Etf nasdaq

Complimenti per lo strumento e la perseveranza .
Come mai hai scelto un etf nasdaq a replica sintetica anzichè fisica ?

La cosa che ho sempre valutato negli etf è la scarsa probabilità di subire un delisting, cosa fastidiosa.

Utilizzo etf dal 2006 e ho notato che la questione sintetica/fisica non ha mai dato problemi.
 
Oggi siamo a 41 una crescita inaspettata e esagerata, adesso spero in una rotazione verso emergenti e Europa, spero ma dubito.

Ad oggi la performance è del 296 %
 
Grazie, ho riletto tutto il 3d guardando le date dei post e effettivamente c’è la sintesi della storia degli ultimi 7 anni di borsa. :D

Letto anche io ora, praticamente se venderesti oggi avresti più che triplicato l'investimento iniziale in meno di 7 anni anche al netto delle tasse, con un rendimento annuo di + del 30% :eek:


Però mi pare di capire che non venderai? :D (alla fine vendendo ti sfuma in parte "la magia" dell'interesse composto)

PS una domanda, non avendo la copertura del cambio di tasso, in questi ultimi mesi che l'€ si è apprezzato sul $ la prestazione del tuo ETF come è andata?
Se domani il $ si rivaluta del 10% sul €, il tuo ETF fa un ulteriore +10%? :mmmm:
 
Letto anche io ora, praticamente se venderesti oggi avresti più che triplicato l'investimento iniziale in meno di 7 anni anche al netto delle tasse, con un rendimento annuo di + del 30% :eek:


Però mi pare di capire che non venderai? :D (alla fine vendendo ti sfuma in parte "la magia" dell'interesse composto)

PS una domanda, non avendo la copertura del cambio di tasso, in questi ultimi mesi che l'€ si è apprezzato sul $ la prestazione del tuo ETF come è andata?
Se domani il $ si rivaluta del 10% sul €, il tuo ETF fa un ulteriore +10%? :mmmm:
Per i motivi spiegati nel post 21 non venderò, considera però che la mia posizione psicologica è di vantaggio, se storna io vedo meno verde, difficilmente vedrò il rosso.

Si sul cambio è come hai detto.
 
Lo strumento ha toccato i 43 per la prima volta, nonostante il dollaro a 1,21.
 
io credo che anche per i prossimi anni sarà l'indice che ballerà di più, ma anche quello con le migliori performance.
Dentro con PAC sul Lyxor
 
Brutta caduta in corso, la cosa preoccupante è che il Nasdaq perde sistematicamente più degli altri indici, è anche vero che in questi anni ha guadagnato di più però questo non era mai accaduto in questi ultimi 7 anni.

Vendendo a 41/41,5 il mio punto di pareggio è circa 33/34.

Rischio anche questa volta anche se forse sto mettendo la testa nella sabbia per non vedere. :D
 
È andata bene, mettere la testa sotto la sabbia ha pagato. :D

In questo momento lo strumento quota 48,95 :eek: :clap:
 
Causa successione il mio nuovo pmc è 39 dai 10 di prima, ho pagato un botto di imposte per la gioia di questo staterello.

Oggi siamo nuovamente a 49, non la vedo bene e la tentazione di prendere profitto almeno con una parte è forte, anche perché una buona parte di plus le ho già pagate cash. :wall:
 
ETF Nasdaq 100 con “cedole virtuali” (tramite take profit e senza stop loss)

Se può essere utile per offrire qualche spunto di riflessione riporto la mia esperienza negli ultimi anni sull’ETF Nasdaq 100 di iShares (ticker CSNDX). Ho appena pubblicato questo post anche in un’altra discussione (“ETF sul Nasdaq per il futuro!”) ma per completezza lo duplico anche qui.

Premetto che fino al 2015 non avevo mai acquistato azioni o titoli di altra natura. I miei investimenti erano tutti a capitale garantito (conti deposito, polizze ramo I, fondo pensione con comparto assicurativo) e non avevo alcuna propensione al rischio.
Per i 3 anni successivi, in maniera saltuaria e solo per fare esperienza, ho acquistato e venduto nell’arco di settimane o mesi vari titoli (ETF, ETP, azioni del FTSE MIB, ecc.) per importi variabili da centinaia di euro a max 20K. Infine ho chiuso tutte le posizioni e ho deciso di investire un pò di più ma nel modo più semplice possibile, con un solo titolo.

Ad agosto del 2018 ho investito 50K sull’ETF Nasdaq 100, acquistando 141 quote a 355€, dopodichè ho utilizzato il seguente approccio:

1) ogni primo giorno del mese inserisco un ordine con validità di 30 giorni, per la vendita di 3 o 4 quote (“cedola virtuale”) ad un prezzo calcolato in modo da farlo eseguire quando il valore netto delle quote residue nel portafoglio tornerebbe uguale ai 50K dell’investimento iniziale

2) in caso di vendita delle suddette quote (quando si verificano le condizioni indicate sopra) inserisco un ordine con lo stesso schema, sempre con validità a fine mese

3) non controllo mai il valore della quotazione nel corso del mese e non compio mai nessuna azione in caso di sua riduzione

In sintesi, si interviene solo quando si riceve la notifica dell’avvenuta vendita (oppure il primo giorno di ogni mese) per inserire un nuovo ordine fino alla fine del mese.

Questo approccio aveva i seguenti obiettivi:
- contenere il rischio di perdite nel limite che mi ero prefisso
- essere semplice e semi-automatico
- evitare di dedicare tempo ed energie a controllare l’andamento del titolo
- evitare azioni di bilanciamento per i portafogli lazy
- evitare strategie tipo buy & hold, ecc.
- cercare di ottenere un flusso di “cedole virtuali” grazie alla vendita di 3-4 quote per ogni ordine che soddisfa il criterio che ho descritto

Prima di iniziare avevo cercato di studiare quanto accaduto in passato al Nasdaq, in particolare con la bolla internet esplosa a marzo 2000 che avrebbe dovuto scoraggiare qualunque principiante (quale io ero e sono tuttora). Ma in quella occasione ci fu una proliferazione di dot.com, venute fuori dal nulla (oltre che enormemente sopravvalutate).
Negli ultimi anni la composizione percentuale del Nasdaq 100 ha prodotto limitate oscillazioni tra i suoi top contributor (Microsoft 10%, Apple 10%, Amazon 8%, Google/Alphabet 8%, ecc.) ma sta crescendo rapidamente Tesla (al 6% con +200% nell’ultimo anno).
Molti colossi tecnologici hanno un P/E compreso tra 25 e 40, per Amazon è 70, mentre TESLA supera i 300.
Basterebbero queste valutazioni per capire perché molti analisti raccomandano di limitare gli investimenti sul Nasdaq.
Con il mio approccio non ho ovviamente creato nulla di rivoluzionario ma il meccanismo delle “cedole virtuali” (basate su take profit e nessun stop loss) consente di mitigare gli effetti di eventuali futuri crolli del titolo se si riesce prima a mettere fieno in cascina.

Risultati da agosto 2018 a novembre 2021:

- 19 ordini di vendita eseguiti (“cedole virtuali”) con 1.500-2.000€ di guadagno netto per vendita
- 33K netti guadagnati in poco più di 3 anni
- Periodo più lungo tra due vendite: 6 mesi
- Periodo più corto tra due vendite: 7 giorni
- Massima riduzione della quotazione: -25% (da 500€ a 380€ tra febbraio e marzo 2020)
- Portafoglio attuale con 73 quote residue (partendo da 141) e con valore di 50K
- Quotazione attuale di circa 800€ (partendo da 355€)
- Rendimento netto annuale (incasso annuale/50K): 12% nel 2019, 25% nel 2020, 25% nel 2021

Considerazioni finali (con il senno del poi …).
Rimpiango di non aver investito di più (100 o 150K) ma sono soddisfatto di aver puntato sul ETF Nasdaq 100 e non su altri, quali S&P 500, MCSI World, ecc. che restano comunque scelte valide a mio avviso.
Aggiungo però che, osservando oggi l’incremento del titolo, da 355€ a circa 800€ in poco più di 3 anni, se dovessi iniziare ora ad utilizzare l’approccio che ho descritto forse mi orienterei su un ETF più “tranquillo”.
Finora ho guadagnato più di quanto sperassi all’inizio, so che ciò è avvenuto per circostanze fortunate (e non per mia abilità) e che una piccola o grande bolla può sempre esplodere ma, il fieno in cascina che ho citato prima, pari a 33K su 50K investiti, dovrebbe attenuarne l’impatto.
Anche riguardo al timing di ingresso mi ritengo fortunato. La massima perdita che ho osservato quando ho inserito un nuovo ordine (-25% nella primavera 2020) non mi ha turbato più di tanto perché si è verificata quando il titolo era cresciuto abbastanza da oltre un anno e comunque il massimo ribasso non è mai andato sotto il PMC.
In caso contrario, se si apre la posizione, subito dopo si va sotto il PMC e lo si resta per diversi mesi, la tentazione di chiuderla potrebbe forse esserci.
E’ quanto accaduto due anni fa ad un mio amico a cui avevo riferito ciò che facevo: ha poi investito 100K con la quotazione a 500€ ma anziché auto-imporsi di dimenticarsene per un mese ne controllava invece ogni ora l’andamento, non ha gestito lo stress e ha deciso di uscire dopo alcune settimane, chiudendo in perdita e dichiarando che mai più avrebbe fatto questi investimenti. Ora che siamo a 800€ evito di ricordargli l’occasione che ha perso ma è anche vero che la bolla è dietro l’angolo e spero che non mi faccia precipitare sotto il mio PMC di 355€ (e che Tesla non esageri…).
 
Sugli ETF Nasdaq quanto si paga di tasse sul capital gain? Sempre il 26% ?
 
- 19 ordini di vendita eseguiti (“cedole virtuali”) con 1.500-2.000€ di guadagno netto per vendita
- 33K netti guadagnati in poco più di 3 anni
- Periodo più lungo tra due vendite: 6 mesi
- Periodo più corto tra due vendite: 7 giorni
- Massima riduzione della quotazione: -25% (da 500€ a 380€ tra febbraio e marzo 2020)
- Portafoglio attuale con 73 quote residue (partendo da 141) e con valore di 50K
- Quotazione attuale di circa 800€ (partendo da 355€)
- Rendimento netto annuale (incasso annuale/50K): 12% nel 2019, 25% nel 2020, 25% nel 2021

Considerazioni finali (con il senno del poi …).

Hai cavalcato un momento d'oro per il Nasdaq.
C'è da dire che oltre ad una crescita record da 11 anni circa (un ciclo economico) chi vi avesse investito dagli inizi (orizzonte 30-40 anni) avrebbe ottenuto rendimenti al di sopra di ogni altra borsa di dimensione paragonabile.
Ma stiamo sempre guardando la valle alle nostre spalle dalla cima di una montagna.

Per il resto la volatilità è innegabile e se si guarda il prezzo rispetto al valore contabile delle aziende del Nasdaq ci si mette un pò paura (assolutamente paragonabile al periodo del dot com, non che questo significhi un ripetersi di quell'esatto scenario).
 
Purtroppo si. :rolleyes:

Oggi lo strumento quota 55,7

Beh purtroppo perchè? il 26% è la tassazione del mercato italiano, ci sta. Se acquisti un'azione Americana, pagheresti anche la tassazione americana.

Cosa intendi per "lo strumento quota 55,7" ?
Grazie
 
Beh purtroppo perchè? il 26% è la tassazione del mercato italiano, ci sta. Se acquisti un'azione Americana, pagheresti anche la tassazione americana.

Cosa intendi per "lo strumento quota 55,7" ?
Grazie

Purtroppo perché ho dovuto pagare. :D

Ho aperto questo 3d nel 2014 per parlare di un investimento i un etf su Nasdaq, la sua quotazione attuale è 55,7.
 
Venerdì ho venduto un terzo della posizione a 55,2 e in misura minore sono uscito anche dal world, lunedì uscirò dal emergente e eurostoxx all’incirca per il 20 %.

Tutto questo per un ribilanciamento, la crescita di questi anni ha portato la percentuale azionaria a essere esagerata.

Ho bisogno, anche mentale, di portare un po’ di “fieno in cascina” , di vedere il risultato di questo “lavoro”. :)

Probabilmente la liquidità verrà allocato nel vanguard 20, sto valutando.
 
Venerdì ho venduto un terzo della posizione a 55,2 e in misura minore sono uscito anche dal world, lunedì uscirò dal emergente e eurostoxx all’incirca per il 20 %.

Tutto questo per un ribilanciamento, la crescita di questi anni ha portato la percentuale azionaria a essere esagerata.

Ho bisogno, anche mentale, di portare un po’ di “fieno in cascina” , di vedere il risultato di questo “lavoro”. :)

Probabilmente la liquidità verrà allocato nel vanguard 20, sto valutando.

La liquidità era rimasta ferma, incrementato oggi lev euro a 30 (quota consistente). Sperem
 
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