Nemmeno pagano gli stipendi da mesi....
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CRISI ALLA FCE DI LA CASSA: SENZA STIPENDIO DA VARI MESI, I DIPENDENTI OCCUPANO IL COMUNE
Azienda al freddo, lavoratori a casa
LA CASSA Nello stabilimento della Fce, a La Cassa, il freddo è il vero padrone. L’unico che si aggira tra i macchinari abbandonati da una settimana dai dipendenti, che ormai restano a casa per non prendersi una polmonite. Solo negli uffici, alcuni impiegati sopravvivono con delle stufette.
Una situazione insostenibile quella dell’azienda che produce circuiti stampati e che ha portato circa 70 dipendenti, dei 100 in forza nella ditta in via Torino, ad occupare il palazzo comunale. Ieri mattina, il sindaco Roberto Rolle si è trovato di fronte una delegazione tranquilla ma determinata, perché dopo mesi di ritardi nei pagamenti degli stipendi, dal 14 ottobre il riscaldamento non è mai stato acceso e il freddo si è fatto insopportabile. «Gli hanno staccato il gas perché non pagavano le bollette - confessa Pierpaolo Fanni, della Fiom -.
E oggi i dirigenti fanno tante chiacchiere, dicono che hanno nuovi e importanti soci, ma è difficile crederci». Anche l’incontro con il Sindaco non ha avuto grandi effetti. «Una manifestazione analoga l’avevano già fatta a luglio - dice Rolle -. Ma allora era solo per i ritardi sugli stipendi, oggi la situazione è peggiorata: sembra non ci sia più lavoro.
Ma noi non possiamo fare molto, anche perché i dirigenti non mi hanno mai ricevuto». E nel sindacato serpeggia una certa apprensione. «La EUROSVILUPPO, proprietaria della Fce, ha avuto diverse altre aziende e molte sono andate in fumo - spiega Fanni -. Temiamo che possa succedere ancora». Intanto, per giovedì prossimo è stato concordato un incontro all’Unione Industriale, per cercare una soluzione. «Prospettive? se stiamo alle chiacchiere qualcuno dovrebbe subentrare. Ma c’è da fidarsi?», s’interroga il sindacalista.
Persino i dirigenti non nascondono apprensione. «Sono preoccupato anch’io: non fa piacere a nessuno trovarsi a vivere così e a lavorare in queste condizioni - sostiene Carlo Caprioglio, amministratore unico della Fce -. Non sarà una trattativa facile, però abbiamo idee chiare e accordi in corso». Insomma, non disturbare il manovratore. Nello stabilimento, reso ancor più freddo dall’assenza dei lavoratori, vige lo scetticismo. «Staremo a vedere questi effetti speciali», dicono.