Enel - only news n. 2

Enel: Gigafactory Catania lancia sfida alla Cina (Repubblica)​

ROMA (MF-DJ)--Con un investimento di circa 600 mln di euro da parte del gruppo Enel e con un finanziamento dell'Unione Europea di quasi 118 mln, la fabbrica di moduli solari gia' presente a Catania dal 2010 aumentera' la capacita' di produzione da 200 MW a 3 GW l'anno, 15 volte quella attuale. Saranno creati entro il 2024 mille posti di lavoro a cui se ne aggiungeranno altri mille dell'indotto. "Con l'innovazione e una forte tecnologia si puo' contrastare il dominio di competitor come quelli cinesi che puntano piu' sulla scala e sulla riduzione dei costi, parametri che restano importanti ma subordinati al processo di innovazione", ha detto a 'Repubblica' Eliano Russo, responsabile di 3Sun del gruppo Enel. I moduli fotovoltaici bifacciali ad eterogiunzione della Gigafactory di 3Sun saranno piu' longevi rispetto a quelli proposti dal mercato cinese. "Il processo produttivo avviene a temperature molto piu' basse, 200 gradi rispetto agli 800 dei processi di produzione di tipo cinese", afferma Russo, che anticipa: "Pensiamo anche alla sostituzione di materiali chiave come il vetro con la plastica riciclata, e su questo abbiamo un progetto in fase di sviluppo a Brindisi". gug (fine) MF-DJ NEWS

08/12/2022 12:06
 
bene,forza enel,
ps in trentino è proprietaria di un canale Biffis lungo molti km,con livello stabile di acqua e non capisco
perche non lo ricoprono di pannelli solari galleggianti come in portogallo.
sarebbe un ottima soluzione senza consumo di suolo e all' avanguardia
 

Enel: perfeziona cessione business trasmissione elettricita' in Cile​

MILANO (MF-DJ)--Enel puntualizza che la sua controllata quotata Enel Chile ha perfezionato la cessione dell'intera partecipazione, pari al 99,09% del capitale sociale, detenuta in Enel Transmision Chile, societa' quotata cilena di trasmissione di energia elettrica, a Sociedad Transmisora Metropolitana, controllata da Inversiones Grupo Saesa. A seguito dell'avveramento di alcune condizioni sospensive usuali per questo tipo di operazioni e successivamente all'approvazione da parte dell'autorita' antitrust cilena Fiscalia Nacional Economica (Fne), informa una nota, la cessione e' stata eseguita in conformita' a un'offerta pubblica di acquisto che Stm e Mareco Holdings hanno avviato il 7 novembre e concluso il 6 dicembre. Stm ha pagato un corrispettivo complessivo in termini di equity di 1.399 milioni di dollari per l'intera partecipazione detenuta da Enel Chile in Enel Transmision Chile, corrispondenti a circa 1.575 milioni di dollari in termini di entreprise value, incluso l'aggiustamento prezzo basato sull'applicazione di un tasso di interesse a decorrere dal 1* gennaio 2022 fino alla data di lancio dell'offerta pubblica di acquisto. Nell'ambito di tale operazione, STM ha inoltre rimborsato i prestiti intercompany di Enel Transmision Chile. Complessivamente l'operazione ha generato un effetto positivo sull'indebitamento netto consolidato del Gruppo di circa 1,5 miliardi di euro e un impatto positivo sul risultato netto di Gruppo reported di circa 435 milioni di euro. L'operazione non avra' alcun impatto sui dati economici ordinari del Gruppo. L'operazione e' in linea con l'attuale Piano Strategico del Gruppo Enel, in quanto contribuisce all'obiettivo di focalizzarsi sui core business nei Paesi Tier-1, fra cui il Cile, uscendo da altri business non piu' allineati con la strategia del Gruppo, come le attivita' di trasmissione. Enel Transmision Chile gestisce 683 km di linee di trasmissione e 60 sottostazioni (57 di proprieta' della societa' e tre di terzi) nell'area metropolitana di Santiago. Grupo Saesa e' il principale distributore di energia elettrica nel Cile meridionale. Fornisce energia elettrica a circa 950.000 clienti e gestisce 2.280 km di linee di trasmissione e 75 sottostazioni. Inoltre, possiede piu' di 275 MW di capacita' di generazione elettrica. Grupo Saesa e' detenuto dai fondi pensione canadesi Ontario Teachers' Pension Plan (Otpp) e Alberta Investment Management Corporation (Aimco), con una quota di partecipazione del 50% ciascuno. com/alb alberto.chimenti@mfdowjones.it (fine) MF-DJ NEWS

09/12/2022 17:23
 

Energia: verso svolta nella fusione nucleare, oggi annuncio Usa​

MILANO (MF-DJ)--Il dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti annuncera' oggi una svolta nella ricerca in corso sulla fusione nucleare, che potrebbe essere usata come fonte di energia pulita, essenzialmente illimitata. L'annuncio e' previsto per le 10h00 ora di Washington (le 16h00 in Italia) presso la sede del dipartimento. Una portavoce del Lawrence Livermore National Laboratory, dove e' stata condotta la ricerca, ha rifiutato di rilasciare commenti sui dettagli della ricerca e ha detto al Wall Street Journal che i dati sperimentali sono ancora in fase di analisi. Il National Ignition Facility del laboratorio utilizza quasi 200 laser per riscaldare gli atomi di idrogeno a temperature oltre 180 milioni di gradi Fahrenheit e a una pressione superiore di 100 miliardi di volte a quella dell'atmosfera terrestre. Le condizioni estreme creano uno stato della materia noto come plasma, in cui gli atomi di idrogeno si fondono e quindi rilasciano grandi quantita' di energia. Lo stesso processo alimenta il sole e le altre stelle. La fusione nucleare e' di grande interesse per gli investitori e decine di aziende a livello globale a causa del suo potenziale come fonte di energia piu' sostenibile dal punto di vista ambientale rispetto alle fonti basate sui combustibili fossili o sulla fissione nucleare, in cui gli atomi vengono divisi anziche' combinati per rilasciare energia. Le attuali centrali nucleari creano energia attraverso la fissione nucleare, che produce circa il 10% dell'elettricita' mondiale ed e' priva di carbonio, ma genera scorie radioattive che possono durare migliaia di anni. La fusione, invece, non produce ne' tali rifiuti ne' l'anidride carbonica e altri gas serra generati dalla combustione di combustibili fossili. Ha il potenziale per creare energia quasi illimitata utilizzando elementi comuni, come l'idrogeno, e generando energia fondendo gli atomi. "E' fondamentalmente il premio piu' grande che ci sia", ha affermato Phil Larochelle, partner della Breakthrough Energy Ventures fondata da Bill Gates, che investe in societa' che possono avere un impatto sul cambiamento climatico. Negli ultimi anni, piu' di 5 miliardi di dollari di finanziamenti sono stati versati nelle societa' di fusione private, secondo gli investimenti monitorati dalla Fusion Industry Association. Le aziende stanno perseguendo progetti diversi per i reattori a fusione, ma la maggior parte fa affidamento sulla fusione che avviene nel plasma. Le aziende che perseguono la fusione inerziale laser hanno raccolto circa 180 milioni di dollari. Gates e altri ricchi investitori, tra cui Jeff Bezos e Peter Thiel, sperano di commercializzare la fusione nel mezzo di un boom degli investimenti in tecnologie pulite. Breakthrough ha investito in due imprese che si occupano di fusione, Commonwealth Fusion Systems e Zap Energy. Anche se i fondatori di societa' attive nel comparto della tecnologia sono stati i primi investitori nelle societa' di fusione, i finanziamenti hanno iniziato a provenire da fonti piu' tradizionali, ha affermato Greg Twinney, amministratore delegato di General Fusion, che lo scorso anno ha dichiarato di aver raccolto 130 milioni di dollari. "Mentre evolviamo la tecnologia e dimostriamo il funzionamento delle principali pietre miliari della tecnologia, vediamo che alcune di queste istituzioni piu' grandi sono in grado di intervenire in questo". Negli ultimi anni, piu' di 5 miliardi di dollari di finanziamenti sono stati versati nelle societa' di fusione private, secondo gli investimenti monitorati dalla Fusion Industry Association. Le aziende stanno perseguendo progetti diversi per i reattori a fusione, ma la maggior parte fa affidamento sulla fusione che avviene nel plasma, un gas caldo. La fusione ha comunque ancora molta strada da fare prima di poter fornire energia alla rete. Uno dei maggiori ostacoli alla commercializzazione e' stata finora la sua incapacita' di realizzare il cosiddetto guadagno netto di energia, in cui viene emessa piu' energia dalla fusione rispetto a quella immessa dai raggi laser utilizzati per riscaldare gli atomi. Anche se gli scienziati riuscissero a dimostrare un guadagno netto di energia dalla reazione, rimane ancora molta strada da fare affinche' la fusione crei energia sufficiente per fornire elettricita' alla rete. Ad esempio, la generazione della luce laser utilizzata dal laboratorio Lawrence Livermore consuma energia e la reazione di fusione dovrebbe produrre energia sufficiente per compensare cio' per essere commercialmente fattibile. "Tutti coloro che lavorano sulla fusione hanno cercato di dimostrare per oltre 70 anni che e' possibile generare piu' energia dalla fusione di quella che si immette", ha affermato Jeremy Chittenden, professore di fisica del plasma all'Imperial College di Londra. cos (fine) MF-DJ NEWS

13/12/2022 08:47
 

Energia: Antitrust; 7 istruttorie su Enel, Eni, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie​

ROMA (MF-DJ)--L'Antitrust ha avviato sette istruttorie e adottato sette provvedimenti cautelari nei confronti di Enel, Eni, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie -principali societa' fornitrici di energia elettrica e di gas naturale sul mercato libero, che rappresentano circa l'80% del mercato- per presunte modifiche unilaterali illegittime del prezzo di fornitura di energia elettrica e di gas naturale. Sotto la lente dell'Autorita', spiega una nota, sono finite le proposte di modifica del prezzo di fornitura di energia elettrica e di gas naturale e le successive proposte di rinnovo delle condizioni contrattuali, in contrasto con l'articolo 3 del decreto Legge 9 agosto 2022 n. 115 (cd. Aiuti bis), convertito in Legge n. 142 del 21 settembre 2022. La norma sospende, dal 10 agosto fino al 30 aprile 2023, l'efficacia sia delle clausole contrattuali che consentono alle societa' di vendita di modificare il prezzo di fornitura sia delle relative comunicazioni di preavviso, salvo che le modifiche di prezzo si siano gia' perfezionate prima dell'entrata in vigore del decreto stesso. Questi interventi vanno ad aggiungersi ai quattro procedimenti istruttori e agli altrettanti provvedimenti cautelari adottati nei confronti delle societa' Iren, Dolomiti, E.On e Iberdrola e fanno seguito ad un'ampia attivita' preistruttoria svolta nei confronti di 25 imprese, dalla quale e' emerso che circa la meta' degli operatori interessati ha rispettato la legge evitando di modificare le condizioni economiche - dopo il 10 agosto 2022 - ovvero revocando gli aumenti illecitamente applicati. Alle sette societa' viene contestata la mancata sospensione delle comunicazioni di proposta di modifica unilaterale delle condizioni economiche, inviate prima del 10 agosto 2022 e, in seguito, le proposte di aggiornamento o di rinnovo dei prezzi di fornitura, di carattere peggiorativo, giustificate sulla base della asserita scadenza delle offerte a prezzo fisso. Ad Acea viene anche contestata l'asserita efficacia delle comunicazioni di modifica unilaterale del prezzo di fornitura perche' inviate prima dell'entrata in vigore del Decreto Aiuti bis (10 agosto 2022) e non "perfezionate" prima della stessa data. Sulla base dei dati forniti dalle stesse imprese, risulta che i consumatori, i condomini e le microimprese interessati dalle comunicazioni di variazione delle condizioni economiche sono 7.546.963, di cui circa 2.667.127 avrebbero gia' subito un ingiustificato aumento di prezzo. Le imprese dovranno, quindi, sospendere l'applicazione delle nuove condizioni economiche, mantenendo o ripristinando i prezzi praticati prima del 10 agosto 2022 e, inoltre, dovranno comunicare all'Autorita' le misure che adotteranno al riguardo. Entro sette giorni, le imprese potranno difendersi e l'Autorita' potra' confermare o meno i provvedimenti cautelari. vs fine MF-DJ NEWS

13/12/2022 08:30
 

Enel, Equita vede maggior visibilità sulla riduzione del debito e una tassazione degli extraprofitti di 400 milioni​

di Rossella Savojardo

Gli analisti prevedono un recupero significativo del margine integrato anche grazie alla riduzione dei costi di approvvigionamento. Già nel primo trimestre 2023 cessioni per 1 o 2 miliardi | Enel avvia il piano per l’ipo negli Usa. Ecco cosa accadrà


Indicazioni generalmente positive per Enel (-0,48% a 5,17 euro) quelle che arrivano da Equita Sim in seguito a un roadshow con il management della società a Milano. Tra le notizie positive spicca in particolar modo la maggior visibilità sulla riduzione del debito nel breve periodo, anche se rischi e incertezze permangono in particolare sull’incertezza regolatoria e sul ciclo di pagamenti per il prossimo anno.

Cessioni, attesi 1 o 2 miliardi già nel primo trimestre del prossimo anno

Il processo di cessioni da 21 miliardi di euro è in fase avanzata, precisano dalla Sim. Enel(rating buy e target price a 6,6 euro), dunque, chiuderà nel 2022 cessioni per 5,6 miliardi con l’aggiunta del portafoglio gas in Chile rispetto ai deal già chiusi nei mesi scorsi. Per il prossimo anno poi le cessioni sono in fase avanzata, in particolare in Perù e in Romania. L’attesa è per operazioni da 1 o 2 miliardi già che compiersi già nel primo trimestre del prossimo anno. “Potenzialmente la metà dei deal, attesi per 12,2 miliardi, dovrebbero essere chiusi nei primi sei mesi del prossimo anno”, precisano gli analisti, evidenziando che nel programma di vendite l’Argentina è assunta a zero valore.

Equita vede un incremento del margine integrato


La campagna di re-pricing retail si è completata con un incremento del 40/50% dei prezzi e dei contratti fino a 24 mesi. L’attesa è di un recupero significativo del margine integrato anche grazie alla riduzione dei costi di approvvigionamento. Il piano assume un alto livello di contingenze, circa 3 miliardi splittati sul 2023 e 2024, con il prolungamento degli effetti di claw back anche nei prossimi due anni.

Maggior visibilità sulla riduzione del debito

Enel recupererà 4 miliardi degli 8 di capitale circolante netto regolatorio entro la fine dell’anno. In particolare, la perequazione in Italia, il tariff deficit in Spagna e alcune poste regolatorie in Romania. L’obiettivo della posizione finanziaria netta di fine anno è quindi confermato tra 58 e 62 miliardi. “Riteniamo”, spiegano gli esperti, “che considerando il recupero nel capitale regolatorio e le cessioni, il debito potrebbe essere sulla parte bassa del range”.

Tassazione degli extraprofitti? L’impatto potrebbe essere di 400 milioni per Enel

Sul tema del decoupling dei mercati energetici (rinnovabili e termo) Enel vede con favore la creazione di un mercato di lungo termine per l’energia Res. “A nostro avviso”, dicono a Equita, “il rischio è relativo alla potenziale minore remunerazione dell’idroelettrico e a eventuali cap troppo restrittivi”. Quanto alla nuova tassazione degli extraprofitti, Enel si attende una modifica nell’iter parlamentare, ma secondo le stime degli analisti l’impatto sarà di 400 milioni.
Infine, il costo del debito rimarrà stabile al 3,5%, il prossimo anno infatti non sono attese emissioni rilevanti. Sul fronte dei crediti clienti poi, nessun deterioramento è da segnalare anche se il piano assume, comunque, un “significativo” peggioramento non quantificato del rischio credito.

Orario di pubblicazione: 13/12/2022 10:53
Ultimo aggiornamento: 13/12/2022 12:50
 

Enel X Way: con Volkswagen lancia JV Ewiva per rete ricarica in Italia​

ROMA (MF-DJ)--Enel X Way, la societa' del Gruppo Enel dedicata alla mobilita' elettrica, e Volkswagen Group lanciano la joint venture paritetica Ewiva con l'obiettivo di accelerare la diffusione della mobilita' elettrica in Italia realizzando la piu' grande, affidabile e capillare rete di ricarica ad alta potenza (HPC) in tutto il Paese. L'inaugurazione oggi a Roma della prima stazione di ricarica premium di Ewiva segnano il successo e la prosecuzione della solida collaborazione tra il Gruppo Enel e Volkswagen Group per la creazione di un ecosistema completo di mobilita' elettrica in Italia. "Questa joint venture rappresenta un nuovo traguardo nel costante impegno di Enel X Way e del Gruppo Enel a diffondere la mobilita' elettrica in tutta Italia accelerando lo sviluppo di una rete di ricarica ad alta potenza all'avanguardia, che contribuira' a rendere i veicoli elettrici la scelta preferita dei guidatori", dichiara in una nota Elisabetta Ripa, Ceo di Enel X Way, "nel frattempo, e in linea con la strategia adottata da Enel X Way per lo sviluppo dell'infrastruttura di ricarica pubblica, abbiamo scelto un approccio aperto, rendendo la rete disponibile a tutti i Mobility Service Provider e guidatori di veicoli elettrici di qualsiasi tipologia e marchio". Thomas Schmall, membro del Consiglio di amministrazione con responsabilita' per la tecnologia di Volkswagen Group e Ceo di Volkswagen Group Components ha affermato: "l'espansione dell'infrastruttura di ricarica gioca un ruolo chiave nel successo delle auto elettriche. Enel e Volkswagen, due forti partner di diversi settori, hanno ora unito le forze per affrontare questo compito in modo mirato, promuovendo cosi' la mobilita' elettrica in Italia". Ewiva sta gia' realizzando la piu' grande rete di ricarica ultraveloce d'Italia con 750 punti alcuni dei quali in attesa di attivazione, in 233 sedi, che si vanno ad aggiungere ai circa 17mila gestiti da Enel X Way. La joint venture prevede di installare punti di ricarica presso 500 sedi entro la fine del 2023 con l'obiettivo di raggiungere i 3mila punti di ricarica entro il 2025, ognuno con una potenza fino a 350 kW e alimentato al 100% con energia rinnovabile. Complessivamente Ewiva gestira' oltre 800 siti che si concentreranno nei centri urbani, nelle aree suburbane e nelle strade principali percorse da pendolari e turisti, consentendo a chi guida un veicolo elettrico di qualsiasi tipologia e marchio di beneficiare della rete HPC realizzata dalla joint venture. Il lancio di Ewiva e' stata l'occasione per inaugurare la prima stazione di ricarica premium situata a Roma, in Via Flaminia 871, che dispone di un locale aperto a tutti i clienti e 14 punti di ricarica ultraveloce con una potenza fino a 300 kW. L'Hub di ricarica e' posizionato sotto una pensilina solare composta da pannelli fotovoltaici prodotti nello stabilimento 3Sun Gigafactory di Enel Green Power in Sicilia. gug (fine) MF-DJ NEWS

13/12/2022 13:15
 

Italgas, Enel ed Erg entrano nella A-list di Carbon Disclosure Project per la lotta al cambiamento climatico​

di Emma Bonotti
tempo di lettura 1 min

Il risultato emerge dal questionario 2022 Climate Chenge condotto da Cdp su alcuni temi caldi nel campo della sostenibilità, come il cambiamento climatico, la protezione delle foreste e la sicurezza idrica. Intesa Sanpaolo unica banca nella lista | Italgas vince gara a La Spezia: investirà 230 milioni


Un altro passo nella lotta al cambiamento climatico. Italgas, utility specializzata nella distribuzione del gas, ed Enel entrano per la prima volta nella A-list di Carbon Disclosure Project (Cdp) che raggruppa le aziende che si distinguono a livello globale per la trasparenza e le performance sostenibili. Accanto alla società guidata da Paolo Gallo ci sono altre cinque italiane: sempre nel campo dell’energia spiccano E.On, mentre tra gli industriali primeggiano Brembo, Stm, Chiesi e tra le banche Intesa Sanpaolo. Sempre oggi, 13 dicembre, la genovese Erg è stata promossa dalla lista A- alla A, portando il numero delle italiane a otto.

I criteri di Cdp per rientrare nella lista

ga lo stesso gruppo in una nota, il risultato emerge dal questionario 2022 Climate Chenge condotto da Cdp su alcuni temi caldi del momento nel campo della sostenibilità, come il cambiamento climatico, la protezione delle foreste e la sicurezza idrica. Delle 15.000 aziende coinvolte, solo 330 hanno raggiunto il livello più alto, di cui 283 per il cambiamento climatico. Nel processo di selezione, Cdp guarda alla divulgazione, alla consapevolezza e alla gestione dei rischi ambientali nonché alla dimostrazione delle migliori pratiche associate alla leadership ambientale, compresa la definizione di obiettivi ambiziosi.

Nel caso di Italgas l’ente ha voluto premiare l’attenzione del management verso gli obiettivi ambientali del Piano Strategico 2022-2028, come il taglio del 34% nelle emissioni di gas Scope 1 e 2, del 30% in quelle Scope 3 e una riduzione 27% nei consumi energetici entro il 2028. A Piazza Affari il titolo inverte la rotta e recupera lo 0,35% a 5,65 euro, in linea con la performance positiva dell’ultimo mese (+2,94%) e degli ultimi sei (+0,72%).

“La lotta al cambiamento climatico è una delle sfide più urgenti che la società globale deve affrontare e che richiede un'azione seria da parte di tutti nonché misure rapide e decisive da parte delle aziende”. Così Francesco Starace, amministratore delegato e direttore generale di Enel, ha commentato l’ingresso della società nella lista più prestigiosa di Cdp. Sempre oggi, martedì 13, le controllate Endesa, Enel Chile ed EnelAméricas sono entrate nel Cdp Climate per il meriti della loro leadership, con un punteggio di A-. Il titolo guadagna il 2,42% a 5,32 euro, sostenuto dalle indicazioni positive di Equita Sim in seguito a un roadshow con il management della società a Milano.

Orario di pubblicazione: 13/12/2022 12:06
Ultimo aggiornamento: 13/12/2022 17:02
 
FLASH!...


*Enel: finora lasciati invariati prezzi durante validita' contratti​

14/12/2022 09:26



*Enel: Antitrust chiede blocco prezzi su rinnovo contratti, interpretazione errata​

14/12/2022 09:25



*Enel: impugneremo provvedimento Antitrust, nessuna modifica condizioni contrattuali​

14/12/2022 09:25
 

ENEL: NO MODIFICATE CONDIZIONI CONTRATTI, IMPUGNERA' PROVVEDIMENTO ANTITRUST​

"Da Autorita' interpretazione errata, danneggia i clienti" (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 14 dic - Enel "non ha modificato alla propria clientela le condizioni economiche durante il periodo di validita' dei contratti, conformemente a quanto disposto dall'art. 3 del decreto legge 'Aiuti bis'.
Lo precisa Enel in riferimento all'apertura di un procedimento istruttorio da parte dell'Antitrust nei confronti di Enel Energia e di altri sei operatori, per presunte modifiche unilaterali illegittime del prezzo di fornitura di energia elettrica e di gas naturale. Enel annuncia che "a tutela delle proprie ragioni e degli interessi di tutta la clientela, impugnera' immediatamente il provvedimento dell'Autorita' confidando che la valutazione di un giudice terzo possa ripristinare le minime condizioni di diritto necessarie per la sopravvivenza di un mercato gia' afflitto da tanta turbolenza". Il gruppo spiega, infatti, che "l'Autorita' chiede di applicare l'articolo in questione anche ai rinnovi contrattuali, proponendo dunque un'interpretazione analogica errata di una disposizione eccezionale, in contrasto con le norme nazionali ed i regolamenti europei". E precisa, con la nota: "Enel ha sinora fatto fronte alla grave crisi provocata dall'aumento dei costi del gas mantenendo invariati i prezzi per i propri clienti durante tutta la validita' dei contratti. Per far cio' la societa' ha mantenuto il prezzo di vendita dell'energia rinnovabile sui valori storici di prima della crisi ed ha sopportato le perdite determinate dalla crescita del prezzo del gas che ha penalizzato le imprese generatrici di energia elettrica. Il provvedimento, impedendo di recepire le variazioni di costo intervenute dopo la scadenza del contratto, danneggia i clienti per i quali gli operatori elettrici non avranno energia disponibile a prezzi pre-crisi che rischiano, dunque - stante l'impossibilita' di rinnovare il contratto - di transitare sul mercato tutelato o della salvaguardia che oggi pratica prezzi piu' alti di quelli applicati in sede di rinnovo delle offerte in scadenza".
com-ale
(RADIOCOR) 14-12-22 09:31:43 (0199)ENE,PA,UTY 5 NNNN
 

Enel: cerca soci per Catania (MF)​

ROMA (MF-DJ)--Potrebbero arrivare presto nuovi soci per la grande fabbrica di pannelli solari che Enel ha realizzato a Catania. Secondo quanto appreso da MF-Milano Finanza da piu' fonti finanziarie, il gruppo guidato da Francesco Starace avrebbe affidato un mandato a Rothschild per gestire la cessione di una quota fino al 50% di 3Sun Gigafactory, la societa' che, ai piedi dell'Etna, produce 200 Mw di pannelli fotovoltaici, ma che e' pronta ad arrivare nel 2024 fino a 3Gw l'anno. Per far questo, Enel ha pianificato di investire circa 600 milioni di euro a cui si aggiungera' un finanziamento dell'Unione Europea di quasi 118 milioni di euro. Il tutto con la promessa sia di creare entro il 2024 mille nuovi posti di lavoro a cui se ne aggiungeranno altri mille dell'indotto sia di rendere la Gigafactory di 3Sun a Catnaia epicentro di una rilocalizzazione della catena del fotovoltaico in Europa, grazie anche all'utilizzo di piu' sofisticate tecnologie che rendono i moduli fotovoltaici bifacciali ad eterogiunzione ben piu' resistenti e longevi di quelli proposti dal mercato asiatico. Non e' un caso che alla finestra si sarebbe gia' palesato un gruppo di investitori capitanato dalla londinese NextEnergy Capital. Il pool vorrebbe avviare una trattativa per acquistare una quota del 20-30% nella fabbrica siciliana dei pannelli solari. Ma a essere interessati alla partita sarebbero anche alcuni attori industriali, come produttori di pannelli solari, che potrebbero rilevare cosi' le altre quote non coperte da NextEnergy fino ad arrivare al 50% che Enel intende valorizzare. L'investimento del gruppo Uk coprira' dunque parte del costo, accanto alla porzione d'equity messa da Enel. Il gruppo dell'energia, inoltre, assistito da Rothschild in questo caso in qualita' di debt advisor, starebbe lavorando anche per organizzare un pacchetto di debito non-recourse per finanziare il progetto. Per la societa' questa operazione consente, da un lato, di limitare il contributo lato equity da parte del gruppo, permettendo cosi' di deconsolidare l'investimento. Dall'altro lato, la mossa sembra rientrare anche in quel grande programma teso a raccogliere circa 21 miliardi cedendo asset o quote nelle varie attivita' durante i prossimi tre anni. Oltre alle attivita' in Peru' (che potrebbero valere circa 5 miliardi di dollari), in Cile ha gia' venduto la controllata della trasmissione di energia elettrica per oltre 1,3 miliardi di dollari, mentre in Europa sta lavorando alla cessione delle attivita' in Romania e alla vendita di una partecipazione del business in Grecia. Parallelamente, come riportato da questo giornale a fine novembre, starebbe lavorando a una possibile quotazione delle attivita' negli Stati Uniti nel 2024 o in alternativa all'ingresso di un investitore finanziario. Proprio negli Usa, Enel North America sta replicando quanto fatto a Catania e, tramite 3Sun Usa, intende costruire uno dei piu' grandi impianti di produzione di celle e moduli fotovoltaici bifacciali ad elevate prestazioni negli nel continente, che inizialmente dovrebbe produrre almeno 3 Gw e aumentare fino a 6 Gw all'anno, con la possibilita' che la costruzione possa partire nella prima meta' del 2023 per far arrivare il primo pannello sul mercato entro la fine del 2024. red fine MF-DJ NEWS

15/12/2022 08:34
 

Enel: avvia trattative con Ppc per vendita attivita' in Romania​

MILANO (MF-DJ)--Enel ha stipulato un accordo di esclusiva con la societa' greca Public Power Corporation in relazione alla potenziale cessione di tutte le partecipazioni detenute dal Gruppo Enel in Romania. quanto si legge in una nota. Durante il periodo di esclusiva, fino alla fine di gennaio 2023, le parti negozieranno la documentazione relativa all'operazione e Ppc effettuera' un'adeguata due diligence sugli asset target; al termine di tale due diligence, il consiglio di amministrazione di Ppc determinera' se quest'ultima presentera' un'offerta vincolante a Enel. Le parti provvederanno ad informare il mercato qualora dovessero stipulare un accordo vincolante in merito all'operazione. com/zag (fine) MF-DJ NEWS

15/12/2022 08:30
 

Enel: perfeziona cessione brasiliana Celg Distribuicao per 1,6 mld usd​

ROMA (MF-DJ)--Enel Brasil, controllata da Enel tramite la societa' quotata cilena Enel Americas, ha perfezionato la cessione dell'intera partecipazione detenuta nella societa' brasiliana di distribuzione di energia elettrica Celg Distribuicao (Enel Goias), pari a circa il 99,9% del capitale sociale di quest'ultima, a Equatorial Participacoes e Investimentos, societa' controllata da Equatorial Energia. Enel Brasil ha perfezionato la cessione dell'intera partecipazione detenuta in Enel Goias per un corrispettivo complessivo di circa 8,5 mld di real brasiliani (pari a circa 1,6 mld usd), soggetto ad aggiustamento prezzo post-closing. In linea con l'accordo di compravendita sottoscritto a settembre 2022, informa una nota, il perfezionamento della vendita fa seguito all'approvazione dell'operazione da parte del Consiglio di amministrazione di Enel Brasil ed Enel Americas, oltre che all'avveramento di talune ulteriori condizioni sospensive usuali per questo tipo di operazioni, compresa l'autorizzazione dell'autorita' brasiliana per l'elettricita' (Agencia Nacional de Energia Eletrica, "Aneel") e dell'autorita' brasiliana per la concorrenza (Conselho Administrativo de Defesa Econ mica, "Cade"). Equatorial ha pagato al closing circa 1,5 mld di real brasiliani (pari a oltre 285 mln usd) per la parte di equity; Enel Goias rimborsera', entro 12 mesi dal closing, i finanziamenti infragruppo per un ammontare pari a circa 7 mld di real brasiliani (equivalenti a circa 1,3 mld usd). L'operazione nel suo complesso include: l'attuale posizione finanziaria di Enel Goias, i debiti della societa' verso terzi, e le contingencies di Enel Goias. Inoltre, le parti hanno concordato un meccanismo di earn out basato sull'esito delle attuali e possibili contingencies. Complessivamente, l'operazione ha generato un effetto positivo sull'indebitamento netto consolidato del Gruppo pari a circa 1,5 mld di euro, nonche' un effetto negativo sull'utile netto di Gruppo reported pari a circa 850 mln, di cui 693 mln gia' computati nel Resoconto intermedio di gestione del Gruppo al 30 settembre 2022. L'impatto economico non avra' alcun effetto sui risultati ordinari. Tali importi non includono i possibili effetti del meccanismo di earn-out sopra menzionato. L'operazione e' in linea con l'attuale Piano Strategico del Gruppo Enel, in quanto contribuisce all'obiettivo di migliorare e ottimizzare costantemente il profilo di rischio-rendimento del Gruppo e della propria asset base, focalizzandosi sui core business. In particolare, la cessione di Enel Goias e' coerente con l'attuale strategia del Gruppo Enel in Brasile che mira a concentrare il business della distribuzione su reti ubicate in aree urbane e a cogliere appieno le opportunita' derivanti dalla presenza integrata del Gruppo nel contesto della transizione energetica, facendo leva sulla significativa trasformazione attesa nei prossimi anni nei segmenti della generazione distribuita e delle reti intelligenti. Enel Goias e' una societa' brasiliana di distribuzione di energia elettrica nello Stato di Goia's, con un'area in concessione di 337mila km2, e 3,3 milioni di clienti in 237 comuni. Equatorial e' il terzo gruppo di distribuzione elettrica in Brasile per numero di clienti. La societa' gestisce sei concessionarie negli stati di Maranhao, Para', Piaui', Alagoas, Rio Grande do Sul e Amapa', servendo circa 10 milioni di clienti in queste regioni. La societa' opera anche nel settore della trasmissione e recentemente e' entrata in quelli dei servizi igienico-sanitari e della generazione da fonti rinnovabili. com/gug (fine) MF-DJ NEWS

30/12/2022 09:03
 

ANTITRUST: CONFERMA PARZIALE STOP AUMENTI PER ENEL, ENI, EDISON, ACEA ED ENGIE​

Solo per modifiche unilaterali di condizioni non in scadenza (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 30 dic - L'Antitrust, sulla base dei principi espressi dal Consiglio di Stato, ha confermato parzialmente i provvedimenti cautelari emessi il 12 dicembre scorso nei confronti di Enel, Eni, Edison, Acea ed Engie, sospendendo le sole modifiche unilaterali delle condizioni economiche di fornitura di energia elettrica e di gas naturale non in scadenza, in violazione del Codice del Consumo e in contrasto con l'art. 3 del Decreto Legge 9 agosto 2022, n. 115 (cd. Aiuti bis), convertito in Legge n.
142 del 21 settembre 2022. Tale ultima norma, come ritenuto dal Consiglio di Stato, sospende, dal 10 agosto fino al 30 aprile 2023, l'efficacia sia delle clausole contrattuali che consentono alle societa' di vendita di modificare il prezzo di fornitura sia delle relative comunicazioni di preavviso, salvo che le modifiche di prezzo si siano gia' perfezionate prima dell'entrata in vigore del decreto stesso. L'Autorita' ha, nei limiti esplicitati, confermato i provvedimenti cautelari nei confronti di Enel, Eni, Edison, Acea ed Engie sospendendo l'efficacia di tutte le comunicazioni di modifiche unilaterali e/o rinnovo/aggiornamento/variazione delle condizioni economiche di offerta di contratti a tempo indeterminato, prive di una chiara, effettiva e predeterminata o predeterminabile scadenza. Pertanto le societa' non potranno variare le condizioni economiche delle forniture ai consumatori, ai condomini e alle microimprese che non hanno una effettiva scadenza. Entro cinque giorni, Enel, Eni, Edison, Acea ed Engie dovranno comunicare all'Autorita' l'avvenuta esecuzione dei provvedimenti di sospensione. In riferimento alle societa' Hera e A2A, l'Autorita' non ha ravvisato gli estremi per la conferma dei relativi provvedimenti cautelari visto che risulta che le variazioni dalle medesime comunicate hanno riguardato offerte economiche effettivamente in scadenza.
Com-Sim
(RADIOCOR) 30-12-22 08:59:24
 
Ancora sulla cessione:

Enel cede la brasiliana Celg Distribuicao e abbatte il debito di 1,5 miliardi di euro - MilanoFinanza.it

Lo stralcio:

Effetto positivo sul debito di 1,5 miliardi di euro, ma anche negativo sull'utile netto di 850 milioni



Complessivamente, l'operazione ha generato un effetto positivo sull'indebitamento netto consolidato del gruppo pari a 1,5 miliardi di euro, ma anche un effetto negativosull'utile netto reported pari a 850 milioni di euro, di cui 693 milioni già contabilizzati nei risultati dei primi 9 mesi del 2022. Il debito di Enel è visto ridursi, appunto, di 21 miliardi grazie al piano di cessioni. Il livello massimo di riduzione sarà raggiunto nel 2023, quando si prevede che il contributo supererà i 12 miliardi di euro, abbassandolo in un range di 51-52 miliardi di euro dai 58-62 miliardi di euro stimati per fine 2022. L'impatto economico della cessione non avrà alcun effetto sui risultati ordinari, ha assicurato la società, precisando che tali importi non includono i possibili effetti del meccanismo di earn-out sopra menzionato.

L’operazione rientra nel piano di cessioni per 21 miliardi



L'operazione è in linea con l'attuale piano strategico di Enel, in quanto contribuisce all'obiettivo di migliorare e ottimizzare costantemente il profilo di rischio-rendimento del gruppo e della propria asset base, focalizzandosi sui core business. In particolare, il colosso energetico italiano in Brasile mira “a concentrare il business della distribuzione su reti ubicate in aree urbane e a cogliere appieno le opportunità derivanti dalla presenza integrata della società nel contesto della transizione energetica, facendo leva sulla significativa trasformazione attesa nei prossimi anni nei segmenti della generazione distribuita e delle reti intelligenti”.


Tutto scontato e il titolo Enel flette in Borsa

Operazione scontata dal mercato e il titolo Enel flette in Borsa dello 0,69% a 5,066 euro. “Seppur attesa, si tratta di una notizia positiva per Enel in quanto viene confermato il percorso di dismissioni stabilito nel piano strategico della

società”, ha commentato Equita Sim, ribadendo sull’azione il rating buy e il target price a 6,6 euro. Mentre Mediobanca Securities ha un rating outperform e un target price a 7 euro. Nel frattempo, l'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha confermato parzialmente i provvedimenti cautelari emessi il 12 dicembre nei confronti di Enel, Eni, Edison, Acea ed Engie per presunte modifiche unilaterali illegittime delle condizioni economiche di fornitura di energia elettrica e di gas naturale. Gli investitori guardano anche alla possibilità che Francesco Starace non venga riconfermato sulla poltrona di ceo di Enel. Tra i potenziali successori vengono menzionati Del Fante (Poste), Donnarumma ( Terna) e Venturini ( Enel X.
 

Buon giorno e buon 2023

La prima news del nuovo anno:

La diretta dai mercati | Piazza Affari tonica il primo giorno del 2023. Bene illimity e Juventus, occhio alla jv Intesa-Enel​

di Elena Dal Maso

Dopo un 2022 in cui ha ceduto il 13%, Piazza Affari apre bene lunedì 2 gennaio 2023. Al centro della giornata, il Pmi definitivo di dicembre dell’Eurozona. Wall Street chiusa per festività come Cina e Giappone​


La diretta dai mercati | Piazza Affari tonica il primo giorno del 2023. Bene illimity e Juventus, occhio alla jv Intesa-Enel - MilanoFinanza.it

Lo stralcio:

A Piazza Affari occhio a


Mooney, società di pagamenti che fa capo ai gruppi Intesa Sanpaolo e ad Enel, partirà con il suo servizio di telepedaggio entro il primo semestre 2023, ha detto sabato Salvatore Borgese, general manager commercial&banking services di Mooney.
 

Enel: addio a tappe all'Argentina (MF)​

ROMA (MF-DJ)--Se il 2022 si e' chiuso con la vendita di Celg Distribucao in Brasile e l'avvio delle trattative in esclusiva per la cessione degli asset in Romania, per le prime del 2023 si guarda ancora al Sud America. Col nuovo anno, secondo fonti finanziarie citate da MF-Milano Finanza, Enel vuole accelerare l'uscita dall'Argentina, e per farlo procedera' a tappe cominciando dalla controllata Edesur, che gestisce la distribuzione di energia per 2,5 milioni di clienti nell'area di Buenos Aires. In parallelo o quasi, verra' avviata la vendita di Enel Generacion Costanera, la piu' grande centrale termoelettrica del Paese con i suoi oltre 2.300 MW. Per la cessione di Edesur e' gia' stato abbozzato un cronoprogramma, in attesa della nomina dell'advisor: tra fine febbraio e marzo, la controllante Enel Americas potrebbe iniziare la selezione dei potenziali acquirenti. Qualcuno, ma siamo nel campo delle indiscrezioni, si sarebbe gia' fatto avanti, come Carlos Migeuns Bemberg, erede della dinastia di imprenditori di origini tedesche, che possiede indirettamente una quota di minoranza di Edesur. Ma secondo il mercato, potrebbe risultare piu' semplice e veloce per Enel vendere le attivita' di generazione di Costanera, mentre non rappresenta un asset appetibile la sussidiaria idroelettrica El Chocon, che ha il contratto di concessione in scadenza l'11 agosto 2023. Non e' prevista proroga, ne' si provvedera' a un nuovo bando di gara: El Chocon, quindi, tornera' all'ente concedente, ovvero allo Stato argentino. Contemporaneamente, Enel sta preparando l'uscita dal Peru'. Dalla cessione degli asset nei due Paesi sudamericani, la capogruppo potrebbe ricavare circa il 40% dell'intero importo atteso dal piano cessioni, stimato in 21 miliardi di euro. I calcoli sono di Maurizio Bezzeccheri, ceo di Enel Americas: si ipotizza, percio', un controvalore di 8,4 miliardi di euro. L'inizio del 2023 e' fondamentale anche per la cessione dell'intero stock di attivita' Enel in Romania. A fine mese, infatti, scadra' la trattativa in esclusiva con l'utility greca Ppc. Un esito positivo e' valutato come probabile da Fitch Rating. "Gli asset target consistono in 534 MW di generazione rinnovabile e attivita' di distribuzione di energia elettrica. La potenziale acquisizione e' in linea con la strategia di Ppc di aumentare la diversificazione geografica attraverso la crescita inorganica. Il presidente e ceo di Ppc, Georgios Stassis, e' stato in precedenza presidente e ceo di Enel Romania", osserva Fitch. "Cio' implica che Ppc ha una forte conoscenza degli asset target e aumenta la probabilita' della transazione". red fine MF-DJ NEWS

03/01/2023 09:30
 
Flash!

*Enel: Morgan Stanley abbassa rating a underweight​

09/01/2023 09:20
 

Nomine: noi siamo Giorgia (Mi.Fi.)​


Nel suddetto report odierno delle 8.58 si parla di nomine in scadenza con le prossime assemblee. (cfr news)

L'introduzione:

ROMA (MF-DJ)--Da oltre un decennio la destra non toccava palla nella partita delle nomine. Ora pero' ha l'occasione per rifarsi, e con gli interessi. Davanti a Giorgia Meloni e al suo governo c'e' una prateria. Perche' non soltanto con l'approvazione dei bilanci 2022 scadono i consigli di amministrazione di tutti i piu' importanti gruppi controllati dal Tesoro, ma c'e' anche da sistemare il ponte di comando di enti e apparati pubblici fondamentali per il funzionamento dello Stato, per un totale di quasi un migliaio di poltrone.

Stralcio:

per Stefano Donnarumma (Terna)..... si profila un importante avanzamento di carriera. Ossia il trasferimento sulla poltrona di amministratore delegato dell'Enel, ora occupata da Francesco Starace...... (omissis) :eek:

-----------

Nessuna indicazione sulla nuova destinazione di Starace
 
Indietro