.....diamo l'anteprima anche agli amministratori, che ci leggono con passione.
Testo della lettera in partenza domani mattina per il settimanale Borsa & Finanza.
Rieccomi a scrivere all’unico organo di informazione che reputa degno di attenzione il caso Eurosviluppo, una società piccola ma, sto scoprendo nel tempo, con un numero impressionante
di piccoli azionisti.
Dopo la mia ultima lettera, da Voi pubblicata nel numero 50 del 22 dicembre u.s., nulla è cambiato dal punto di vista dell’informazione resa dalla società ai piccoli azionisti.
Nei giorni successivi il prezzo dell’azione al terzo mercato si è portato (sarà un caso?) da € 0.004 ad € 0.010, ma già adesso viaggia a quote nettamente inferiori ai livelli toccati durante “rally” (certi termini di mercato fanno davvero ridere, riferiti alla situazione).
Alla fine di gennaio era prevista l’assemblea straordinaria per il raggruppamento delle azioni e per l’ennesimo aumento di capitale finalizzato all’ennesimo “piano di sviluppo in settori promettenti quali…”, ecc. ecc.., ma ad oggi ancora non se ne sa nulla.
I piccoli azionisti non ne possono più di sentirsi presi in giro da una società che nemmeno dopo la pubblicazione integrale di una lettera certo non lusinghiera nei propri confronti si è sentita in dovere di rispondere in maniera chiara e, finalmente, senza perdersi in inutili giri di parole, e non tramite quelle due frasi pronunciate al telefono e da Voi riportate, come invece ha fatto.
E’ davvero assurdo come sia consentito ad una simile società poter vedere i propri titoli trattati su di un mercato (il terzo mercato) che, anche se non riconosciuto dalla Consob come mercato vero e proprio né come S.S.O. (Sistema di Scambi Organizzati), è comunque raggiungibile tramite qualsiasi agenzia di qualsiasi istituto di credito.
Ancora più assurdo, a questo punto, è constatare come questa società effettui continui aumenti di capitale senza spiegare concretamente le motivazioni che la spingono a richiedere danaro ai soci e, soprattutto, a dilazionare (da anni, oramai) l’ingresso in borsa sempre promesso e mai realizzato, accampando, di volta in volta, ogni scusa possibile (è proprio vero che Bin Laden è un bel pretesto per tutti).
A questo punto, in assenza di informazioni concrete (e non le solite storielle) gli azionisti che mi hanno nel tempo contattato nel forum “Officine Giuridiche” di Finanzaonline.com sono prossimi alla presentazione di un esposto alla Consob nei confronti della società la quale, ricordo, è iscritta nell’elenco emittenti strumenti finanziari diffusi. Non è escluso che gli azionisti prendano anche altre iniziative nei confronti della società, e dei suoi amministratori in particolare.
Ringrazio Borsa & Finanza, e il Dottor Guido Bellosta in particolare, per l’attenzione dimostrata nei riguardi di un caso che si potrebbe definire “minore” ma che, per il numero di persone coinvolte e per le numerose indicazioni offerte sul come in Italia ci sia ancora molta strada da percorrere verso una reale e concreta tutela del Risparmio (io lo scrivo maiuscolo), dimostra di non essere affatto una cosuccia da poco.
Nel caso in cui qualche lettore di Borsa & Finanza fosse interessato a ricevere (in maniera del tutto gratuita: non sono un legale, pertanto non posso patrocinare cause o altro) il fac-simile di esposto da inoltrare alla Consob, può scrivermi all’indirizzo g.dorta@virgilio.it.
Testo della lettera in partenza domani mattina per il settimanale Borsa & Finanza.
Rieccomi a scrivere all’unico organo di informazione che reputa degno di attenzione il caso Eurosviluppo, una società piccola ma, sto scoprendo nel tempo, con un numero impressionante
di piccoli azionisti.
Dopo la mia ultima lettera, da Voi pubblicata nel numero 50 del 22 dicembre u.s., nulla è cambiato dal punto di vista dell’informazione resa dalla società ai piccoli azionisti.
Nei giorni successivi il prezzo dell’azione al terzo mercato si è portato (sarà un caso?) da € 0.004 ad € 0.010, ma già adesso viaggia a quote nettamente inferiori ai livelli toccati durante “rally” (certi termini di mercato fanno davvero ridere, riferiti alla situazione).
Alla fine di gennaio era prevista l’assemblea straordinaria per il raggruppamento delle azioni e per l’ennesimo aumento di capitale finalizzato all’ennesimo “piano di sviluppo in settori promettenti quali…”, ecc. ecc.., ma ad oggi ancora non se ne sa nulla.
I piccoli azionisti non ne possono più di sentirsi presi in giro da una società che nemmeno dopo la pubblicazione integrale di una lettera certo non lusinghiera nei propri confronti si è sentita in dovere di rispondere in maniera chiara e, finalmente, senza perdersi in inutili giri di parole, e non tramite quelle due frasi pronunciate al telefono e da Voi riportate, come invece ha fatto.
E’ davvero assurdo come sia consentito ad una simile società poter vedere i propri titoli trattati su di un mercato (il terzo mercato) che, anche se non riconosciuto dalla Consob come mercato vero e proprio né come S.S.O. (Sistema di Scambi Organizzati), è comunque raggiungibile tramite qualsiasi agenzia di qualsiasi istituto di credito.
Ancora più assurdo, a questo punto, è constatare come questa società effettui continui aumenti di capitale senza spiegare concretamente le motivazioni che la spingono a richiedere danaro ai soci e, soprattutto, a dilazionare (da anni, oramai) l’ingresso in borsa sempre promesso e mai realizzato, accampando, di volta in volta, ogni scusa possibile (è proprio vero che Bin Laden è un bel pretesto per tutti).
A questo punto, in assenza di informazioni concrete (e non le solite storielle) gli azionisti che mi hanno nel tempo contattato nel forum “Officine Giuridiche” di Finanzaonline.com sono prossimi alla presentazione di un esposto alla Consob nei confronti della società la quale, ricordo, è iscritta nell’elenco emittenti strumenti finanziari diffusi. Non è escluso che gli azionisti prendano anche altre iniziative nei confronti della società, e dei suoi amministratori in particolare.
Ringrazio Borsa & Finanza, e il Dottor Guido Bellosta in particolare, per l’attenzione dimostrata nei riguardi di un caso che si potrebbe definire “minore” ma che, per il numero di persone coinvolte e per le numerose indicazioni offerte sul come in Italia ci sia ancora molta strada da percorrere verso una reale e concreta tutela del Risparmio (io lo scrivo maiuscolo), dimostra di non essere affatto una cosuccia da poco.
Nel caso in cui qualche lettore di Borsa & Finanza fosse interessato a ricevere (in maniera del tutto gratuita: non sono un legale, pertanto non posso patrocinare cause o altro) il fac-simile di esposto da inoltrare alla Consob, può scrivermi all’indirizzo g.dorta@virgilio.it.
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