Strongring
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Salve, si legge spesso sui giornali e su vari articoli che se l'Italia crolla anche il resto dell'Europa (se non il mondo intero) crolla perchè viviamo in un sistema integrato e la globalizzazione ha comportato che i capitali si muovano continuamente in tutto il mondo il pochi istanti.
Secondo questa teoria dato che il debito pubblico italiano è detenuto (in parte) da istituzioni finanziarie (banche, mutual fund, hedge fund, ecc ecc) di tutto il mondo, se facciamo default mandiamo contemporaneamente in rovina anche tutto il resto del mondo e si usa questa "teoria" per dire che in realtà siamo in una posizione di forza relativa e che quindi possiamo far valere le nostre ragioni all'interno dell'UE e oltre.
Come supporto a questa teoria si porta spesso il fatto che il fallimento della Lehman Brothers ha creato caos in tutto il mondo nonostante la banca fosse americana.
Allo stesso modo si dice che nonostante il debito pubblico è italiano, se falliamo si creerebbe caos globale.
Ma le cose stanno davvero così?
Ci ho pensato un pò ultimamente e sono venuto a qualche conclusione che vorrei discutere qui.
Innanzitutto il fallimento della Lehman Brothers è stato abbastanza improvviso e quindi le varie banche e istituzioni finanziarie non hanno avuto tempo per proteggersi e coprire le loro posizioni di rischio.
Visto che fino a quel momento altre banche erano state salvate si pensava che anche la Lehman potesse essere salvata, in pratica è stata una "sorpresa".
Le conseguenze globali poi sono avvenute tramite il blocco del mercato interbancario, ma questo è un altro discorso che non voglio approfondire qui sennò la farei troppo lunga.
L'Italia, secondo me, è in una situazione molto diversa.
Sono ormai tre anni che siamo considerati "a rischio default" e che i Governi che si sono succeduti non hanno fatto altro che peggiorare le cose.
Gli effetti tragici per l'economia globale avrebbero potuto verificarsi se fossimo falliti 3 anni fa generando l'effetto sorpresa perchè magari le posizioni che le varie istituzioni finanziarie avevano aperte verso l'Italia non erano granchè coperte tramite contratti derivati.
Ma ora?
Io credo che dopo 3 anni, gran parte delle esposizioni delle più grandi istituzioni finanziarie globali verso il debito pubblico italiano siano state ridotte o estinte e a sua volta ne sono state aperte di nuove, ma coperte da contratti derivati.
Ossia, si è effettuata una scelta di portafoglio.
Il nostro debito è rischioso così anche l'investimento verso il nostro Paese è rischioso, ma è anche più remunerativo quindi le varie istituzioni finanziarie continuano ad acquistare debito italiano (in misura minore) per "perfezionare" il loro portafoglio e ottimizzare la posizione di rischio/rendimento, ma credo anche che essendo investitori professionali costoro si siano ora ben preoccupati di proteggere tali esposizioni, in misura ben maggiore di quanto facevano in passato, non credete?
Del resto considerare il nostro debito al pari di quello tedesco o quello di singapore è un errore che non commetterebbe nemmeno un investitore relativamente ingenuo, figuriamoci questi grandi fondi che muovono miliardi di capitali.
Per cui, siamo sicuri che se falliamo il resto del mondo ne risentirebbe nel modo in cui molti giornali e politici continuano a sostenere?
Io credo che ormai le varie istituzioni si siano protette e gli effetti sarebbero solo marginali per loro.
E' per questo che secondo me in futuro ne vedremo delle belle, altro che posizione di forza perchè too big to fail, secondo me ormai contiamo zero o quasi e quindi non possiamo più fare la voce grossa in Europa.
Vorrei sapere quali sono le vostre interpretazioni sugli investimenti delle banche e enti stranieri sul nostro debito.
Secondo questa teoria dato che il debito pubblico italiano è detenuto (in parte) da istituzioni finanziarie (banche, mutual fund, hedge fund, ecc ecc) di tutto il mondo, se facciamo default mandiamo contemporaneamente in rovina anche tutto il resto del mondo e si usa questa "teoria" per dire che in realtà siamo in una posizione di forza relativa e che quindi possiamo far valere le nostre ragioni all'interno dell'UE e oltre.
Come supporto a questa teoria si porta spesso il fatto che il fallimento della Lehman Brothers ha creato caos in tutto il mondo nonostante la banca fosse americana.
Allo stesso modo si dice che nonostante il debito pubblico è italiano, se falliamo si creerebbe caos globale.
Ma le cose stanno davvero così?
Ci ho pensato un pò ultimamente e sono venuto a qualche conclusione che vorrei discutere qui.
Innanzitutto il fallimento della Lehman Brothers è stato abbastanza improvviso e quindi le varie banche e istituzioni finanziarie non hanno avuto tempo per proteggersi e coprire le loro posizioni di rischio.
Visto che fino a quel momento altre banche erano state salvate si pensava che anche la Lehman potesse essere salvata, in pratica è stata una "sorpresa".
Le conseguenze globali poi sono avvenute tramite il blocco del mercato interbancario, ma questo è un altro discorso che non voglio approfondire qui sennò la farei troppo lunga.
L'Italia, secondo me, è in una situazione molto diversa.
Sono ormai tre anni che siamo considerati "a rischio default" e che i Governi che si sono succeduti non hanno fatto altro che peggiorare le cose.
Gli effetti tragici per l'economia globale avrebbero potuto verificarsi se fossimo falliti 3 anni fa generando l'effetto sorpresa perchè magari le posizioni che le varie istituzioni finanziarie avevano aperte verso l'Italia non erano granchè coperte tramite contratti derivati.
Ma ora?
Io credo che dopo 3 anni, gran parte delle esposizioni delle più grandi istituzioni finanziarie globali verso il debito pubblico italiano siano state ridotte o estinte e a sua volta ne sono state aperte di nuove, ma coperte da contratti derivati.
Ossia, si è effettuata una scelta di portafoglio.
Il nostro debito è rischioso così anche l'investimento verso il nostro Paese è rischioso, ma è anche più remunerativo quindi le varie istituzioni finanziarie continuano ad acquistare debito italiano (in misura minore) per "perfezionare" il loro portafoglio e ottimizzare la posizione di rischio/rendimento, ma credo anche che essendo investitori professionali costoro si siano ora ben preoccupati di proteggere tali esposizioni, in misura ben maggiore di quanto facevano in passato, non credete?
Del resto considerare il nostro debito al pari di quello tedesco o quello di singapore è un errore che non commetterebbe nemmeno un investitore relativamente ingenuo, figuriamoci questi grandi fondi che muovono miliardi di capitali.
Per cui, siamo sicuri che se falliamo il resto del mondo ne risentirebbe nel modo in cui molti giornali e politici continuano a sostenere?
Io credo che ormai le varie istituzioni si siano protette e gli effetti sarebbero solo marginali per loro.
E' per questo che secondo me in futuro ne vedremo delle belle, altro che posizione di forza perchè too big to fail, secondo me ormai contiamo zero o quasi e quindi non possiamo più fare la voce grossa in Europa.
Vorrei sapere quali sono le vostre interpretazioni sugli investimenti delle banche e enti stranieri sul nostro debito.