ETF obbligazionari in dollari ed euro hedged: quali svantaggi?

ragazzi pasti gratis non ci sono.

il costo della copertura di un biennale usd e di un biennale eur è pari a 700 bps
(la differenza viene fatta sul bund)

quindi se vuoi prendere il rendimento del treasury senza rischiare sul cambio.. ci ha gia pensato il mondo intero, e non hai pensato a niente di nuovo, tanto è che quel differenziale è zero.

un obbligazionario usd hedgiato guadagnerà solo se i tassi in america saliranno meno del previsto.

ciao

Anche ipotizzando che si coprano con biennale lo spread tbill-bund è pari circa 320 bps, come arrivi a 700? Ciao
 
considerando una platea infinita di sottoscrittori in un periodo infinito l'hedged probabilmente otterrà le stesse performance del non hedged diminuite del costo di hedging. Quindi, tranne la fortuna di azzeccare il momento di entrata/uscita propizio dove l'hedging lavora a nostro vantaggio, direi che l'hedging è inutile e dannoso.
 
Ultima modifica:
considerando una platea infinita di sottoscrittori in un periodo infinito l'hedged probabilmente otterrà le stesse performance del non hedged diminuite del costo di hedging. Quindi, tranne la fortuna di azzeccare il momento di entrata/uscita propizio dove l'hedging lavora a nostro vantaggio, direi che l'hedging è inutile e dannoso.

In un periodo infinito?
 
ritornando all'articolo pubblicato da Morningstar prendere un fondo denominato in $ ma che al 50% è composto da titoli denominati in valute diverse E POI applicare su tutto l'hedging €/$ mi sembra un qualcosa al limite del masochismo.
 
Ma qualcuno usa gli hedged? :)

intendo in generale.. sia azionario che obbligazionario....

lo utilizzate per via della vostra propensione al rischio o per un basso orizzonte temporale? in che %?
 
So cosa succede nel lungo periodo... saremo tutti mo.... in un periodo infinito, invece?

Infatti, le disquisizioni teoriche sono incomprensibili.

La differenza di costo fra gli ETF aperti al cambio e quelli hedged sta solo nella differenza dei TER. E' questo l'unico costo in più certo da sostenere.

Chi opta per la copertura del cambio teme che la valuta con i tassi più alti possa svalutarsi senza freni e così fissa ex-ante una piccola svalutazione pari al semplice differenziale dei tassi.


Nel dubbio: Portafoglio per il lungo periodo
 
Ultima modifica:
17/06/2020 10:37 di Laura Naka Antonelli

“Il crash del dollaro è praticamente inevitabile”.
Lo ha detto Stephen Roach, l’ex presidente di Morgan Stanley Asia, nel corso dell’intervista rilasciata alla trasmissione “Trading Nation” della Cnbc. Why Stephen Roach is worried about a dollar crash
“Il dollaro scenderà in modo molto, molto violento”.
Ovvero? Del 35% rispetto alle altre principali valute. E il crash potrebbe verificarsi l’anno prossimo, o tra due anni.

Insomma – e non solo secondo Stephen Roach – l’era del dollaro forte sarebbe arrivata al capolinea, a dispetto di quanto dice il presidente americano Donald Trump. E questo per colpa della crisi da coronavirus che ha investito il mondo intero e per un problema che accomuna gli Stati Uniti a tanti altri paesi: quello del deficit massiccio.situazione andrà di male in peggio, visti i deficit fiscali che esploderanno nei prossimi anni – ha spiegato l’economista, che ora insegna alla Yale University .

Nelle ultime due settimane, lo US Dollar Currency Index ha recuperato terreno, salendo di oltre +1%. Su base annua, il trend è praticamente piatto. Ma nessuna tentazione, Roach fa notare che non è questo il momento per diventare compiacenti, anche perchè ci sono altri campanelli di allarme che non possono essere ignorati. Come “il tasso nazionale dei risparmi”, per esempio, “che scivolerà ancora di più in territorio negativo, più di quanto sia mai accaduto negli Stati Uniti o in qualsiasi altra grande economia nella storia dell’economia”, ha detto l’ex Morgan Stanley.

Insomma, Stephen Roach non intravede motivi più o meno grandi per credere in una ripresa del dollaro. Piuttosto, il contrario. Al punto che quello che è noto come una delle voci più ascoltate di Wall Street, e anche da tanti anni, fa notare la presenza di una “combinazione letale”.
“Allo stesso tempo – spiega – l’America si sta allontanando dalla globalizzazione ed è concentrata a prendere le distanze dal resto del mondo”.
L’effetto domino del crash ‘inevitabile’ del dollaro non può essere escluso: “In generale, l’implicazione è negativa per gli asset finanziari Usa, visto che (un crollo della valuta) rende più probabile l’inflazione, dal momento che significa importare beni stranieri dall’estero a costi più alti. Fattore negativo per i tassi di interesse” che, a quel punto, la Fed potrebbe essere costretta ad alzare.

Per questi motivi, Stephen Roach teme che il crash dollaro possa scatenare una stagflazione simile a quella della fine degli anni ’70, quando i prezzi salirono in modo significativo, a fronte di una crescita dell’economia a dir poco [non] pervenuta.
...
https://www.finanzaonline.com/notiz...schio-stagflazione-combinazione-letale-in-usa


Crash del dollaro USA virtualmente inevitabile? Analisi - fxempire.it

Stephen Roach lancia allarme: "l'era del dollaro forte ha le ore contate" | WSI

Dollar crash is almost inevitable, Asia expert Stephen Roach warns
 
Capture.PNG

Da un rapido confronto su justetf si evince che il global aggregate di SPDR (GLAG) senza hedge negli ultimi 2 anni e mezzo, cioè da quando il confronto è disponibile, ha fatto molto meglio della versione con hedge di Ishares AGGH, il TER è lo stesso, 0,1%, e l'indice di riferimento è lo stesso,

my two cents...
 
Vedi l'allegato 2695636

Da un rapido confronto su justetf si evince che il global aggregate di SPDR (GLAG) senza hedge negli ultimi 2 anni e mezzo, cioè da quando il confronto è disponibile, ha fatto molto meglio della versione con hedge di Ishares AGGH, il TER è lo stesso, 0,1%, e l'indice di riferimento è lo stesso,

my two cents...

Corretto.

Però mi piacerebbe vedere un confronto più sul lungo periodo, diciamo 10 anni.
C'è qualcuno che può far vedere il confronto tra i 2 indici?
 
Credo che per fare delle anasili hedged/non hedged andrebbero compresi periodi più ampi, dove i tassi e i relativi costi di copertura, abbiano avuto il tempo di produrre i loro effetti.

E facciamola noi l'analisi. Basta cercare lo storico dei tassi a breve euro e dollaro.

Ho finalmente avuto il tempo per fare l'analisi... :D

Visto che la copertura dei fondi è fatta generalmente su base mensile, ho preso i valori del Libor usd 1m e dell' Euribor 1m. I valori sono annualizzati, quindi il costo mensile della copertura è la differenza fra le radici dodicesime dei due tassi +1.

Ho confrontato la somma annuale rolling dei costi di copertura con la variazione annuale rolling del cambio, perché i singoli valori mensili avevano una dispersione troppo ampia. In realtà la copertura si applica al sottostante rivalutato, però io ho fatto solo la somma semplice dei costi.

In linea di massima, le escursioni annuali del cambio sono molto più ampie dei costi annuali di copertura; quindi la copertura del cambio conviene quando il dollaro si deprezza e non conviene quando il dollaro si apprezza. Senza altri fronzoli.

Per periodi più lunghi, per b&h a partire dal 1999 fino al 2003 la copertura sarebbe stata un costo inutile, per b&h a partire dal 1999 fino al 2004 in poi fino al 2015 sarebbe risultata utile, per b&h a partire dal 1999 fino al 2015 in poi sarebbe rsultata un costo inutile.

Come rolling decennale, la copertura sarebbe convenuta a partire dal decennio 1999-2009 fino al decennio metà2004-metà2014 e sarebbe risultata svantaggiosa nei decenni rolling successivi.

In allegato ci sono i dati se vuoi darci un'occhiata e/o suggerire un'analisi diversa.
hedgeusd.png
 

Allegati

  • hedgeusdeur.txt
    8,7 KB · Visite: 43
Confronto grezzo su Curvo...
dati disponibili dal 12/1998 al 02/2021

XG7S
CAGR: 3.51%
Std. Dev: 6.71%
Sharpe: 0.31

XGSH
CAGR: 3.48%
Std. Dev: 3.02%
Sharpe: 0.63

XGLE
CAGR: 4.21%
Std. Dev: 3.84%
Sharpe: 0.68

Su uno storico di più di 20 anni, per un investitore europeo, se ci si basa sul rischio/rendimento la scelta è semplice.
 
Confronto grezzo su Curvo...
dati disponibili dal 12/1998 al 02/2021

XG7S
CAGR: 3.51%
Std. Dev: 6.71%
Sharpe: 0.31

XGSH
CAGR: 3.48%
Std. Dev: 3.02%
Sharpe: 0.63

XGLE
CAGR: 4.21%
Std. Dev: 3.84%
Sharpe: 0.68

Su uno storico di più di 20 anni, per un investitore europeo, se ci si basa sul rischio/rendimento la scelta è semplice.

XGLE e passa la paura, rendimento e SR migliori, niente paranoia per il cambio valuta, TER più basso e pure quello con la dimensione del fondo maggiore!
 
Confronto grezzo su Curvo...
dati disponibili dal 12/1998 al 02/2021

XG7S
CAGR: 3.51%
Std. Dev: 6.71%
Sharpe: 0.31

XGSH
CAGR: 3.48%
Std. Dev: 3.02%
Sharpe: 0.63

XGLE
CAGR: 4.21%
Std. Dev: 3.84%
Sharpe: 0.68

Su uno storico di più di 20 anni, per un investitore europeo, se ci si basa sul rischio/rendimento la scelta è semplice.

Come possono avere uno storico di 20 anni se nel 2000 gli ETF ancora non erano stati inventati?

XG7S inception date 14 August 2013
XGSH inception date 20 October 2008
XGLE inception date 22 May 2007

E poi, che ve ne fate dello storico?
Secondo voi il futuro dipende dal passato?
 
Come possono avere uno storico di 20 anni se nel 2000 gli ETF ancora non erano stati inventati?

XG7S inception date 14 August 2013
XGSH inception date 20 October 2008
XGLE inception date 22 May 2007

E poi, che ve ne fate dello storico?
Secondo voi il futuro dipende dal passato?

1) Curvo Backtest usa direttamente gli indici e tiene conto del TER per riprodurre l'andamento dell'ETF.

- FTSE World Government Bond Hedge e non (disponibili dal 1994)
- iBoxx € Sovereigns (disponibile dal 1998)

2) Uno storico esteso non è garanzia del comportamento futuro di uno strumento ma da comunque un'idea migliore rispetto alle analisi storiche non statisticamente significative fatte solitamente (3Y o 5Y)...o quanto meno è della stessa valenza/utilità delle "seghe mentali" ;)

Ho solo riportato dei numeri attendibili, ognuno può farne quello che vuole...
 
Ho solo riportato dei numeri attendibili, ognuno può farne quello che vuole...

Non ti sei limitato a riportare solo dei numeri. :no:
Hai anche commentato così:
Su uno storico di più di 20 anni, per un investitore europeo, se ci si basa sul rischio/rendimento la scelta è semplice.
Al punto che il commento successivo è stato questo:
XGLE e passa la paura, rendimento e SR migliori, niente paranoia per il cambio valuta

Il thread comincia constatando che il rendimento delle obbligazioni in euro è arrivato ormai sottozero e che sarebbero preferibili obbligazioni in dollari con rendimento positivo, se non fosse per l'incertezza del cambio.
Da qui la domanda: meglio coprire il cambio o no?

Tu te ne esci oggi suggerendo di scartare le obbligazioni in dollari a rendimento positivo e di comprare invece obbligazioni in euro a rendimento negativo, perché un backtest ti dice che nello scorso ventennio il rendimento total return delle obbligazioni in euro è stato superiore a quello delle obbligazioni in dollari (proprio perché i tassi in euro sono scesi sottozero mentre quelli in dollari no).

Uno storico esteso non è garanzia del comportamento futuro di uno strumento ma da comunque un'idea migliore rispetto alle analisi storiche non statisticamente significative fatte solitamente (3Y o 5Y)... o quanto meno è della stessa valenza/utilità delle "seghe mentali" ;)

Per le "seghe mentali" bisogna almeno spremere il cervello...

I backtest sono espressione di un "sonno della ragione che genera mostri". :o

@cataflic ma ci sei o no?

Possibile che in questa sezione non ci sia più nessuno capace di far di conto?
 
...e io che stavo pure per rispondere, fortuna che imparo dai miei errori.

Buon proseguimento in questo post.
 
Buongiorno sono nuovo del forum e non sapendo come aprire una nuova discussione posto la mia domanda qui sperando di non violare le regole del forum e che qualcuno legga il mio post. La mia domanda riguarda la differenza di rendimenti tra i fondi XG7S e XGSH. Contengono le stesse obbligazioni, ma XG7S non è coperto mentre XGSH si.

Non riuscendo a mettere l'immagine dei rendimenti metto direttamente il link a justetf per vederne il confronto:

Confronto grafico degli ETF | justETF

Se notate nel 2015 c'è un accelerazione improvvisa del fondo XG7S e non capisco a cosa dovrebbe corrispondere. Se si va a vedere il cambio euro dollaro c'è una forte apprezzamento del dollaro sull'euro, ma comunque l'andamento tra il 2016 e il 2018 non giustifica il calo del fondo. Non capisco se questi siano i costi nascosti della copertura o quale altro motivo comporti una differenza di performance così elevata.
 
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