Eurosviluppo: Consob sospende collocamento azioni FCE

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Voltaire

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Consob: Sospende Per 90 Gg Azioni Fce

La Consob ha sospeso oggi in via cautelare per novanta giorni l'attivita' di collocamento di azioni F.C.E. spa da parte di Eurosviluppo spa, realizzata a mezzo stampa. Lo comunica, in una nota, la stessa Consob precisando che, il provvedimento trae origine dalla pubblicazione su un quotidiano nazionale, lo scorso 22 aprile, di un avviso di pagamento sottoscritto dal Presidente di Eurosviluppo con cui viene data notizia che ''in data 19 ultimo scorso e' stata avviata la trattazione al terzo mercato delle azioni della propria partecipata FCE spa.

Il prezzo di collocamento e' stato determinato in euro
125 per azione''. Per la commissione, poiche' la suddetta
sollecitazione non risulta essere stata effettuata previa la comunicazione alla Consob, ne' risulta essere stato
trasmesso alla Consob il prospetto informativo destinato
alla pubblicazione, sussistono elementi tali da far
presumere che tale attivita' sia stata posta in essere in
violazione delle disposizioni di legge e regolamentari che
disciplinano la sollecitazione all'investimento.
 
Negli ultimi tempi, il prezzo delle azioni Eurosviluppo al Terzo mercato sta calando non poco.
 
La società che ha valutato FCE non esiste al Registro Imprese.....

E io mi quoto sul non-mercato.

La società che ha stabilito il prezzo (Safi) non risulta iscritta al registro imprese e non ha neppure un recapito telefonico (Il Corriere della Sera 28/05/2001, Mario Gerevini)

Se una società apre il capitale al pubblico, colloca i suoi titoli su un mercato, a un prezzo prestabilito, con un prospetto informativo pronto (o quasi) e un bell’annuncio in evidenza sul Sole 24 Ore , cosa si deve dedurre? Che in questa primavera avara di nuove quotazioni una «coraggiosa» matricola sfida la turbolenza dei mercati e sbarca in Piazza Affari. Sbagliato. La realtà è molto più terra-terra e anche un po’ oscura. La società in questione si chiama Fce ed è controllata dalla Eurosviluppo. Il mercato in cui i titoli sono da poco trattati non esiste, o meglio, non è regolamentato da Consob e Borsa spa. È il cosiddetto Terzo mercato, una sorta di Borsa spontanea, un limbo che da anni accoglie un pugno di società fisse (qualche banca popolare, aziende e titoli usciti dalla quotazione ufficiale) e qualcuna in transito. Ma un collocamento al Terzo mercato è rarissimo.
«La Eurosviluppo spa - era scritto nell’annuncio a pagamento sul Sole 24 Ore - comunica che in data 19 aprile è stata avviata la trattazione al Terzo mercato delle azioni della propria partecipata Fce spa. Il prezzo di collocamento è stato determinato in euro 125 per azione. Si rimanda al sito Internet http://www.fce.it per la lettura del relativo prospetto informativo».
Sul sito neanche l’ombra del prospetto, un documento che comunque non può avere il timbro della Consob. Saranno disponibili, a distanza di parecchi giorni dall’annuncio sul Sole, soltanto i bilanci degli ultimi anni.
Ma cosa fa questa società? Chi sono i proprietari? E se qualche temerario volesse comprare azioni quali garanzie ha sulla valutazione dei titoli «collocandi»?
Restiamo sul sito Internet: la home page invita a scoprire il grande business che Fce prepara. Un clic e la pagina si colora: arriva «la nuova generazione dell’Internet Tv».
L’azienda vuole sfondare, con tecnologie all’avanguardia, là dove Freedomland, la web tv di Degiovanni, ha fallito. «Con il nostro prodotto, connettendosi semplicemente alla tv, è possibile iniziare subito a navigare su Internet», è lo slogan. Fce, tuttavia, non è una start-up e, per fortuna, la web tv non è l’unico business. La società è nata nel ’69, produce circuiti stampati, ha oltre 100 dipendenti e per clienti «le più importanti industrie europee». Il fatturato 2000 è di 24 miliardi (27 nel ’99) con 0,6 miliardi di utile (meno 0,4 l’anno prima). Negli ultimi giorni il prezzo segnato sul Terzo mercato è di 114 euro. Pochi e manovrabilissimi i titoli in circolazione (i dipendenti, un centinaio, hanno un titolo ciascuno ma nulla si sa di un eventuale ulteriore flottante).
L’azionista Eurosviluppo vorrebbe piazzare il 30-40% del capitale, anche perché ha bisogno di fare cassa.
I 125 euro moltiplicati per le 105 mila azioni del capitale sociale attribuiscono all’azienda un valore di circa 25 miliardi contro i 5-6 miliardi pagati da Eurosviluppo a fine ’99. Chi ha stabilito il prezzo? «Una società di servizi di Seregno - dice Nicola Palmisano, presidente da quattro mesi di Eurosviluppo - e il consiglio di amministrazione ne ha preso atto».
La società in questione si chiama Safi srl (Servizi Aziendali Finanziari Integrati) e ha redatto un documento («Valutazione d’azienda») su incarico della stessa Fce che l’ha pubblicato sul sito. Risultato: la Fce vale 25,3 miliardi compreso l’avviamento di 10,3 miliardi. La Safi non risulta iscritta al registro imprese né ha un recapito telefonico.
Si sa che il Terzo mercato è il regno della deregulation, dove ognuno è libero di stabilire i prezzi di collocamento che vuole. «Mi è sembrato che ci fosse molta fretta di portare Fce al Terzo», dice uno degli operatori del mercato «grigio», ricordando le molte promesse non mantenute del gruppo di controllo, la Eurosviluppo, anch’essa negoziata.
È una holding di partecipazioni nata dalle ceneri della Cibifin ed è controllata (al 30-40%) dalla lussemburghese Luce Holding che farebbe capo a un gruppo di imprenditori piemontesi. Cinque anni fa progettava un polo nelle strutture sanitarie e l’ingresso al listino. È rimasto un progetto.
A fine dicembre ’99 il presidente Carlo Caprioglio (oggi dimissionario) annunciava l’acquisto, attraverso la società Anex, delle biciclette Girardengo e Frejus e la creazione di un polo da 80 miliardi di fatturato nel 2000. Pochi mesi dopo Anex è fallita e addio polo. Ora la finanziaria «ha circa 150 miliardi di fatturato in gran parte con la controllata lussemburghese Iet che compra e vende telefonini all’ingrosso - sostiene il nuovo manager Palmisano - e circa 10 mila soci dopo il recente aumento di capitale».
 
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