EV Enterprise value

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    Prevale ancora un certo ottimismo sulle principali borse mondiali spinte dalle aspettative sui tassi di interesse, con gli operatori che scontano sempre di più una pausa nel rialzo dei tassi per quest’anno, dopo la pubblicazione dei verbali degli ultimi meeting di Fed e Bce. Come da attese, dalle minute Fed è emersa cautela su eventuali rialzi futuri dei tassi, anche se non c’è stata alcuna indicazione di eventuali tagli nel breve termine. Anche dai verbali Bce è emerso che i tassi siano già sufficientemente restrittivi da riportare l’inflazione verso l’obiettivo. Lato materie prime, forte volatilità sul petrolio in seguito al rinvio della riunione dell’Opec+ dal 26 al 30 novembre. Per continuare a leggere visita il link

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bokassa

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26/7/02
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EV – Enterprise value.
Chiedo lumi su questo parametro che a volte, sinceramente, mi sembra utilizzato impropriamente.
Porto un esempio:
se io voglio acquistare il portamonete di un mio amico, che mi chiede 20 Euro, e dentro so che ci sono 5 Euro, ecco che la mia spesa netta sarà di 15 Euro (l’EV del portamonete).
Se dentro c’è una cambiale da 10 Euro, l’EV aumenta a 30, che sarà anche il mio esborso.
Questo utilizzo dell'EV, in fase di acquisizione, mi sembra quello corretto.

Riassumo ora dal Sole di oggi un commento di un gestore su Autostrade, che dopo l’opa e la fusione sarà super indebitata : “i fondi non sono convinti dell’adesione all’Opa e uno dei motivi è che con l’indebitamento la società aumenterà di valore”. Chiaro il riferimento all’EV, capitalizzazione + / - debiti finanziari netti (- liquidità).
Ecco, se qualcuno mi spiega questo, gli sarei veramente grato, perché a me detto così sembra, ripeto, usato impropriamente, e non capisco che maggior valore possano portare i debiti presi in sè.
Grazie in anticipo.
 
La contabilizzazione dei debiti si presta a molteplici letture. Il debito, è vero, “produce” risorse (riveste un ruolo dinamico che va ad accrescere l’EV). Ma questo può funzionare molto bene in una fase espansiva, quando la valutazione d’impresa “contiene” lo sviluppo patrimoniale che il debito tende positivamente ad amplificare grazie alla crescita dei margini netti.
In una fase recessiva (che è quella in cui ci troviamo, sarà bene sgombrare il campo da equivoci) il debito tende a mostrare tutta la sua forza negativa, dal momento che i margini d’impresa non riescono a più sostenerne il ruolo propulsivo.
Il livello d’indebitamento delle aziende comporta inoltre una pericolosa espansione dei margini d’ammortamento, che vanno fatalmente a scaricarsi sulla dinamica stessa dei consumi.
Non resta quindi altro da fare se non distribuire quote di debito, che vanno ad accrescere progressivamente l’indebitamento complessivo del sistema.
Il trend, lo abbiamo detto, è regressivo; ciò produce un indebolimento degli assi patrimoniali (progressivamente svalutati dall’erosione dei corsi mobiliari) e una radicale trasformazione del ruolo del debito (non più propulsivo, ma destinato fatalmente a sottrarre risorse ai flussi d’impresa).
Di fronte a tale prospettiva, la valutazione non potrà più misurare il debito come fonte di sviluppo (dal momento che nemmeno la progressione patrimoniale ne ha più beneficiato).
***
Nel momento in cui l’esposizione debitoria non riesce più a sostenere la progressione patrimoniale (il patrimonio si contrae, il debito rimane costante o, nel peggiore dei casi, tende a crescere) è il valore stesso dell’impresa ad essere dunque messo in discussione. Siamo infatti di fronte ad un residuo negativo netto che non può essere più coperto dal valore patrimoniale (e che produce quindi uno squilibrio permanente negativo).
A tale squilibrio le macroimprese tendono a sopperire distribuendo quote di capitale in loro possesso. Deve essere però chiaro che la percentuale di debito contenuta in queste quote è in molti casi ancora estremamente elevata.
Facendo ciò, è vero, l’impresa riduce la quota di debito che ne erode il valore; ma è il risparmiatore che se ne fa carico (riducendo ulteriormente la propensione ai consumi del sistema nel suo complesso).
La liquidità incamerata non può più nemmeno servire a ridurre i costi produttivi, dal momento che serve ormai esclusivamente a ridurre (parzialmente) l’esposizione debitoria.
**
Siamo dunque prossimi a una fase terminale di stagnazione, che può anche rivelarsi un’agonia molto lenta e difficile.
Questo epilogo io però non credo possa essere sopportato dall’America. Ed è per questo che in queste ultime ore i mercati (ed io, purtroppo, assieme a loro) si apprestano al peggio.
Che permetterà ancora una volta di nascondere ai molti ciò che il sistema nel suo complesso sta inesorabilmente rivelandoci: un pericoloso vuoto nel quale stiamo velocemente naufragando.
 
Grazie per la esauriente risposta.
Spero di poter ricambiare
Ciao
Bks:)
 
Enterprice value ed equity value

Per chiarezza vorrei ribadire il concetto di enterprice value ed equity value così come sono solitamente definiti nei più comuni manuali di valutazione d'azienda. In particolare:

EV (enterprice value) = P (Equity value) + D (Debiti)

Ricollegandoci all'esempio del portafoglio si può dedurre che il valore del portafoglio (EV) che contiene 5€ di cassa è pari a €15, mentre il mio esborso (P) è pari a 20€. Allo stesso modo il valore del portafoglio che contiene la cambiale è EV = 30€ mentre il mio esborso è sempre lo stesso (P) = 20€. La contraddizione nell'attribuire valori diversi e superiori al caso di indebitamento rispetto al caso di assenza di debito è dovuta al fatto che il mio amico vuole che gli venga riconosciuto lo stesso prezzo (P) sia che mi presenti una situazione priva di debiti (5€ di cassa) sia che mi presenti una situazione indebitata (cambiale 10€) - è una scelta furba in un caso, meno nell'altro - in realtà, il valore dell'azienda e quindi del portafoglio, deve essere calcolato a dispetto del valore dei debiti e della cassa che lo stesso presenta. Mi sarei aspettata che il portafoglio presentasse lo stesso valore in entrambi i casi, del resto le motivazioni con le quali giungo a determinarne il valore prescindono dallo stesso in particolare il mio amico per convincermi potrebbe asserire che il suo portafoglio è relativamente poco usato, è di pelle e così via ( per un'azienda di converso il valore dipenderà dal fatto che la stessa ad esempio presenti un buon ritorno in termini di redditività - in questo caso per semplicità ipotizzaziamo che debito e cassa non generino proventi e oneri finanziari). Ora a prescindere dal debito o dalla cassa nello stesso contenute e ipotizzando che il portafoglio del mio amico valga 20€ quello che differenzia un caso dall'altro è che nel caso in cui nel portafoglio ci siano 5€ io dovrò sborsare 25€ (20€ il valore del solo portafoglio +5€ della cassa che ci trovo dentro) nel caso in cui ci sia dentro una cambiale dovrò sborsarne molti meno (20€ -10€ = 10€), ma mi accollo il debito del mio amico che dovrò pagare successivamente. Un altro esempio piuttosto comune: è come se comprassi una casa gravata da mutuo: al venditore pagherò soltanto la parte della casa riscattata mentre pagherò il resto accollandomi il mutuo. Complessivamente il valore della casa non cambia che io a compri gravata da mutuo piuttosto che non.
 
non sono un esperto di analisi fondamentale, ma voglio provare a portare il mio contributo........

credo che l'enterprise value serva se rapportato ad altri indicatori come l'ebitda e l'ebit oppure il fatturato, ma che da solo non dica niente......... cioè io posso anche indebitarmi ed aumentare il mio ev ma poi bisognerà vedere quanto aumento gli utili..........
e i rapporti ev/ebitda e ev/ebit servono a questo.......... sbaglio????

hi
Raga
 
Scritto da raga
non sono un esperto di analisi fondamentale, ma voglio provare a portare il mio contributo........

credo che l'enterprise value serva se rapportato ad altri indicatori come l'ebitda e l'ebit oppure il fatturato, ma che da solo non dica niente......... cioè io posso anche indebitarmi ed aumentare il mio ev ma poi bisognerà vedere quanto aumento gli utili..........
e i rapporti ev/ebitda e ev/ebit servono a questo.......... sbaglio????

hi
Raga
ok credo di aver capito
l'Ev dovrebbe dirti quanti debiti ha una società e quanto rendono...

domanda Raga: l'ebitda è il margine operativo lordo

l'ebit?
 
Per Tontolina...
EBIT=EBITDA-ammotamenti-svalutazioni.
Guarda il conto economico di esempio.
Ciao

Sergio:D
 

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Scritto da tontolina
ok credo di aver capito
l'Ev dovrebbe dirti quanti debiti ha una società e quanto rendono...

domanda Raga: l'ebitda è il margine operativo lordo

l'ebit?

Le differenti politiche di ammortamenti tra le società (pensa a tutte le rivalutazioni dei cespiti da leveraged buy out) fanno sì che
se vuoi confrontare l'ebit di due azienda, i dati non siano omogenei. Senza contare gli accantonamenti.
Allora, devi risalire all'indice più a monte (l'ebitda) come ben riportato nell'esempio qui sopra
 
Scritto da bokassa
Le differenti politiche di ammortamenti tra le società (pensa a tutte le rivalutazioni dei cespiti da leveraged buy out) fanno sì che
se vuoi confrontare l'ebit di due azienda, i dati non siano omogenei. Senza contare gli accantonamenti.
Allora, devi risalire all'indice più a monte (l'ebitda) come ben riportato nell'esempio qui sopra


Bokassa hai letto la mia risposta di ieri sera? cosa ne pensi?

gaja
 
Scritto da gaja
Bokassa hai letto la mia risposta di ieri sera? cosa ne pensi?

gaja

scusa il ritardo.
Intanto grazie per la risposta.
Penso che alla fine abbiamo lo stesso concetto per questo parametro, che si rivela indispensabile per calcolare un esborso netto se si vuol fare un'acquisizione.
Inoltre, approfondendo, credo che l'EV debba essere usato se si vuol calcolare il debito oneroso, cioè capitale da remunerare:
EV=capitalizzazione + debiti onerosi
cui vanno corrisposti dividendi (o incremento valore azione) + interessi
Quindi il rendimento di questo capitale deve essere maggiore del costo dell'EV. In caso contrario, la quota "soggettiva" dell'EV, cioè la capitalizzazione, subirà una flessione fino al punto in cui otterrà un tasso di rendimento ritenuto adeguato (cioè maggiore del tasso sui debiti onerosi).
Cerco di tornare il argomento prossimamente con un esempio.
Ciao.
 
Scritto da tontolina
ok credo di aver capito
l'Ev dovrebbe dirti quanti debiti ha una società e quanto rendono...

domanda Raga: l'ebitda è il margine operativo lordo

l'ebit?
ebit= earnings before interest, tax

ebitda= earnings before interest, tax, depreciations, amortizations
 
Scritto da scanfer
ebit= earnings before interest, tax

ebitda= earnings before interest, tax, depreciations, amortizations

scusa, non avevo letto, comunque ha risposto scanfer

in italiano l'ebitda equivale al margine operativo lordo
e l'ebit all'utile operativo.......
 
come per autostrade aspetto qualche "gestore" che consigli, dopo quanto successo oggi, di investire in Telecom perchè il suo EV è destinato au aumentare di 15 mld di euro (di debiti)
:rolleyes:
 
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