Transumanesimo, parola da complottisti
indica un passaggio, siamo nel trans umanesimo, il momento tra l’umanesimo e il post umanesimo.
cioé l’estinzione dell’ umanesimo, quindi dell’uomo biologico nella sua evoluzione naturale, nella sua condizione umana che coincide con una evoluzione personale e generazionale.
é di fatto l’estinzione umana in divenire… il transumanesimo.
abbiamo superato l’epoca della tecnologia vissuta in senso attivo, in cui il device, il dispositivo da u participio passato diventa aggettivo, da noi che disponevamo della lavatrice, il frullino, il telefono, dispositivi che ci rendevano disponenti di una azione senza il bisogno di farla direttamente, come lavare, tritare, muoverci per comunicare.
passando per l’impossibilità di fare a meno di disporre per aver più tempo per disporre di più disposizioni da far attuare alle macchine. Arrivando non aver più tempo sufficiente per usare tutte le macchine a disposizione e doverle concentrare. Un frullinoche inpasti e cuocia, la lavatrice che asciughi, un telefono che faccia le foto ed i filmati e la televisione e la teleconferenza.
abbiamo vissuto la tecnologia anche in senso fisico, con droghe che inibissero il dolore e mitigassero la malattia. E siamo passati all’aggiungere o togliere parti dal corpo per assecondare un ideale di benessere, partendo dall’utitàdella dentiera ai peli messi o tolti, il grasso o protuberanze secondo gusti.
alterazione e sostituzione delle azioni riconosciute come vita umana, come lavare, prepararsi il cibo o comunicare
alterazione del corpo fisico ingannando il segno dell’esistenza
adulterazine della comunicazione. Non più mostrando se, cosa siamo e possiamo passare.
(mi Fa sorridere l’uso dela parola adulterazione che ha i se la perdita della purezza infantile, usata per una infantile bugia della percezione del se è di quel che si intende trasmettere.
trans-umanesimo
nel sentimento e nella spiritualità (che tratterò dando spazio pportuno)
vivere con un amato abastanzabene a tempo determinato, vedere i figli più da separati e trasmettergli solo i giorni di festa come un figliuol prodigo nel giorno della marmotta.
Questo transuanesimo si traduce in percorso verso la passività.
in cui é coltivato un “virtuale” che trae solo l’immagine del ”vir” uomo eroe guerriero colmo di virtù.
incapace di lavare, coltivare, costruire, curarsi o comunicare altro che non sia una immagine… immaginata di se e di chi o cosa si vorrebbe essere. Della quale immagine, non si é in grado di imaginare la forma, se non passivamente ricevuta dall’esterno.