Enel - only news n. 2

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Antitrust: oltre 5 mln sanzione a Enel e partner per pratiche ingannevoli

ROMA (MF-DJ)--L'Autorita' Garante della Concorrenza e del Mercato ha irrogato a Enel una sanzione amministrativa pari a 3.500.000 euro, a Conseed S.r.l. e Seed S.r.l., in solido, una sanzione amministrativa pari a 1.000.000 euro, a Zetagroup S.r.l. una sanzione amministrativa pari a 280.000 euro, a New Working S.r.l., Run S.r.l. e Sofir S.r.l., rispettivamente, una sanzione amministrativa pari a 100.000 euro. Il procedimento, si legge in una nota, e' nato a seguito delle numerose segnalazioni di consumatori e di associazioni di consumatori che hanno evidenziato l'ingannevolezza di un messaggio preregistrato diffuso da una sedicente segreteria telefonica di Enel e da operatori di call center, riguardante la data di cessazione del mercato tutelato, cioe' del regime di maggior tutela del prezzo nel settore dell'energia per i clienti finali di piccole dimensioni. Tale termine, attualmente previsto al 10 gennaio 2024, era indicato dagli operatori come imminente o, comunque, di gran lunga anticipato rispetto alla data di cessazione effettiva. In alcuni casi il passaggio dal mercato tutelato a quello libero dell'energia e' stato prospettato, contrariamente al vero, come obbligatorio. L'informazione ingannevole aveva lo scopo di indurre i consumatori a sottoscrivere un contratto sul mercato libero dell'energia con Enel. Secondo l'Autorita', inoltre, la condotta e' risultata aggressiva a causa delle insistenti e ripetute telefonate che diffondevano il messaggio preregistrato, anche dirette ai moltissimi consumatori che non avevano fornito un preventivo consenso ad essere contattati per finalita' di marketing. L'istruttoria ha evidenziato che le agenzie partner Conseed S.r.l., Seed S.r.l., Zetagroup S.r.l., New Working S.r.l. e Run S.r.l. hanno consapevolmente svolto la propria attivita' di vendita avvalendosi di sub agenzie e di singoli agenti - non autorizzati da Enel - che disponevano indebitamente di liste di clienti appartenenti al mercato tutelato e che utilizzavano una segreteria telefonica automatizzata per promuovere le offerte commerciali di Enel. L'Autorita' ha ritenuto che tali condotte integrino una pratica commerciale scorretta perche' idonee a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico del consumatore in relazione, peraltro, ad un servizio di interesse primario, quale quello della fornitura dei servizi di energia. Inoltre queste societa', come anche Sofir Srl, sono risultate responsabili della mancata predisposizione di un adeguato sistema di controllo sulla propria rete di vendita. Per quanto riguarda Enel, l'Autorita' ha accertato la sua responsabilita' nella mancata implementazione di un efficace sistema di controllo sulle modalita' con cui le agenzie partner, le subagenzie e gli agenti ad esse collegati contattavano la clientela e acquisivano nuovi contratti sul mercato libero dell'energia, mediante comportamenti ingannevoli e aggressivi. L'istruttoria ha evidenziato la piena consapevolezza da parte di Enel dell'ampiezza e della rilevanza delle condotte oggetto del procedimento, nonche' la mancata adozione di misure idonee a prevenire ed evitare che tali condotte si diffondessero in maniera cosi' ampia sul mercato. Nello stabilire l'ammontare della sanzione, l'Autorita' ha tenuto in considerazione non solo la gravita' e la durata delle violazioni del Codice del Consumo, ma anche l'alto numero di consumatori coinvolti. alu fine MF-DJ NEWS

18/11/2022 08:29
 
Antitrust: Enel; estranei a fatti, dimostreremo correttezza di fronte a Tar

ROMA (MF-DJ)--Enel Energia "si vede sanzionata per fatti posti in essere da soggetti terzi nell'ambito della propria autonomia imprenditoriale e senza alcuna prova di una corresponsabilita' diretta". E' quanto si legge in una nota della societa', alla luce del provvedimento Antitrust per pratiche commerciali scorrette in tema di attivazione di nuovi contratti nel mercato libero. "Nel corso del procedimento non sono state purtroppo valorizzate le azioni adottate dalla societa', quali le innumerevoli denunce presentate all'Autorita' giudiziaria e le rilevanti sanzioni contrattuali applicate, per contrastare il fenomeno delle pratiche scorrette poste in essere da operatori che agiscono o spacciandosi per Enel o - in un numero limitato di casi - contravvenendo alle rigide regole di condotta imposte dalla societa'", spiega la nota. La societa' "evidenzia, da una parte, di non trarre alcun vantaggio da tali comportamenti scorretti, ma solo rilevanti pregiudizi economici e reputazionali e, dall'altra parte, che non dispone di poteri ispettivi e di controllo verso soggetti terzi, di cui puo' invece avvalersi l'Autorita'. E' grazie all'esercizio di tali poteri autoritativi infatti, quali ispezioni e sequestri eseguiti presso le agenzie coinvolte con l'ausilio della Guardia di Finanza, che l'Autorita' e' potuta risalire alle condotte scorrette e alle relative responsabilita'. Per tale ragione, Enel Energia resta convinta che solo perseguendo i soggetti direttamente responsabili delle condotte scorrette, attraverso l'esercizio dei piu' efficaci poteri autoritativi, si potra' sradicare il fenomeno delle pratiche scorrette nelle attivita' di vendita". "Enel Energia, da sempre impegnata nel migliorare la qualita' del servizio offerto ai propri clienti, si riserva ogni azione a propria tutela, confidando di poter dimostrare la propria estraneita' ai fatti contestati e la piena legittimita' e correttezza del proprio operato dinanzi al Tar", conclude la nota. liv (fine) MF-DJ NEWS

18/11/2022 10:41
 
Enel verso la vendita degli asset in Perù per tagliare il debito
di Angela Zoppo

L'indiscrezione arriva a ridosso del piano strategico che verrà presentato a Milano il 22 novembre. Il titolo guadagna in borsa oltre il 3%​

Enel sta valutando la cessione degli asset in Perù per tagliare il debito e liberare risorse per nuovi investimenti. L'indiscrezione, rilanciata da Bloomberg che cita fonti vicine al dossier, arriva a ridosso dell'aggiornamento del piano strategico che l'ad di Enel, Francesco Starace, illustrerà alla comunità finanziaria il 22 novembre a Milano. Circolano anche stime ufficiose dell'eventuale vendita, che potrebbe valere fino a 5 miliardi di dollari. Il debito netto di Enel, comunicato con i conti dei 9 mesi, ammonta a 69,7 miliardi di euro, in aumento del 34% da dicembre 2021.

Cosa c'è in Perù

Le attività di Enel nel Paese riguardano la distribuzione, attraverso Enel Distribución Perú, e la generazione, tramite Enel Perú Sac, Enel Generación Perú ed Enel Generación Piura. La catena societaria vede in cima Enel Américas, che tramite Enel Perú Sac detiene l'83,6% delle azioni di Enel Generación Perú e il 96,5% di Enel Generación Piura. Enel Generazione ed Enel Distribuzione Perù sono quotate alla Borsa di Lima, dove hanno guadagnato oltre il 6% appena si è diffusa la voce della possibile cessione.

I conti del Sud America

Il Sud America vale circa il 25% dell'ebitda consolidato di Enel. I conti dei primi 9 mesi del 2022 hanno mostrato luci e qualche ombra. Idroelettrico e gas hanno guidato la corsa di Enel Chile, influenzata positivamente anche della riorganizzazione societaria. Enel Americas ha invece sofferto il cambio col dollaro e l'inflazione fuori controllo in Argentina (+ 83%), anche se allargando ai 9 mesi l'andamento resta positivo. (riproduzione riservata)

Ultimo aggiornamento: 18/11/2022 18:04
 
Enel, il piano industriale 2022-2025 confermerà il dividendo ma rivoluzionerà gli investimenti secondo Equita
di Luca Carrello

La società, secondo la Sim, pensa di uscire dai Paesi privi di opportunità di crescita per rifinanziare il debito e reinvestire il denaro in asset core. Confermato il dividendo di 43 centesimi​

Disinvestimenti e conferma del dividendo. Saranno questi i due punti chiave del piano industriale 2022-2025 di Enel, che verrà presentato il 22 novembre. A pronosticarlo è Equita Sim che quindi non prevede nessuno scossone per gli azionisti della società energetica: per il 2023 possono aspettarsi un dividendo di 43 centesimi, mentre il rendimento per azione dovrebbe essere dell’8,3%. La stima arriva in una giornata in cui il titolo Enel viaggia negativo a Piazza Affari: nel pomeriggio del 21 novembre scambia a 5,095 euro (-1,20%).

Cambia la struttura societaria

Oltre alla conferma della politica del dividendo, il piano industriale 2022-25 dovrebbe prevedere una serie di disinvestimenti. Secondo Equita Sim la società cederà i business non core e cercherà di uscire dai Paesi che non offrono opportunità di crescita o cross-selling di business. I principali indiziati, per la Sim, sono Perù, Romania e Grecia, a cui si aggiungono gli Stati dell’America Centrale. Da verificare, invece, la volontà di mantenere gli asset nell’area Apac.

Le cessioni, spiega Equita Sim, dovrebbero fruttare tra i 10 e i 15 miliardi di euro, che verrebbero in parte destinati alla riduzione del debito del gruppo. Ma dovrebbero essere anche reinvestiti in asset core, come le rinnovabili, e nell’espansione dei servizi destinati all’elettrificazione e alla mobilità elettrica ( Enel X). Business che si concentreranno principalmente in Europa e Italia, dove la Sim si aspetta la conferma della gigafactory di pannelli in Sicilia.

Le conseguenze del piano sul bilancio

Il nuovo piano industriale produrrà effetti anche sul conto economico di Enel. Equita stima un ebitda 2022 a 19 miliardi (il consenso si attesta a 18,9 miliardi), mentre l’ebitda 2025 dovrebbe salire a 22,3 miliardi (consenso a 21,7 miliardi). Quanto all’utile, viene previsto a 5,3 miliardi nel 2022 (il consenso è a 5,3 miliardi) e a 6,3 miliardi nel 2025 (consenso sempre a 6,3 miliardi).

La posizione finanziaria netta, infine, è vista a -64 miliardi nel 2022 (guidance: -58/-62 miliardi, consenso a -60 miliardi), in aumento a -71 miliardi nel 2025 (consenso -72 miliardi).

Ultimo aggiornamento: 21/11/2022 14:28
 
Ecco il nuovo piano Enel: cessioni taglia-debito per 21 miliardi e cedola confermata
di Angela Zoppo

Il gruppo sceglie di concentrarsi in 6 Paesi: Itali, Spagna, Stati Uniti, Brasile, Cile e Colombia. Agli azionisti nel 2023 andrà un dividendo di 0,43 euro. La strategia commerciale consentirà sconti del 20% sui prezzi dell'energia​

Enel vara il nuovo piano strategico al 2025 mettendo in cantiere dismissioni che taglieranno il debito di ben 21 miliardi di euro, :eek: con l’uscita dai Paesi considerati ormai meno strategici. Dividendo confermato, con cedola di 0,43 euro nel periodo 2023-2025. Elettrificazione sostenibile, col 90% dell’offerta carbon-free già dal 2025, portando la generazione da fonti rinnovabili a circa il 75% del totale, aggiungendo circa 21 GW di capacità, e digitalizzando circa l’80% dei clienti di rete. Sono questi gli elementi centrali del percorso di Enel nei prossimi 3 anni, che l’ad Francesco Starace approfondirà a Milano nel corso del Capital market day.

Le dismissioni record

Con un controvalore di 21 miliardi di euro che andrà tutto a ridurre l’indebitamento netto, il piano Starace è andato ben oltre le stime degli analisti, come Equita, che avevano stimato tra i 10 e i 15 miliardi di euro. Si prevede che la maggior parte del piano sia completata entro la fine del 2023. Per allora, la geografia di Enel sarà concentrata su 6 Paesi “core”: Italia, Spagna, Stati Uniti, Brasile, Cile e Colombia, sui quali sarà indirizzato l’80% delle vendite di energia del gruppo attraverso contratti a prezzo fisso. Nel dettaglio, è previsto che le attività in Europa si concentrino in Italia e Spagna con la cessione degli asset in Romania.

In America Latina, confermata l’uscita dal Perù e annunciata quella dall’Argentina. Si prevede che alcune aree geografiche, come Australia e Grecia, siano inserite nel perimetro del modello di Stewardship, che consente di calamitare gli investimenti di soggetti terzi. Il piano include anche la cristallizzazione del valore del portafoglio gas in Spagna. In Brasile, invece, si prevede che gli asset in Ceará siano ceduti per focalizzarsi maggiormente sulle reti di distribuzione di Rio e San Paolo. Sarà inoltre cristallizzato il valore di altri asset minori nelle rinnovabili, dove non legati a consistenti basi clienti a valle. Nel 2024, il Enel prevede di fare altrettanto per il valore dei suoi asset negli Stati Uniti e di Enel X Way, il ramo che si occupa delle mobilità elettrica annunciato proprio un anno fa.

E le cessioni del 2022

Le cessioni di Enel Russia e dell’impianto Ccgt di Fortaleza in Brasile sono state perfezionate e per fine anno il gruppo prevede anche di completare la vendita degli asset di trasmissione in Cile, delle reti di distribuzione di Goiás e l’operazione relativa a Gridspertise. Inoltre, entro la fine del 2022 il Gruppo prevede di cristallizzare il valore del suo portafoglio gas in Cile.

Gli effetti sui conti

Il debito, come già detto si ridurrà di circa 21 miliardi di euro. Il livello massimo di riduzione sarà raggiunto nel 2023, quando si prevede che il contributo supererà i 12 miliardi di euro abbassandolo in un range di 51-52 miliardi di euro dai 58-62 miliardi di euro stimati a fine 2022. Di conseguenza, si prevede che il rapporto indebitamento netto/ebitda scenda dal valore di 3-3,3 volte stimato nel 2022 a 2,4-2,5 volte nel 2023, per poi rimanere stabile nel restante periodo di piano. Per effetto della strategia finanziaria, si prevede che il costo del debito rimanga sostanzialmente stabile a circa 3,4-3,5%, nonostante il recente incremento dei tassi di interesse. Anche altre voci del conto economico beneficeranno del programma di cessioni: l’ impatto sull’ebitda ordinario di gruppo a regime è calcolato in circa 2,8 miliardi di euro, quello sull’utile netto ordinario intorno ai 900 milioni di euro nel 2024.

La cedola non si tocca

Sul fronte finanziario, Enel vuole assicurare la crescita e la solidità finanziaria coniugando un tasso di crescita annuale composto dell’utile netto ordinario del 10-13%, con un rapporto Ffo (fondi da operazione)/debito netto del 28% a partire dal prossimo anno. Allo stesso tempo, punta a mantenere un dividendo per azione pari a 0,43 euro nel periodo 2023-2025, in aumento rispetto agli 0,40 euro del 2022. Il Dps nel 2024 e 2025 è da considerarsi come un minimo sostenibile. Nel 2025 si prevede che l'ebitda ordinario di gruppo raggiunga i 22,2-22,8 miliardi di euro, rispetto ai 19-19,6 miliardi di euro stimati nel 2022, e che l’utile netto ordinario salga a 7-7,2 miliardi di euro, rispetto ai 5-5,3 miliardi di euro attesi per quest’anno.

Gli investimenti: quanto e dove

Tra il 2023 e il 2025 il Enel prevede di investire complessivamente circa 37 miliardi di euro, di cui il 60% a sostegno della strategia commerciale integrata del Gruppo (generazione 50%, clienti e servizi 10%), e il 40% a favore delle reti, consderate i veri abilitatori della transizione energetica. Il piano si focalizzerà perciò su 4 azioni strategiche: bilanciamento della domanda dei clienti e dell’offerta per ottimizzare il profilo di rischio/rendimento; decarbonizzazione per assicurare competitività, sostenibilità e sicurezza; rafforzamento, sviluppo e digitalizzazione delle reti per abilitare la transizione; razionalizzazione del portafoglio di business e delle aree geografiche. Gli investimenti per cliente nel settore delle reti dovrebbe aumentare di circa il 30% in media nel periodo 2023-2025 rispetto alla stima per il periodo 2020-2022. Enel ha fatto anche un altro tipo di calcolo, stimando che gli investimenti contribuiscano a un incremento cumulato del Prodotto interno lordo nei Paesi in cui opera per circa 70 miliardi di euro.

Starace: 3 anni di cambiamento

“Nei prossimi 3 anni ci concentreremo su modelli di business integrati, know-how digitale nonché business e aree geografiche che possano aggiungere valore nonostante le complessità dell’attuale scenario, attraverso una struttura più snella e indicatori finanziari più solidi”, è la sintesi dell’ad Francesco Starace. “Ciò aumenterà la nostra resilienza di fronte a potenziali future persistenti turbolenze, oltre a posizionare la nostra creazione di valore in un percorso di ulteriore crescita, a vantaggio di tutti gli stakeholder e accelerando l'indipendenza energetica nei Paesi “core”.

I contratti a prezzo fisso

La quota dell’80% delle vendite complessive dedicata ai Paesi core significa un aumento di circa 15 TWh (+7%) rispetto alle stime per il 2022. Il Gruppo prevede di soddisfare il 100% dei contratti a prezzo fisso con la propria produzione e con i contratti cosiddetti Ppa (Power purchase agreements) di lungo periodo, per la quasi totalità carbon-free. Questo, nelle intenzioni di Enel, consentirà di “attuare una strategia commerciale di lungo termine, stabile e visibile, riducendo quindi i rischi a breve termine associati alla volatilità esterna e promuovendo la transizione dei clienti del gruppo dall’energia proveniente da fonti fossili all’elettricità sostenibile”. Occhio ai prezzi: si prevede che la strategia commerciale consentirà ai clienti di beneficiare di una riduzione di circa il 20% della spesa energetica residenziale complessiva.

Mobilità elettrica e nuove tecnologie

La spinta sostenibile va di pari passo con l’innovazione tecnologice e lo sviluppo delle infratrutture, come nel caso dei punti ricarica per veicoli elettrici, che triplicheranno a 1,4 milioni nel 2025. Enel punta su sistemi di accumulo behind-the-meter (da circa 99 MW stimati nel 2022 a 352 MW circa nel 2025) e demand response (da circa 8,4 GW stimati nel 2022 a 12,4 GW circa nel 2025).

Gli obiettivi di decarbonizzazione

Attraverso la strategia di riduzione della CO2, anche col nuovo piano Enel conferma l’ impegno ad azzerare le emissioni al 2040, con obiettivi in linea con lo scenario di 1,5°C e in corso di validazione da parte della Science Based Targets initiative. Entro il 2025, Enel prevede di gestire un totale di circa 75 GW di capacità rinnovabile (inclusi 4 GW dai sistemi di accumulo), pari a circa il 75% della produzione totale, portando la quota di generazione senza emissioni all’83% circa. Una quota intorno al 94% degli investimenti totali 2023-2025 è in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, e oltre l'80% rispetta i criteri della Tassonomia dell'Ue, per il contributo alla mitigazione del cambiamento climatico. Anche la finanza resterà sostenibile: si prevede che la quota delle fonti di finanziamento “green” rispetto all’indebitamento lordo totale salga al 70% circa nel 2025 rispetto al 60% stimato nel 2022.

Ultimo aggiornamento: 22/11/2022 08:04
 
Enel: Starace; approccio prudente, prevediamo altri due anni di turbolenze

MILANO (MF-DJ)--"C'e' in atto una turbolenza a livello dei prezzi del gas e un effetto a catena legato alle politiche energetiche europee. Riteniamo che sia prudente per il gruppo adottare una visione piu' conservativa per alcuni dei coefficienti, continuando a crescere ma mantenendo margine di manovra per reagire alle turbolenze che dovremo affrontare per almeno due anni". Lo ha detto l'ad di Enel Francesco Starace durante la presentazione del piano industriale al 2025 nel corso del Capital Markets Day 2022. cos (fine) MF-DJ NEWS

22/11/2022 09:41

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Enel: Starace, confermato obiettivo emissioni zero al 2040

MILANO (MF-DJ)--"Dall'inizio del decennio la strategia di Enel si e' concentrata sull'elettrificazione pulita. Le rinnovabili saranno il driver principale per la generazione di energia sostenibile. Prevediamo che la decarbonizzazione andra' di pari passo con un aumento dei consumi di elettricita'. La nostra accelerazione nelle rinnovabili ha ridotto le emissioni di carbonio e aumentato l'indipendenza energetica del gruppo. I nostri investimenti sulle reti stanno contribuendo a creare reti sicure, resilienti e affidabili". Lo ha detto l'ad di Enel Francesco Starace durante la presentazione del piano industriale al 2025 nel corso del Capital Markets Day 2022, sottolineando che "porteremo dal 55% al 75% la quota di generazione energetica da fonti rinnovabili. Il nostro impegno ci permette di confermare l'obiettivo di emissioni zero al 2040". "Enel sta inoltre adottando azioni per prepararsi al solare. Il parco 3Sun in Sicilia produrra' fino a 3.000 Mw all'anno rispetto ai 200 attuali", ha aggiunto. "Per quel che riguarda gli investimenti prevediamo di investire 37 miliardi nei prossimi 3 anni: il 60% sulla strategia commerciale e il 40% sulle reti. La capacita' rinnovabile sara' di 75 Gw con una produzione pulita all'83%, il 90% dei contratti a prezzo fisso sara' coperto da fonti pulite rispetto al 70% attuale", ha sottolineato. cos (fine) MF-DJ NEWS

22/11/2022 09:45

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Enel: Starace su mandato; mi piace questo lavoro, scelta spetta ad azionisti

MILANO (MF-DJ)--"Non e' un mistero che mi piace tantissimo questo lavoro. Non sta a me la scelta, sta agli azionisti. Questo e' un piano molto denso ma il team di management e' pronto a far fronte a questo piano, con o senza di me. Tutto dipendera' dalle decisioni degli azionisti ma la societa' ce la fara' in ogni caso". Lo ha detto l'ad di Enel Francesco Starace durante la presentazione del piano industriale al 2025 nel corso del Capital Markets Day 2022, rispondendo a una domanda sulla scadenza del suo mandato prevista nella primavera del 2023. cos (fine) MF-DJ NEWS

22/11/2022 10:41

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Enel: Starace, serve mercato energia per il lungo termine in Europa

MILANO (MF-DJ)--"Pensiamo che ci sia la necessita' in Europa di aggiungere un ulteriore mercato. L'Europa si basa su un sistema marginale su un mercato a breve termine. Questo funziona ai fini del dispacciamento ma c'e' una pecca emersa negli ultimi due anni: l'Europa non ha visibilita' nel medio termine. A tendere questo sara' pericoloso per tutto il comparto europeo ed e' anche sciocco. Manca la creazione di valore che le energie rinnovabili portano con se'". Lo ha detto l'ad di Enel Francesco Starace durante la presentazione del piano industriale al 2025 nel corso del Capital Markets Day 2022, rispondendo a una domanda sulla ristrutturazione del mercato energetico europeo. "E' importante creare un mercato parallelo di lungo respiro dove si compra e si vende nell'arco di 5 anni. La Francia e i Paesi del Sud vogliono questo mentre i Paesi nordici pero' no e c'e' una dialettica molto pronunciata su questi temi. Noi reputiamo che vi sara' un mercato parallelo per il lungo termine che non avra' un impatto sul mercato a breve termine", ha spiegato. cos (fine) MF-DJ NEWS

22/11/2022 10:44

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Enel: Starace, offshore non si inserisce bene in nostra strategia

MILANO (MF-DJ)--"Il problema che abbiamo sulla tecnologia offshore per generare elettricita' e' che congela il capitale per un lungo periodo di tempo che si impegna su questo deve prevede tempi di rientro molto lunghi, ovvero per 2-3 anni non si genera Ebitda. Penso che l'offshore sia per player molto specializzati. L'offshore non si inserisce bene nella nostra strategia e nel nostro approccio". Lo ha detto l'ad di Enel Francesco Starace durante la presentazione del piano industriale al 2025 nel corso del Capital Markets Day 2022. cos (fine) MF-DJ NEWS

22/11/2022 10:46

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Enel: Starace; gia' avviate discussioni su cessioni Romania, Peru', Argentina

MILANO (MF-DJ)--"Quando abbiamo formulato questo piano nei dettagli la maggior parte della cessioni erano gia' state avviate. Abbiamo gia' avviato discussioni per la Romania, il Peru' e l'Argentina. Non posso rivelare i dettagli ma i progetti sono gia' a diversi stadi e ci sono gia' negoziati in corso". Lo ha detto l'ad di Enel Francesco Starace durante la presentazione del piano industriale al 2025 nel corso del Capital Markets Day 2022. "Sul progetto 3Sun in Sicilia c'e' la possibilita' che dei partner finanziari si uniranno a noi verosimilmente a inizio 2023", ha aggiunto. cos (fine) MF-DJ NEWS

22/11/2022 10:55



Enel: Starace, investimenti su rinnovabili dipenderanno da misure governo

MILANO (MF-DJ)--"O facciamo degli investimenti ora" sulle rinnovabili in Italia "o non ne facciamo piu'. Noi abbiamo pianificato questo per il 2023 e gli investimenti potranno espandersi o meno in base alle misure che adottera' questo governo, implementando quello che e' gia' stato fatto a livello europeo". Lo ha detto l'ad di Enel Francesco Starace durante la presentazione del piano industriale al 2025 nel corso del Capital Markets Day 2022. cos (fine) MF-DJ NEWS

22/11/2022 10:58

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Enel: Starace, valutiamo Ipo per asset Nord America se clima resta positivo

MILANO (MF-DJ)--"Pensiamo che l'Inflation Reduction Act statunitense sopravvivera' a prescindere dall'amministrazione democratica o repubblicana perche' e' bipartisan. Magari ci saranno emendamenti ma sara' all'orizzonte per almeno 5 anni se non 10. Non ho una visione negativa su questa legge. Enel North America e' una bestia nuova, siamo l'animale innovativo sul mercato, una combinazione di standard e tecnologie e non e' facile per il mercato capirlo". Lo ha detto l'ad di Enel Francesco Starace durante la presentazione del piano industriale al 2025 nel corso del Capital Markets Day 2022. "Pensiamo che si possa arrivare a un Ipo se il clima resta positivo nei prossimi 12 mesi. Questo magari sara' possibile o magari no", ha sottolineato. cos (fine) MF-DJ NEWS

22/11/2022 11:30

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Enel: Cfo, 11 mld cessioni andranno a consolidamento debito

MILANO (MF-DJ)--"Dei 21 miliardi di euro di cessioni previste nel piano 11 miliardi andranno al consolidamento del debito e il resto sul lato patrimoniale. L'unico cambiamento rispetto al piano precedente riguarda le cessioni". Lo ha detto il Cfo di Enel, Alberto De Paoli, durante la presentazione del piano industriale al 2025 nel corso del Capital Markets Day 2022, sottolineando che "l'unico cambiamento rispetto al piano precedente riguarda le cessioni". cos (fine) MF-DJ NEWS

22/11/2022 11:34

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Enel: Starace, approccio molto conservativo in piano per il 2023

MILANO (MF-DJ)--"C'e' un approccio un po' conservativo in questo piano. Dobbiamo esplorare territori mai visti, non sappiamo come sara' il 2023, se ci sara' ancora la guerra o ci saranno le violente oscillazioni dei prezzi che abbiamo visto. Abbiamo quindi adottato un approccio molto conservativo circa le cifre. Magari abbiamo peccato di eccesso di precauzione e nel 2023 le cose andranno meglio e potremmo avere risultati aggregati migliori a fine anno prossimo". Lo ha detto l'ad di Enel Francesco Starace durante la presentazione del piano industriale al 2025 nel corso del Capital Markets Day 2022. cos (fine) MF-DJ NEWS

22/11/2022 11:49
 
Enel valuta la quotazione degli asset Usa
di Angela Zoppo

L’ad Starace al Capital Market day di Milano. Un partner per la gigafactory americana. Negoziati con Sace per maggiori garanzie. Sulle rinnovabili in Italia possibile raddoppio se si sbloccano le autorizzazioni. Gli extraprofitti? Se ci sono, è giusto tassarli | VIDEO Intervista esclusiva a Starace (Enel)​

Enel sta valutando di portare in Borsa le attività negli Stati Uniti, uno dei 6 Paesi core insieme a Italia, Spagna, Brasile, Cile e Colombia in base al nuovo piano strategico aggiornato al 2025, presentato il 22 novembre a Milano. In alternativa, potrebbe pensare a fare posto a un investitore istituzionale. Allo stesso tempo, potrebbe cercare un partnership per la nuova gigafactory per la produzione di pannelli solari, che replica negli Stato Uniti la fabbrica 3Sun di Catania. È una delle novità emerse dalla conferenza stampa che l’ad Francesco Starace ha tenuto con il cfo Alberto De Paoli dopo l’illustrazione del piano agli analisti.

Italia più verde

Starace ha parlato anche del potenziale di crescita per l’energia rinnovabile sul mercato italiano. Se la situazione "incredibile di ingorghi", che rallenta le procedure per le rinnovabili si sbloccasse, "come sembra intenzione del governo", Enel potrebbe persino raddoppiare la nuova capacità prevista in Italia, indicata in 4,2 GW nel piano al 2025. “Abbiamo la possibilità di investire per oltre 30mila Mw di rinnovabili. Se la situazione si sbloccasse, potremmo arrivare a 8 GW” . In generale, lo sviluppo delle rinnovabili è legato alla crescita dell’elettrificazione perseguita da Enel, che ormai ha deciso di uscire dal settore del gas.

Le garanzie Sace

Prosegue la discussione con Sace per il rilascio di nuove garanzie, nell’attesa della decisione dell’Unione europea. “Con la situazione dei prezzi del gas di agosto e settembre le richieste di garanzie sono andate alle stelle”, ha detto il cfo Alberto De Paoli. “A noi sono stati chiesti anche 10 miliardi. Si sta discutendo sulla creazione di nuove garanzie oltre a quelle che ci sono, ma devono essere monetarie. Con Sace stiamo discutendo la copertura di nuove variazioni di prezzo, il livello attuale è finanziato dalla nostra liquidità, ora stiamo aspettando una risposta europea ma attualmente non vi sono certezze”. Secondo quanto è emerso nei giorni scorsi, Enel sta trattando con un pool di banche una nuova linea di credito revolving fino a 16 miliardi di euro con garanzia Sace del 70% per coprire il rischio derivati legato all'aumento dei prezzi dell'energia.

Gli aiuti in bolletta e gli extraprofitti

Secondo Starace, non c'è un reale legame tra le politiche dei Governi e il calo dei consumi. “Ma pensiamo che il tema dell'aiuto alle aziende e famiglie che non riescono a fronteggiare un aumento pari a 4-5 volte delle bollette sia logico. Si deve scegliere tra garantire l'efficienza o chiudere, finché i prezzi del gas sono così volatili e inaffidabili non resta che navigare in questa direzione". Infine, il top manager non si è sottratto a una domanda sulla tassazione degli extraprofitti, ora che l’aliquota potrebbe essere alzata dal 25 al 35%. «Se ci sono stati, è giusto tassarli. Non abbiamo prevenzioni particolari riguardo a questa misura”.

Ultimo aggiornamento: 22/11/2022 15:52
 
Enel: Starace, stiamo studiando nucleare di 4* generazione

MILANO (MF-DJ)--"Sul nucleare continuiamo a studiare ma anche a fare, perche' gestiamo 7 centrali nucleari in Spagna e stiamo facendo il commissioning di una centrale nucleare che abbiamo finito di costruire in Slovacchia. Stiamo studiando il nucleare di quarta generazione. Ci sono tecnologie promettenti degne di attenzione su cui siamo impegnati ma sono tecnologie che potrebbero diventare significative nel 2040 se va bene". Lo ha detto l'ad di Enel, Francesco Starace, in conferenza stampa dopo la presentazione del piano industriale al 2025 nel corso del Capital Markets Day 2022. cos (fine) MF-DJ NEWS

22/11/2022 15:08
 
Cambia ancora :mmmm:

Manovra: bozza, tassa extraprofitti energia sale al 50% reddito imprese

ROMA (MF-DJ)--La tassa sugli extraprofitti delle imprese del settore energetico cambia ancora. Nella nuova bozza di manovra in circolazione, il contributo -che per il 2022 era pari al 25% calcolato sull'Iva- diventa pari al 50% calcolato sull'imponibile Ires e sull'incremento medio superiore al 10 calcolato sui quattro anni precedenti. Il contributo straordinario di solidarieta' "e' determinato applicando un'aliquota pari al 50% sull'ammontare della quota del reddito complessivo determinato ai fini dell'imposta sul reddito delle societa' relativo al periodo d'imposta antecedente a quello in corso al 1* gennaio 2023, che eccede per almeno il 10% la media dei redditi complessivi determinati ai sensi dell'imposta sul reddito delle societa' conseguiti nei quattro periodi d'imposta antecedenti a quello in corso al 1* gennaio 2022; nel caso in cui la media dei redditi complessivi sia negativa si assume un valore pari a zero", si legge nella bozza. L'ammontare del contributo straordinario, in ogni caso, non puo' essere superiore a una quota pari al 25% del valore del patrimonio netto alla data di chiusura dell'esercizio antecedente a quello in corso al 1 gennaio 2022. Il contributo deve essere versato entro il sesto mese successivo a quello di chiusura dell'esercizio antecedente a quello in corso al 1* gennaio 2023. I soggetti che in base a disposizioni di legge approvano il bilancio oltre il termine di quattro mesi dalla chiusura dell'esercizio effettuano il versamento entro il mese successivo a quello di approvazione del bilancio. I soggetti con esercizio non coincidente con l'anno solare possono effettuare il versamento del contributo entro il 30 giugno 2023. La tassa, precisa la bozza, "non e' deducibile ai fini delle imposte sui redditi e dell'imposta regionale sulle attivita' produttive". Il contributo di solidarieta', si sottolinea nella bozza, e' "temporaneo" ed e' stato istituito per far fronte ai prezzi elevati dell'energia. vs fine MF-DJ NEWS

28/11/2022 11:51
 
Enel: intesa con Sace per rateizzare bollette clienti business

ROMA (MF-DJ)--Siglato l'accordo tra Enel Energia e Sace per facilitare le richieste di rateizzazione delle bollette di energia elettrica e gas dei clienti business. L'obiettivo dell'intesa, informa una nota, e' creare le condizioni piu' favorevoli ai clienti di Enel Energia - societa' del Gruppo Enel che opera nella vendita di energia elettrica e gas nel mercato libero - per negoziare la dilazione del pagamento delle bollette attraverso Cauzione Energia Pmi, una soluzione interamente digitale, messa in campo da Sace BT - la societa' del Gruppo Sace specializzata nell'assicurazione dei crediti commerciali a breve termine, nelle cauzioni e nella protezione dei rischi della costruzione - per sostenere le PMI italiane colpite dall'aumento dei costi energetici. "L'accordo - afferma Nicola Lanzetta, direttore Italia di Enel - integra ulteriormente il piano di misure straordinarie che abbiamo messo in atto per contenere gli effetti della crisi energetica su tutta la nostra clientela, business e domestica. Piano cui daremo attuazione anche nei prossimi mesi, tenendo in considerazione l'evoluzione dello scenario e gli sviluppi delle misure recentemente adottate dal Governo". "L'accordo con Enel Energia conferma l'impegno del Gruppo Sace a supporto delle imprese italiane per fronteggiare il caro energia, assicurando continuita' alle loro attivita' con risposte concrete alle loro reali esigenze in un contesto particolarmente complesso", dichiara Valerio Perinelli, dg di Sace BT, "grazie a Cauzione Energia Pmi, noi di Sace BT dimostriamo ancora una volta la capacita' di porci al fianco delle piccole e medie realta' con un'offerta di soluzioni a 360 facilmente accessibili e digitalizzate". Lo strumento, ideato per agevolare la concessione dei piani di rateizzazione per gli importi relativi ai consumi di energia elettrica e gas, consente alle aziende di offrire una garanzia di pagamento, sotto forma di cauzione, rilasciata solo dopo la valutazione del merito del credito, di importo pari alle fatture dilazionate. Le Pmi, dopo aver negoziato la struttura del piano di rateizzazione di una o piu' fatture per i consumi di energia con Enel Energia, potranno richiedere la cauzione direttamente sul sito sace.it, dove e' disponibile un simulatore che, sulla base dei dati di bilancio 2021, restituisce in tempo reale una prima indicazione sull'accoglibilita' della richiesta e sul costo della cauzione stessa. Sace BT analizzera' la richiesta e, in caso di esito positivo del processo di valutazione, emettera', in formato digitale, la garanzia da presentare ad Enel Energia. L'accordo ha beneficiato dell'esenzione dall'applicazione della disciplina in materia di operazioni tra parti correlate in base a quanto previsto nella procedura adottata da Enel in merito alle operazioni compiute per il tramite di societa' controllate. gug (fine) MF-DJ NEWS

28/11/2022 11:39
 
Gas, Starace (Enel): price cap necessario ma il prezzo resterà alto. La Russia stringe accordi con Kazakistan e Uzbekistan
di Luca Carrello

“Approvando il tetto si evita un danno elevato, quindi credo che alla fine si convinceranno anche gli scettici”, spiega Starace a Class Cnbc. Il prezzo del gas sale oltre 128 euro a MWh. La Russia stringe accordi con Kazakistan e Uzbekistan​

“Penso che il price cap al gas e al petrolio debba essere introdotto”. Ne è convinto Francesco Starace, amministratore delegato di Enel (qui il video). Intervenuto ai microfoni di Class Cnbc, l’ad si dice fiducioso sull’introduzione della misura: “Probabilmente succederà perché penso sia uno spreco per l’Europa non averlo. Approvandolo si evita un danno davvero elevato, quindi credo che alla fine si convinceranno anche gli ultimi scettici”. Il tetto al prezzo delle due materie prime, però, da solo non basterà a risolvere i guai energetici dell’Unione: “Anche dopo l’introduzione del price cap il gas continuerà a essere estremamente costoso - chiarisce Starace -. Stiamo parlando di un prezzo che resterà 3-4 volte superiore al resto del mondo. E non credo che l’Europa possa permetterselo”.

Al Ttf prezzo del gas in rialzo

L’andamento alla borsa di Amsterdam fornisce un assist alle considerazioni dell’ad di Enel. La mattina del 29 novembre, al Ttf, la materia prima sale a 128,54 euro per megawattora (+4,2%). A Piazza Affari, invece, il titolo Enel scambia piatto a 5,071 euro (+0,02%).

Già ieri, 28 novembre, è intervenuto l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, che però si è soffermato sul ruolo dei rigassificatori: “Ne servono almeno altri quattro per arrivare alla sicurezza energetica con una sovrabbondanza di gas e per confrontarsi a parità di armi con gli altri Paesi. Come la Spagna, che consuma 30 miliardi di metri cubi all'anno e dispone di 60 miliardi di metri cubi di rigassificazione”. La mattina del 29 novembre, a Piazza Affari, il titolo Eni scambia a 14,062 euro (+0,31%).

Russia, Kazakistan e Uzbekistan cooperano sull’energia

Sempre il 28 novembre si è tenuto a Mosca un incontro tra il presidente kazako, Kassym-Jomart Tokayev, e l’omologo russo, Vladimir Putin. I due hanno discusso della creazione di un’ "unione tripartita del gas" tra Russia, Kazakistan e Uzbekistan, ha rivelato il portavoce di Tokayev, Ruslan Zheldibay. “Lo scopo della riunione è stato quello di coordinare le azioni nel trasporto del gas russo attraverso i territori del Kazakistan e dell'Uzbekistan", ha aggiunto il portavoce sui social.

Ultimo aggiornamento: 29/11/2022 11:02
 
Dieci titoli del settore utility con un rendimento della cedola superiore al 4%
di Ester Corvi

Gli analisti di Rbc Capital Markets hanno selezionato le aziende europee con i migliori fondamentali​

L'indice Eurostoxx 600 utilities evidenzia una performance negativa sia a sei mesi (-8,1%) che a un anno (-6,2%), a causa delle pressioni sui margini reddituali. Ecco, secondo gli specialisti di Rbc Capital Markets, i titoli che potranno battere il mercato e quelli che sono invece saliti troppo rispetto ai fondamentali.

https://www.milanofinanza.it/news/d...ella-cedola-superiore-al-4-202211301606238295

Gli stralci:

6) Endesa. Il rendimento della cedola 2022 e 2023 è pari rispettivamente all’8,8% e al 5,1%. Il rating è neutrale (sectorperform) con target price 20 euro, che implica un potenziale di rialzo del 13%. La performance del titolo da gennaio è -6,7%.

8) Enel. Il rendimento della cedola 2022 e 2023 è pari rispettivamente al 7,9% e all'8,5%. Il rating è positivo (outperform) con target price 8,50 euro, che implica un potenziale di rialzo del 67,7%. La performance del titolo da gennaio è -21,8%.
 
Enel: Lanzetta, con 70% da rinnovabili 350 mld indotto

ROMA (MF-DJ)--In Italia, passando dall'attuale 40% di produzione elettrica da rinnovabili al 70%, "nel 2030 realizzeremmo 350 miliardi di indotto e 500mila nuovi posti di lavoro". Lo ha detto Nicola Lanzetta, direttore Italia di Enel, durante la presentazione di un rapporto del Centro di economia digitale Ced. Lanzetta ha sottolineato come "transizione energetica significa avere un Paese meno dipendente da paesi fornitori. Nel 2022, anno difficile, di crisi, l'installazione nuovi pannelli ha fatto segnare un +300%, raggiungendo oltre un milione di dispositivi, ma occhio a non creare nuove dipendenze, e non e' vero che si debba solo importare. Enel sta potenziando a Catania la sua fabbrica di pannelli per produrne fino a 15 volte di piu'". "Il nostro impegno nella transizione energetica, con un investimento da 17 miliardi nei prossimi anni -ha sottolineato- ci vede lavorare con 1.800 aziende". Enel e' inoltre impegnata "sulla formazione con due piani. Uno rivolto ai giovani appena usciti dagli istituti tecnici e uno per il sostegno agli istituti stessi". vs fine MF-DJ NEWS

01/12/2022 13:32
 

Enel: annullata sanzione antitrust 2018​

MILANO (MF-DJ)--Il Consiglio di Stato, con sentenza pubblicata oggi, ha integralmente annullato la sanzione emessa dall'Autorita' Antitrust il 20 dicembre 2018 nei confronti di Enel SpA, Enel Energia e Servizio Elettrico Nazionale, per un importo pari a circa 93 milioni di euro, gia' ridotto a 27 milioni in primo grado dal Tar. Alle societa' del Gruppo Enel, si legge una nota, era stata contestata una presunta condotta che, ad avviso dell'Autorita', sarebbe consistita in un abuso di posizione dominante a vantaggio di Enel Energia, che si sarebbe avvalsa del consenso privacy per finalita' commerciali, rilasciato dalla clientela di Servizio Elettrico Nazionale in favore delle societa' del gruppo, per contattare i clienti del mercato tutelato. Il Consiglio di Stato, in applicazione degli indirizzi espressi dalla Corte di Giustizia, pronunciatasi sulle questioni pregiudiziali poste dallo stesso Collegio e accogliendo pienamente le difese svolte dalle societa', ha ritenuto insussistente ogni ipotesi di abuso e disposto pertanto l'annullamento integrale della sanzione antitrust. Le Societa' ritengono di aver sempre agito nel pieno rispetto della normativa e delle regole di leale concorrenza e accolgono quindi con grande soddisfazione il riconoscimento delle proprie ragioni. (fine) MF-DJ NEWS

01/12/2022 18:27
 

ENEL COMPIE 60 ANNI E GUARDA AL FUTURO: SOSTENIBILITÀ E RINNOVABILI PER SOSTENERE CRESCITA PAESE​

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(Teleborsa) - Luci, colori, parole ispirate all'energia: il 6 dicembre Enel compie 60 anni, un traguardo che verrà festeggiato all'Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma con un Concerto di Natale eseguito dallaJuniOrchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, diretta eccezionalmente dal Maestro Antonio Pappano - che sarà trasmesso in diretta su RaiPlay -e con l'accensione dell'opera dell'artista Arthur Duff "Eyes with eyes – Riflessi Futuri", un'installazione a cura di Valentina Ciarallo che omaggerà questo importante traguardo. L'artista immagina inedite traiettorie luminose e proietta lo spettatore verso nuovi orizzonti. L'opera di Duff resterà visibile fino al 28 dicembre presso la Cavea dell'Auditorium.

A celebrare i 60 anni di Enel è anche una campagna di comunicazione firmata Saatchi &Saatchi (Publicis Groupe), che connette simbolicamente le origini del brand con il suo futuro.All'accensione dall'opera staranno presenti il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il Presidente Enel Michele Crisostomo e l'Amministratore Delegato di Enel Francesco Starace.

"Festeggiare 60 anni significa guardare alla nostra storia ma anche al nostro futuro", commenta l'Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel Francesco Starace. "Da 60 anni diamo energia all'Italia, siamo nati per farlo e la nostra missione nel tempo non è cambiata. Portare energia nelle case e nelle imprese è stato sempre molto più che accendere una lampadina. Negli anni Sessanta significava portare progresso, favorire sviluppo e cambiamento anche sociale, oggi le innovazioni tecnologiche ci permettono di farlo in maniera sostenibile e di abilitare nuovo sviluppo per le comunità, creando nuove opportunità e contribuire all'indipendenza energetica dell'Italia grazie all'energia prodotta dalle rinnovabili".

"Celebriamo un traguardo importante - commenta il Presidente di Enel, Michele Crisostomo– e vogliamo farlo insieme agli italiani, perché siamo convinti che le sorti di un Paese siano strettamente legate al modo in cui si produce e si consuma energia, affinché Enel continui a giocare un ruolo da protagonista per lo sviluppo e la crescita dell'Italia. Un impegno che ha radici profonde nel passato e che si proietta oggi verso il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità e riduzione delle emissioni che fanno bene all'ambiente, all'economia e alle persone".

Nel corso dell'evento, Enel Cuore consegnerà 30 borse di studio a giovani talenti che coltivano la passione per la musica con la JuniOrchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Inoltre, in occasione delle celebrazioni per i 60 anni dell'azienda, la Fondazione Enel ha istituito 3 borse di studio per studenti di dottorato alla memoria di Franco Tatò da assegnare, in collaborazione con la Scuola Universitaria Superiore IUSS Pavia e con l'Università di Torino, a studenti del Dottorato Nazionale in Sviluppo Sostenibile e Cambiamento Climatico che la stessa Fondazione ha contribuito ad avviare quale Knowledge partner.

Nata nel 1962 come ente pubblico con la missione di completare l'elettrificazione dell'Italia, Enel - conclude la nota - "è oggi una multinazionale presente in 30 Paesi, leader nei mercati globali dell'energia e delle rinnovabili. 60 anni di storia legati a quella dell'Italia, a partire dal completamento dell'elettrificazione dei territori, garantendo a tutte le famiglie l'accesso all'energia e permettendo lo sviluppo industriale ed economico del Paese, fino alla scelta di mettere la sostenibilità al centro della strategia del Gruppo e di guidare la transizione energetica puntando su rinnovabili, di cui l'azienda è leader a livello mondiale, la digitalizzazione e l'elettrificazione".

(TELEBORSA) 05-12-2022 17:05
 

Oggi sul quotidiano MF:​

Extra-profitti, le imprese del fotovoltaico segnano un punto al Tar​

di Angela Zoppo

I giudici amministrativi di Milano hanno accolto il ricorso di 800 operatori di Italia Solare. Cassar (Dla Piper): il tetto al prezzo dell’energia è un tributo mascherato che danneggia il mercato e le aziende del settore​

 
Il riassunto:

Energia: stop del Tar su extra-profitti (MF)​

ROMA (MF-DJ)--Migliaia di imprese del fotovoltaico possono tirare un primo sospiro di sollievo. Il Tar di Milano ha accolto il ricorso presentato dagli operatori del settore contro la delibera Arera 266/2022, quella che ha dato attuazione all'articolo 15-bis del Dl Sostegni ter, stabilendo le modalita' di pagamento dei cosiddetti extra-profitti e assoggettando gli impianti fotovoltaici che percepiscono gli incentivi a un meccanismo di compensazione a due vie sul prezzo dell'energia elettrica, immessa in rete dal 1 febbraio al 30 giugno 2023. Tra fine dicembre e i primi giorni di gennaio verranno pubblicate le motivazioni: il massimo risultato ottenibile dalla sentenza sarebbe il rimborso degli importi gia' riscossi dal Gse. Ma intanto, commenta Paolo Rocco Viscontini, presidente dell'associazione Italia Solare, "e' comunque un segnale positivo perche', sebbene i termini di tale accoglimento non siano ancora definiti, e' un primo sollievo per tutte quelle aziende ed enti pubblici che si trovano in difficolta' per le richieste di pagamento ricevute". La norma contestata, ricorda Italia Solare, mette all'angolo decine di migliaia di imprese "che contavano sul fotovoltaico per compensare le fluttuazioni dei prezzi dell'energia e ora sono costrette a vendere a 58-75 euro per megavattora acquistando l'energia a 250-400 euro per megavattora". A determinare lo sfasamento e' proprio il tetto fissato ai ricavi del fotovoltaico (58-75 euro citati da Italia Solare) e il prezzo effettivo dell'energia elettrica. A seguire la battaglia legale per conto di circa 800 operatori e' Germana Cassar, partner di Dla Piper, che ha messo a segno il ricorso davanti al Tar. "L'Ue ha fissato questo tetto in 180 euro a megavattora, un valore tre volte piu' alto di quello italiano, perche' questa norma non e' un tetto ai ricavi ma un esproprio, o meglio un tributo mascherato sulla redditivita' degli impianti", dice a MF-Milano Finanza. " quanto di piu' contrario al mercato si possa fare". Nella sua esposizione davanti ai giudici amministrativi di Milano, Cassar ha sostenuto che alla base della norma contestata non c'e' una valutazione sulla base della redditivita', bensi' un'altra: "Il regolatore sta dicendo che un soggetto che percepisce incentivi non ha diritto ad avere un'aspettativa di guadagno sul mercato libero e concorrenziale. lo Stato a intervenire: tu operatore del fotovoltaico puoi solo ritornare dell'investimento, ma non puoi guadagnare. Ed ecco perche' la misura e' strutturalmente sbagliata: il tetto troppo basso diventa un tributo, senza alcun criterio sull'effettiva redditivita'". L'offensiva legale di Dla Piper prende le mosse dal meccanismo di formazione del prezzo sul mercato elettrico, che risponde alla logica del prezzo marginale: il prezzo che lega tutti i partecipanti al mercato e' fissato, cioe', da quello dell'ultima centrale elettrica che interviene a coprire la domanda. In altre parole, il prezzo e' unico, e a determinarlo e' proprio la centrale elettrica piu' costosa. "Non sono gli operatori ad aver fissato queste regole, ed e' evidente che quando c'e' poca domanda le unita' di produzione meno costose sono sufficienti a coprirla, determinando un prezzo basso", osserva Cassar. "L'esistenza di picchi a breve termine e' una caratteristica normale del mercato dell'energia elettrica e lo riconosce anche la Commissione europea. Possiamo dire che e' la pietra angolare del sistema. Allora quale sarebbe stato un modo idoneo per contrastare gli effetti della crisi e calmierare i prezzi senza punire i produttori? Prendere a riferimento il prezzo dell'energia fissato nei momenti in cui la domanda era al massimo nel periodo ante-crisi. La media aritmetica non ha senso", conclude la partner dello Studio Dla Piper, "non e' sostenuta da nessuna logica di mercato". red fine MF-DJ NEWS

06/12/2022 08:43
 

ENEL, STARACE: "MI AUGURO L'INIZIO DI UN ALTRO CICLO RICCO DI RISULTATI"​

News Image
(Teleborsa) - In occasione dei festeggiamenti dei 60 anni di Enel presso l'Auditorium Parco della Musica di Roma, l'Amministratore delegatoFrancesco Starace si è augurato "che i prossimi 60 anni di Enel saranno così belli e così ricchi di soddisfazioni e di risultati come i passati 60 anni".

Fondata nel 1962 come ente pubblico per completare l'elettrificazione dell'Italia, l'azienda è oggi una multinazionale presente in 30 Paesi, leader nei mercati globali dell'energia e delle rinnovabili, concentrata sulla transizione energetica e proiettata al futuro.


"Enel arriva ricca di energia e di voglia di fare", ha sottolineato l'Ad, aggiungendo "insieme a tutti i miei colleghi, mi auguro che questo compleanno sia l'inizio di un altro ciclo così bello come quello che si è concluso".

(TELEBORSA) 07-12-2022 12:17
 

Enel: S&P conferma rating BBB+/A-2, outlook negativo​

MILANO (MF-DJ)--S&P ha confermato i rating a lungo e breve termine su Enel a 'BBB+/A-2'. L'outlook negativo riflette il fatto che l'ampio piano di rotazione degli asset della societa' e' soggetto al rischio di esecuzione, mentre l'elevato investimento in conto capitale e la considerevole remunerazione degli azionisti stanno pesando sul profilo di rischio finanziario del gruppo. S&P giudica positivamente il riposizionamento di Enel su sei mercati core che riduce l'esposizione al rischio Paese e l'uscita da alcuni asset gas e la conseguente semplificazione del gruppo annunciata nel piano strategico 2023-2025. Cio' e' controbilanciato dalla stima di S&P di un calo della quota di utili regolamentati (reti) a circa il 32% dell'Ebitda entro il 2025 (dal 42% nel 2022), con conseguente attivita' potenzialmente piu' volatile. Ad avviso dell'agenzia, questo piano non sara' sufficiente ad alleviare la pressione sulle metriche del credito per il 2023 che si e' accumulata dal 2020-2022, con un debito netto rettificato che dovrebbe raggiungere il picco nel 2022 a circa 82 miliardi di euro, principalmente a causa dell'intervento normativo negativo in Italia , un deficit nella produzione idroelettrica e un forte aumento della sua base di clienti che ha creato ampie posizioni aperte sul mercato all'ingrosso dell'elettricita'. Il piano strategico 2023-2025 di Enel si concentra sul contenimento della crescita del debito attraverso un ampio piano di dismissione di asset da 21 miliardi di euro, per lo piu' concentrato nel 2023 con circa 5 miliardi di euro attesi nel 2022, e sulla riduzione degli investimenti di 5 miliardi di euro rispetto al precedente piano triennale fino a un cumulato di 37 miliardi di euro, pur mantenendo la remunerazione degli azionisti. Inoltre, la volatilita' dei mercati energetici ha aumentato l'indebitamento a breve termine del gruppo, pesando sulla liquidita'. Abbiamo confermato i nostri rating di credito emittente a lungo e breve termine su Enel a 'BBB+/A-2' ei nostri rating di emissione sul debito della societa'. L'outlook negativo riflette il fatto che l'ampio piano di rotazione degli asset della societa' e' soggetto al rischio di esecuzione, mentre l'elevato investimento in conto capitale e la considerevole remunerazione degli azionisti stanno pesando sul profilo di rischio finanziario del gruppo. Di conseguenza, calcoliamo che la metrica consolidata rettificata dei fondi dalle operazioni (Ffo) al debito di Enel rimarra' al di sotto della nostra soglia di rating del 20% nel 2023, dopo aver toccato il minimo nel 2022 al 15,0%-15,5%. com/mcn fine MF-DJ NEWS

07/12/2022 19:08
 

Enel: sceglie Bnp Paribas per vendere asset controllata in Grecia (Mess)​

ROMA (MF-DJ)--Enel accelera sul piano dismissioni da 21 miliardi annunciato due settimane fa con il piano industriale di discontinuita' al 2025 allo scopo di abbattere il debito (58-62 miliardi a fine 2022) accompagnato da interventi correttivi contro la tempesta energetica. In cinque Paesi, la strategia di Francesco Starace punta all'uscita dalle attivita' (Romania, Peru', Argentina) oppure a realizzare partnership come in Australia e Grecia. E il colosso elettrico parte dal vicino Paese ellenico dove e' presente attraverso Enel Green Power Greece. Secondo quanto risulta al Messaggero, sarebbe stato scelto l'advisor: Bnp Paribas. Tra le parti ci sono rapporti di collaborazione. Bnl (gruppo Bnp Paribas) ed Enel X - la linea di business del gruppo Enel dedicata a servizi e prodotti energetici avanzati - a gennaio 2021, hanno avviato una partnership su Eco-Sismabonus e Superbonus, gli strumenti predisposti dal governo grazie ai quali si prevedono ritorni economici per il Paese e positivi impatti ambientali grazie alla riqualificazione degli immobili tanto da un punto di vista energetico quanto di messa in sicurezza sismica. No comment di Enel. Il consulente francese avrebbe gia' raccolto i primi intreressi specie da investitori finanziari. Pare si siano fatti avanti Ardian, Kkr, Macquarie, Antin e State Grid of China che nel 2016 si aggiudico' la privatizzazione Public power, soffiandola alla coppia italiana Terna-F2i. L'ordine di grandezza dell'operazione potrebbe aggirarsi fra 1-1,2 miliardi. In funzione delle offerte, Enel decidera' la quota da cedere. Tornando alla marcia dei prossimi anni, Enel sara' meno globale concentrandosi in sei paesi con un perimetro piu' ristretto. Le dismissioni sono la terapia necessaria per tagliare il debito (52 miliardi entro il 2023) dopo anni di crescita e proseguire gli investimenti (37 miliardi entro il 2025) e remunerare gli azionisti. Per sostenere la crescita Starace non esclude nulla: c'e' la possibilita' di quotare in Borsa Enel North America e Enel X Way. alu fine MF-DJ NEWS

08/12/2022 09:54
 
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