Sono d'accordo su tutto. Il mio ragionamento prendeva in considerazione i costi di gestione annuali degli etn. Se per un paio di anni sono trascurabili, nel caso in cui si volesse detenere lo strumento per molti anni allora si potrebbe prendere in considerazione la custodia "fisica".
Etn vanno bene per quasi tutti tranne scalping stretto (non sono quotati di sera) o holder massimalisti.
Poi ci sono quelli che volutamente non vogliono pagare le tasse e sono contro lo stato in maniera ideologica (vedi molti early adopter o "pensatori" che sponsorizzano i Bitcoin in area ancap)
Io invece se guadagnassi un paio di milioni vorrei avere la tranquillità di poter spendere i miei soldi senza timori di controlli fiscali o senza tenere di perdere per sempre il Bitcoin custodito offline.
Ovviamente sono per la maggior parte giovani gli early adopter milionari (o mezzi milionari dopo il crollo ) ma il caso satoshi nakatomo, l'oscuro e misterioso creatore del Bitcoin, ha un wallet da 1 milione di Bitcoin che non utilizza dal 2011. Se fosse morto i suoi Bitcoin sarebbero persi per sempre come molti altri dei possessori smemorati, che hanno perso la chiave o hanno avuto un ictus.
C'è una faciloneria, un estremismo negli early adopter che per loro stessa fortuna, devono ringraziare la nascita degli Exchange e degli strumenti finanziari che tanto detestano, se la loro monetina deflazionaria è uscita dai circoli nerd-criptoanarchici ed ha conquistato una parte della domanda globale