FaGal
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Nei dieci anni trascorsi dall'avvio della privatizzazione «selvaggia» voluta dall'Ulivo, «l'Enel ha rallentato la manutenzione e la costruzione di nuovi impianti» e ha dirottato le risorse ad attività finanziarie che nulla hanno a che vedere con la rete elettrica. Senza che il governo precedente facesse nulla per invertire la rotta. Il risultato - ha dichiarato Giovanardi durante il question time - è un sistema fatiscente incapace di offrire un servizio all'altezza agli utenti. Bolletta più leggera a febbraio?
Nei dieci anni trascorsi dall'avvio della liberalizzazione «l'Enel ha rallentato la manutenzione e la costruzione di nuovi impianti a media e bassa tensione, investendo somme non adeguate a mantenere efficiente la linea».
E' un atto di accusa pesante quello che il ministro dei Rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi ha avanzato oggi, durante il question time sui recenti blackout dovuti al maltempo al Nord, ai vertici del colosso elettrico e a chi per cinque anni ha governato il Paese, senza spendere mai una parola per denunciare il decadimento della rete elettrica: l'Ulivo del professor Prodi. Il risultato della.liberalizzazione senza regole voluta dal centro-sinistra, secondo Giovanardi, è ora sotto gli occhi di tutti: una rete elettrica fatiscente e un sistema energetico fallimentare. Del quale - ha ribadito - porta la colpa chi, nel precedente governo, ha dato il via a una privatizzazione dove «le risorse sono state utilizzate per compiere operazioni finanziarie» anziché «per rinnovare le infrastrutture» e dove a farne le spese sono stati gli utenti.
LIBERALIZZAZIONE SELVAGGIA
«La liberalizzazione selvaggia ci ha portato a una situazione a cui abbiamo cercato di rimediare con l'attività normativa», ha detto Giovanardi. Ora civorrà «un congruo numero di anni», per valutare completamentele ricadute.
Sul banco degli imputati, secondo il ministro, anche i vertici del colosso nominati dall'Ulivo: «negli ultimi dieci anni, cioé da quando c'è stata la liberalizzazione e la Spa, l'Enel ha rallentato la manutenzione e la costruzione di nuovi impianti a media e bassa tensione, ha investito somme non adeguate a mantenere efficiente la linea. Spesse volte con difficoltà operative nate anche con le regioni, che molte volte si oppongono alla costruzione di nuove linee: ma a volte dirottando risorse finanziarie in attività non strategiche riguardanti il settore elettrico, come la telefonia».
RISORSE UTILIZZATE PER LA FINANZA
Quanto al governo e alla maggioranza precedenti, ha poi sottolineato, «non mi sembra che abbiano avuto qualcosa da dire nel momento in cui le risorse dell'Enel venivano utilizzate per la finanza e non per la rete, con una esternalizzazione delle attività necessaria, ma non con la garanzia di sostituire le risorse interne con altrettanto efficienti servizi esterni e guardando piu' ai costi che alla qualità».
Comunque, ha concluso Giovanardi, «il ministero delle Attività produttive e l'Autorità per l'energia e il gas si riservano di verificare la corretta attuazione dei compiti assegnati alle societa' che hanno in concessione il servizio pubblico».
http://www.panorama.it/economia/finanza/articolo/ix1-A020001023505
PERO?...
Per le famiglie italiane si profila ad aprile un risparmio del 2% sulle bollette elettriche. Previste invece stabili le tariffe del gas. Ma il prezzo della benzina continua a volare. Per il periodo aprile-giugno si calcola un calo del costo della luce - per la famiglia tipo (3 kw impegnato e 225 kwh di consumi mensili) - di 1,3 euro a bimestre, vale a dire 7,8 euro in meno l'anno.
Per le famiglie italiane si profila ad aprile un risparmio del 2% sulle bollette elettriche.
La previsione arriva dagli esperti del Rie che sulla base del calcolo usato dall'Authority nell'aggiornamento trimestrale delle tariffe, stimano per il periodo aprile-giugno un calo del costo della luce - per la famiglia tipo (3 kw impegnato e 225 kwh di consumi mensili) - di 1,3 euro a bimestre, vale a dire 7,8 euro in meno l'anno. Previste invece stabili le tariffe del gas.
La riduzione è legata - spiega Davide Tabarelli, esperto del Rie (il centro di Ricerche Energetiche ed Industriali di Bologna) - all'apprezzamento dell'euro sul dollaro che ha compensato i rialzi del greggio da inizio anno, riducendo la parte della tariffa legata al costo della materia prima sui mercati internazionali.
Si tratterebbe - se la previsione sarà confermata dall'Autorità a fine mese - del maggior calo della componente tariffaria legata ai combustibili degli ultimi tre anni, dall'aprile cioè del 2001.
Nel prossimo trimestre - aggiunge Tabarelli - la parte della tariffa elettrica legata al costo dei combustibili, "dovrebbe calare dell'8,13%". Una riduzione, la più consistente dall'aprile del 2001, che "per le bollette delle famiglie con consumi di 225 chilowattora al mese e potenza impegnata pari a 3 kw, dovrebbe tradursi in una calo del 2%".
Il calcolo, ricorda l'esperto, si basa sul meccanismo di aggiornamento adottato dall'Authority per l'energia per adeguare le tariffe al costo internazionale dei combustibili, e dovrà essere confermato dalla stessa autorità che potrebbe comunque decidere - come accaduto già in passato - di compensare la riduzione per necessità di finanziare altre voci tariffarie.
L'attesa riduzione è legata al minor costo pagato per i combustibili tra settembre 2003-febbraio 2004, nel periodo cioè di riferimento per l'aggiornamento tariffario del prossimo trimestre aprile-giugno: si è trattato di sei mesi - prosegue Tabarelli - in cui si è assistito ad un forte apprezzamento dell'euro sul dollaro (valuta di riferimento dell'interscambio petrolifero) che è riuscito ad annullare, sul fronte dell'impatto tariffario per i prossimi tre mesi, anche i rialzi registrati dal greggio e dal carbone nel primo scorcio del 2004.
Una dinamica quindi diversa da quella che, invece, si sta registrando da settimane sul fronte dei prezzi dei carburanti che rimasti pressochè indenni all'apprezzamento dell'euro, stanno invece recuperando velocemente terreno sulla scia dell'impennata delle quotazioni petrolifere.
Sul fronte del gas, invece, le previsioni per le prossime tariffe sono di stabilità, dopo il calo del 2,4% scattato nel primo trimestre 2004.
"Nei prossimi tre mesi le tariffe su questo fronte dovrebbero rimanere ferme", anticipa infatti Tabarelli spiegando che per quanto concerne il metano la soglia di invarianza (ovvero il tetto sotto il quale la variazione non viene trasferita al consumo), è più alta, pari al 5% contro il 3% previsto nel caso delle tariffe elettriche.
Anche in questo caso, comunque, tiene a ricordare Tabarelli l'ultima decisione spetterà a fine mese all'Authority.
http://www.panorama.it/economia/finanza/articolo/ix1-A020001023485
Nei dieci anni trascorsi dall'avvio della liberalizzazione «l'Enel ha rallentato la manutenzione e la costruzione di nuovi impianti a media e bassa tensione, investendo somme non adeguate a mantenere efficiente la linea».
E' un atto di accusa pesante quello che il ministro dei Rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi ha avanzato oggi, durante il question time sui recenti blackout dovuti al maltempo al Nord, ai vertici del colosso elettrico e a chi per cinque anni ha governato il Paese, senza spendere mai una parola per denunciare il decadimento della rete elettrica: l'Ulivo del professor Prodi. Il risultato della.liberalizzazione senza regole voluta dal centro-sinistra, secondo Giovanardi, è ora sotto gli occhi di tutti: una rete elettrica fatiscente e un sistema energetico fallimentare. Del quale - ha ribadito - porta la colpa chi, nel precedente governo, ha dato il via a una privatizzazione dove «le risorse sono state utilizzate per compiere operazioni finanziarie» anziché «per rinnovare le infrastrutture» e dove a farne le spese sono stati gli utenti.
LIBERALIZZAZIONE SELVAGGIA
«La liberalizzazione selvaggia ci ha portato a una situazione a cui abbiamo cercato di rimediare con l'attività normativa», ha detto Giovanardi. Ora civorrà «un congruo numero di anni», per valutare completamentele ricadute.
Sul banco degli imputati, secondo il ministro, anche i vertici del colosso nominati dall'Ulivo: «negli ultimi dieci anni, cioé da quando c'è stata la liberalizzazione e la Spa, l'Enel ha rallentato la manutenzione e la costruzione di nuovi impianti a media e bassa tensione, ha investito somme non adeguate a mantenere efficiente la linea. Spesse volte con difficoltà operative nate anche con le regioni, che molte volte si oppongono alla costruzione di nuove linee: ma a volte dirottando risorse finanziarie in attività non strategiche riguardanti il settore elettrico, come la telefonia».
RISORSE UTILIZZATE PER LA FINANZA
Quanto al governo e alla maggioranza precedenti, ha poi sottolineato, «non mi sembra che abbiano avuto qualcosa da dire nel momento in cui le risorse dell'Enel venivano utilizzate per la finanza e non per la rete, con una esternalizzazione delle attività necessaria, ma non con la garanzia di sostituire le risorse interne con altrettanto efficienti servizi esterni e guardando piu' ai costi che alla qualità».
Comunque, ha concluso Giovanardi, «il ministero delle Attività produttive e l'Autorità per l'energia e il gas si riservano di verificare la corretta attuazione dei compiti assegnati alle societa' che hanno in concessione il servizio pubblico».
http://www.panorama.it/economia/finanza/articolo/ix1-A020001023505
PERO?...

Per le famiglie italiane si profila ad aprile un risparmio del 2% sulle bollette elettriche. Previste invece stabili le tariffe del gas. Ma il prezzo della benzina continua a volare. Per il periodo aprile-giugno si calcola un calo del costo della luce - per la famiglia tipo (3 kw impegnato e 225 kwh di consumi mensili) - di 1,3 euro a bimestre, vale a dire 7,8 euro in meno l'anno.
Per le famiglie italiane si profila ad aprile un risparmio del 2% sulle bollette elettriche.
La previsione arriva dagli esperti del Rie che sulla base del calcolo usato dall'Authority nell'aggiornamento trimestrale delle tariffe, stimano per il periodo aprile-giugno un calo del costo della luce - per la famiglia tipo (3 kw impegnato e 225 kwh di consumi mensili) - di 1,3 euro a bimestre, vale a dire 7,8 euro in meno l'anno. Previste invece stabili le tariffe del gas.
La riduzione è legata - spiega Davide Tabarelli, esperto del Rie (il centro di Ricerche Energetiche ed Industriali di Bologna) - all'apprezzamento dell'euro sul dollaro che ha compensato i rialzi del greggio da inizio anno, riducendo la parte della tariffa legata al costo della materia prima sui mercati internazionali.
Si tratterebbe - se la previsione sarà confermata dall'Autorità a fine mese - del maggior calo della componente tariffaria legata ai combustibili degli ultimi tre anni, dall'aprile cioè del 2001.
Nel prossimo trimestre - aggiunge Tabarelli - la parte della tariffa elettrica legata al costo dei combustibili, "dovrebbe calare dell'8,13%". Una riduzione, la più consistente dall'aprile del 2001, che "per le bollette delle famiglie con consumi di 225 chilowattora al mese e potenza impegnata pari a 3 kw, dovrebbe tradursi in una calo del 2%".
Il calcolo, ricorda l'esperto, si basa sul meccanismo di aggiornamento adottato dall'Authority per l'energia per adeguare le tariffe al costo internazionale dei combustibili, e dovrà essere confermato dalla stessa autorità che potrebbe comunque decidere - come accaduto già in passato - di compensare la riduzione per necessità di finanziare altre voci tariffarie.
L'attesa riduzione è legata al minor costo pagato per i combustibili tra settembre 2003-febbraio 2004, nel periodo cioè di riferimento per l'aggiornamento tariffario del prossimo trimestre aprile-giugno: si è trattato di sei mesi - prosegue Tabarelli - in cui si è assistito ad un forte apprezzamento dell'euro sul dollaro (valuta di riferimento dell'interscambio petrolifero) che è riuscito ad annullare, sul fronte dell'impatto tariffario per i prossimi tre mesi, anche i rialzi registrati dal greggio e dal carbone nel primo scorcio del 2004.
Una dinamica quindi diversa da quella che, invece, si sta registrando da settimane sul fronte dei prezzi dei carburanti che rimasti pressochè indenni all'apprezzamento dell'euro, stanno invece recuperando velocemente terreno sulla scia dell'impennata delle quotazioni petrolifere.
Sul fronte del gas, invece, le previsioni per le prossime tariffe sono di stabilità, dopo il calo del 2,4% scattato nel primo trimestre 2004.
"Nei prossimi tre mesi le tariffe su questo fronte dovrebbero rimanere ferme", anticipa infatti Tabarelli spiegando che per quanto concerne il metano la soglia di invarianza (ovvero il tetto sotto il quale la variazione non viene trasferita al consumo), è più alta, pari al 5% contro il 3% previsto nel caso delle tariffe elettriche.
Anche in questo caso, comunque, tiene a ricordare Tabarelli l'ultima decisione spetterà a fine mese all'Authority.
http://www.panorama.it/economia/finanza/articolo/ix1-A020001023485