L’Europa ha vissuto il secondo anno più caldo mai registrato, superato solo dall’anno 2020 e con temperature solo leggermente superiori rispetto al 2019, al 2015 e al 2014; il Vecchio Continente è stato caratterizzato dall’estate più calda mai registrata e l’autunno è stato il terzo più caldo. Ondate di calore prolungate e intense hanno colpito l’Europa occidentale e settentrionale e il persistere di bassi livelli di precipitazioni, combinato con temperature elevate e altri fattori, ha portato a condizioni di siccità diffuse. Si sono verificate le più alte emissioni totali causate da incendi boschivi estivi (giugno-agosto) stimate per l’Ue e il Regno Unito negli ultimi 15 anni: Francia, Spagna, Germania e Slovenia hanno registrato le emissioni estive di incendi più elevate degli ultimi 20 anni. Il C3S sottolinea ancora una volta che «Era5 concorda con altri set di dati di temperatura ampiamente utilizzati sul fatto che la temperatura dell’Europa è aumentata più del doppio della media globale negli ultimi 30 anni, con un tasso di aumento più alto di qualsiasi altro continente del mondo».