fabio sdogati

Quindi se segnalo la scarsa qualità della spesa pubblica italica o magari qualche folle sperpero politico di denaro pubblico in italia arrivi tu a dire:"eh ma perché non te la prendi coi francesi"

Alla fine tu sei sempre uguale, difendi ladri, corrotti e sperpero di denaro pubblico con un consueto atteggiamento del tipo: "eh ma guarda cosa fanno i francesi, guarda cosa fanno le banche ecc ecc".

Difendo ladri e corrotti?
Messaggio più politico che macroeconomico.
Certo se trovo uno che fa intendere che tutta la spesa pubblica è ruberie e sperpero un certo disagio lo provo. Poi se mi azzardo a scrivere degli interessi sul debito sono complottista.
Te la canti e suoni insomma.
Hai ragione perché hai ragione.
Tutto fila.
Aspetto che ogni tanto un discorso di livello sulla macroeconomia ce lo regali, tipo visto che la spesa pubblica è tutta ruberie far vedere la tua fonte che scorpora le voci di spesa e vedere a quanto ammontano ste ruberie.
Anche a livello statistico che gli italiani sarebbero ladri e i popoli vicini tutti onesti e integerrimo la trovo assai difficile da provare.
 
Tutto lecito.
Di fatto a oggi le banche non prestano alle pmi.
Che da noi sono pi .
E senza credito le imprese o chiudono o vendono o falliscono.
Che è quello in atto.
Tutti a un certo punto sono diventati non istruiti e cattivi imprenditori?

No, normalmente gli imprenditori non sono né geni né asini.

Se l'impresa tende a restare più piccola che altrove è probabile vi siano incentivi a rimanere piccoli, o disincentivi o ostacoli ad ingrandirsi.
C'entra anche il credito certo, la burocrazia, tante cose.
 
Difendo ladri e corrotti?
Messaggio più politico che macroeconomico.
Certo se trovo uno che fa intendere che tutta la spesa pubblica è ruberie e sperpero un certo disagio lo provo. Poi se mi azzardo a scrivere degli interessi sul debito sono complottista.
Te la canti e suoni insomma.
Hai ragione perché hai ragione.
Tutto fila.
Aspetto che ogni tanto un discorso di livello sulla macroeconomia ce lo regali, tipo visto che la spesa pubblica è tutta ruberie far vedere la tua fonte che scorpora le voci di spesa e vedere a quanto ammontano ste ruberie.
Anche a livello statistico che gli italiani sarebbero ladri e i popoli vicini tutti onesti e integerrimo la trovo assai difficile da provare.
Evidentemente fai fatica a capire quel che ho scritto nei messaggi passati, posso farci poco
 
sul declino italiano il suo parere è simile a quello di altri economisti di area liberista (ricerca ed investimento carente da decenni, conseguente bassa produttività; imprese piccole).

Per quanto riguarda la crisi del 2007-2008 e gli anni seguenti, le scelte americane sono state più efficaci e concordo col notare che l'europa è stata in generale più restia nell'accettare deficit pubblico; oltre a tardare nel risolvere le crisi bancarie che di fatto in alcuni paesi si trascinano ancor ora; ed ha pure tardato nelle scelte monetarie espansive (a partire da quando Trichet alzò i tassi a crisi ormai in corso).

Questo insieme di errori e ritardi nelle scelte espansive in parte è dovuto ad una visione dell'economia che chiamerei "germanica", giusto per dare un'etichetta (i tassi bassi non van bene; la spesa pubblica deve esser contenuta sempre e comunque...) che se non fosse stata contenuta avrebbe rischiato di trasformare una crisi grave in un vero e proprio disastro.

Sono però altrettanto importanti, anzi, superiori, le responsabilità di paesi come italia e grecia: se vi sono paesi che truccano i conti e che usano la spesa pubblica in maniera largamente improduttiva e a scopo elettorale, allora spingere per maggiori deficit diventa molto più complicato e pericoloso. E' vero che gli Usa hanno un deficit pubblico elevato, ma possono permetterselo.
Anche in europa sarebbe stato opportuno accettare maggior deficit (ad esempio annullando la tassazione su redditi sino ad una certa cifra, 20000 euro, per dar un numero ed investendo maggiormente su istruzione, ricerca, infrastrutture). Questo non è avvenuto sia perchè non vi era la volontà tedesca di seguire questa strada del deficit, sia perchè paesi come grecia ed italia hanno reso oggettivamente più complicato il seguirla.

Vedi pomata, tu potrai concordare o non concordare con quanto ho scritto, ma il fatto che la tua risposta ad un mio messaggio del genere sia in sostanza: ma perché non te la prendi con la spesa pubblica francese?
È sintomatico di un modo di pensare malato che è ormai diffusissimo ed indubbiamente grave.
Ricordo bene quando tempo fa ho scritto che vi sono professori associati di matematica ad un livello ridicolo, da 5 liceo classico. Indubbiamente giunti in certi ruoli per via di amicizie o parentele. E come altre volte era partita la tua difesa secondo le consuete frasi: eh ma anche i privati rubano, è normale, chi può farlo lo fa di piazzare amici e parenti ecc

Sei la dimostrazione vivente dei problemi di questo paese
 
Perche non provi a criticare l'euro e l'Europa senza difendere il peggio? Per quale motivo per criticare l euro devi difendere i pessimi comportamenti diffusi in italia? Per quale motivo te la prendi con l europa per non aver sanzionato Francia o spagna?
 
Perche non provi a criticare l'euro e l'Europa senza difendere il peggio? Per quale motivo per criticare l euro devi difendere i pessimi comportamenti diffusi in italia? Per quale motivo te la prendi con l europa per non aver sanzionato Francia o spagna?

Perché il tuo è un atteggiamento palesemente disarticolato.
Ti tocca negare che prima eravamo tra i primi al mondo perché questo comporta che dei truffatori , ladri non possono essere tra i primi.
Se lo sono è uno sbaglio , non perché sono bravi.
Abbiamo dei difetti, chi non li tiene?
Quindi? Li avevamo prima e li abbiamo ora.
Che modo di ragionare è?
Le sanzioni alla Francia Germania e tutti gli altri sono la prova che siamo dentro una truffa, ma ci siamo finiti perché una parte importante della nostra élite doveva regolare dei conti interni al paese.
Anche a costo di regalarlo a soggetti esterni.
Non puoi dirmi di vedere il mio deficit come viene speso , come se gli altri non sperperano , non rubano, non intrallazzano....insomma gli altri non sono umani....solo noi siamo la melma.
Ma non senti come è moralista sta cosa?
Che ci azzecca con i numeri?
Poi mi ripeto: se vi è un trattato che impone un limite, perché il limite di alcuni è più basso del limite stesso, altri non hanno il limite è nessuna sanzione.
Come se mettessimo la regola tra me e te che è vietato scrivere più di 10 parole.
Se uno ne scrive sempre di più e non incorre in sanzioni , che regola è?
Una regola che si interpreta che regola è?
 
Quindi, ricapitolando:
Tutti i trattati prescrivono dei limiti sia al deficit che al surplus.
Sono asimmetrici , e questo già é un nonsenso.
Allo sforamento di tali soglie è prevista sia la procedura di infrazione che la sanzione....dei mercati.
Lo spread.
Quindi ha senso chiedersi perché queste due componenti dei trattati sono intransigenti con alcuni e lasche con altri.
Siamo una società con più soci.
Tu ti polarizzi su come spendo il mio stipendio , tipo se lo sperpero a prostitute.
Io mi polarizzo sul fatto che la società non funziona.
Alcuni soci approfittano della società per fregare altri soci.
 
Quindi, ricapitolando:
Tutti i trattati prescrivono dei limiti sia al deficit che al surplus.
Sono asimmetrici , e questo già é un nonsenso.
Allo sforamento di tali soglie è prevista sia la procedura di infrazione che la sanzione....dei mercati.
Lo spread.
Quindi ha senso chiedersi perché queste due componenti dei trattati sono intransigenti con alcuni e lasche con altri.
Siamo una società con più soci.
Tu ti polarizzi su come spendo il mio stipendio , tipo se lo sperpero a prostitute.
Io mi polarizzo sul fatto che la società non funziona.
Alcuni soci approfittano della società per fregare altri soci.

Ma è scontato che se metti insieme Francia Germania e altri, chi comanderà sarà sempre Francia e Germania. E' come pretendere che nel mondo si sia tutti uguali non comandino Usa e Cina.
Non capisco per che motivi ci si stupisce che in una unione non debba imporre le regole il più forte..Che poi, ipocritamente, si faccia finta che si sia tutti uguali, è appunto, una ipocrisia
 
Ma è scontato che se metti insieme Francia Germania e altri, chi comanderà sarà sempre Francia e Germania. E' come pretendere che nel mondo si sia tutti uguali non comandino Usa e Cina.
Non capisco per che motivi ci si stupisce che in una unione non debba imporre le regole il più forte..Che poi, ipocritamente, si faccia finta che si sia tutti uguali, è appunto, una ipocrisia

E allora se è scontato perché tutta questa ferocia su chi lo espone?
È pure scontato chiamare Unione una società basata sulla competizione interna tra stati a botte di chi svaluta di più?
Poi il professore del video si chiede come mai non cresciamo?
Come puoi crescere in questo contesto.
Come puoi ripagare il debito o metterlo il sicurezza, quando il tutto poggia sulla distruzione di domanda interna e tagli di spesa pubblica?
Avendo solo questa strada allora nasce tutta la retorica della spesa pubblica improduttiva (Solo nostra?)
È di tutti fannulloni(Solo noi?)
Evidentemente , politicamente è preferibile questa versione a quella di dire che puntare su un sistema così è una follia.
 
Ultima modifica:
E allora se è scontato perché tutta questa ferocia su chi lo espone?
È pure scontato chiamare Unione una società basata sulla competizione interna tra stati a botte di chi svaluta di più?
Poi il professore del video si chiede come mai non cresciamo?
Come puoi crescere in questo contesto.
Come puoi ripagare il debito o metterlo il sicurezza, quando il tutto poggia sulla distruzione di domanda interna e tagli di spesa pubblica?
Avendo solo questa strada allora nasce tutta la retorica della spesa pubblica improduttiva (Solo nostra?)
È di tutti fannulloni(Solo noi?)
Evidentemente , politicamente è preferibile questa versione a quella di dire che puntare su un sistema così è una follia.

Secondo me la verità sta un po' nel mezzo. Chi ci diceva che con l'Euro avremmo lavorato un giorno in meno ci raccontava balle,e sicuramente , come dice bene Tria, il cambio bloccato ha inceppato un meccanismo che permetteva di sfogare sul cambio, e non sui salari, le differenze tra le economie.
Però non si può negare che ci sono Paesi dove il senso civico è più sviluppato, dove si evade di meno, dove c'è meno assistenzialismo e spesa pubblica improduttiva.
Diciamo che se noi abbiamo 10 fannulloni, la Svezia ne ha uno.
P.S. Signor Pomata ma sei mica Bagnai?
Lo stile di scrittura si avvicina molto. Magari tra una seduta del Senato e l'altra, scrivi qua sul forum
 
Secondo me la verità sta un po' nel mezzo. Chi ci diceva che con l'Euro avremmo lavorato un giorno in meno ci raccontava balle,e sicuramente , come dice bene Tria, il cambio bloccato ha inceppato un meccanismo che permetteva di sfogare sul cambio, e non sui salari, le differenze tra le economie.
Però non si può negare che ci sono Paesi dove il senso civico è più sviluppato, dove si evade di meno, dove c'è meno assistenzialismo e spesa pubblica improduttiva.
Diciamo che se noi abbiamo 10 fannulloni, la Svezia ne ha uno.
P.S. Signor Pomata ma sei mica Bagnai?
Lo stile di scrittura si avvicina molto. Magari tra una seduta del Senato e l'altra, scrivi qua sul forum
In un'economia globalizzata svalutare il cambio significa svalutare i salari.

I punti da affrontare sono riduzione di assistenzialismo, evasione e spesa pubblica improduttiva.

Tutto il resto è perdita di tempo.
 
Secondo me la verità sta un po' nel mezzo. Chi ci diceva che con l'Euro avremmo lavorato un giorno in meno ci raccontava balle,e sicuramente , come dice bene Tria, il cambio bloccato ha inceppato un meccanismo che permetteva di sfogare sul cambio, e non sui salari, le differenze tra le economie.
Però non si può negare che ci sono Paesi dove il senso civico è più sviluppato, dove si evade di meno, dove c'è meno assistenzialismo e spesa pubblica improduttiva.
Diciamo che se noi abbiamo 10 fannulloni, la Svezia ne ha uno.
P.S. Signor Pomata ma sei mica Bagnai?
Lo stile di scrittura si avvicina molto. Magari tra una seduta del Senato e l'altra, scrivi qua sul forum
Si:D...mi hai sgamato.



Bagnai ha sempre detto che non è farina del suo sacco, cosa vera.
Ci si riempie una biblioteca sulle conseguenze di questa roba qui.
Roba vecchia.
Questo lo diceva molto ma molto prima
John Kenneth Galbraith - Wikipedia
 
Ultima modifica:
In un'economia globalizzata svalutare il cambio significa svalutare i salari.

I punti da affrontare sono riduzione di assistenzialismo, evasione e spesa pubblica improduttiva.

Tutto il resto è perdita di tempo.

Mica è venuto cristo è ha detto aprite i mercati, bloccate il cambio e via alla guerra.
 
In un'economia globalizzata svalutare il cambio significa svalutare i salari.

I punti da affrontare sono riduzione di assistenzialismo, evasione e spesa pubblica improduttiva.

Tutto il resto è perdita di tempo.

Faccio notare che come diceva quella buon anima di joppolo, dal 2000, che guarda caso i pilastri economici attuali sono quelli che ogni multimiliardario vorrebbe.
Bassa inflazione, libertà di movimento merci capitali, deregolamentazione finanziaria, cambio forte.
Una cuccagna.
Poi tutte le torde a chiedersi come mai i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri più poveri.
Sarà un caso:o
 
Perché il tuo è un atteggiamento palesemente disarticolato.
Ti tocca negare che prima eravamo tra i primi al mondo perché questo comporta che dei truffatori...?

Veramente non ho mai parlato di classifiche, stai semplicemente inventando
 
Per cortesia non tagliare gli scritti.
Hai preso mezzo discorso e aggiunto un punto interrogativo.

Se rispondo ad una precisa considerazione all'interno di un lungo messaggio, è logico che tagli il resto, purchè rimanga comprensibile il discorso; il punto interrogativo era parte del tuo messaggio, sarebbe stato meglio tagliarlo, ma si capiva perfettamente la tua considerazione così come la mia risposta; se vuoi crear polemiche gratuite puoi accomodarti altrove.

Francamente non mi è esattamente chiaro il motivo per il quale indirizzi a me tante considerazioni. Come sai sono sempre stato piuttosto critico nei confronti della gestione della zona euro, secondo me viziata da una ricerca di austerità inopportuna, a partire dal rialzo dei tassi di Trichet a crisi ormai innescata; seguirono ritardi nelle scelte monetarie espansive e negli interventi della bce e nella risoluzione delle crisi bancarie; ci si è poi dedicati alla riduzione dei deficit pubblici.

Mi son però permesso di suggerire che alla base di queste scelte vi è una visione economica "austera", che non condivido; ma vi sono anche dei problemi molto concreti, poichè se un paese (Grecia) trucca i conti indubbiamente crea un problema nella gestione dei deficit europei; ed anche se un paese usa la spesa pubblica in maniera improduttiva, per ingrossare l'apparato burocratico (navigator) o per scopi puramente elettorali invece che per promuover la crescita, diviene più difficile far accettare deficit maggiori perchè si rischia di ingrandire un problema: il debito pubblico (in assenza di crescita e magari nel caso di instabilità politica può divenire un problema).
Un paese che incrementa il debito senza rilanciare la crescita, ma incrementando burocrazia e sussidi a chi non è produttivo, all'interno della zona euro, crea un problema per tutta l'area euro, non solo a se stesso, poichè la sostenibilità del nostro debito non è solo affar nostro.
 
Negli anni '90 Cipolletta (Confindustria, mica CGIL) lamentava una carenza di investimenti privati già a partire dalla metà degli anni '60.
A questo si somma una difficoltà (o resistenza) delle aziende a crescere, e giustamente "piccolo è bello" fino a un certo punto. Tra l'altro il nanismo ha come contro-effetto quello di svalutare l'istruzione, di penalizzare la ricerca, di gettare un'ipoteca sul futuro nazionale insomma.

Quello degli investimenti privati é realmente un punto dolente, anche se non pensavo così 'antico'.:)

Ad oggi, pesano sicuramente burocrazia, tassazione e, soprattutto, incertezza delle condizioni, sia negli investimenti che nella propensione delle micro e piccole aziende a ingrandirsi (perfino quelle con ottime possibilità di sviluppo).

E la ridotta dimensione aziendale implica spesso un orizzonte 'locale', una non sempre ottimale capacità manageriale di valutare correttamente il rischio di investimento (sia in senso positivo che negativo) e una conseguente, inevitabile, scarsa competitività su un mercato globale che, piaccia o meno, ha opportunità virtualmente infinite rispetto al nostro mercato ristretto.
 
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