Exprivia.... Continua Onda 3 con volatilità sull'ottava volante!!

speriamo come dici tu che basti lasciarli lavorare ma sopratutto oltre al quadro tecnico speriamo che tutto vada in porto con italtel senza problemi e che i prossimi risultati non facciano così schifo
 
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Non parlo di renà.... ma sicuramente Gatto ha colto nel segno.... ci dimentichiamo troppo spesso del passato ;)

Non vedo l'ora di cogliere la reazione dell'indice e ovviamente del nostro titoletto... vedremo i manipolatori se gestiranno una U come a Giugno Luglio oppure una V....

Questi volumi devono far riflettere non i doppi massimi.....

Oltremodo.... ditemi come si fa a reggere a parte Biesse e pochi altri, ad un mercato Star che perde nei suoi massimi esponenti un 20% di media.... vedi Diasorin, yoox, e tanti altri.... lo stesso settore TXT... oppure crolli alla Astaldi Trevi....

L'altra volta abbiamo toccato massimi e minimi nel giro di un amen con tanti volumi e abbiamo capito il motivo.... ora è stata presa la palla al balzo del mercato.... Il minimo sotto il viola fa sembrare violenta la correzione al profumo della brekkatura.... ma nei prossimi mesi capiremo meglio di chi è figlio questo ribasso molto costretto con pochissimi short e pochissime chiusure di posizioni lunghe.

Detto questo sono ottimista, occorre comprare, occorre stare sereni ecc ecc? Si evince questo?.... problemi di chi pensa ciò

Ora lo posso dire, il Blu era tiratissimo e questo lo avevamo visto... ma se lo tenevamo avremo festeggiato 4 nel 2018 ecco perchè non davo target ;)
Ma come più volte sottolineato era dura tenere il Blu meglio gestire il rialzo... meglio salire in modo sano, e quando ci sono le correzioni.... non è possibile asssitere ogni volta alla distruzione di razionalità!

Pesate gli investimenti, pesate le speculazioni... siamo coscienti del rischio in borsa, poi se uno vuole mettere 10 100 1000 ognuno deve essere conscio di quello che fa non sempre stare li a mendicare il solo segno + forever!!!!

BSS chissà se domani un pò di forza vera non il cinema molfettilandiax visto in 10 min 115mila pezzi sino 1,37 dalle 16:35 alle 16:50 circa.... andrà di scena oppure no!!!!!

A FENOMENIIIIIIII :D :D :D :D

confido nella riresa a V...lenta....ma nella V...
 
confido nella riresa a V...lenta....ma nella V...

Da qui a qualche ottava se V sarà dovrà iniziare a farsi vedere....

Questo vale anche per il minimo.... al momento a parte i soliti filmini da loro indotti con i soliti pezzi taroccati, con entrate ed uscite taroccate....

Non si è visto.... Serve un reversal ovvero un -3 un -5 diventare un +5 un +10.....

Lasciamoli lavorare e vedremo se il supporto di lungo sarà tenuto....

In attesa di Forza!!! In questo spero che anche il mercato dia segnali di recupero.

BWES
 
Molto bene quindi dopo la discesa da 1,70 a 1,35...rischiam per veder la luce di dover incassare ancora discese...
 
siamo arrivati a 1.30...dai che da lunedi si riparte...
 
mercoledì 8 novembre 2017

Incontro Assolombarda 7 novembre 2017

Martedì 7 novembre si è tenuto in Assolombarda il secondo confronto fra il Coordinamento Nazionale RSU, le Strutture Sindacali Territoriali, Nazionali e l’Azienda, sulla gestione delle eccedenze 2018.

Da parte delle OO.SS. si è chiesto a Italtel di:

- garantire, nella trattativa in corso, piena trasparenza rispetto ai numeri presentati (con riferimento particolare al calcolo recupero eccedenze derivante dai finanziamenti Regioni/MiSE che l’Azienda otterrà nel triennio 2018-2020). La proposta Italtel di un recupero annuale di soli 17 lavoratori è ritenuta insufficiente. Come Sindacato si è avanzata l’ipotesi di un intervento per il 2018 che riguardi 33 persone.

- adottare un approccio più funzionale nel “percorso verso Exprivia” che Italtel sta proponendo a una settantina di dipendenti in CDS al 35%: la non collaborazione di alcuni di loro (mancato invio CV ad HR e conseguente lettera di contestazione disciplinare di quest’ultima) andrebbe affrontata trovando elementi motivazionali che favoriscono l’adesione all’iniziativa. Come risposta, l’Azienda ha posto l’accento in particolare sulla nascita di un Competence Center a Carini (dato dalla collaborazione Italtel/Exprivia) relativo all’Internet of Things, dove verrebbero allocati i dipendenti che decidessero di aderire al percorso (visto quindi come reale opportunità di ricollocazione per i lavoratori coinvolti).

- proporre per l’anno prossimo un esodo incentivato che favorendo la diminuzione dell’organico ridurrebbe le eccedenze previste per l’anno venturo. L’Azienda si è detta in linea di principio favorevole. Entro la fine di quest’anno saranno, salvo ulteriori adesioni, 39 i colleghi che lasceranno Italtel, per un totale di 65 uscite nel corso del 2017.

- fornire chiarimenti sulla prosecuzione della commessa Decomissioning. A questo proposito l’A.D. ha ribadito che il momentaneo blocco della commessa dovrebbe terminare a inizio 2018 (nel corso di questo mese Telecom Italia prenderà una decisione risolutiva a riguardo).

- impiegare nell’Area BUL (Banda Ultra Larga) una parte degli eccedenti. Italtel ha dichiarato che il ricollocamento interno si è rivelato finora “complicato” (alcuni dipendenti non hanno mostrato competenze sufficienti a svolgere il lavoro previsto per l’Area) ma si è detta disponibile a valutare eventuali proposte di lavoratori interessati al passaggio in BUL (come Sindacato ci muoveremo per supportare le persone interessate alla ricollocazione).

- completare la riduzione del numero dirigenti prevista nell’accordo siglato nel dicembre 2016. L’A.D. ha confermato che entro fine anno altri due dirigenti lasceranno Italtel. Come Sindacato si è sollecitato un contributo economico da parte della dirigenza pari a quanto chiesto dai lavoratori come riduzione costo del lavoro.

- non ricorrere a strumenti traumatici, a partire dal primo di luglio 2018, una volta venuta meno la possibilità di utilizzare altri ammortizzatori sociali (la proroga di questi, presenti nella Legge di Bilancio del Governo, non contempla al momento la possibilità del loro utilizzo da parte delle aziende che hanno fatto i CdS: sono invece previsti strumenti per le aziende che hanno in corso Cassa Integrazione per Crisi o Ristrutturazione Aziendale).

Italtel condivide in linea di principio la richiesta sindacale, fermo restando che, a suo avviso, una gestione “soft” degli esuberi potrà avvenire solo dopo aver ottenuto una riduzione significativa della platea degli eccedenti (gli strumenti atti a ottenere la riduzione sono, nell’ottica aziendale: il passaggio in Exprivia di una trentina di dipendenti, l’uso dei finanziamenti ottenuti da Regioni e MiSE, i ricavi dati dalla commessa iraniana, le ricollocazioni interne avvenute positivamente nel 2017, i pensionamenti obbligatori per coloro che potranno raggiungere la pensione, con eventuale accompagnamento della NASPI).

L’Azienda ha infine indicato a grandi linee come intende applicare i CdS nel primo semestre 2018. Si dovrebbe far ricorso a un Contratto di Solidarietà a tre velocità (simili, in termini percentuali a quelle in vigore oggi) con due significative novità: una platea di una settantina di dipendenti esentati, neo assunti del quarto trimestre 2017 oltre a 41 lavoratori Area BUL (non tutti) e la scomparsa della fascia di lavoratori in CdS al 50% (con rientro di quest’ultimi, come chiesto a più riprese dal Sindacato, nella platea del CdS al 35%).

La trattativa sta entrando nel vivo, dopo il prossimo incontro previsto per mercoledì 29 novembre in Assolombarda, convocheremo le assemblee dei lavoratori per fare insieme il punto della situazione.

Per il Sindacato il punto fermo, imprescindibile, per giungere a un accordo fra le parti è la certezza che dal primo di luglio 2018 NON vi saranno licenziamenti e che il nascente gruppo Italtel/Exprivia apra una pagina nuova lasciandosi definitivamente alle spalle questi interminabili, sfiancanti anni di crisi.

FIM-FIOM-UILM Nazionali

Coordinamento Nazionale RSU gruppo Italtel

8 novembre 2017
 
Fatti di rilievo relativi alla Società Italtel S.p.A. e considerazione degli
Amministratori di Italtel Group S.p.A. sulla continuità aziendale
I ricavi dell’esercizio 2016 del Gruppo Italtel, di cui Italtel S.p.A. è la capogruppo, ammontano a 405,4 milioni di
Euro rispetto ai 441,1 milioni di Euro dell’esercizio 2015 evidenziando un decremento di 35,7 milioni di Euro pari
all’8,1%. Alla sostanziale conferma dei risultati del 2015 nel mercato domestico dove il Gruppo Italtel ha realizzato
il 59% del proprio volume d’affari è corrisposta una sensibile contrazione del mercato internazionale (-15%
rispetto al 2015 nei ricavi e -22% nel primo margine). In valore assoluto il primo margine si è ridotto di circa 10
milioni di Euro rispetto al 2015. L’EBITDA normalizzato dell’esercizio 2016 si attesta a 19,2 milioni di Euro,
rispetto ai 31,3 milioni del 2015.
La perdita dell’esercizio pari a 97,9 milioni di Euro (rispetto ad una perdita di 18,8 milioni di Euro del 2015)
include una svalutazione dell’avviamento di 45 milioni di Euro, svalutazione di altre attività, in particolare costi
di sviluppo e imposte differite attive per 18,3 milioni di Euro e costi per circa 17 milioni di Euro relativi
all’accantonamento effettuato per il personale nell’ambito della ristrutturazione prevista nel Piano Industriale 2017
– 2023.
I risultati economici e finanziari del Gruppo Italtel al 31 dicembre 2016 hanno evidenziato nel relativo periodo di
riferimento, scostamenti rispetto al Piano Industriale 2012-2017, tali da costituire il presupposto del mancato
rispetto di alcuni dei vincoli finanziari (covenant) previsti nei contratti di finanziamento. Di conseguenza sono
quindi state tempestivamente assunte, da parte degli Amministratori di Italtel S.p.A., adeguate misure volte a
neutralizzarne gli effetti contrattuali, secondo quanto di seguito meglio illustrato.
Si ricorda che in data 21 febbraio 2013, con iscrizione al Registro Imprese in data 1° marzo 2013, è stato omologato
dal Tribunale di Milano l’accordo di ristrutturazione del debito redatto ai sensi dell’art. 182 bis Legge Fallimentare
sottoscritto in data 11 dicembre 2012 sulla base del relativo piano industriale, economico e finanziario per il
periodo 2012-2016 (il “Piano 2012”), la cui attuabilità è stata attestata dalla Dott.ssa Stefania Chiaruttini e dal
Prof. Enrico Laghi (l’“Accordo di Ristrutturazione 2012”).
Successivamente, sono stati posti in essere tutti gli atti e i negozi volti a dare esecuzione alle misure previste
dall’Accordo di Ristrutturazione 2012, incluse, inter alia, la conversione di parte dei crediti in Strumenti Finanziari
Partecipativi (SFP), la sottoscrizione dei nuovi contratti di finanziamento, la conclusione della transazione con
Telecom Italia, la dilazione e il riscadenziamento dei crediti di Cisco nonché l’integrale e tempestivo rimborso dei
creditori estranei.
A seguito delle operazioni conseguenti all’attuazione dell’Accordo di Ristrutturazione 2012, il capitale sociale di
Italtel S.p.A., sottoscritto e versato, era pari a Euro 2.000.000, composto di n° 2.000.000 azioni, tutte di titolarità
del socio unico Italtel Group S.p.A., le quali sono costituite in garanzia a favore dei creditori (così come identificati
nell’Accordo di Ristrutturazione 2012). Nell’ambito dell’Accordo di Ristrutturazione 2012 Italtel S.p.A. ha altresì
emesso ai sensi dell’art. 2346 Codice Civile, anche a fronte della conversione dei rispettivi crediti, Strumenti
Finanziari Partecipativi (“SFP”) in favore delle banche creditrici, di Cisco e di Telecom Italia Finance (i “Titolari
degli SFP”).
L’Accordo di Ristrutturazione 2012, oltre al risanamento della situazione patrimoniale, economica e finanziaria di
Italtel S.p.A., prevedeva che la ristrutturazione del debito fosse volta anche a consentire la cessione delle azioni
della stessa a un partner industriale e/o finanziario. A tal fine Italtel Group, con il consenso dei Titolari degli SFP,
già nel corso del 2015, ha conferito un incarico ad un advisor finanziario, al fine di assisterla nell’individuazione
di uno o più potenziali soggetti disposti ad investire nella Italtel S.p.A. tramite l’acquisizione di una partecipazione
di controllo. In tale processo, a seguito di alcune manifestazioni di interesse, le parti hanno individuato Exprivia
S.p.A. (“Exprivia”) – società anch’essa leader in Italia nel settore dell’information technology e, in particolare,
dello sviluppo di soluzioni innovative per le telecomunicazioni digitali, quotata sul segmento STAR di Borsa
Italiana – quale interlocutore privilegiato con cui proseguire le negoziazioni al fine di addivenire a una favorevole
conclusione della prospettata operazione di investimento (l’”Investimento”).
Nelle more delle trattative relative all’Investimento e a partire dall’esercizio 2016 - anche a causa del
rallentamento delle condizioni di mercato, che ha comportato una ridotta redditività e marginalità dei prodotti e
dei servizi offerti da Italtel - Italtel S.p.A. ha manifestato un progressivo peggioramento dei dati economici,
patrimoniali e finanziari e alcuni rilevanti scostamenti rispetto ai dati prospettici previsti per tale periodo dal Piano
2012.
A causa di tali scostamenti, Italtel S.p.A. aveva richiesto una sospensione dell’applicazione dei parametri finanziari
alle proprie banche finanziatrici (le “Banche”), che è stata da queste ultime concessa e formalizzata con un
“accordo di stand-still” sottoscritto in data 31 maggio 2016 (l’“Accordo di Stand-still”), successivamente
prorogato fino al 30 novembre 2017 (l’“Accordo di Proroga dello Stand-still”), così da permettere la conclusione
dell’Investimento (come infra definito).
Italtel S.p.A. ha quindi predisposto un nuovo piano industriale, economico e finanziario per il periodo 2017-2023,
approvato nella sua versione finale dal Consiglio di Amministrazione del 19 luglio 2017 (il “Piano Industriale
2017-2023”), che, da un lato, recepisce il mutato contesto economico e competitivo di riferimento e, dall’altro,
assume, inter alia, il perfezionamento della Ristrutturazione (come infra definita) e del conseguente Investimento.
Il Piano Industriale 2017 – 2023 costituirà, altresì, un allegato al Nuovo Accordo di Ristrutturazione come infra
definito.
Sulla base del Piano Industriale 2017-2023 è stato effettuato un impairment test con il supporto di una primaria
società di consulenza che ha determinato una svalutazione dell’avviamento pari a Euro 45 milioni. Tale
svalutazione, cumulata ad ulteriori svalutazioni relative, in particolare, a imposte differite attive, ai costi di
sviluppo capitalizzati, alle perdite operative pregresse e a quella relativa all’esercizio 2016, hanno determinato un
patrimonio netto negativo pari a 64.159 migliaia di Euro e, dunque, la necessità per il Consiglio di
Amministrazione di convocare l’assemblea straordinaria ai sensi dell’art. 2447 Codice Civile per gli opportuni
provvedimenti (l’”Assemblea 2447”).
L’Assemblea 2447, tenutasi in prima convocazione in data 28 aprile 2017, è stata rinviata al 28 luglio 2017 ovvero
alla data in cui si ritiene che sia stato sottoscritto e quindi depositato il Nuovo Accordo di Ristrutturazione (cfr.
infra).
In tale contesto, hanno avuto luogo: (i) con le Banche e Cisco, una trattativa volta a definire il rifinanziamento e il
riscadenziamento del debito nell’ambito di un nuovo accordo di ristrutturazione dei debiti ex art. 182 bis LF in
attuazione del Piano Industriale 2017-2023 (il “Nuovo Accordo di Ristrutturazione”), la cui sottoscrizione è stata
fissata per il 21 luglio 2017 o nei giorni immediatamente successivi e comunque entro il 28 luglio 2017; e (ii) con
Exprivia, una trattativa – la quale ha coinvolto, oltre a Italtel S.p.A. e a Italtel Group, anche Cisco e le Banche,
nella loro qualità di Titolari di SPF, nonché i principali creditori di Italtel S.p.A. – volta a definire i presupposti, i
termini e le condizioni dell’Investimento nell’ambito di un accordo quadro (l’“Accordo Quadro”), la cui
sottoscrizione è prevista per la medesima data sopra indicata.
In estrema sintesi, il Nuovo Accordo di Ristrutturazione e l’Accordo Quadro prevedono:
(A) la ricapitalizzazione di Italtel S.p.A., previa cessione alle Banche, a valore simbolico, da parte di Cisco e di
Telecom Italia Finance della totalità degli SFP emessi da Italtel in occasione dell’Accordo di Ristrutturazione
2012 di cui sopra, attraverso le seguenti operazioni (da eseguirsi in sostanziale contestualità):
(i) la copertura delle perdite risultanti dalla situazione patrimoniale - che sarà approvata dal Consiglio
di Amministrazione ai sensi degli artt. 2446 e 2447 Codice Civile - tramite azzeramento delle riserve
esistenti e del capitale sociale, nonché tramite l'utilizzo di parte del capitale sociale e delle riserve
rivenienti dalle operazioni di cui ai successivi punti (ii) e (iii);
(ii) l’emissione di nuovi Strumenti Finanziari Partecipativi che saranno integralmente sottoscritti dalle
Banche mediante la conversione di parte del proprio credito per un importo di complessivi Euro 68
milioni;
(iii) la delibera di un successivo aumento di capitale riservato a Exprivia e a Cisco di complessivi Euro
47 milioni da sottoscriversi come segue:
 quanto a Euro 25 milioni, da parte di Exprivia, a fronte dell’emissione da parte di Italtel S.p.A.
di azioni ordinarie rappresentative dell’81% del capitale sociale ordinario, di cui Euro 16,2
milioni a titolo di capitale nominale ed Euro 8,8 milioni a titolo di sovrapprezzo;
 quanto a Euro 22 milioni da parte di Cisco, a fronte dell’emissione da parte di Italtel S.p.A.: (a)
quanto a Euro 6 milioni, di azioni ordinarie rappresentative del restante 19% del capitale sociale
ordinario, di cui Euro 3,8 milioni a titolo di capitale nominale ed Euro 2,2 milioni a titolo di
sovrapprezzo e (b) quanto a Euro 16 milioni, di azioni privilegiate, prive del diritto voto
nell’assemblea ordinaria, di cui Euro 1,0 a titolo di capitale nominale ed Euro 15,9 milioni a
titolo di sovrapprezzo che attribuiranno a Cisco diritti economici particolari.
Al termine delle operazioni di cui sopra, il capitale ordinario di Italtel S.p.A. sarà interamente detenuto da Exprivia
con una partecipazione pari all’81% e da Cisco con una partecipazione pari al 19%, mentre l’intero capitale
privilegiato sarà detenuto da Cisco.
Italtel Group S.p.A. non sarà quindi più azionista di Italtel S.p.A..
Con riferimento invece ai nuovi Strumenti Finanziari Partecipativi, gli stessi saranno così sottoscritti:
Banca Finanziatrice
Numero
Nuovi Strumenti Partecipativi
sottoscritti*
Percentuale
Unicredit 42.782.579 62,91
Banco BPM 1.001.999 1,47
BPM 13.284.283 19,54
Interbanca (già GE Capital) 7.730.401 11,37
UBI 2.003.998 2,95
ABC 1.196.740 1,76
Totale 68.000.000 100,00
* fatti salvi gli arrotondamenti minimi necessari alla quadratura matematica dell’operazione
(B) il rifinanziamento e il riscadenziamento dell’indebitamento bancario di Italtel S.p.A., derivante dai tre
contratti di finanziamento in essere con le stesse, due dei quali (il “Contratto RCF” e il “Contratto di
Finanziamento alla Ristrutturazione”) con data di scadenza originaria al 30 giugno 2017 e attualmente
prorogata al 30 novembre 2017 - già oggetto di ristrutturazione e/o rifinanziamento in occasione dell’Accordo
di Ristrutturazione 2012 - da realizzarsi attraverso:
(i) la sottoscrizione di due nuovi contratti di finanziamento con le Banche, volti a rifinanziare
l’indebitamento residuo a seguito della conversione e, in particolare: (a) un contratto di
finanziamento di circa Euro 93 milioni, e (b) un contratto di finanziamento di circa Euro 36 milioni
volto a rifinanziare l’indebitamento bancario, di natura prededucibile ex art. 182 quater LF e con
scadenza finale al 31 dicembre 2024;
(ii) la sottoscrizione di un ulteriore contratto di finanziamento, di massimi Euro 80 milioni, per la
concessione ad Italtel S.p.A. di alcune linee di nuova finanza funzionali all’attuazione del Nuovo
Accordo di Ristrutturazione e del Piano Industriale 2017-2023, aventi pertanto natura
prededucibile ai sensi dell’art. 182 quater LF;
(iii) l’utilizzo di una parte della nuova finanza di cui al precedente punto (ii) già durante il periodo
intercorrente tra la sottoscrizione del Nuovo Accordo di Ristrutturazione e la data di intervenuta
definitività del decreto di omologazione dello stesso, il tutto subordinatamente all’ottenimento da
parte del Tribunale di Milano del provvedimento di autorizzazione ex art. 182 quinquies LF; e
(iv) la conferma e l’estensione della maggior parte delle garanzie in essere (incluso il pegno sul 100%
delle azioni di Italtel S.p.A. ed escluse quelle rilasciate a suo tempo da Italtel Group), nonché la
futura concessione di nuove garanzie sulle azioni di una o più società controllate che detengano la
totalità delle partecipazioni delle società del Gruppo Italtel residenti in America Latina, a garanzia
dell’indebitamento derivante dai contratti sub (i) e sub (ii).
Il Nuovo Accordo di Ristrutturazione prevede altresì l’adozione di un nuovo statuto sociale e l’adozione di nuovi
regolamenti per la disciplina degli SFP esistenti e degli SFP di nuova emissione.
Il Piano Industriale 2017-2023 e il Nuovo Accordo di Ristrutturazione sono stati sottoposti all’esame del Dott.
Franco Carlo Papa, in possesso dei requisiti di cui all’art. 67, comma 3, lettera d) LF, al fine di rilasciare la relativa
relazione di attestazione sulla veridicità dei dati aziendali, sulla fattibilità del Piano Industriale 2017-2023 e
sull’attuabilità del Nuovo Accordo di Ristrutturazione (l’“Attestazione”). Alla data odierna, l’esperto ha altresì
confermato l’esito positivo delle valutazioni relative all’Attestazione, che sarà rilasciata e giurata con la
sottoscrizione del Nuovo Accordo di Ristrutturazione.
Il Nuovo Accordo di Ristrutturazione sarà depositato presso il Tribunale di Milano al fine di ottenere l’omologa
dello stesso ai sensi e per gli effetti dell’art. 182 bis LF. Tutti gli atti, i contratti e le operazioni relativi alla
Ristrutturazione e al conseguente Investimento, saranno sospensivamente condizionati, inter alia, all’intervenuta
definitività del decreto di omologa del Nuovo Accordo di Ristrutturazione.
Con riferimento all’Assemblea 2447, si evidenzia che, a decorrere dalla data del deposito ricorso ex art. 182 bis
LF per l’omologazione del Nuovo Accordo di Ristrutturazione e sino all’omologazione - ai sensi del disposto
dell’art. 182 ***ies LF -, non si applicano le disposizioni di cui agli artt. 2446 e 2447 Codice Civile e, pertanto,
detta assemblea sarà chiusa senza l’adozione di alcun provvedimento, in attesa dell’omologa del Nuovo Accordo
di Ristrutturazione, in esecuzione del quale sarà convocata una nuova assemblea straordinaria per assumere i
provvedimenti ivi previsti, attraverso i quali sarà posto rimedio alla situazione di cui all’Art. 2447 in essere.
In accordo con quanto previsto dallo IAS 1, gli Amministratori di Italtel S.p.A., valutate le significative incertezze
di cui sopra che possono far sorgere dubbi sulla continuità aziendale, in considerazione:
 della definizione tra le parti dei documenti contrattuali relativi alla Ristrutturazione e all’Investimento, e
in particolare dell’Accordo Quadro e dell’Accordo di Ristrutturazione, i cui termini principali sono
peraltro già stati approvati dai competenti organi sociali di Italtel Group, di Italtel S.p.A., delle Banche
(sia in qualità di finanziatrici che di Titolari degli SFP), di Exprivia e di Cisco;
 dell’imminente sottoscrizione dell’Accordo Quadro, la quale è stata fissata per il 21 luglio 2017 o nei
giorni immediatamente successivi e comunque entro il 28 luglio 2017;
 dell’imminente sottoscrizione del Nuovo Accordo di Ristrutturazione, la quale è stata fissata per il 21
luglio 2017 o nei giorni immediatamente successivi e comunque entro il 28 luglio 2017;
 della vigenza dell’Accordo di Stand-still (così come da ultimo prorogato con l’Accordo di Proroga dello
Stand-still);
 della ricostituzione del patrimonio netto a seguito delle operazioni previste nell’Accordo Quadro e nel
Nuovo Accordo di Ristrutturazione;
 del Piano Industriale 2017-2023 che sarà asseverato nell’ambito dell’Attestazione; e
 del monitoraggio continuo della situazione finanziaria di Italtel S.p.A.,
 dell’andamento economico-finanziario dei primi mesi dell’esercizio 2017 che risulta sostanzialmente
allineato con i dati del budget 2017 incluso nel Piano Industriale 2017-2023;
 della conferma ricevuta dall’esperto circa l’esito positivo delle valutazioni relative all’Attestazione che
sarà rilasciata sulla base delle bozze contrattuali con il medesimo condivise
ritengono sussistere sufficienti elementi per considerare ragionevole la sottoscrizione e la successiva esecuzione
di tutti gli accordi necessari e opportuni previsti per dare attuazione alla Ristrutturazione e al conseguente
Investimento, ivi incluso il deposito del ricorso ex art. 182 bis LF per l’omologazione del Nuovo Accordo di
Ristrutturazione.
In conclusione gli Amministratori, dopo aver analizzato tutti gli eventi e le circostanze sopra descritte sulla base
delle informazioni ricevute dall’esperto incaricato, dott. Franco Carlo Papa, in relazione alla relazione di
asseverazione sull’attuabilità degli accordi e sulla fattibilità del piano, nonché in considerazione dell’ampia
percentuale di creditori aderenti, ritengono ragionevole fare affidamento sul provvedimento di omologa da parte
del Tribunale.
Ciò premesso, gli Amministratori riconoscono che alla data della presente relazione non si possa escludere e che
quindi permanga un elemento di incertezza legato all'omologazione dell'accordo di ristrutturazione, e alla
conseguente finalizzazione della ricapitalizzazione, prevista entro il mese di novembre 2017. Pertanto, pur
ritenendo che qualora non si verificasse tale finalizzazione, ciò potrebbe pregiudicare la capacità del Gruppo Italtel
di continuare ad operare sulla base del presupposto della continuità aziendale, ma dopo aver effettuato le necessarie
verifiche ed aver valutato le incertezze sopra individuate, gli Amministratori hanno la ragionevole aspettativa che
Italtel S.p.A. abbia adeguate risorse per continuare l’attività operativa ed hanno redatto il bilancio di Italtel S.p.A.
chiuso al 31 dicembre 2016 adottando il presupposto della continuità aziendale.

Preso atto delle considerazioni degli Amministratori di Italtel S.p.A. sopra riportate, valutate le significative
incertezze di cui sopra che possono far sorgere dubbi sulla continuità aziendale di Italtel Group S.p.A. in relazione
alla recuperabilità del credito finanziario verso Italtel S.p.A., gli Amministratori di Italtel Group S.p.A. hanno
redatto il bilancio al 31 dicembre 2016 nel presupposto della continuità aziendale in quanto ritengono ragionevole
la sottoscrizione e la successiva esecuzione di tutti gli accordi necessari e opportuni previsti per dare attuazione
alla Ristrutturazione e al conseguente Investimento di Italtel S.p.A., ivi incluso il deposito del ricorso ex art. 182
bis LF per l’omologazione del Nuovo Accordo di Ristrutturazione.

Tratto dal bilancio di esercizio approvato di Italtel 2016

https://www.google.it/url?sa=t&sour...EAIYQFgggMAE&usg=AOvVaw32l5-ForY-5BqJCkKdoU-c
 
Fatti di rilievo relativi alla Società Italtel S.p.A. e considerazione degli
Amministratori di Italtel Group S.p.A. sulla continuità aziendale
I ricavi dell’esercizio 2016 del Gruppo Italtel, di cui Italtel S.p.A. è la capogruppo, ammontano a 405,4 milioni di
Euro rispetto ai 441,1 milioni di Euro dell’esercizio 2015 evidenziando un decremento di 35,7 milioni di Euro pari
all’8,1%. Alla sostanziale conferma dei risultati del 2015 nel mercato domestico dove il Gruppo Italtel ha realizzato
il 59% del proprio volume d’affari è corrisposta una sensibile contrazione del mercato internazionale (-15%
rispetto al 2015 nei ricavi e -22% nel primo margine). In valore assoluto il primo margine si è ridotto di circa 10
milioni di Euro rispetto al 2015. L’EBITDA normalizzato dell’esercizio 2016 si attesta a 19,2 milioni di Euro,
rispetto ai 31,3 milioni del 2015.
La perdita dell’esercizio pari a 97,9 milioni di Euro (rispetto ad una perdita di 18,8 milioni di Euro del 2015)
include una svalutazione dell’avviamento di 45 milioni di Euro, svalutazione di altre attività, in particolare costi
di sviluppo e imposte differite attive per 18,3 milioni di Euro e costi per circa 17 milioni di Euro relativi
all’accantonamento effettuato per il personale nell’ambito della ristrutturazione prevista nel Piano Industriale 2017
– 2023.
I risultati economici e finanziari del Gruppo Italtel al 31 dicembre 2016 hanno evidenziato nel relativo periodo di
riferimento, scostamenti rispetto al Piano Industriale 2012-2017, tali da costituire il presupposto del mancato
rispetto di alcuni dei vincoli finanziari (covenant) previsti nei contratti di finanziamento. Di conseguenza sono
quindi state tempestivamente assunte, da parte degli Amministratori di Italtel S.p.A., adeguate misure volte a
neutralizzarne gli effetti contrattuali, secondo quanto di seguito meglio illustrato.
Si ricorda che in data 21 febbraio 2013, con iscrizione al Registro Imprese in data 1° marzo 2013, è stato omologato
dal Tribunale di Milano l’accordo di ristrutturazione del debito redatto ai sensi dell’art. 182 bis Legge Fallimentare
sottoscritto in data 11 dicembre 2012 sulla base del relativo piano industriale, economico e finanziario per il
periodo 2012-2016 (il “Piano 2012”), la cui attuabilità è stata attestata dalla Dott.ssa Stefania Chiaruttini e dal
Prof. Enrico Laghi (l’“Accordo di Ristrutturazione 2012”).
Successivamente, sono stati posti in essere tutti gli atti e i negozi volti a dare esecuzione alle misure previste
dall’Accordo di Ristrutturazione 2012, incluse, inter alia, la conversione di parte dei crediti in Strumenti Finanziari
Partecipativi (SFP), la sottoscrizione dei nuovi contratti di finanziamento, la conclusione della transazione con
Telecom Italia, la dilazione e il riscadenziamento dei crediti di Cisco nonché l’integrale e tempestivo rimborso dei
creditori estranei.
A seguito delle operazioni conseguenti all’attuazione dell’Accordo di Ristrutturazione 2012, il capitale sociale di
Italtel S.p.A., sottoscritto e versato, era pari a Euro 2.000.000, composto di n° 2.000.000 azioni, tutte di titolarità
del socio unico Italtel Group S.p.A., le quali sono costituite in garanzia a favore dei creditori (così come identificati
nell’Accordo di Ristrutturazione 2012). Nell’ambito dell’Accordo di Ristrutturazione 2012 Italtel S.p.A. ha altresì
emesso ai sensi dell’art. 2346 Codice Civile, anche a fronte della conversione dei rispettivi crediti, Strumenti
Finanziari Partecipativi (“SFP”) in favore delle banche creditrici, di Cisco e di Telecom Italia Finance (i “Titolari
degli SFP”).
L’Accordo di Ristrutturazione 2012, oltre al risanamento della situazione patrimoniale, economica e finanziaria di
Italtel S.p.A., prevedeva che la ristrutturazione del debito fosse volta anche a consentire la cessione delle azioni
della stessa a un partner industriale e/o finanziario. A tal fine Italtel Group, con il consenso dei Titolari degli SFP,
già nel corso del 2015, ha conferito un incarico ad un advisor finanziario, al fine di assisterla nell’individuazione
di uno o più potenziali soggetti disposti ad investire nella Italtel S.p.A. tramite l’acquisizione di una partecipazione
di controllo. In tale processo, a seguito di alcune manifestazioni di interesse, le parti hanno individuato Exprivia
S.p.A. (“Exprivia”) – società anch’essa leader in Italia nel settore dell’information technology e, in particolare,
dello sviluppo di soluzioni innovative per le telecomunicazioni digitali, quotata sul segmento STAR di Borsa
Italiana – quale interlocutore privilegiato con cui proseguire le negoziazioni al fine di addivenire a una favorevole
conclusione della prospettata operazione di investimento (l’”Investimento”).
Nelle more delle trattative relative all’Investimento e a partire dall’esercizio 2016 - anche a causa del
rallentamento delle condizioni di mercato, che ha comportato una ridotta redditività e marginalità dei prodotti e
dei servizi offerti da Italtel - Italtel S.p.A. ha manifestato un progressivo peggioramento dei dati economici,
patrimoniali e finanziari e alcuni rilevanti scostamenti rispetto ai dati prospettici previsti per tale periodo dal Piano
2012.
A causa di tali scostamenti, Italtel S.p.A. aveva richiesto una sospensione dell’applicazione dei parametri finanziari
alle proprie banche finanziatrici (le “Banche”), che è stata da queste ultime concessa e formalizzata con un
“accordo di stand-still” sottoscritto in data 31 maggio 2016 (l’“Accordo di Stand-still”), successivamente
prorogato fino al 30 novembre 2017 (l’“Accordo di Proroga dello Stand-still”), così da permettere la conclusione
dell’Investimento (come infra definito).
Italtel S.p.A. ha quindi predisposto un nuovo piano industriale, economico e finanziario per il periodo 2017-2023,
approvato nella sua versione finale dal Consiglio di Amministrazione del 19 luglio 2017 (il “Piano Industriale
2017-2023”), che, da un lato, recepisce il mutato contesto economico e competitivo di riferimento e, dall’altro,
assume, inter alia, il perfezionamento della Ristrutturazione (come infra definita) e del conseguente Investimento.
Il Piano Industriale 2017 – 2023 costituirà, altresì, un allegato al Nuovo Accordo di Ristrutturazione come infra
definito.
Sulla base del Piano Industriale 2017-2023 è stato effettuato un impairment test con il supporto di una primaria
società di consulenza che ha determinato una svalutazione dell’avviamento pari a Euro 45 milioni. Tale
svalutazione, cumulata ad ulteriori svalutazioni relative, in particolare, a imposte differite attive, ai costi di
sviluppo capitalizzati, alle perdite operative pregresse e a quella relativa all’esercizio 2016, hanno determinato un
patrimonio netto negativo pari a 64.159 migliaia di Euro e, dunque, la necessità per il Consiglio di
Amministrazione di convocare l’assemblea straordinaria ai sensi dell’art. 2447 Codice Civile per gli opportuni
provvedimenti (l’”Assemblea 2447”).
L’Assemblea 2447, tenutasi in prima convocazione in data 28 aprile 2017, è stata rinviata al 28 luglio 2017 ovvero
alla data in cui si ritiene che sia stato sottoscritto e quindi depositato il Nuovo Accordo di Ristrutturazione (cfr.
infra).
In tale contesto, hanno avuto luogo: (i) con le Banche e Cisco, una trattativa volta a definire il rifinanziamento e il
riscadenziamento del debito nell’ambito di un nuovo accordo di ristrutturazione dei debiti ex art. 182 bis LF in
attuazione del Piano Industriale 2017-2023 (il “Nuovo Accordo di Ristrutturazione”), la cui sottoscrizione è stata
fissata per il 21 luglio 2017 o nei giorni immediatamente successivi e comunque entro il 28 luglio 2017; e (ii) con
Exprivia, una trattativa – la quale ha coinvolto, oltre a Italtel S.p.A. e a Italtel Group, anche Cisco e le Banche,
nella loro qualità di Titolari di SPF, nonché i principali creditori di Italtel S.p.A. – volta a definire i presupposti, i
termini e le condizioni dell’Investimento nell’ambito di un accordo quadro (l’“Accordo Quadro”), la cui
sottoscrizione è prevista per la medesima data sopra indicata.
In estrema sintesi, il Nuovo Accordo di Ristrutturazione e l’Accordo Quadro prevedono:
(A) la ricapitalizzazione di Italtel S.p.A., previa cessione alle Banche, a valore simbolico, da parte di Cisco e di
Telecom Italia Finance della totalità degli SFP emessi da Italtel in occasione dell’Accordo di Ristrutturazione
2012 di cui sopra, attraverso le seguenti operazioni (da eseguirsi in sostanziale contestualità):
(i) la copertura delle perdite risultanti dalla situazione patrimoniale - che sarà approvata dal Consiglio
di Amministrazione ai sensi degli artt. 2446 e 2447 Codice Civile - tramite azzeramento delle riserve
esistenti e del capitale sociale, nonché tramite l'utilizzo di parte del capitale sociale e delle riserve
rivenienti dalle operazioni di cui ai successivi punti (ii) e (iii);
(ii) l’emissione di nuovi Strumenti Finanziari Partecipativi che saranno integralmente sottoscritti dalle
Banche mediante la conversione di parte del proprio credito per un importo di complessivi Euro 68
milioni;
(iii) la delibera di un successivo aumento di capitale riservato a Exprivia e a Cisco di complessivi Euro
47 milioni da sottoscriversi come segue:
 quanto a Euro 25 milioni, da parte di Exprivia, a fronte dell’emissione da parte di Italtel S.p.A.
di azioni ordinarie rappresentative dell’81% del capitale sociale ordinario, di cui Euro 16,2
milioni a titolo di capitale nominale ed Euro 8,8 milioni a titolo di sovrapprezzo;
 quanto a Euro 22 milioni da parte di Cisco, a fronte dell’emissione da parte di Italtel S.p.A.: (a)
quanto a Euro 6 milioni, di azioni ordinarie rappresentative del restante 19% del capitale sociale
ordinario, di cui Euro 3,8 milioni a titolo di capitale nominale ed Euro 2,2 milioni a titolo di
sovrapprezzo e (b) quanto a Euro 16 milioni, di azioni privilegiate, prive del diritto voto
nell’assemblea ordinaria, di cui Euro 1,0 a titolo di capitale nominale ed Euro 15,9 milioni a
titolo di sovrapprezzo che attribuiranno a Cisco diritti economici particolari.
Al termine delle operazioni di cui sopra, il capitale ordinario di Italtel S.p.A. sarà interamente detenuto da Exprivia
con una partecipazione pari all’81% e da Cisco con una partecipazione pari al 19%, mentre l’intero capitale
privilegiato sarà detenuto da Cisco.
Italtel Group S.p.A. non sarà quindi più azionista di Italtel S.p.A..
Con riferimento invece ai nuovi Strumenti Finanziari Partecipativi, gli stessi saranno così sottoscritti:
Banca Finanziatrice
Numero
Nuovi Strumenti Partecipativi
sottoscritti*
Percentuale
Unicredit 42.782.579 62,91
Banco BPM 1.001.999 1,47
BPM 13.284.283 19,54
Interbanca (già GE Capital) 7.730.401 11,37
UBI 2.003.998 2,95
ABC 1.196.740 1,76
Totale 68.000.000 100,00
* fatti salvi gli arrotondamenti minimi necessari alla quadratura matematica dell’operazione
(B) il rifinanziamento e il riscadenziamento dell’indebitamento bancario di Italtel S.p.A., derivante dai tre
contratti di finanziamento in essere con le stesse, due dei quali (il “Contratto RCF” e il “Contratto di
Finanziamento alla Ristrutturazione”) con data di scadenza originaria al 30 giugno 2017 e attualmente
prorogata al 30 novembre 2017 - già oggetto di ristrutturazione e/o rifinanziamento in occasione dell’Accordo
di Ristrutturazione 2012 - da realizzarsi attraverso:
(i) la sottoscrizione di due nuovi contratti di finanziamento con le Banche, volti a rifinanziare
l’indebitamento residuo a seguito della conversione e, in particolare: (a) un contratto di
finanziamento di circa Euro 93 milioni, e (b) un contratto di finanziamento di circa Euro 36 milioni
volto a rifinanziare l’indebitamento bancario, di natura prededucibile ex art. 182 quater LF e con
scadenza finale al 31 dicembre 2024;
(ii) la sottoscrizione di un ulteriore contratto di finanziamento, di massimi Euro 80 milioni, per la
concessione ad Italtel S.p.A. di alcune linee di nuova finanza funzionali all’attuazione del Nuovo
Accordo di Ristrutturazione e del Piano Industriale 2017-2023, aventi pertanto natura
prededucibile ai sensi dell’art. 182 quater LF;
(iii) l’utilizzo di una parte della nuova finanza di cui al precedente punto (ii) già durante il periodo
intercorrente tra la sottoscrizione del Nuovo Accordo di Ristrutturazione e la data di intervenuta
definitività del decreto di omologazione dello stesso, il tutto subordinatamente all’ottenimento da
parte del Tribunale di Milano del provvedimento di autorizzazione ex art. 182 quinquies LF; e
(iv) la conferma e l’estensione della maggior parte delle garanzie in essere (incluso il pegno sul 100%
delle azioni di Italtel S.p.A. ed escluse quelle rilasciate a suo tempo da Italtel Group), nonché la
futura concessione di nuove garanzie sulle azioni di una o più società controllate che detengano la
totalità delle partecipazioni delle società del Gruppo Italtel residenti in America Latina, a garanzia
dell’indebitamento derivante dai contratti sub (i) e sub (ii).
Il Nuovo Accordo di Ristrutturazione prevede altresì l’adozione di un nuovo statuto sociale e l’adozione di nuovi
regolamenti per la disciplina degli SFP esistenti e degli SFP di nuova emissione.
Il Piano Industriale 2017-2023 e il Nuovo Accordo di Ristrutturazione sono stati sottoposti all’esame del Dott.
Franco Carlo Papa, in possesso dei requisiti di cui all’art. 67, comma 3, lettera d) LF, al fine di rilasciare la relativa
relazione di attestazione sulla veridicità dei dati aziendali, sulla fattibilità del Piano Industriale 2017-2023 e
sull’attuabilità del Nuovo Accordo di Ristrutturazione (l’“Attestazione”). Alla data odierna, l’esperto ha altresì
confermato l’esito positivo delle valutazioni relative all’Attestazione, che sarà rilasciata e giurata con la
sottoscrizione del Nuovo Accordo di Ristrutturazione.
Il Nuovo Accordo di Ristrutturazione sarà depositato presso il Tribunale di Milano al fine di ottenere l’omologa
dello stesso ai sensi e per gli effetti dell’art. 182 bis LF. Tutti gli atti, i contratti e le operazioni relativi alla
Ristrutturazione e al conseguente Investimento, saranno sospensivamente condizionati, inter alia, all’intervenuta
definitività del decreto di omologa del Nuovo Accordo di Ristrutturazione.
Con riferimento all’Assemblea 2447, si evidenzia che, a decorrere dalla data del deposito ricorso ex art. 182 bis
LF per l’omologazione del Nuovo Accordo di Ristrutturazione e sino all’omologazione - ai sensi del disposto
dell’art. 182 ***ies LF -, non si applicano le disposizioni di cui agli artt. 2446 e 2447 Codice Civile e, pertanto,
detta assemblea sarà chiusa senza l’adozione di alcun provvedimento, in attesa dell’omologa del Nuovo Accordo
di Ristrutturazione, in esecuzione del quale sarà convocata una nuova assemblea straordinaria per assumere i
provvedimenti ivi previsti, attraverso i quali sarà posto rimedio alla situazione di cui all’Art. 2447 in essere.
In accordo con quanto previsto dallo IAS 1, gli Amministratori di Italtel S.p.A., valutate le significative incertezze
di cui sopra che possono far sorgere dubbi sulla continuità aziendale, in considerazione:
 della definizione tra le parti dei documenti contrattuali relativi alla Ristrutturazione e all’Investimento, e
in particolare dell’Accordo Quadro e dell’Accordo di Ristrutturazione, i cui termini principali sono
peraltro già stati approvati dai competenti organi sociali di Italtel Group, di Italtel S.p.A., delle Banche
(sia in qualità di finanziatrici che di Titolari degli SFP), di Exprivia e di Cisco;
 dell’imminente sottoscrizione dell’Accordo Quadro, la quale è stata fissata per il 21 luglio 2017 o nei
giorni immediatamente successivi e comunque entro il 28 luglio 2017;
 dell’imminente sottoscrizione del Nuovo Accordo di Ristrutturazione, la quale è stata fissata per il 21
luglio 2017 o nei giorni immediatamente successivi e comunque entro il 28 luglio 2017;
 della vigenza dell’Accordo di Stand-still (così come da ultimo prorogato con l’Accordo di Proroga dello
Stand-still);
 della ricostituzione del patrimonio netto a seguito delle operazioni previste nell’Accordo Quadro e nel
Nuovo Accordo di Ristrutturazione;
 del Piano Industriale 2017-2023 che sarà asseverato nell’ambito dell’Attestazione; e
 del monitoraggio continuo della situazione finanziaria di Italtel S.p.A.,
 dell’andamento economico-finanziario dei primi mesi dell’esercizio 2017 che risulta sostanzialmente
allineato con i dati del budget 2017 incluso nel Piano Industriale 2017-2023;
 della conferma ricevuta dall’esperto circa l’esito positivo delle valutazioni relative all’Attestazione che
sarà rilasciata sulla base delle bozze contrattuali con il medesimo condivise
ritengono sussistere sufficienti elementi per considerare ragionevole la sottoscrizione e la successiva esecuzione
di tutti gli accordi necessari e opportuni previsti per dare attuazione alla Ristrutturazione e al conseguente
Investimento, ivi incluso il deposito del ricorso ex art. 182 bis LF per l’omologazione del Nuovo Accordo di
Ristrutturazione.
In conclusione gli Amministratori, dopo aver analizzato tutti gli eventi e le circostanze sopra descritte sulla base
delle informazioni ricevute dall’esperto incaricato, dott. Franco Carlo Papa, in relazione alla relazione di
asseverazione sull’attuabilità degli accordi e sulla fattibilità del piano, nonché in considerazione dell’ampia
percentuale di creditori aderenti, ritengono ragionevole fare affidamento sul provvedimento di omologa da parte
del Tribunale.
Ciò premesso, gli Amministratori riconoscono che alla data della presente relazione non si possa escludere e che
quindi permanga un elemento di incertezza legato all'omologazione dell'accordo di ristrutturazione, e alla
conseguente finalizzazione della ricapitalizzazione, prevista entro il mese di novembre 2017. Pertanto, pur
ritenendo che qualora non si verificasse tale finalizzazione, ciò potrebbe pregiudicare la capacità del Gruppo Italtel
di continuare ad operare sulla base del presupposto della continuità aziendale, ma dopo aver effettuato le necessarie
verifiche ed aver valutato le incertezze sopra individuate, gli Amministratori hanno la ragionevole aspettativa che
Italtel S.p.A. abbia adeguate risorse per continuare l’attività operativa ed hanno redatto il bilancio di Italtel S.p.A.
chiuso al 31 dicembre 2016 adottando il presupposto della continuità aziendale.

Preso atto delle considerazioni degli Amministratori di Italtel S.p.A. sopra riportate, valutate le significative
incertezze di cui sopra che possono far sorgere dubbi sulla continuità aziendale di Italtel Group S.p.A. in relazione
alla recuperabilità del credito finanziario verso Italtel S.p.A., gli Amministratori di Italtel Group S.p.A. hanno
redatto il bilancio al 31 dicembre 2016 nel presupposto della continuità aziendale in quanto ritengono ragionevole
la sottoscrizione e la successiva esecuzione di tutti gli accordi necessari e opportuni previsti per dare attuazione
alla Ristrutturazione e al conseguente Investimento di Italtel S.p.A., ivi incluso il deposito del ricorso ex art. 182
bis LF per l’omologazione del Nuovo Accordo di Ristrutturazione.

Tratto dal bilancio di esercizio approvato di Italtel 2016

https://www.google.it/url?sa=t&sour...EAIYQFgggMAE&usg=AOvVaw32l5-ForY-5BqJCkKdoU-c

Ciao gatto quindi quanto scritto in rosso potrebbe esser motivo della discesa ?
 
Ciao gatto quindi quanto scritto in rosso potrebbe esser motivo della discesa ?

Ma no, come dice Incagliato la notizia è datata all'approvazione del bilancio 2016 di Italtel...era solo per stabilire i tempi che ormai da quasi 2 anni si protraggono.
Concesso da parte dei creditori la rimodulazione del debito, la disponibilità di convertire parte del debito in strumenti partecipativi, i soldi messi a disposizione da Exprivia e Cisco per la ricapitalizzazione si aspetta l'omologazione da parte del tribunale di Milano del piano finanziario.
In Exprivia ogni movimento è fonte di guadagno quindi anche questa discesa è fonte di guadagno.
Attendiamo l'omologa e il successivo closing dell'operazione.
 
Ma no, come dice Incagliato la notizia è datata all'approvazione del bilancio 2016 di Italtel...era solo per stabilire i tempi che ormai da quasi 2 anni si protraggono.
Concesso da parte dei creditori la rimodulazione del debito, la disponibilità di convertire parte del debito in strumenti partecipativi, i soldi messi a disposizione da Exprivia e Cisco per la ricapitalizzazione si aspetta l'omologazione da parte del tribunale di Milano del piano finanziario.
In Exprivia ogni movimento è fonte di guadagno quindi anche questa discesa è fonte di guadagno.
Attendiamo l'omologa e il successivo closing dell'operazione.

condivido.... come l'1-2 cetriolo.... anche questo 2-1 ...... magari razzo è fonte di schei ;)

ma vedremo tra un mesetto il tutto

ciao Gattone hai fatto benissimo a riepilogare che novembre è un mese importantissimo ;)
 
abbiamo pasato questi 10 giorni d'agonia, io dico che a dicembre saremo nuovamente a 1,60
 
Sarà ma questa discesa improvvisa da 1,70 a 1,30 senza nessuna mews mi pare strana davvero...:(
 
...ormai la discesa l'ha fatta...deve chiudere baracca e burattini..e in considerazione della crescita e dei progetti che sta portando avanti non avrebbe senso..
secondo me l'hanno tirata giù ed il mibtel di queste 2 settimane non ha aiutato.
 
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