Eurogroup Laminations ipo

steelhead

meloni? no ,angurie..
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non ho seguito L'ipo e non ho ancora capito chi la collocava.......comunque dal 10/02 a listino.....

EuroGroup Laminations, produttore di componenti per motori e generatori elettrici, ha fissato il prezzo delle azioni a 5,5 euro, a metà della forchetta prevista. L’azienda è la prima grande Ipo in Italia dalla quotazione di Industrie De Nora lo scorso giugno ed è considerata un test per la riapertura dei mercati europei.
L’offerta, segnalano gli addetti ai lavori, ha registrato un notevole interesse da parte dei fondi “long-only”, ora nuovamente interessati al mercato delle Ipo. Il gruppo, che ha sede a Baranzate in provincia di Milano, ha raccolto 432 milioni di euro, che porta la capitalizzazione di mercato all’inizio delle negoziazioni a 922 milioni. Al termine dell’offerta, le azioni in mano al mercato sono pari al 42,6% del capitale sociale. In caso di integrale esercizio dell’opzione di over allotment, invece, i titoli collocati saliranno al 46,8% del capitale di EuroGroup. JP Morgan, BNP Paribas, Intesa Sanpaolo e UniCredit hanno agito come joint global coordinator dell’Ipo.

Più capacità produttive e crescita all’estero​

I proventi derivanti dall’aumento di capitale saranno utilizzati da EuroGroup Laminations per attuare la propria strategia, in particolare per espandere la capacità produttiva (compresa la costruzione di nuovi stabilimenti produttivi), sviluppare nuove tecnologie, rafforzare la struttura patrimoniale, nonché ampliare ulteriormente la presenza geografica. Inoltre, se si presenterà l’opportunità, la società intende perseguire opportunità di crescita per linee esterne. Il gruppo ha chiuso il 2021 con un fatturato di 650 milioni e un Ebitda di 50 milioni, potendo contare su oltre 2.300 dipendenti e 455 mila tonnellate di acciaio processato. All’estero è presente attraverso proprie controllate in Usa, Messico, Tunisia, Russia, Cina e Giappone.
 
Buongiorno,
lunedì acquisto un cip ..
Buon WE
 
Avevo aperto un 3d venerdì, mi sembrava strano nessuno ne parlasse, per me è una di quelle IPO alla Technoprobe e Industrie De Nora, ossia di qualità
 
Domani valuto ingresso ..
Mi sembra molto interessante..
 
Rotori e statori da investitori. EuroGroup Laminations, multinazionale Made in Italy leader nella produzioni di questi due componenti imprescindibili nella produzione di motori elettrici, ha fatto il suo esordio oggi a Piazza Affari. E, in una seduta che ha decisamente virato al ribasso (FTSE Mib -0,86%), ha chiuso le contrattazioni a 5,5 euro per azione, cioè al prezzo di collocamento, dopo un massimo a 5,90 euro.

A 56 anni dalla fondazione, il gruppo di Baranzate (Milano) è ormai una realtà consolidata nel panorama internazionale, colpevolmente trascurata dalle testate automotive (compresa la nostra), capace di raddoppiare anno su anno, dati la 30 settembre 2022, il risultato ante imposte a circa 49 milioni di euro, con un utile complessivo consolidato che è salito da 17,9 a 41 milioni. E non basta.




Una scossa al percorso di crescita​

Nel corso della cerimonia di apertura delle negoziazioni, Marco Arduini, ceo di EuroGroup, ha sottolineato che "il 2022 è stato un anno che a livello di fatturato consolidato ci ha visto superare i 900 milioni, mentre a livello di vendite di prodotto siamo all'intorno degli 840 milioni. Il 2022, quindi, è stato un anno ancora di crescita rispetto all'anno precedente, una crescita a doppia cifra. Abbiamo delle prospettive di crescita anche sul 2023", ha concluso.

Come spesso accade per le piccole, grandi, eccellenze industriali italiane, la crescita di EuroGroup fa leva su un forte impegno nella ricerca e sviluppo (33 specialisti dedicati, oltre 200 ingeneri, più di 60 brevetti), assicurata anche dal collegamento con una lunga serie di università e istituti di ricerca.

shutterstock_2034822023

Statore e rotore di un motore elettrico

Portafoglio ordini monstre​

"L'azienda è nata 56 anni fa con una struttura di tre cugini e sei operai, quindi nove persone che oggi sono diventate 2.800, perché questa è la squadra che noi abbiamo nei 13 stabilimenti, 7 in Italia e 6 all'estero, ha spiegato a Teleborsa il presidente e fondatore Sergio Iori. "Nel 2016 siamo diventati i numeri uno al mondo, sorpassando due nostri grossi concorrenti, uno americano e uno giapponese, e oggi siamo una realtà con due business unit, statori e rotori per motori industriali e statori e rotori per l'automotive. L'automotive", ha rilevato ancora Iori, "è un settore fondamentale in questo momento di transizione energetica e il settore automotive è il booster del nostro gruppo in questo momento".


EuroGroup Laminations è controllata da un veicolo delle famiglie fondatrici e partecipata dal fondo Tikehau Capital (al 30%, ma dopo l'Ipo manterrà l'8,5%), secondo il quale "il portafoglio ordini di EuroGroup Laminations per il segmento dei veicoli elettrici e dell’automotive è cresciuto di oltre tre volte, passando da 1,5 miliardi a circa 5 miliardi, con ulteriori ordini in pipeline di 2,5 miliardi di euro in fase di negoziazione".

E tra i clienti figurano anche marchi tedeschi, tra cui Porsche (pacco rotori e statori per la Taycan) e Volkswagen (si parla di una maxi commessa da 800 milioni in sei anni).
 
Rotori e statori da investitori. EuroGroup Laminations, multinazionale Made in Italy leader nella produzioni di questi due componenti imprescindibili nella produzione di motori elettrici, ha fatto il suo esordio oggi a Piazza Affari. E, in una seduta che ha decisamente virato al ribasso (FTSE Mib -0,86%), ha chiuso le contrattazioni a 5,5 euro per azione, cioè al prezzo di collocamento, dopo un massimo a 5,90 euro.

A 56 anni dalla fondazione, il gruppo di Baranzate (Milano) è ormai una realtà consolidata nel panorama internazionale, colpevolmente trascurata dalle testate automotive (compresa la nostra), capace di raddoppiare anno su anno, dati la 30 settembre 2022, il risultato ante imposte a circa 49 milioni di euro, con un utile complessivo consolidato che è salito da 17,9 a 41 milioni. E non basta.




Una scossa al percorso di crescita​

Nel corso della cerimonia di apertura delle negoziazioni, Marco Arduini, ceo di EuroGroup, ha sottolineato che "il 2022 è stato un anno che a livello di fatturato consolidato ci ha visto superare i 900 milioni, mentre a livello di vendite di prodotto siamo all'intorno degli 840 milioni. Il 2022, quindi, è stato un anno ancora di crescita rispetto all'anno precedente, una crescita a doppia cifra. Abbiamo delle prospettive di crescita anche sul 2023", ha concluso.

Come spesso accade per le piccole, grandi, eccellenze industriali italiane, la crescita di EuroGroup fa leva su un forte impegno nella ricerca e sviluppo (33 specialisti dedicati, oltre 200 ingeneri, più di 60 brevetti), assicurata anche dal collegamento con una lunga serie di università e istituti di ricerca.

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Statore e rotore di un motore elettrico

Portafoglio ordini monstre​

"L'azienda è nata 56 anni fa con una struttura di tre cugini e sei operai, quindi nove persone che oggi sono diventate 2.800, perché questa è la squadra che noi abbiamo nei 13 stabilimenti, 7 in Italia e 6 all'estero, ha spiegato a Teleborsa il presidente e fondatore Sergio Iori. "Nel 2016 siamo diventati i numeri uno al mondo, sorpassando due nostri grossi concorrenti, uno americano e uno giapponese, e oggi siamo una realtà con due business unit, statori e rotori per motori industriali e statori e rotori per l'automotive. L'automotive", ha rilevato ancora Iori, "è un settore fondamentale in questo momento di transizione energetica e il settore automotive è il booster del nostro gruppo in questo momento".


EuroGroup Laminations è controllata da un veicolo delle famiglie fondatrici e partecipata dal fondo Tikehau Capital (al 30%, ma dopo l'Ipo manterrà l'8,5%), secondo il quale "il portafoglio ordini di EuroGroup Laminations per il segmento dei veicoli elettrici e dell’automotive è cresciuto di oltre tre volte, passando da 1,5 miliardi a circa 5 miliardi, con ulteriori ordini in pipeline di 2,5 miliardi di euro in fase di negoziazione".

E tra i clienti figurano anche marchi tedeschi, tra cui Porsche (pacco rotori e statori per la Taycan) e Volkswagen (si parla di una maxi commessa da 800 milioni in sei anni).
Grazie per la condivisione..
Stamane sono entrato .. un cip va messo IMHO ..
Ciao !
 
Rotori e statori da investitori. EuroGroup Laminations, multinazionale Made in Italy leader nella produzioni di questi due componenti imprescindibili nella produzione di motori elettrici, ha fatto il suo esordio oggi a Piazza Affari. E, in una seduta che ha decisamente virato al ribasso (FTSE Mib -0,86%), ha chiuso le contrattazioni a 5,5 euro per azione, cioè al prezzo di collocamento, dopo un massimo a 5,90 euro.

A 56 anni dalla fondazione, il gruppo di Baranzate (Milano) è ormai una realtà consolidata nel panorama internazionale, colpevolmente trascurata dalle testate automotive (compresa la nostra), capace di raddoppiare anno su anno, dati la 30 settembre 2022, il risultato ante imposte a circa 49 milioni di euro, con un utile complessivo consolidato che è salito da 17,9 a 41 milioni. E non basta.




Una scossa al percorso di crescita​

Nel corso della cerimonia di apertura delle negoziazioni, Marco Arduini, ceo di EuroGroup, ha sottolineato che "il 2022 è stato un anno che a livello di fatturato consolidato ci ha visto superare i 900 milioni, mentre a livello di vendite di prodotto siamo all'intorno degli 840 milioni. Il 2022, quindi, è stato un anno ancora di crescita rispetto all'anno precedente, una crescita a doppia cifra. Abbiamo delle prospettive di crescita anche sul 2023", ha concluso.

Come spesso accade per le piccole, grandi, eccellenze industriali italiane, la crescita di EuroGroup fa leva su un forte impegno nella ricerca e sviluppo (33 specialisti dedicati, oltre 200 ingeneri, più di 60 brevetti), assicurata anche dal collegamento con una lunga serie di università e istituti di ricerca.

shutterstock_2034822023

Statore e rotore di un motore elettrico

Portafoglio ordini monstre​

"L'azienda è nata 56 anni fa con una struttura di tre cugini e sei operai, quindi nove persone che oggi sono diventate 2.800, perché questa è la squadra che noi abbiamo nei 13 stabilimenti, 7 in Italia e 6 all'estero, ha spiegato a Teleborsa il presidente e fondatore Sergio Iori. "Nel 2016 siamo diventati i numeri uno al mondo, sorpassando due nostri grossi concorrenti, uno americano e uno giapponese, e oggi siamo una realtà con due business unit, statori e rotori per motori industriali e statori e rotori per l'automotive. L'automotive", ha rilevato ancora Iori, "è un settore fondamentale in questo momento di transizione energetica e il settore automotive è il booster del nostro gruppo in questo momento".


EuroGroup Laminations è controllata da un veicolo delle famiglie fondatrici e partecipata dal fondo Tikehau Capital (al 30%, ma dopo l'Ipo manterrà l'8,5%), secondo il quale "il portafoglio ordini di EuroGroup Laminations per il segmento dei veicoli elettrici e dell’automotive è cresciuto di oltre tre volte, passando da 1,5 miliardi a circa 5 miliardi, con ulteriori ordini in pipeline di 2,5 miliardi di euro in fase di negoziazione".

E tra i clienti figurano anche marchi tedeschi, tra cui Porsche (pacco rotori e statori per la Taycan) e Volkswagen (si parla di una maxi commessa da 800 milioni in sei anni).
Sembra una gran bella realtà. Credo che non stiano dietro agli ordini che hanno e che quindi hanno scelto di quotarsi per raccogliere fondi ed espandere la capacità produttiva.
 
chiusura paro paro ..
suuuuu e poi di nuovo giuuuu'..
accumulo ???
 
Di solito si fanno questi giochini per accumulare nell'ombra, poi si lascia andare. Oppure sono i destinatari delle azioni in IPO che speravano in un botto iniziale e vendono delusi. In entrambi i casi non dovrebbe durare molto.
 
Dal 2035 non potranno più essere commercializzate nuove auto inquinanti, ossia dotate di motori termici alimentati da diesel e benzina. Lo ha stabilito ieri il Parlamento Europeo.


La stretta non riguarda solo le automobili, ma anche Tir e Bus, per i quali è previsto un taglio delle emissioni nocive del 45% entro il 2030 e del 90% entro il 2040.



Questa azienda produce componenti fondamentali per i motori elettrici con accordi già in essere con le principali case automobilistiche, non si capisce questa staticità tra l'altro appena quotata....
 
sarà una società come NHOA che fattura ogni anno di più ma il mercato non se ne accorge
 
per me è una di quelle IPO alla Technoprobe e Industrie De Nora, ossia di qualità
Hanno due grafici (anche se quotate da meno di 12 mesi), abbastanza diversi: potresti dare qualche info in più dal tuo punto di vista?
 
Hanno due grafici (anche se quotate da meno di 12 mesi), abbastanza diversi: potresti dare qualche info in più dal tuo punto di vista?
fa troppo schifo per commentare ora :) ... se qualcuno la sosterrà vedremo ma altrimenti la considero una IPO fallimentare come è stata gestita
 
oggi ben comprata con un + 5,50%....è uscita qualche news ?
 
Cercavo di studiarla un po' anche io ma non ho trovato un granchè... mi sa che aspetterò un po', anche se è indubbiamente interessante.
 
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