ETF con buoni/alti dividendi vol 3 [ indice in 1° pagina ]

Lo so che non è adatto per i dividendi, la mia è una strategia di diversificazione. I titoli growth all'interno di Spx sono infatti a mio parere ottimi (Apple, Microsoft ecc.. sono tutti titoli che ho già in portafoglio ed è un settore che conosco bene l'IT) e sul lungo periodo penso che potrebbe crescere abbastanza in particolare considerato il crollo che c'è appena stato (considerato che tutte quelle aziende sono molto solide e supereranno sicuramente il periodo).
Spx poi non performa per nulla male rispetto all'indice, storicamente parlando ha perso sempre molto poco. Ha anche un costo annuale molto basso.
A tutto questo si aggiunge un minimo di dividendo che male di certo non fa (l'1,5% circa che non è tanto ma si va ad aggiungere ai vantaggi sulla solidità dei titoli in questione e sulle performance) e il fatto che, come Sel lo posso prendere a commissioni zero su directa con acquisto pac (a differenza di vhyl) il che mi da il vantaggio di poter acquistare piccole quote senza rimetterci una buona percentuale del capitale ogni acquisto (ricordando che la maggior parte del mio capitale sarà investito a capitale garantito (tra btp da portare a scadenza e conti deposito) eventuali commissioni di acquisto inciderebbero parecchio).
vhyl poi quota società che non sono crollate molto nell'ultimo periodo quindi comprarlo adesso significa non sfruttare il deep del mercato. Oltretutto non da un rendimento da dividendi superiore a Sel, se volessi puntare di più sui dividendi penso che acquisterei più Sel piuttosto che dividere tra Sel e vhyl.

L'idea è che con Sel punto sui dividendi, con Spx sul growth, anche se entrambi mi daranno dividendi ovviamente sarà Sel a costituire la maggior parte del guadagno in questo senso.

A questo si va ad aggiungere il rendimento dagli investimenti a capitale garantito.
Tra tutto spero di riuscire ad alzare il flusso dei rendimenti dal 2% netto dei conti deposito al 3-4% netto circa a cui spero si andrà ad aggiungere qualcosina quando deciderò di vendere almeno gli ETF in growth.

Piu che sperare, fai una simulazione, dubito che arriverai al 3 netto se non fai acquisti mirati al rendimento.
Sel é ottimo ma non é globale a differenza di vhyl, quest'ultimo ti consente di avere una maggiore differenziazione geografica, se l'Europa va in recessione per i suoi motivi, altre aree potrebbero non andarci.
La promozione directa é sicuramente un buon vantaggio per gli etf Lyxor.
 
Piu che sperare, fai una simulazione, dubito che arriverai al 3 netto se non fai acquisti mirati al rendimento.
Sel é ottimo ma non é globale a differenza di vhyl, quest'ultimo ti consente di avere una maggiore differenziazione geografica, se l'Europa va in recessione per i suoi motivi, altre aree potrebbero non andarci.
La promozione directa é sicuramente un buon vantaggio per gli etf Lyxor.

Sel rende tra il 5% e il 7% circa solo da dividendi (quindi tra il quindi tra il 3,5 e il 5,5% netto), Spx rende 1,5% (circa 1,1% netto) da dividendi... se bilancio il rendimento da dividendi dovrebbe essere a metà strada ossia tra il 3 e il 4% netto (chiaro che devo bilanciare bene e sicuramente dovrò prendere più Sel di Spx altrimenti la cosa non funziona).
Sulla differenziazione geografica devo essere sincero non mi fido molto dei mercati emergenti (vedi russia)... preferisco star tranquillo su USA ed Europa e questi due viaggiano proprio su questi mercati. Se l'europa e gli usa vanno in recessione dovrò semplicemente avere pazienza, in fondo ho un orizzonte abbastanza ampio.

Comunque capisco anche il tuo discorso, in linea di massima un etf globale riesce a compensare anche se una delle parti va in recessione o simili (anche nel caso russia ad esempio) e sicuramente il rendimento di vhyl non è male. Se diventasse in futuro a commissioni di acquisto zero nei pac lo prenderò in considerazione come diversificazione anche se al momento avrei qualche dubbio per le questioni espresse sopra.
 
Ultima modifica:
Sel rende tra il 5% e il 7% circa solo da dividendi (quindi tra il quindi tra il 3,5 e il 5,5% netto), Spx rende 1,5% (circa 1,1% netto) da dividendi... se bilancio il rendimento da dividendi dovrebbe essere a metà strada ossia tra il 3 e il 4% netto (chiaro che devo bilanciare bene e sicuramente dovrò prendere più Sel di Spx altrimenti la cosa non funziona).
Sulla differenziazione geografica devo essere sincero non mi fido molto dei mercati emergenti (vedi russia)... preferisco star tranquillo su USA ed Europa e questi due viaggiano proprio su questi mercati. Se l'europa e gli usa vanno in recessione dovrò semplicemente avere pazienza, in fondo ho un orizzonte abbastanza ampio.

Comunque capisco anche il tuo discorso, in linea di massima un etf globale riesce a compensare anche se una delle parti va in recessione o simili (anche nel caso russia ad esempio) e sicuramente il rendimento di vhyl non è male. Se diventasse in futuro a commissioni di acquisto zero nei pac lo prenderò in considerazione come diversificazione anche se al momento avrei qualche dubbio per le questioni espresse sopra.


Non so se ci sono gli emergenti al max saranno in quota ridottissima, invece avere paesi come Giappone/Australia è un bene, questi i dati:

Market allocation:
United States 42.8%
United Kingdom 8.1
Japan 7.9
Canada 4.6
Switzerland 4.5
Australia 4.1%
France 3.2
Germany 3.2
China 2.9
Taiwan 2.3

Top 10 holdings
Johnson & Johnson 1.8%
Exxon Mobil Corp. 1.6
JPMorgan Chase & Co. 1.5
Procter & Gamble Co. 1.4
Chevron Corp. 1.3
Nestle SA 1.3
Home Depot Inc. 1.2
Samsung Electronics Co. Ltd. 1.1
Pfizer Inc. 1.1
Bank of America Corp. 1.0
 
Gent-mi, a proposito di dividendi ho notato che nella tabella degli etf obbligaz con dividendi ci sono delle inesattezze per quanto riguarda le quote dividendi :ie00bf8j5974 non da dividendi per usd di 2,92(anche se sono riportati dividendi trimestrali) ma solo un dividendo annuale di usd 0,77 lu1686831030 non da un dividendo annuale di euro 7,49 ma solo di euro 3,73 ed una sola volta l'anno lu1686830909 non da dividendo annuale di usd 8,52 ma solo di usd 4,27 ed una sola volta all'anno lu1094612022 non da usd di 2,16 all'anno ma solo usd 0,60 ed una sola volta l'anno.e cosi via anche per altri ETF Alla luce di tutto cio penso che vadano riviste le perfomance di molti di questi etf e corrette le tabelle. Grazie a tutti per il vostro impegno
 
e cosi via anche per altri ETF Alla luce di tutto cio penso che vadano riviste le perfomance di molti di questi etf e corrette le tabelle. Grazie a tutti per il vostro impegno

Ho aggiornato il foglio, forzando i titoli indicati a periodicita' annuale.

Al solito la confusione regna sovrana
- lu1686831030 su justetf viene riportato il messaggio "Questo fondo è disponibile solo per gli investitori da Svizzera, Francia, Regno Unito, Italia, Lussemburgo." ma risulta semestrale!
- lu1686830909 su justetf, come su BI, risulta semestrale quindi come lo considero, annuale o semestrale? Mi fido di piu' di @luideca :D quindi l'ho impostato come annuale

Il sito dell'emittente nemmeno mette la periodicita' ma si deve desumere dalla date dei dividendi ma questo non e' sempre vero quindi non si puo' automatizzare il processo, ceh gran c... royale

Se trovate altre anomalie segnalate qui oppure via PM
 
Qualcuno ha info su questo etf russia IE00B5LJZQ16
Doveva cedolare il 15 luglio ma niente
 
Concordo in parte, dipende tutto dal metodo che si adotta. Nel mio caso "la rendita " l'ho fatta con le obbligazioni che mi portano un flusso cedolare costante, mantenendo comunque la massima sicurezza sul capitale. Gli ETF invece li considero alla strgua di un prodotto azionario, ovvero incamero i guadagni ma salvaguardo sempre il capitale.

Vero. In ogni caso il mio approccio è sempre quello di acquistare nei crolli pesanti. Tipo marzo 2020. Il primo l'ho fatto un venerdi di dicembre 1987.
 
oggi ho scaricato il file dividendi del 16.07, mi sembra "anomalo", in effetti mi sembra che
riporti sia dati del 16 luglio che del 5 luglio, controllando meglio sembrano uguali fra di loro.
 
oggi ho scaricato il file dividendi del 16.07, mi sembra "anomalo", in effetti mi sembra che
riporti sia dati del 16 luglio che del 5 luglio, controllando meglio sembrano uguali fra di loro.

Hai ragione, il 16 che era sabato ho corretto il problema della periodicità ed ho rigenerato usando i dati di giorno 5 non potendo avere dati a borsa chiusa
domani ho una giornata lavorativa pessima ma martedì aggiorno
 
Sto cercando di impostare un ptf con etf a dividendi, quelli più interessanti fra azionari e obbligazionari del mercato globale, l'obiettivo è quello di crearmi un flusso di cassa abbastanza costante per arrotondare la mia pensione, a cui mancano 8/10 anni
Ho già un ptf ad accumulo e siccome ho disponibilità di un po' di liquidità, la mia idea era di fare degli acquisti da €1.000 mensili su un certo numero di etf a dividendo, diciamo 7, 8, a rotazione, avrei selezionato questi:
XUHY
VHYL
SJNK
XGSD
IHYU
VEMT
STHY
Cosa potrei aggiungere o togliere?
Ad esempio quelli con cambio coperto, sono indispensabili?
 
Sto cercando di impostare un ptf con etf a dividendi, quelli più interessanti fra azionari e obbligazionari del mercato globale, l'obiettivo è quello di crearmi un flusso di cassa abbastanza costante per arrotondare la mia pensione, a cui mancano 8/10 anni
Ho già un ptf ad accumulo e siccome ho disponibilità di un po' di liquidità, la mia idea era di fare degli acquisti da €1.000 mensili su un certo numero di etf a dividendo, diciamo 7, 8, a rotazione, avrei selezionato questi:
XUHY
VHYL
SJNK
XGSD
IHYU
VEMT
STHY
Cosa potrei aggiungere o togliere?
Ad esempio quelli con cambio coperto, sono indispensabili?

Ciao, giustop per mia curiosità e ... per confonderti ulteriormente le idee :confused: ho elaborato il tuo elenco , aggiungendone di miei con l'idea di verificare l'andamento nel tempo e l'attuale trend.

Il file zippato lo trovi qui. vedi sopra , ho corretto la grafica .

buona lettura.
 
Ultima modifica:
A saltare subito all'occhio è la performance di GGRA che pure ho nel ptf ad accumulo, per quelli a distribuzione, credo che i grafici siano al netto dei dividendi, delude XGSD, benino VHYL gli altri diciamo che conservano il capitale...
Sbaglio?
 
OK!

Però se li valuti in una ottica di performance nel tempo i risultati danno un'altra classifica, anche se alcuni sono sicuramente legati al momento contingente : alta inflazione ed energia.
 

Allegati

  • Riepilogo.xlsx
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Qui trovate i file PDf con l'andamento grafico.

https://ufile.io/qa5zx66l

Da notare la variazione della deviazione standard annuale che rappresenta la "volatilità" del titolo, ovvero bassi valori = minore volatilità e maggiore stabilità nel tempo.

Ps : la legenda titoli la trovale nell'excel sotto.
 
Ultima modifica:
Ma hanno davvero senso questi ETF a distr.?

Ragazzi, riflessione dell'ultimo secondo: ma questi ETF a distr. hanno senso di esistere?
Mi spiego: gli ETF a distr. servono per vivere di rendita, giusto? Ovvero per avere un flusso cedolare per coprire più spese. E questo direi che è un dato di fatto altrimenti uno sceglierebbe sempre l'accumulazione che è piú efficiente per l'interesse composto.

Bene, consideriamo quindi il caso si voglia vivere di rendita: non è, anche in questo caso, meglio prendersi un ETF ad accumulazione e poi prelevare di mese in mese la cifra che ci serve? In pratica andremmo a fare un PAC al contrario, con la differenza che scegliamo noi l'entità della distribuzione, in modo tale da prelevare il minimo che ci serve e tenere investito il resto.
Non è questa un'idea più efficiente?
 
Ragazzi, riflessione dell'ultimo secondo: ma questi ETF a distr. hanno senso di esistere?
Mi spiego: gli ETF a distr. servono per vivere di rendita, giusto? Ovvero per avere un flusso cedolare per coprire più spese. E questo direi che è un dato di fatto altrimenti uno sceglierebbe sempre l'accumulazione che è piú efficiente per l'interesse composto.

Bene, consideriamo quindi il caso si voglia vivere di rendita: non è, anche in questo caso, meglio prendersi un ETF ad accumulazione e poi prelevare di mese in mese la cifra che ci serve? In pratica andremmo a fare un PAC al contrario, con la differenza che scegliamo noi l'entità della distribuzione, in modo tale da prelevare il minimo che ci serve e tenere investito il resto.
Non è questa un'idea più efficiente?

Dipende. Per ritirare una cifra "fissa" dagli etf ad accumulazione senza conseguenze devi vendere al giusto prezzo (superiore a quello a cui l'hai acquistato) e il rischio è doverlo fare nel periodo sbagliato, oltre al fatto che a quel punto le tasse le paghi comunque come in quelli a distribuzione quindi perdi anche l'unico vero vantaggio di quelli ad accumulo, devi poi inoltre reinvestire parte dei soldi ma, a seconda di quando vendi, non è detto che tu riesca a reintegrare il volume che avevi in precedenza. L'ideale con quelli ad accumulo è farli per un lungo periodo di tempo e vendere tutto quando il rendimento è abbastanza alto, possibilmente quando non si vuole reinvestire più. Pagando quindi le tasse del capital gain una volta sola.

I dividendi da etf a distribuzione li compri e di base non li vendi più. Continuano a darti un flusso di cassa automatico che non devi gestire.
Il bello è la semplicità che si tramuta anche in scelte meno emotive.
Ci paghi più tasse è vero, ma concretizzi parte dell'investimento senza dover vendere, cosa che con quelli ad accumulazione non puoi fare (paradossalmente se un etf ad accumulazione non salisse per x motivi o venisse delistato nonostante reinvesta i proventi, il rischio sarebbe di rivendere allo stesso prezzo o ad un prezzo inferiore, i dividendi di quelli a distribuzione una volta concretizzati non se ne vanno più anche se l'etf calasse di prezzo o venisse delistato).

In linea di massima il vantaggio principale di quelli a distribuzione è di diversificazione delle entrate (da una parte arrivano i dividendi, dall'altra se aumentano di prezzo si potrebbe in futuro anche venderli tutti in un momento favorevole per avere anche quell'entrata), mentre quelli ad accumulo hanno il vantaggio fiscale e puntano tutto (anche il dividendo) sull'aumento di prezzo e la rivendita sul lungo periodo.
A mio parere sono entrambe strategie valide che dipendono anche dal tipo di persona che si è (un errore in borsa può costare più delle tasse). Io preferisco quelli a distribuzione per diverse ragioni già esposte ma la principale è che mi piace avere un flusso di cassa automatico, mi tranquillizza dal punto di vista psicologico e rende più facile non vendere anche quando gli etf non vanno molto bene.
 
Dipende. Per ritirare una cifra "fissa" dagli etf ad accumulazione senza conseguenze devi vendere al giusto prezzo (superiore a quello a cui l'hai acquistato) e il rischio è doverlo fare nel periodo sbagliato, oltre al fatto che a quel punto le tasse le paghi comunque come in quelli a distribuzione quindi perdi anche l'unico vero vantaggio di quelli ad accumulo, devi poi inoltre reinvestire parte dei soldi ma, a seconda di quando vendi, non è detto che tu riesca a reintegrare il volume che avevi in precedenza. L'ideale con quelli ad accumulo è farli per un lungo periodo di tempo e vendere tutto quando il rendimento è abbastanza alto, possibilmente quando non si vuole reinvestire più. Pagando quindi le tasse del capital gain una volta sola.

I dividendi da etf a distribuzione li compri e di base non li vendi più. Continuano a darti un flusso di cassa automatico che non devi gestire.
Il bello è la semplicità che si tramuta anche in scelte meno emotive.
Ci paghi più tasse è vero, ma concretizzi parte dell'investimento senza dover vendere, cosa che con quelli ad accumulazione non puoi fare (paradossalmente se un etf ad accumulazione non salisse per x motivi o venisse delistato nonostante reinvesta i proventi, il rischio sarebbe di rivendere allo stesso prezzo o ad un prezzo inferiore, i dividendi di quelli a distribuzione una volta concretizzati non se ne vanno più anche se l'etf calasse di prezzo o venisse delistato).

In linea di massima il vantaggio principale di quelli a distribuzione è di diversificazione delle entrate (da una parte arrivano i dividendi, dall'altra se aumentano di prezzo si potrebbe in futuro anche venderli tutti in un momento favorevole per avere anche quell'entrata), mentre quelli ad accumulo hanno il vantaggio fiscale e puntano tutto (anche il dividendo) sull'aumento di prezzo e la rivendita sul lungo periodo.
A mio parere sono entrambe strategie valide che dipendono anche dal tipo di persona che si è (un errore in borsa può costare più delle tasse). Io preferisco quelli a distribuzione per diverse ragioni già esposte ma la principale è che mi piace avere un flusso di cassa automatico, mi tranquillizza dal punto di vista psicologico e rende più facile non vendere anche quando gli etf non vanno molto bene.

Risposta molto esaustiva ma non mi convince.
Tralasciando l'aspetto psicologico (di cui io, essendo estremamente razionale, non mi interesso), tu hai detto che lo svantaggio è di vendere in un momento cattivo. Ma in realtà questo svantaggio non c'è, perché tu faresti un PAC al contrario. Ovvero prelevi il tuo stipendio di 1500 euro tutti i mesi dall'ETF, quindi i momenti negativi si compenserebbero con quelli positivi.
Inoltre, non pagheresti tutte le tasse, perché su ciò che disinvesti paghi le tasse solo sulla quota di capital gain, mentre col dividendo paghi tasse su tutto.
Inoltre ancora, puoi disinvestire esattamente (o comunque con più precisione) quello che ti serve, mentre con quello a distribuzione puoi trovarti in alcuni momenti con carenza di soldi e in altri con eccesso di dividendi, che finirebbero a stagnare improduttivi sul c/c.

Ecco i motivi per cui a mio parere è più efficiente l'ETF ad accumulazione rispetto a quello a distr. anche nel caso si voglia vivere di dividendi.

Però se mi è sfuggito qualcosa sono curioso di essere corretto 😄
 
Risposta molto esaustiva ma non mi convince.
Tralasciando l'aspetto psicologico (di cui io, essendo estremamente razionale, non mi interesso), tu hai detto che lo svantaggio è di vendere in un momento cattivo. Ma in realtà questo svantaggio non c'è, perché tu faresti un PAC al contrario. Ovvero prelevi il tuo stipendio di 1500 euro tutti i mesi dall'ETF, quindi i momenti negativi si compenserebbero con quelli positivi.
Inoltre, non pagheresti tutte le tasse, perché su ciò che disinvesti paghi le tasse solo sulla quota di capital gain, mentre col dividendo paghi tasse su tutto.
Inoltre ancora, puoi disinvestire esattamente (o comunque con più precisione) quello che ti serve, mentre con quello a distribuzione puoi trovarti in alcuni momenti con carenza di soldi e in altri con eccesso di dividendi, che finirebbero a stagnare improduttivi sul c/c.

Ecco i motivi per cui a mio parere è più efficiente l'ETF ad accumulazione rispetto a quello a distr. anche nel caso si voglia vivere di dividendi.

Però se mi è sfuggito qualcosa sono curioso di essere corretto 😄

Per fare un pac del genere dovresti investire per parecchio tempo senza toccar nulla quindi senza capitalizzare nulla per un lungo periodo. Poi potresti eventualmente ritirarli un po' per volta al posto che tutti insieme ma questo è ben differente dal vedersi accreditati fin dal primo anno dividendi su quanto investito, ben prima che tu riesca a vivere di rendita (che è un obiettivo che potresti anche non raggiungere, dopotutto l'obiettivo più che vivere di rendita è avere una rendita, può anche essere minima ed andarsi solo ad aggiungere a quella principale).
Sui dividendi paghi le tasse sempre visto che sono capital gain di default ma la tua quota di etf investiti non va a diminuire nel tempo a differenza del tuo pac inverso che va ad esaurire le quote investite.
Non c'è il rischio che i dividendi restino improduttivi perché possono essere sempre reinvestiti per aumentare la quota di etf (e il bello è che puoi scegliere di investirli in qualcos'altro se vedi che è meglio variare strategia, ad esempio vicino alla pensione è preferibile non correre troppi rischi quindi magari meglio un titolo di stato o un conto deposito).
Ad un certo punto poi se vorrai fare un pac inverso con quelli a distribuzione puoi pure farlo e in quel caso pagherai le tasse solo sull'eventuale capital gain (anche se personalmente parlando trovo che sia preferibile vendere subito in gain quando si disinveste, non trovo abbia senso attendere e rischiare di vendere in loss).

Per concludere nessuno davanti ai propri soldi è totalmente razionale, per questo motivo hanno senso i pac, altrimenti sarebbe di gran lunga più redditizio investire tutto insieme con la borsa giù e vendere solo con la borsa su... Sono però scelte molto complicate da fare in particolare perché ci si mette di mezzo il fattore psicologico (quello che ti dice... "Compra ora prima che risalga" quando è ancora troppo presto o viceversa "Vendi ora prima che scenda"... Quella voce che ti dice "media ora così bilanci le perdite" (anche se la scelta più logica spesso è non comprare proprio più quel titolo ma anzi venderlo) ecc...). Se hai la convinzione di essere così razionale il pac non ha senso, il pac serve appunto per evitare di fare scelte emotive, nasce perché è difficile comprare al momento giusto, è difficile attendere che il prezzo sia quello che si vuole sia in acquisto sia in vendita, da qui nasce la semplice idea di investire pian piano sempre la stessa cifra in modo che perdite e guadagni si compensino e, investendo periodicamente e mettendo sul piatto sempre la stessa cifra, si può evitare di comprare più o meno quote senza badare al prezzo del momento appiattendo la curva (abbattendo quindi le perdite ma anche i guadagni).
 
Per fare un pac del genere dovresti investire per parecchio tempo senza toccar nulla quindi senza capitalizzare nulla per un lungo periodo. Poi potresti eventualmente ritirarli un po' per volta al posto che tutti insieme ma questo è ben differente dal vedersi accreditati fin dal primo anno dividendi su quanto investito, ben prima che tu riesca a vivere di rendita (che è un obiettivo che potresti anche non raggiungere, dopotutto l'obiettivo più che vivere di rendita è avere una rendita, può anche essere minima ed andarsi solo ad aggiungere a quella principale).
Sui dividendi paghi le tasse sempre visto che sono capital gain di default ma la tua quota di etf investiti non va a diminuire nel tempo a differenza del tuo pac inverso che va ad esaurire le quote investite.
Non c'è il rischio che i dividendi restino improduttivi perché possono essere sempre reinvestiti per aumentare la quota di etf (e il bello è che puoi scegliere di investirli in qualcos'altro se vedi che è meglio variare strategia, ad esempio vicino alla pensione è preferibile non correre troppi rischi quindi magari meglio un titolo di stato o un conto deposito).
Ad un certo punto poi se vorrai fare un pac inverso con quelli a distribuzione puoi pure farlo e in quel caso pagherai le tasse solo sull'eventuale capital gain (anche se personalmente parlando trovo che sia preferibile vendere subito in gain quando si disinveste, non trovo abbia senso attendere e rischiare di vendere in loss).

Per concludere nessuno davanti ai propri soldi è totalmente razionale, per questo motivo hanno senso i pac, altrimenti sarebbe di gran lunga più redditizio investire tutto insieme con la borsa giù e vendere solo con la borsa su... Sono però scelte molto complicate da fare in particolare perché ci si mette di mezzo il fattore psicologico (quello che ti dice... "Compra ora prima che risalga" quando è ancora troppo presto o viceversa "Vendi ora prima che scenda"... Quella voce che ti dice "media ora così bilanci le perdite" (anche se la scelta più logica spesso è non comprare proprio più quel titolo ma anzi venderlo) ecc...). Se hai la convinzione di essere così razionale il pac non ha senso, il pac serve appunto per evitare di fare scelte emotive, nasce perché è difficile comprare al momento giusto, è difficile attendere che il prezzo sia quello che si vuole sia in acquisto sia in vendita, da qui nasce la semplice idea di investire pian piano sempre la stessa cifra in modo che perdite e guadagni si compensino e, investendo periodicamente e mettendo sul piatto sempre la stessa cifra, si può evitare di comprare più o meno quote senza badare al prezzo del momento appiattendo la curva (abbattendo quindi le perdite ma anche i guadagni).

Mi hai fatto un ottimo quadro della situazione, grazie mille! 😀
 
Normalmente anche le azioni e le obbligazioni distribuiscono dividendi quindi trovo più naturale un prodotto a distribuzione. Spesso mi sono imbattuto in strenui sostenitori dell'accumulo che però erano soprattutto venditori di fondi, non sarà mica per le commissioni di gestione che intascano anche sui dividendi reinvestiti ?
 
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