Esercito il mio diritto di non votare.

tutto lecito, ma se non voti che diritto di llamentarti? :cool:
Non esiste alcun nesso.
Ho il diritto di lamentarmi come chiunque altro.
Peraltro il mio "non voto" è un chiaro messaggio che ritengo l'offerta del tutto inadeguata.
Se in un negozio non trovo prodotti di mio gusto, non compro un prodotto a caso, non compro affatto.
 
Non esiste alcun nesso.
Ho il diritto di lamentarmi come chiunque altro.
Peraltro il mio "non voto" è un chiaro messaggio che ritengo l'offerta del tutto inadeguata.
Se in un negozio non trovo prodotti di mio gusto, non compro un prodotto a caso, non compro affatto.

Il non voto è andare a votare e annullare, ma alle urne sarebbe meglio andare.
 
Il non voto è andare a votare e annullare, ma alle urne sarebbe meglio andare.
Dipende, anche le schede annullate vengono conteggiate nella % di affluenza al voto, che è il dato che il sistema politico utilizza per legittimarsi nei confronti della popolazione, se si vuole esprimere dissenso non si deve andare. Infatti hanno una paura pazzesca per le prossime di giugno, sempre più cittadini si stanno stancando di questa classe politica. Chiuso OT
 
Dipende, anche le schede annullate vengono conteggiate nella % di affluenza al voto, che è il dato che il sistema politico utilizza per legittimarsi nei confronti della popolazione, se si vuole esprimere dissenso non si deve andare. Infatti hanno una paura pazzesca per le prossime di giugno, sempre più cittadini si stanno stancando di questa classe politica.
Non sono d'accordo.
Per me non andare significa che non si ha una preferenza, e quindi si accetta implicitamente che decidano gli altri al posto tuo.
Non è dissenso.
Se
 
Non esiste alcun nesso.
Ho il diritto di lamentarmi come chiunque altro.
Peraltro il mio "non voto" è un chiaro messaggio che ritengo l'offerta del tutto inadeguata.
Se in un negozio non trovo prodotti di mio gusto, non compro un prodotto a caso, non compro affatto.

Non sono d'accordo, il voto non è solo un diritto, ma anche un dovere. Lo stato non è un negozio dove ci si puo anche astenere dall acquistare, ma è la nostra casa e dei nostri figli quindi diventa un dovere partecipare alla vita politica. Vota il meno peggio ma vota. Chi non vota non sta protestando ma "getta solo la spugna".
 
Non sono d'accordo, il voto non è solo un diritto, ma anche un dovere. Lo stato non è un negozio dove ci si puo anche astenere dall acquistare, ma è la nostra casa e dei nostri figli quindi diventa un dovere partecipare alla vita politica. Vota il meno peggio ma vota. Chi non vota non sta protestando ma "getta solo la spugna".
Tutto ciò che scrivi è pura opinione.
Del tutto legittima, ma senza la pretesa di valere più della mia.

Io, come te d'altronde, non ho scelto quando nascere, dove nascere, come dovesse essere strutturata la società in cui nascevo, quali dovessero essere le regole, quale la forma di governo, ecc... E' tutta roba che mi sono ritrovato. Quindi rivendico il diritto di essere d'accordo o meno su tutto ciò che gente vissuta prima che io nascessi ha deciso e formalizzato, e di agire di conseguenza. Ergo, non mi sento in obbligo di tifare per qualche politico o partito, o di partecipare a riti come il voto in cui poco credo e che alcuni ritengono un dovere (non lo è, tantomeno legalmente).

Chi getta la spugna è chi non lotta per i propri diritti, non chi non vota.
Per partecipare alla democrazia non è strettamente necessario nè votare, nè essere votati.
Per esempio, conosco un sacco di gente che diligentemente vota, e poi non partecipa a uno sciopero o una manfestazione manco ad ammazzarli.
Devo dirti quanto serve il loro "voto" ?

Non ricordo l'ultima volta che ho votato (purtroppo da giovane ho partecipato qualche volta a questo circo prima di raggiungere la consapevolezza), ma in compenso ricordo bene dov'ero durante le ultime elezioni politiche a Settembre 2022. Ero in Namibia in cima a un duna del deserto del Namib. Tempo meglio speso indubbiamente.
 
Ultima modifica:
Non sono d'accordo.
Per me non andare significa che non si ha una preferenza, e quindi si accetta implicitamente che decidano gli altri al posto tuo.
Non è dissenso.
Se
Se vuoi che il dissenso possa sortire risultati l'unico modo è delegittimare il sistema in essere facendo calare l'affluenza. Se organizzi uno spettacolo e non arriva nessuno spettatore, seppur la tua campagna di marketing (campagna elettorale) sia stata massiccia, vuol dire che nessuno ti vuole. Questo vale per tutti i partiti, infatti a loro non interessa chi vince ma che il sistema regga. Mi fermo perchè andrei OT. Comunque c'è aria di grossi cambiamenti, basta guardare con una prospettiva più ampia, geograficamente parlando.
 
Ultima modifica:
Se vuoi che il dissenso possa sortire risultati l'unico modo è delegittimare il sistema in essere facendo calare l'affluenza. Se organizzi uno spettacolo e non arriva nessuno spettatore, seppur la tua campagna di marketing (campagna elettorale) sia stata massiccia, vuol dire che nessuno ti vuole. Questo vale per tutti i partiti, infatti a loro non interessa chi vince ma che il sistema regga. Mi fermo perchè andrei OT. Comunque c'è aria di grossi cambiamenti, basta guardare con una prospettiva più ampia, geograficamente parlando.
Guarda che non si strappano i capelli se c'è poca partecipazione al voto, è un problema per quelli che perdono dando per scontato erroneamente che chi non si è recato alle urne è stato determinante per la loro sconfitta, mentre quelli che vincono se ne infischiano avendo come unico problema quello di spartirsi le poltrone. Quando ci sarà una legge elettorale che prevede un minimo di partecipanti per validare le elezioni, questo si che porterebbe la classe politica a comportarsi diversamente, ma per ovvi motivi non capiterà mai, qualcuno deve governare per forza.
 
Non sono d'accordo, il voto non è solo un diritto, ma anche un dovere. Lo stato non è un negozio dove ci si puo anche astenere dall acquistare, ma è la nostra casa e dei nostri figli quindi diventa un dovere partecipare alla vita politica. Vota il meno peggio ma vota. Chi non vota non sta protestando ma "getta solo la spugna".
Hai perfettamente ragione, io dopo aver votato tutto dal divorzio all' aborto e tutto per il bene comune, ora dalle ultime votazioni ho letteralmente gettato la spugna. Troppi mangiapane a tradimento che non fanno l'interesse collettivo.
 
Tutto ciò che scrivi è pura opinione.
Del tutto legittima, ma senza la pretesa di valere più della mia.

Io, come te d'altronde, non ho scelto quando nascere, dove nascere, come dovesse essere strutturata la società in cui nascevo, quali dovessero essere le regole, quale la forma di governo, ecc... E' tutta roba che mi sono ritrovato. Quindi rivendico il diritto di essere d'accordo o meno su tutto ciò che gente vissuta prima che io nascessi ha deciso e formalizzato, e di agire di conseguenza. Ergo, non mi sento in obbligo di tifare per qualche politico o partito, o di partecipare a riti come il voto in cui poco credo e che alcuni ritengono un dovere (non lo è, tantomeno legalmente).

Chi getta la spugna è chi non lotta per i propri diritti, non chi non vota.
Per partecipare alla democrazia non è strettamente necessario nè votare, nè essere votati.
Per esempio, conosco un sacco di gente che diligentemente vota, e poi non partecipa a uno sciopero o una manfestazione manco ad ammazzarli.
Devo dirti quanto serve il loro "voto" ?

Non ricordo l'ultima volta che ho votato (purtroppo da giovane ho partecipato qualche volta a questo circo prima di raggiungere la consapevolezza), ma in compenso ricordo bene dov'ero durante le ultime elezioni politiche a Settembre 2022. Ero in Namibia in cima a un duna del deserto del Namib. Tempo meglio speso indubbiamente.
Se la buttiamo in "filosofia" allora hai ragione tu. Per partecipare ad una democrazia è importantissimo votare, esprimere il dissenso nelle manifestazioni è importante certo, ma se poi non voti a che serve? E come diceva il grande Gaber "la libertà non è star sopra un albero, libertà è partecipazione". La democrazia è partecipazione alla vita politica. Questo non mi ha certo tolto la gioia che ho provato tante volte nell affrontare pareti verticali sulle Dolomiti o in altri luoghi. Ma questa è un altra storia.
 
Le ideologie, il senso civico e altre amenità sono solo uno strumento per spingerti ad entrare nelle cabine elettorali. Il cinico vota solo se ha un tornaconto personale (Do ut des) oppure come il sottoscritto che non ha mai ricevuto favori ma li ha visti elargire con i soldi di tutti di votare non se ne parla neanche sotto tortura. Infine esiste una terza categoria i blandi che inspiegabilmente votano per regalare privilegi e benessere a persone con cui non hanno nulla da spartire.
 
Le ideologie, il senso civico e altre amenità sono solo uno strumento per spingerti ad entrare nelle cabine elettorali. Il cinico vota solo se ha un tornaconto personale (Do ut des) oppure come il sottoscritto che non ha mai ricevuto favori ma li ha visti elargire con i soldi di tutti di votare non se ne parla neanche sotto tortura. Infine esiste una terza categoria i blandi che inspiegabilmente votano per regalare privilegi e benessere a persone con cui non hanno nulla da spartire.
E che mossa superfig@ sarebbe non votare? Lasciare ad altri pirl@ la possibilità di importi il proprio pensierp per il governo della nazione.. e poi lamentarsi delle malefatte fatte fa altri politici?
 
Dipende, anche le schede annullate vengono conteggiate nella % di affluenza al voto, che è il dato che il sistema politico utilizza per legittimarsi nei confronti della popolazione, se si vuole esprimere dissenso non si deve andare. Infatti hanno una paura pazzesca per le prossime di giugno, sempre più cittadini si stanno stancando di questa classe politica. Chiuso OT
Paura de che?
Meno persone vanno a votare più incide il loro storico ZOCCOLO DURO e più poltrone sicure, "loro", riescono ad ottenere
 
Rifiuto il "pacco" e vado avanti.
Esercito il mio diritto di non votare.

Hai voglia son più di 25 anni che la penso così ma quando è troppo è troppo... mi tapperò naso e orecchie e tornerò a votare; CONTRO l'attuale governo. Sono riusciti nell'ardua impresa di rimandarmi a votare.
 
Col ***** che sono tutti uguali. Mandare al parlamento europeo Borghi o brando benifei, vannacci o cecchi paone non è la stessa cosa.
Se non ti occupi di politica la politica si occuperà di te (stop motori termici, case green, inclusività, ******* woke e amenità varie).
Si manda un grazie a quelli che son crepati per darci il voto, si esercita il nostro diritto e si vota quello meno peggio per limitare i danni.
 
Hai voglia son più di 25 anni che la penso così ma quando è troppo è troppo... mi tapperò naso e orecchie e tornerò a votare; CONTRO l'attuale governo. Sono riusciti nell'ardua impresa di rimandarmi a votare.
Oh! Finalmente...anche io mi turerò il naso... ma non lascerò certo a loro campo libero :no:
 
Oh! Finalmente...anche io mi turerò il naso... ma non lascerò certo a loro campo libero :no:


Dipende... fino a quando pensi che uno valga l'altro in una situazione di stallo, si può anche pensare sia lecito non votare. Quando inizi a pensare che si è oltrepassato il limite della decenza provi a tornare a votare per spostare nuovamente l'ago della bilancia. Ma tenendo presente che il male non ha casacca ed è disposto a cambiarla e ricambiarla, quindi non illudendoti oltre il dovuto. :cool:
 
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