Ghesbo23
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Il burn è già in corso
Non mi sembra ci sia stato questo burn esponenziale che la gente si aspettava
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Il burn è già in corso
Non mi sembra ci sia stato questo burn esponenziale che la gente si aspettava
è un processo graduale e progressivo.. non è che avviene tutto improvvisamente..comunque è già iniziato e da 3 giorni eth è deflazionario
Quindi ai prezzi attuali ti fai un millino all'anno, poco per essere considerata una rendita passiva. Onestamente in qualsiasi protocollo defi puoi avere un ROI maggiore. La speranza è ovviamente più nel fatto che il prezzo si apprezzi.
Quindi ai prezzi attuali ti fai un millino all'anno, poco per essere considerata una rendita passiva. Onestamente in qualsiasi protocollo defi puoi avere un ROI maggiore. La speranza è ovviamente più nel fatto che il prezzo si apprezzi.
Dipende da quanti blocchi proporrai, allo stato supporrei potrebbero essere 3-6 all'anno.
L'APR canonico proprio di nodi che abbiano avuto una vita più lunga di un mese è infatti mediamente più alto, 4-5% pare possibile.
Resta da verificare, ancora siamo troppo vicini al merge.
Ad ogni modo personalmente io guardo più all'apprezzamento di lungo termine di ETH, che non alla APR in sè.
A prescindere il paragone con i rendimenti da Defi è concettualmente improprio.
Il punto di questo genere di DYI è ottenere una certa revenue contribuendo attivamente a decentralizzare in modo sostenibile.
Il che è in linea con lo spirito originale di Bitcoin ed Ethereum "don't trust, verify", che è un po' diverso dall'imperante "get rich, quick".
Delegare lo staking (es. via DeFi) va precisamente nella direzione opposta, specie ove non si tratti di staking nativo (es. CeFi o pools).
Inoltre ciò introduce vettori di attacco indesiderati, che su larga scala sono decisamente pericolosi per l'ecosistema.
Ora, nulla vieta di massimizzare soltanto il proprio tornaconto. Ci mancherebbe.
Resta il fatto che la cosa fa manifestamente a pugni con il concetto di decentralizzazione funzionale, che richiede un contributo attivo e coerente.
Dovremmo cominciare a considerare il fatto che la decentralizzazione non si persegue -nei fatti- nè per via dei soli protocolli nè tantomeno a parole.
La decentralizzazione si pratica o non si pratica, il che non può essere evidentemente esente dall'avere conseguenze sull'esito finale.
Serve un minimo di educazione "civica" al mezzo, cosa che oggi manca.
Chi abbia un minimo di mezzi e know-how si assume implicitamente una responsabilità in merito.
Dipende da quanti blocchi proporrai, allo stato supporrei potrebbero essere 3-6 all'anno.
L'APR canonico proprio di nodi che abbiano avuto una vita più lunga di un mese è infatti mediamente più alto, 4-5% pare possibile.
Resta da verificare, ancora siamo troppo vicini al merge.
Ad ogni modo personalmente io guardo più all'apprezzamento di lungo termine di ETH, che non alla APR in sè.
A prescindere il paragone con i rendimenti da Defi è concettualmente improprio.
Il punto di questo genere di DYI è ottenere una certa revenue contribuendo attivamente a decentralizzare in modo sostenibile.
Il che è in linea con lo spirito originale di Bitcoin ed Ethereum "don't trust, verify", che è un po' diverso dall'imperante "get rich, quick".
Delegare lo staking (es. via DeFi) va precisamente nella direzione opposta, specie ove non si tratti di staking nativo (es. CeFi o pools).
Inoltre ciò introduce vettori di attacco indesiderati, che su larga scala sono decisamente pericolosi per l'ecosistema.
Ora, nulla vieta di massimizzare soltanto il proprio tornaconto. Ci mancherebbe.
Resta il fatto che la cosa fa manifestamente a pugni con il concetto di decentralizzazione funzionale, che richiede un contributo attivo e coerente.
Dovremmo cominciare a considerare il fatto che la decentralizzazione non si persegue -nei fatti- nè per via dei soli protocolli nè tantomeno a parole.
La decentralizzazione si pratica o non si pratica, il che non può essere evidentemente esente dall'avere conseguenze sull'esito finale.
Serve un minimo di educazione "civica" al mezzo, cosa che oggi manca.
Chi abbia un minimo di mezzi e know-how si assume implicitamente una responsabilità in merito.
A proposito di decentalizzazione
https://decrypt.co/111485/has-proof-of-stake-made-ethereum-more-centralized
Sembra che con il dominio di Coinbase e Lido, volendo OFAC potrebbe passare dentro alla blockchain ETH ... (gia' apparentemente vi sono diversi blocchi OFAC con il post merge/PoS)
Per evitare OFAC, servono appunto tanti piccoli validatori con 32 ETH in stake ...
Il punto di questo genere di DYI è ottenere una certa revenue contribuendo attivamente a decentralizzare in modo sostenibile.
Il che è in linea con lo spirito originale di Bitcoin ed Ethereum "don't trust, verify", che è un po' diverso dall'imperante "get rich, quick".
Delegare lo staking (es. via DeFi) va precisamente nella direzione opposta, specie ove non si tratti di staking nativo (es. CeFi o pools).
Inoltre ciò introduce vettori di attacco indesiderati, che su larga scala sono decisamente pericolosi per l'ecosistema.
Ora, nulla vieta di massimizzare soltanto il proprio tornaconto. Ci mancherebbe.
Resta il fatto che la cosa fa manifestamente a pugni con il concetto di decentralizzazione funzionale, che richiede un contributo attivo e coerente.
Dovremmo cominciare a considerare il fatto che la decentralizzazione non si persegue -nei fatti- nè per via dei soli protocolli nè tantomeno a parole.
La decentralizzazione si pratica o non si pratica, il che non può essere evidentemente esente dall'avere conseguenze sull'esito finale.
E' perfettamente inutile dare la croce addosso a Buterin, al PoS o a chichessia per questo.
Esattamente come la libertà, la decentralizzazione non è cosa che si possa imporre dall'alto.
E' una cosa cui bisogna educarsi e che va conquistata nei fatti, tanto facendo quanto non facendo.
altrimenti sche si scordino che aumentino a dismisura
Secondo voi da oggi a fine anno ETH può arrivare a 1600 dollari?
per fine 2023 indubbio
per fine 2022 potrebbe pure rifare un giro a 1000 o anche sotto a mille