Enrico Baj

Baj

Premesso che per la grandezza di Baj non è possibile non ci siano post da più di un anno, ne approfitto per segnalare una buona aggiudicazione Da Meeting per una opera del 1981 a 6.3 più diritti.
Un saluto. 0AD7AE0E-3D5F-493F-A20F-CC89C475F83B.jpg
 
Grande artista. Aprii io il thread e qualcuno diceva che non andava più di moda
 
Arte Nucleare

Qui avevamo anche approfondito il periodo nucleare.
anche questo 3d fermo da un po’
 
È sempre all'avanguardia...
:):p Ciao!!

Antonio Porta, Angela Verga, Farfa, Nanni Balestrini e Baj a Milano, settembre 1959.

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Tutti i lotti di Baj venduti da Meeting Art, chi durante la tornata d’asta, chi nella odierna ultima tornata alla base.
Davvero non pensavo che venissero tutti aggiudicati considerando l’offerta pur se varia.
Bene!
 
Baj meriterebbe molto di più. Trovo le sue quotazioni incredibilmente troppo basse.
 
leggere il testo del telegramma: fantastico Enrico Baj;)
 

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Ne aveva anche per Dali...
Ma non tutte le battaglie si possono vincere...
:):p Ciao!!

Negli anni '50 Dalì dopo avere liberato il Surrealismo da ogni connotazione ideologica, arrivò a dichiarare “Le Surrealisme c'est moi”.

Quando il giovane Enrico Baj fondò il movimento artistico della Pittura nucleare, sicuramente Salvador Dalì ignorò l'evento anche perché già nel '45 aveva realizzato "Idillio atomico" (immagine sotto) dando alla luce, in seguito, il Manifesto del Misticismo nucleare e alcune opere ispirate alla nascita dell'era atomica.

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Nacque una contesa tra Dalì e Baj che denunciò per plagio Dalì sostenendo che il Movimento nuclearista fosse di ascendenza italica e ne dovesse, egli stesso, essere ritenuto il fondatore insieme con Sergio q e un altro gruppo derivante dall'Eaismo.
Ma nel '57 fu Dalì a vincere il processo che si svolse a a Roma.

Baj. Forme nucleari. 1951.

Enrico-Baj-Forme-nucleari-1951.-Archivio-Baj-Vergiate.-Photo-Antonio-Maniscalco.-Courtesy-GAMeC-.jpg
 
Grande Baj, grande e sottovalutato rispetto a tanti artisti pompati ad arte.
Recentemente (non avevo nulla in collezione di Baj) ho preso un'opera figurativa primi anni 50 con autentica Giò Marconi e timbro al retro della Civica Galleria Arte Moderna di Modena.
 
Grande Baj, grande e sottovalutato rispetto a tanti artisti pompati ad arte.
Recentemente (non avevo nulla in collezione di Baj) ho preso un'opera figurativa primi anni 50 con autentica Giò Marconi e timbro al retro della Civica Galleria Arte Moderna di Modena.


Non svegliare il can che dorme!
 
E perchè mai, svegliamolo; Baj merita più attenzione e rispetto per quanto ha dato al mondo dell'arte contemporanea.
 
non credo, purtroppo. :no::no:

Libro consigliato :
"Il sistema dell’arte contemporanea risulta imprescindibilmente legato al mercato, alle strategie di promozione e valorizzazione economica delle opere e degli autori: dal momento in cui l’opera diventa una forma di investimento, parallelamente al livello estetico-culturale assume sempre più rilevanza un livello economico-speculativo. In questo intreccio, si giocano i rapporti degli artisti contemporanei con il mercato, di volta in volta conflittuali o assecondanti.
Il mercato stesso oscilla tra l’imposizione di nuove mode, improvvise rivalutazioni e rincorsa a quanto il panorama artistico tende a produrre autonomamente.
La scena contemporanea è attraversata costantemente da tentativi di autonomia dai meccanismi commerciali e di sottomissione, più o meno volontaria, alle direttive da questi esercitate. Ne risulta in definitiva un sistema strutturato attorno a varie figure che, in percentuali variabili, concorrono al suo mantenimento: l’artista, il critico, il curatore di mostre, il mercante, le gallerie, i musei pubblici e privati, i collezionisti, i finanziatori, i creatori di eventi, i mass media, il pubblico di addetti ai lavori ."

Ecco come la pensava veramente :

"... la critica sembra spesso non andare oltre al mero pettegolezzo celebrativo e l’opera d’arte pare giocarsi le proprie carte in maniera del tutto autoreferenziale, come una macchina progettata allo scopo di produrre «pseudo-filosofie, pseudo-estetiche, pseudo-problematiche». Una macchina inutile."

“... le opere che prima abbiamo esemplificato, come la plastificazione di isolette, coste e vallate messa in atto da Christo:p, nulla hanno a che fare con l'amore per l'arte e con il collezionismo. “
 

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non credo, purtroppo. :no::no:

Libro consigliato :
"Il sistema dell’arte contemporanea risulta imprescindibilmente legato al mercato, alle strategie di promozione e valorizzazione economica delle opere e degli autori: dal momento in cui l’opera diventa una forma di investimento, parallelamente al livello estetico-culturale assume sempre più rilevanza un livello economico-speculativo. In questo intreccio, si giocano i rapporti degli artisti contemporanei con il mercato, di volta in volta conflittuali o assecondanti.
Il mercato stesso oscilla tra l’imposizione di nuove mode, improvvise rivalutazioni e rincorsa a quanto il panorama artistico tende a produrre autonomamente.
La scena contemporanea è attraversata costantemente da tentativi di autonomia dai meccanismi commerciali e di sottomissione, più o meno volontaria, alle direttive da questi esercitate. Ne risulta in definitiva un sistema strutturato attorno a varie figure che, in percentuali variabili, concorrono al suo mantenimento: l’artista, il critico, il curatore di mostre, il mercante, le gallerie, i musei pubblici e privati, i collezionisti, i finanziatori, i creatori di eventi, i mass media, il pubblico di addetti ai lavori ."

Ecco come la pensava veramente :

"... la critica sembra spesso non andare oltre al mero pettegolezzo celebrativo e l’opera d’arte pare giocarsi le proprie carte in maniera del tutto autoreferenziale, come una macchina progettata allo scopo di produrre «pseudo-filosofie, pseudo-estetiche, pseudo-problematiche». Una macchina inutile."

“... le opere che prima abbiamo esemplificato, come la plastificazione di isolette, coste e vallate messa in atto da Christo:p, nulla hanno a che fare con l'amore per l'arte e con il collezionismo. “
E' tutto vero Alessandro però credo che i valori storici di un artisti, quelli si , siano inattaccabili da qualsiasi "perverso" sistema.
Ma poi che ci interessa; non si colleziona per speculazione ma per appagare il proprio bisogno del bello.

P.s. comunque, sugli artisti storicizzati i valori commerciali prima si adegueranno.
 
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