Fabbrica pellet dalla A alla Z

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Bose

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Buongiorno, si è già parlato ma con l’avvento del caro pellet, mi chiedo, ma possibile che in Italia non ci sia nessuno che produce e commercializza pellet dalla A alla Z?
Qualcuno si e interessato in merito?
Argomentiamo!
 
certo che ci sono...
nel mio paese c'è un'impresa che lo produce, anzi in realtà lo produce con gli scarti che una volta probabilmente venivano smaltiti come rifiuti
 
Buongiorno Cyan, e auguri di buon 2023!
Sono di Brescia, e ti giuro che non ne ho mai vista neanche una.
Ho una casa a Gallipoli, comprata perchè innamorati dalla Puglia, e ci siamo stati dal 23/12 a ieri. Anche li nessuno che sa una fabbrica in zona.
L'uso delle stufe a pellet (compreso anche io) è di gran superiore a quella del metano/gas. Al contrario di dove vivo che è meno usata.
Mi chiedevo, ci sono prospettive redditizie qualora uno intraprendesse questa strada?
Magari con qualche agevolazione fiscale...
Grazie.
 
l'impresa di cui parlo ha una storia secolare, avviata nel 1800 per l'estrazione del tannino dal legno, quindi possedeva know-how e impianti.
come detto ha solo cominciato a cippare quelli che prima erano scarti come business collaterale rispetto a quello core.
 
ah ecco….!
Aspettiamo se qualcun’altro ha esperienze più dirette….
Qualora volessi informazioni più precise inerenti ai contributi regionali, devo chiedere a un commercialista o a un avvocato fiscalista?
Per come scarseggia e il prezzo folle, penso che a produrlo e rivenderlo a prezzi inferiori a quello che è attualmente una speculazione pura,, dovrebbe funzionare come idea…
 
Per come scarseggia e il prezzo folle, penso che a produrlo e rivenderlo a prezzi inferiori a quello che è attualmente una speculazione pura,, dovrebbe funzionare come idea…
Credo ci voglia un ottima economia di scala, quindi dovresti avere qualche milione a disposizione...
Mi chiedevo, ci sono prospettive redditizie qualora uno intraprendesse questa strada?
Comunque di sicuro non ci sono grandi prospettive al sud visto che il riscaldamento avrà costi sempre minori a causa dell'aumento delle temperature (ad oggi ho acceso il termosifone solo qualche giorno...)
 
Non pensi che il prezzo di un determinato prodotto, in questo caso il pellet sia dato dalla difficile reperibilità della materia prima dagli ammortamenti di macchinari e immobiliari, e dalla sostenibilità aziendale?

O pensi che il fabbricare pellet possa portare a fare milioni dall'oggi al domani solo perché "il prezzo è alto"?

Contributi regionali cosa?
Un progetto imprenditoriale può avere dei finanziamenti in maniera parziale a fondo perduto, dal MISE ma solamente se sei un imprenditore già avviato e ben strutturato.

Mentre invitalia non è nient'altro che una truffa.

Garantisco per esperienza diretta che al giorno d'oggi con la situazione di mercato attuale è molto ma molto difficile trovare un qualsiasi tipo di commercio che dia utili sul fatturato al netto delle spese superiori 15/20%.

Io fossi in te abbesserei gli entusiasmi e continuerei a fare ciò che so fare, e da come ti poni probabilmente non hai mai avviato né gestito qualcosa di tuo.
 
Ultima modifica:
aziende che fanno pellet in italia ce ne sono, però poche, una l'ho visitata
il problema principale è la materia prima, i boschi in italia sono di difficile accesso, la coltivazione di legno è scarsa e dovendo comprare in austria si è poco competitivi con il loro pellet
oltre all'investimento iniziale ingente
 
Forse voi siete di regioni diverse, dove vivo io di boschi e legna ce n’è da vendere…
Solo che nessuno ha (aveva) voglia di farla.
Ora qualcuno in più si è messo a farlo…
Comunque penso servano investimenti di un certo tipo tra macchinari, capannoni, manodopera ecc ecc
 
Forse voi siete di regioni diverse, dove vivo io di boschi e legna ce n’è da vendere…
Solo che nessuno ha (aveva) voglia di farla.
Ora qualcuno in più si è messo a farlo…
Comunque penso servano investimenti di un certo tipo tra macchinari, capannoni, manodopera ecc ecc
abito in veneto a 20 km dalla seconda foresta d'italia

semplicemente nessuno ha voglia di farla perchè è antieconomico per vari motivi, che ce ne sia si sa, l'ho scritto

ad esempio il grano, i campi coltivati a grano sono in diminuzione da decenni, vengono lasciati incolti, ma la domanda c'è
non vengono coltivati perchè non c'è la voglia? comprarlo all'estero costa di meno

poi mettere su un industria di pellet solo perchè per un anno, forse, c'è stata speculazione, quindi vendere a meno...bo
tanto che se a ottobre un sacco stava a 13 euro, ora a 8
 
Ultima modifica:
Bisogna sentire un commercialista, magari uno che segue proprio una azienda che produce pellet...
Certo, che se lo stato non da incentivi ai privati, siamo già fermi, in quanto io sono un impiegato a buon stipendio e nel dubbio, non aprirei mai partita iva per buttarmi nel buio.
Ovviamente se il gioco vale la candela, anche da privato mi ci butterei a capofitto...
Dove sono io capannoni e macchinari non ne mancano, e neanche la legna.
 
Ti sei già risposto da solo...

Sei un dipendente e non un imprenditore, cosa che ad un occhio esperto come il mio si era intuito da subito.

Lo stato perché dovrebbe finanziare qualsiasi idea più o meno strampalata del singolo, rispetto al finanziare chi è già avviato e possiede know how da vendere e offre più o meno certe garanziedi un possibile rientro di capitale?

Il privato con l'idea strampalata si butta nel buio, l'imprenditore avviato e strutturato no...

Pensa che concorrenza si andrebbe a creare con un mercato con questi presupposti.

Partire da zero al giorno d'oggi serve una gran dose di coraggio, competenze importanti, agganci (possono arrivare strada facendo) e capitali, nel tuo caso se hai lo zio benestante il genitore o l'amico che ti sostiene con 10 milioni di euro a fondo perduto è ancora meglio.

Sinceramente tutta questa mania del giorno d'oggi di inseguire a tutti i costi i milioni non l'ho ancora capita.
 
Ultima modifica:
Oscar, scusa una domanda, tu che hai tutto questo intuito. Ma cosa fai nella vita? Cosa hai realizzato?
Leggendoti a me sembri che sei un imprenditore molto trasversale.
 
Ciao Bose il mio non è "tutto questo intuito" ma è semplice esperienza sviluppata nel corso degli anni parlando di business con centinaia di persone durante l'anno.

Quando ho una riunione capisco subito nel giro di 10 minuti se ho davanti un sognatore, un truffatore, un delinquente, uno che ha la stoffa, un dipendente che vuole svoltare, ecc ecc

Cosa faccio e come ho fatto sapevo che la curiosità prima o poi prendeva il sopravvento e avresti chiesto, se ti garba posso spiegarti meglio in privato altrimenti diventerebbe una discussione sterile tra me e te.
 
Credo ci voglia un ottima economia di scala, quindi dovresti avere qualche milione a disposizione...Comunque di sicuro non ci sono grandi prospettive al sud visto che il riscaldamento avrà costi sempre minori a causa dell'aumento delle temperature (ad oggi ho acceso il termosifone solo qualche giorno...)
al sud il riscaldamento non è un gran problema, o lo si usa poco o non lo si usa proprio e quindi si è anche meno sensibili a fluttuazioni di prezzo del gas naturale.
non so neanche se nelle regioni meridionali tutte le case siano dotate di impianto di riscaldamento.
Al nord invece il discorso regge, nella mia regione ci si scalda 6/7 mesi all'anno (da ottobre/novembre a aprile).
Concordo con l'opinione di Oscaritos94, anch'io col mio lavoro vedo spesso che i "privati" si avventurano (o pensano di avventurarsi) in iniziative imprenditoriali con idee alquanto confuse, pochi soldi e grandi sogni di gloria che poi si scontrano sempre con l'amara realtà dei fatti.
 
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