARGET 2030 SUL FRONTE DELLA MOBILITÀ ELETTRICA"​

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(Teleborsa) - "Bisogna fare sistema per incentivare l'innovazione e portare la mobilità elettrica alla portata di tutti". Questo il messaggio lanciato da
Elisabetta Ripa, responsabile Enel X Way, in occasione della quarta edizione dello studio "100 Italian E-Mobility Stories 2023",presentato da Fondazione Symbola, Enel ed Enel X Way oggi a Roma, presso l'Associazione Civita.

Stime recenti prevedono al 2030 una quota di mercato globale per le auto elettrificate superiore al 50%. L'Italia
è pronta ad affrontare questa transizione?


"Sicuramente l'Italia si sta affacciando con curiosità alla mobilità elettrica e sarà sicuramente pronta per raggiungere
quegli obiettivi e quei target. Come sempre avviene siamo magari un pochino più lenti nell'adozione dell'innovazione ma poi acceleriamo e troviamo grandissima curiosità da parte del mercato e soprattutto grandissima attenzione da parte delle istituzioni".

Il mercato, sempre secondo le stime, sarà trainato principalmente dalle tecnologie a motore elettrico a batteria ricaricabile. In tale scenario Enel X Way svolge un ruolo da protagonista in Italia e non solo. Quali per voi le principali sfide?

"Noi siamo il principale operatore in termini di crescita sul mercato della mobilità elettrica e di tutto quello che è a supporto della mobilità del futuro. Siamo sicuramente interessati ad ampliare anche lo scope della nostra presenza non soltanto nel mondo delle quattro ruote ma anche nell'ambito della nautica e di quelli che saranno i nuovi strumenti e le nuove modalità di trasporto, quindi sicuramente giochiamo un ruolo da protagonisti".

(TELEBORSA) 11-01-2023 18:06
 
che succede......come mai ritraccia?
 

Enel: Starace; 2 mld impatto crisi su conti, ma reagito bene (Sole 24 Ore)​

ROMA (MF-DJ)--"La societa' ha avuto un impatto di 2 mld di euro sui conti, che abbiamo assorbito perche' abbiamo avuto creazione di valore in altri settori di business. E questo nonostante il fatto che noi, al pari di altre utility, stiamo finanziando le misure dei governi per calmierare le tariffe, come la sospensione degli oneri di sistema. Sono oneri che oggi anticipano le utility e questo ha fatto aumentare il circolante (e quindi il debito di Enel) di circa 8 mld". Lo afferma l'ad di Enel, Francesco Starace, in un'intervista al "Sole 24 Ore". "Considerando quello che e' successo, con la guerra e quello che i governi hanno fatto nell'emergenza di quei mesi, abbiamo reagito bene - spiega il manager -. Avremmo potuto fare un errore, che alcuni hanno fatto, di riversare sui clienti l'ondata di rialzo dei prezzi. Tutti i nostri clienti con contratti a prezzo fisso, circa 10 milioni in Italia, e 5 o 6 in Spagna, non hanno avuto impatto dalla crisi energetica durante la durata del loro contratto. Abbiamo assorbito questo effetto, uno sforzo che ci e' stato riconosciuto dai nostri clienti che sono rimasti con noi". gug (fine) MF-DJ NEWS

13/01/2023 08:49
 

Enel: Starace, progetto pannelli potrebbe essere replicato in Sudamerica (Sole 24 Ore)​

ROMA (MF-DJ)--"Il progetto potrebbe essere replicato anche in Sudamerica". Lo afferma l'ad di Enel, Francesco Starace, in un'intervista al "Sole 24 Ore", riferendosi alle fabbriche di pannelli solari che il Gruppo sta implementando in Sicilia e negli Usa. "L'iniziativa italiana e' in costruzione, abbiamo ottenuto 180 mln con i fondi Ue per l'innovazione perche' essa ci consente di essere competitivi con i prodotti cinesi - spiega il manager -. I pannelli saranno piu' efficienti, producendo piu' energia per unita' di prodotto. La prima linea produttiva da 400 megawatt entrera' in produzione a settembre 2023, mentre l'ultima linea (fino a 3 mila megawatt), arrivera' a meta' 2024. La fabbrica produce celle e moduli e per farlo ha bisogno di fettine di silicio, cosiddetti wafer: per i primi due anni li compriamo dalla Cina. Ma abbiamo gia' fatto accordi con produttori di wafer e polisilicio europei, che oggi hanno una produzione di nicchia, perche' ci forniscano wafer prodotti in Europa. Servira' un anno e mezzo, perche' dovranno fare investimenti per ampliare la capacita' produttiva". "Questa produzione in Europa puo' diventare competitiva con la Cina a patto che la Ue intervenga con suoi contributi, cosa che penso avverra' con lo strumento di RepowerEu - prosegue Starace -. L'idea di fare una fabbrica analoga negli Usa, dove Enel e' presente da anni, e' legata al fatto che il nostro e' un business globale: se fosse solo destinata all'Italia, non faremmo una fabbrica da 3 mila megawatt. L'Italia e' grande perche' la sua economia serve il mondo. La produzione di polisilicio europea servira' anche per produrre i pannelli della fabbrica negli Usa, che sono dipendenti dall'Asia per l'importazione di pannelli come l'Europa. Per la fabbrica americana abbiamo quasi finito la selezione dello Stato in cui sara' costruita. La faremo in partnership al 50% o meno, come in Italia dove stiamo selezionando un partner". gug (fine) MF-DJ NEWS

13/01/2023 08:45
 

Enel: Starace; cambio vertice? Non vedo rischi per piano cessioni (Sole 24 Ore)​

ROMA (MF-DJ)--"Agli investitori e agli analisti che studiano Enel il piano e' piaciuto, come si e' visto da quando e' stato presentato. Questa e' la cosa importante: il piano e' dell'Enel. La sua implementazione e' sicuramente alla portata di questa Enel e non vedo un rischio da questo punto di vista". Replica cosi' l'ad di Enel, Francesco Starace, in un'intervista al "Sole 24 Ore", al fatto che secondo gli analisti c'e' un rischio esecuzione sul piano di cessioni perche' il suo mandato scade in primavera. gug (fine) MF-DJ NEWS
13/01/2023 08:43



Enel: Starace, con RepowerEu possibili fondi fino a 8,5 mld (Sole 24 Ore)​

ROMA (MF-DJ)--Enel si e' aggiudicata 3,5 mld sui 4 mld destinati dal Pnrr al potenziamento delle reti. Ma gli investimenti potrebbero piu' che raddoppiare, fino a 5 mld aggiuntivi, con i fondi di RepowerEu. "Stiamo parlando di questa ricalibrazione delle risorse con il ministro Fitto", annuncia in un'intervista al "Sole 24 Ore", l'ad di Enel, Francesco Starace. "Abbiamo verificato che nel caso in cui i fondi di RepowerEu possano essere spesi tra il 2023 e il 2027 potremmo fare ulteriori investimenti tra 2 e 4 mld - spiega -, sia per la resilienza che per assorbire capacita' rinnovabile. Se invece, come si sta ragionando di fare, si estendesse il periodo temporale fino al 2030, gli investimenti potrebbero essere tra 3 e 5 mld". "La possibilita' di investire di piu' si sta rivelando fondamentale - prosegue l'ad di Enel - perche' con la crisi dell'energia sono esplose le richieste di allacciamento di impianti rinnovabili. Sta crescendo anche la richiesta di elettrificazione: molte aziende, del settore cartario e di altri settori, stanno uscendo dal gas per passare all'elettricita' rinnovabile autoprodotta. Ogni mese registriamo un numero di domande di allacciamento di pannelli solari superiore al precedente, ormai da un anno. Il ministro Fitto sta cercando di effettuare una ricalibrazione dei fondi anche del Pnrr che non riescono a essere allocati nel tempo a disposizione con i fondi di RepowerEu". I fondi del Pnrr, spiega il manager, serviranno "al rafforzamento della capacita' delle reti di bassa e media tensione, che portano l'energia a case e imprese, di accogliere la produzione di impianti rinnovabili distribuiti. E per sostenere l'elettrificazione dei consumi energetici, dando piu' capacita' a chi ne fa richiesta in termini di aumento di potenza per 1,5 milioni di punti di consegna. E ancora, per aumentare la resilienza della rete su tutto il territorio nazionale per fare fronte agli eventi metereologici straordinari. Il bando e' uscito con un anno di ritardo, ma finalmente ci siamo: sono partiti i lavori in tutta Italia su 24 progetti. C'e' una concentrazione nel Mezzogiorno: 1,7 mld va a Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Campania, Sardegna, Abruzzo e Molise, dove c'era piu' necessita' soprattutto per la resilienza. Ai fondi del Pnrr si aggiunge una quota del 10%, per 350 mln, riconosciuta dall'Arera come incentivo per completare i lavori nei tempi previsti". Inoltre, conclude Starace, "c'e' la grande questione degli stoccaggi, che sono l'altra faccia della medaglia. Se si aumenta la percentuale di rinnovabili si potrebbe aver bisogno di una quantita' maggiore di batterie rispetto a quella originariamente prevista e quindi nel RepoweEu ci potrebbe essere un capitolo dedicato". gug (fine) MF-DJ NEWS
13/01/2023 08:38
 

Eni, Enel e Bankitalia nel mirino del governo Meloni, chi saranno i nuovi vertici?​

di Aleksandra Georgieva
13/01/2023 15:00

Eni, Enel e Bankitalia, governo Meloni a caccia di nuovi vertici

Lo stralcio:

Enel, governo verso la sostituzione di Starace​

Enel, la società distributore di gas ed elettricità, attualmente guidata da Francesco Starace è uno dei grandi protagonisti nelle politiche legate alla transizione verde dello Stato. Vale la pena ricordare che il perseguimento delle politiche di transizione ecologia sono fondamentali per ricevere i fondi del Recovery Fund.

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Nella Foto Francesco Starace, CEO di Enel

L’attuale CEO, Francesco Starace, anche lui al terzo mandato, ha meno probabilità di essere mantenuto, secondo fonti di Bloomberg. I portavoce di Enel e del ministero delle Finanze italiano hanno rifiutato di commentare. Nessuna decisione legata alla nomina è stata presa dal governo.

La utility presente in 30 paesi intende vendere asset per un valore di 21 miliardi di euro, uscendo da Argentina, Perù e Romania per ridurre il proprio debito. Starace è fiducioso che tali accordi saranno conclusi “abbastanza velocemente” nel corso del 2023.
 

Enel: Equita conferma view positiva sul titolo, riduzione del debito a fine anno è catalyst principale​

di Alessandra Caparello (Finanza.com)
13 Gennaio 2023 11:22

Il Sole24Ore riporta una intervista a Starace (CEO Enel). Tra le indicazioni del manager, sottolinea Equita, il fatto che la società si è aggiudicata 3,5 miliardi dei fondi previsti dal PNRR per l’ammodernamento/potenzialemnto delle reti, gli investi enti potrebbero ulteriormente aumentare con i fondi del RepowerEU e raggiungere i 5 miliardi.
La richiesta di allaccio di fonti rinnovabili sta crescendo significativamente, cosi come la riconversione ad elettrico di alcune filiere industriali (positivo per il processo di elettrificazione). Enel è attrezzata per poter rispettare i tempi degli investimenti previsti dagli strumenti di supporto (PNRR, REPOWER EU). L’investimento sulla fabbrica di pannelli in Sicilia dovrebbe vedere una prima linea di produzione (400 MW) operativa a settembre 2023 e le restanti linee (fino a 3000MW) a metà 2024. Enel condividerà l’investimento con un socio di minoranza. Lo stesso schema è previsto per la nuova fabbrica in US ed un’altra potenziale potrebbe aggiungersi in Latam.
Non ci sono rischi sul piano di cessioni, l’implementazione è alla portata di Enel sottolineano gli analisti della Sim milanese secondo cui “si tratta di indicazioni già emerse nei mesi passati e confermiamo view positiva sul titolo, riteniamo che il catalyst principale sarà la riduzione del debito a fine anno (ns attesa a €60bn) con le cessioni chiuse nel 2022 ed il recupero del circolante atteso nel 4 trimestre” concludono.
 
L’INTERVISTA. FRANCESCO STARACE. PER L’AD DI ENEL GLI INVESTIMENTI POTREBBERO PIÙ CHE RADDOPPIARE: «NE STIAMO PARLANDO CON FITTO». CAMBIO AL VERTICE? «NON VEDO RISCHI PER L’ESECUZIONE DEL PIANO CESSIONI»
«A Enel 3,5 miliardi del Pnrr per le reti Con RepowerEu fondi per le batterie»
Laura Serafini Il sole 24 ore 13 gennaio 2023
 
CHIEDO SCUSA, ma Enel ha sede fiscale (secondo Crozza) in Olanda. Quindi la prossima settimana alla distribuzione dividendi avremo doppia tassazione?? 15% olanda ed a seguire 26% in Italia??
 
Tranquillo...pagherai solo il 26%......
 
Venerdì, 13 gennaio 2023 affari italiani

Starace: "Enel si è aggiudicata 3,5 mld del Pnrr per lo sviluppo delle reti"​

Ma gli investimenti potrebbero più che raddoppiare, fino a 5 miliardi aggiuntivi, con i fondi di RepowerEu.​




Enel, Starace: "Ci siamo aggiudicati 3,5 miliardi del Pnrr per il potenziamento delle reti"​

Enel si è aggiudicata 3,5 miliardi sui 4 miliardi destinati dal Pnrr al potenziamento delle reti. Ma gli investimenti potrebbero più che raddoppiare, fino a 5 miliardi aggiuntivi, con i fondi di RepowerEu. "Stiamo parlando di questa ricalibrazione delle risorse con il ministro Fitto", annuncia in un'intervista al Sole 24 Ore l'ad di Enel, Francesco Starace. I fondi del Pnrr serviranno "al rafforzamento della capacità delle reti di bassa e media tensione, che portano l'energia a case e imprese, di accogliere la produzione di impianti rinnovabili distribuiti. E per sostenere l'elettrificazione dei consumi energetici, dando più capacità a chi ne fa richiesta in termini di aumento di potenza per 1,5 milioni di punti di consegna. E ancora, per aumentare la resilienza della rete su tutto il territorio nazionale per fare fronte agli eventi metereologici straordinari. Il bando è uscito con un annodi ritardo, ma finalmente ci siamo: sono partiti i lavori in tutta Italia su 24 progetti. C'è una concentrazione nel Mezzogiorno: 1,7 miliardi va a Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Campania, Sardegna, Abruzzo e Molise, dove c'era più necessità soprattutto per la resilienza. Ai fondi del Pnrr si aggiunge una quota del 10%, per 350 milioni, riconosciuta dall'Arera come incentivo per completare i lavori nei tempi previsti".
II governo è al lavoro per riallocare i fondi del Pnrr che si teme non si riescano a spendere e per potenziare gli interventi coni fondi dl RepowerEu. Anche Enel sarà coinvolta? "Su questi temi è già in corso il dialogo con il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto che se ne sta occupando in modo specifico. Abbiamo verificato che nel caso in cui i fondi di RepowerEu possano essere spesi tra il 2023 e il 2027 potremmo fare ulteriori investimenti tra 2 e 4 miliardi, sia per la resilienza che per assorbire capacità rinnovabile. Se invece, come si sta ragionando di fare, si estendesse il periodo temporale fino al 2030, gli investimenti potrebbero essere tra 3 e 5 miliardi. La possibilità di investire di più si sta rivelando fondamentale perché con la crisi dell'energia sono esplose le richieste di allacciamento di impianti di rinnovabili. Sta crescendo anche la richiesta di elettrificazione: molte aziende, del settore cartario e di altri settori, stanno uscendo dal gas per passare all'elettricità rinnovabile autoprodotta. Ogni mese registriamo un numero di domande di allacciamento di pannelli solari superiore al precedente, ormai da un anno. Il ministro Fitto sta cercando di effettuare una ricalibrazione dei fondi anche del Pnrr che non riescono ad essere allocati nel tempo a disposizione con i fondi di RepowerEu".
 
Oggi sul quotidiano:


Politica​


Nomine pubbliche, le richieste del mercato alla Meloni: scelga bene i presidenti

L’analisi di Morrow Sodali, fondi e gestori chiedono figure autorevoli che facciano da contraltare ai ceo. Gli investitori spesso ricevono indicazioni dai proxy advisor, ma non sempre li seguono. Ecco in anteprima la fotografia del mondo proxy fatta da Georgeson | Più inflazione, più debito, più opportunità col Pnrr. Il 2023 dell’Italia e di Meloni ricomincia da tre cifre | Nomine, da Enel a Poste, da Leonardo alla Rai, tutti i nomi della corte di Giorgia Meloni
MF - pag. 4 del 18/01/2023
 
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