Facciamo emergere il valore nascosto e ripartiamo dai dati di Bilancio 2005

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bluvertigo

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Buongiorno ai 4 gatti..

mi sono preso la libertà di cominciare io il nuovo tread

ricordo a tutti di cercare di mantenere lo spirito + costruttivo possibile e di spulciare ogni dove alla ricerca di possibili notizie

intanto segnalo il link di dove abbiamo terminato (e vi invito a guardare le ultime 2 cosette che ho scoperto)

http://www.finanzaonline.com/forum/showthread.php?p=9837709#post9837709

MOLTO INTERESSANTE E' L'ARTICOLO COMPARSO OGGI SU BLOOMBERG

si parla della quotazione di Ducato

ora devo lavorare ma stasera a pezzi potrei scannerizzarlo e postarlo

UN SALUTO A TUTTI

Giò
 
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ecco l'articolo a pezzi
 

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Riassunto del thread precedente

Bipielle Investimenti, società quotata in Borsa dal 1° novembre 2002, attiva nell’Investment Banking, con Efibanca; nel Consumer Banking, con Bipielle Ducato, Bipielle Fondicri SGR, Bipielle.Net e Bipielle Leasing; nell’Estate Services, con Bipielle Real Estate.

UN PO’ DI STORIA

MF Bipielle investimenti studia le azioni di categoria
Le tracking stocks servirebbero ad attirare investitori.

Un anno di buio, o quasi, a piazza Affari, può bastare. La Bipielle investimenti, controllata della Banca popolare di Lodi, è pronta a cambiare registro per ridare appeal al titolo, da gennaio 2004 trattato solo in un'unica fase d'asta. E questo, indipendentemente, dai progetti dell'azionista Lodi su Banca Antonveneta, almeno per il momento. Già, perché in casa Bipielle potrebbero debuttare presto le tracking stocks, tanto diffuse negli Stati Uniti, ovvero le azioni di diverse categorie di una stessa società.
A dirlo a chiare lettere il 22 aprile scorso è stato l'amministratore delegato Giovanni Vismara sollecitato dagli azionisti intervenuti per l'assemblea di bilancio: ´Al fine di migliorare la quotazione e allargare il flottante', ha spiegato il manager, ´è allo studio la possibilità, in base alla nuova legge societaria, di avere classi di azioni differenziate in funzione dei diversi business presidiati'. Come dire che per ogni azione ordinaria di Bipielle investimenti ci potranno essere ben tre classi di investitori: quelli interessati solo agli immobili della società, quelli che puntano invece alla divisione investment banking e, infine, gli investitori del consumer credit, che avranno una remunerazione diversa a seconda del business di appartenenza.

Certo, il progetto di Vismara dovrà passare anche dall'evoluzione che avrà il dossier dell'ops della casa madre Banca popolare di Lodi su Antonveneta, visto nei piani del patron, Gianpiero Fiorani, c'è anche l'integrazione di Efibanca con il braccio di Investment banking della banca padovana, Interbanca.
Ma se davvero le tracking stocks supereranno l'esame del management, sarebbe la prima volta per una società italiana.

E chissà se in questo modo Bipielle riuscirebbe a tornare alle contrattazioni ufficiali di borsa, dopo che il 9 gennaio del 2004 Borsa italiana ha sospeso il titolo da piazza Affari per ammetterlo a un'unica fase d'asta (dalle 17,36), con indicazione solo del prezzo di chiusura.
La motivazione? È impossibilità di ´rilevare alcun prezzo valido di negoziazione', è scritto nell'avviso di palazzo Mezzanotte. Un destino riservato a titoli come Reno de Medici, Saipem, Stefanel e TiMedia di risparmio (mentre Gemina risparmio e Lazio sono trattati in asta fino alle 16,36).Oggi, intanto, il titolo Bipielle vale 5,9 euro e la capitalizzazione arriva a circa 1,5 miliardi di euro. Ma l'86,2% del capitale è in mano alla Banca popolare di Lodi con Deutsche bank che ne ha un altro 2,787%. Senza contare i titoli legati da patti parasoclali con la stessa Lodi, come l'1,357% di Pearl assurance Plc, l'1,743% con Aviva Italia holding, fino a sfiorare il 93% dei diritti di voto. Il flottante è circa l'8%, troppo poco, tracking stocks o no, per una società da 1,5 miliardi di capitalizzazione.


UN PO’ DI NUMERI

CDA BIPIELLE INVESTIMENTI S.P.A.
APPROVATA LA RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2005 SECONDO I PRINCIPI CONTABILI IAS/IFRS
UTILE NETTO CONSOLIDATO: 59,1 MILIONI DI EURO
Il Consiglio di Amministrazione di Bipielle Investimenti S.p.A., presieduto dal professor Dino Piero Giarda, ha
approvato la Relazione Semestrale consolidata e la Relazione Semestrale civilistica al 30 giugno 2005
redatte secondo i principi IAS/IFRS.
Gli effetti sul patrimonio netto consolidato dei principi IAS/IFRS risultano positivi per circa 26 milioni di euro,
e fissano il patrimonio netto consolidato al 1° gennaio 2005 a 2.094 milioni di euro.
Risultati semestrali consolidati 2005 IAS/IFRS
Le principali voci dello stato patrimoniale indicano un totale attivo pari a 13.566 milioni di euro; i crediti verso
la clientela sono pari a 7.496 milioni di euro e la voce partecipazioni si porta a 211 milioni di euro. Il
patrimonio netto, comprensivo dell'utile semestrale, è pari a 2.032 milioni di euro.
A livello di conto economico, il margine di interesse si attesta a 95,6 milioni di euro; le commissioni si
portano a 23,4 milioni di euro; il margine di intermediazione è pari a 117,9 milioni di euro. Il risultato
dell’operatività corrente si posiziona a 98,9 milioni di euro, dopo rettifiche di valore per 22,5 milioni di
euro, spese per 82,5 milioni di euro e proventi di gestione pari a 92,3 milioni di euro.
L'utile netto al 30 giugno 2005 è di 59,1 milioni di euro e, come le altre voci, non è confrontabile in modo
omogeneo con l'utile netto al 30/06/04 (che era pari a 71,2 milioni di euro); infatti Bipielle Investimenti, in
accordo con la possibilità prevista dall'IFRS 1, nella ricostruzione delle voci al 30/06/04 non ha applicato i
principi IAS 32 e 39.
Risultati semestrali civilistici 2005 - IAS/IFRS
Le principali grandezze patrimoniali evidenziano un totale attivo di 2.694 milioni di euro, mentre la voce
partecipazioni si porta a 1.778 milioni di euro. Il patrimonio netto della società è pari a 2.071 milioni di
euro. I principali aggregati del conto economico indicano un margine di intermediazione pari a 84,5 milioni
di euro. Il risultato dell’operatività corrente si porta a 97,7 milioni di euro.
L'utile netto al 30 giugno 2005 è pari a circa 94 milioni di euro, dato non raffrontabile con i 19,5 milioni di
euro registrati al 30/06/04 per le medesime ragioni addotte per i risultati consolidati circa l'applicazione dei
principi IAS 32 e 39.
Razionalizzazione del comparto immobiliare
Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato un programma di ristrutturazione societaria e organizzativa del
comparto immobiliare che prevede la semplificazione societaria attraverso l’aggregazione di Bipielle Immobili
Strumentali S.p.A. e Basileus S.p.A. in Bipielle Real Estate S.p.A. e la dismissione o razionalizzazione di
partecipazioni ritenute non strategiche focalizzando le attività verso il comparto strumentale. Gli interventi
organizzativi sulla società risultante saranno coerenti con la nuova mission assegnata a Bipielle Real Estate.
La stessa delibera sarà sottoposta al Consiglio di Amministrazione della Capogruppo.
***
Risultati semestrali delle società controllate
Efibanca1, la merchant bank del Gruppo BPI, registra un sensibile incremento dell’utile da attività ordinaria
che si porta, su base omogenea rispetto al primo semestre dello scorso anno, a 15,9 milioni di euro (+
41,59%). Tale risultato assume particolare significato in quanto sconta 15 milioni di ammortamento
dell’avviamento. L’utile netto si attesta a 11,4 milioni di euro facendo segnare una crescita del 32,23%.
1 Efibanca, principale società controllata da Bipielle Investimenti, e tutte le altre società controllate adotteranno i principi
contabili internazionali IAS/IFRS a partire dalla redazione del Bilancio d'esercizio 2005.
2
Lo stato patrimoniale evidenzia all’attivo la crescita della voce partecipazioni che al 30/06/05 è pari a 268,8
milioni di euro, rispetto ai 220,8 milioni del 30/06/2004 (+21,77%) e rispecchia la continuità dell’impegno
nell’area Banca d’affari. Nell’ambito dell’Area Mercati si segnala la conclusione di 20 operazioni nell’ambito
del Debt Capital Market.
Bipitalia Ducato, operativa nel settore del Consumer Banking, ha chiuso il primo semestre 2005, che si è
chiuso con un risultato di gestione pari a 50,3 milioni di euro in crescita del 13% rispetto ai primi sei mesi
dello scorso anno. Il totale dei crediti netti verso la clientela è salito a 1.356 milioni di euro, in crescita del
21% al netto di un'ulteriore operazione di cartolarizzazione per 200 milioni che si è perfezionata in data 30
giugno, confermando la dinamica positiva dell’attività caratteristica. Un ulteriore miglioramento si registra
nella dinamica degli impieghi, e nello specifico, nella qualità del credito che permette di contenere le
rettifiche sui crediti a 13,2 milioni in diminuzione dello 0,56% rispetto al primo semestre 2004. Il
cost/income ratio si attesta su livelli di eccellenza, al 36%.
Bipielle Fondicri SGR, attiva nel settore dell’asset management, registra un incremento della massa
amministrata che si attesta a 12.442 milioni di euro (+6,55%); l’utile da attività ordinarie raggiunge gli 8,8
milioni di euro, contro i 5,2 dello scorso anno (+70,99%). Il cost/income si porta al 29,47%, diminuendo di 5,9
punti rispetto al dato del primo semestre 2004, mentre l’utile delle attività ordinarie al lordo
dell’ammortamento dell’avviamento, è di 11,5 milioni di euro.
Bipielle Real Estate, operativa nel real estate service, registra nel primo semestre dell’anno un utile netto
pari a 7,73 milioni di euro, sostanzialmente in linea con i 7,68 milioni di euro del 30/06/04.
Lodi, 29 settembre 2005

14:59:19 BIPIELLE: UTILE NETTO 9 MESI +14,6% A 106,8 MILIONI

(ASCA) - Roma, 14 nov - Bipielle ha chiuso i primi nove mesi dell'anno con un utile netto in crescita del 14,6% rispetto allo stesso periodo di un anno fa a 106,8 milioni di euro. Il totale dell'attivo si attesta a in 12.612 milioni di euro (+18,08%); le partecipazioni si portano a 338,7 milioni di euro (+10,10%). La raccolta diretta, si attesta a 3.843 (-7,71%), mentre la raccolta indiretta, e' pari a 17.613 milioni di euro (+19,23%) costituita in gran parte da risparmio gestito, che raggiunge i 15.544 milioni di euro (+20,00%). Il patrimonio netto, comprensivo dell'utile netto, e' pari a 2.120 milioni di euro (+12,95%). Il margine di interesse e' pari a 186,9 milioni di euro (+41,67%) mentre margine di intermediazione lordo della gestione finanziaria e assicurativa si attesa a 347,5 milioni di euro (+0,76%). L'utile dell'operativita' corrente al lordo delle imposte si posiziona a 163,7 milioni di euro (+4,99%).
 
riassunto bis

COMMENTI
Scritto da bigsmallit
.......... mi permetto di far notare che dopo gli ultimi accadimenti l'aumento di capitale sopracitato potrebbe anche sfumare nel nulla. Rimane cosi' una società quotata in borsa ad unico prezzo d'asta, con scarso flottante, con un rendimento superiore al 6%, con un valore di libro ben inferiore all'unità, ed un primo trimestre 2005 con utili in deciso aumento al 2004. Ieri ed oggi ho ricominciato a riaccumulare dopo averlo fatto circa 6 mesi fa ed essere uscito con un buon gain. Volevo segnalarvi il tutto ....... potrebbe valere la pena. Saluti BIG

Scritto da bigsmallit
Dunque facciamo 2 conti. 59 ml. di euro circa l'utile netto di competenza del primo semestre 2005. Questo vorrebbe dire circa 0,21 euro per azione ovverosia oltre il 3% di rendimento per azione solo nel primo semestre e la quasi certezza di avere garantita almeno una cedola di 0,35 euro anche per l'esercizio 2005 anche, nella peggiore delle ipotesi, considerando gli accantonamenti effettuati gli scorsi esercizi. Non solo, il patrimonio netto dell'azienda si è rafforzato e viaggiamo come + volte detto su valori ridicoli........... ai prezzi attuali il titolo capitalizza in borsa l' 80% circa dei mezzi propri. Rimane solo l'incognita dell' adc ............ se come penso verrà revocato forse la borsa renderà giustizia a questa società che per me come minimo dovrebbe valere ALMENO il 50% in + rispetto alle attuali valutazioni. Ovviamente in ottica di portafoglio ieri ne ho comprate altre 2.000, male che vada mantenerle rende annualmente quasi 3 volte quello che rende un BOT. Un saluto a tutti BIG

Scritto da Tecno
Cerco di parlarne il meno possibile del titolo, anche perchè ho notato sul book (prendo sempre appunti giornalieri, che potrebbero servirmi un giorno) una manina "dispettosa" che si diverte a far stare il titolo dove vuole lei e quindi parlarne troppo significherebbe fare qualche regalino alla controparte.
Anche Venerdì scorso per un titolo che scambia 3-4000 pezzi al giorno c'era un "lottino" di 13300 pezzi in lettera a 5,7 euro. E non è la prima volta.
Tuttavia, non posso fare a meno di notare delle cose molto importanti.
1) Le due partecipazioni più importanti di Efibanca (sisal e generale de santè) sono a livelli molto più alti di quello che è a bilancio, ma ne nessuno ne parla, mentre tutti i giornali parlano delle "magagne" o presunte tali, sia di Lodi che del circondario.
2)Bipielle Ducato fa utili rilevanti ed è il primo player italiano al 100% per capitale erogato (gli altri, compreso Findomestic, annoverano presenza italiana al max del 50%) e quindi anche se hanno un erogato o degli utili superiori vanno divisi per 2, mentre Bipielle se li pappa tutti.
3) Tutti fanno un gran parlare della quotazione di Anima e della performance di Azimut.
Ricordo che si tratta di realtà un pò diverse dalla nostra Bipielle Fondicri e quindi difficili da comparare.
Tuttavia è opportuno sapere che la massa amministrata di Bipielle Fondicri è pari a 12.442 milioni di euro (pari a 24.000 miliardi delle vecchie lire) mentre per Anima si parla di 7.000 milioni e per Azimut di 10.300 milioni.
La borsa valorizza Azimut il 9,42% della massa gestita, il tutto per una capitalizzazione di 970 milioni, se si ripete questo calcolo su Anima si arriverebbe ad una capitalizzazione di circa 680 milioni, ma i numeri che girano per la quotazione si pensano più alti.
E la nostra bistrattata Bipielle Fondicri sapete quanto è valutata dal mercato?
62 MILIONI DI EURO DI PATRIMONIO NETTO NETTO , UN QUINDICESIMO DEL VALORE DI AZIMUT,CON UNA MASSA GESTITA DEL 20% PIU' ALTA.
Sono consapevole che quelli di azimut e anima hanno sicuramente una marcia in più ma la differenza di valorizzazione mi sembra abissale.
Perchè tenendo conto che Bipielle quota ad un valore di di 0,8 di patrimonio netto, il valore borsistico che viene dato a Bipielle Fondicri è 49,6 milioni di euro, rispetto ai 970 milioni di euro di azimut.
Non dico stupidaggini, potete controllare di persona sul bilancio alla voce patrimonio netto di tutte le società che controlla Bipielle invest.Non aggiungo altro.
4) Ricordo che a bilancio ci sono anche 89 milioni di utili riportati a nuovo, con i quali è possibile integrare il dividendo del 2006 o di anni in avanti in caso di qualche defaillance.
5) Il titolo in questione è l'unico del gruppo(tra la Popolare Italiana e Reti Bancarie) a non essere stato investito dal ciclone di ripulitura bilanci di questi ultimi 2-3 giorni.
Già sono soddisfatto di ciò, e dimostra che di fronte a tutte le difficoltà incontrate in questi ultimi 6 mesi la scelta di investimento non era stata sbagliata.
6) Si quoterà anche Apulia Prontoprestito (società equiparabile a Bipielle Ducato) entro Novembre e lo farà vendendo un solo 12% del suo capitale.
Se rimane la borsa come è adesso ci sarà da strapparsi di mano quelle azioni all'Expandi.
E' una società che ha fatto 1,7 milioni euro di utile nel 2004 e quindi una volta quotata farò anche il calcoletto del teorico valore di Ducato.
Intanto so che Il valore di bipielle ducato è di 301 milioni di euro (patrimonio netto) che moltiplicato per 0,8 (valore a cui teniamo conto oggi con la valorizzazione di borsa) fa 240 milioni.
E questo sarà il dato con cui mi confronterò quando apulia pronto prestito sarà quotata.
7) Quindi, anche se sò che le sorprese sono sempre dietro l'angolo, e anche se rincorrerò anch'io Anima e Apulia pronto prestito come il 99% degli investitori italiani (se tutto rimane come oggi) terrò ben stretto il mio investimento in Bipielle Invest a dispetto di tutto quello che mi voglion far credere o che veramente possa essere.
8) Ultima non ultima, visto anche la semestrale di ieri, il BISOGNO urgente di soldini che ha la nostra controllante Banca Italiana, per risistemare i bilanci futuri.
E siccome lei possiede l'85% del capitale di Bipielle Invest dare un bel dividendone significa prendere dei bei soldoni anche per loro stessi.
Non mi aspetto che quando vanno a pensare al dividendo pensino a Tecno o a Bigsmallit, ma l'essere vicino a quel 85% mi fa piacere.
9) Permettemi una divagazione.
Anche nel settembre di 2 anni fà, c'era un titolino di nome meie aurora al temex che quotava circa 0,5-0,6 e che erogava un dividendino non male.
Ora Aurora è cresciuta, è diventata grandicella e probabilmente andrà ad erogare nel prossimo 2006 un dividendo "da urlo".
Anche lei aveva una controllante (unipol) che possedeva il 90% che aveva bisogno di soldini e che ancora lo ha.
Tutto questo significava e significa tuttora, poche storie e bei dividendi, come nel caso di telecom con tim, e lo stato con eni e enel.
Se poi come nel caso di aurora l'azione si apprezza, bene, altrimenti io provo a prendere un bel dividendo.
L'alternativa sono i bot al 1,5% o un decennale al 3,5%.
Preferisco Bipielle Invest.

Scritto da Tecno
Premesso che in borsa, e specialmente su questi titoli così con poco flottante non si può dire mai l'ultima,quindi il ragionamento che farò va preso con il beneficio d'inventario.
Comunque abbiamo due dati su cui ragionare.
1)Divo Gronchi, a quello che si legge sul Financial Times, avrebbe detto che vuole semplificare la struttura societaria anche ritirando dal mercato le partecipazioni di minoranza sui titoli controllati.(tra cui la nostra)
LO CREDO, lo farei anch'io visto, che oggi il denaro costa molto poco e che invece se gli utili vanno in progressione anche nel 4 trimestre, e il dividendo viene dato con un pay out alto come negli anni passati, quest'ultimo potrebbe essere del 7-8% rispetto ai prezzi di oggi.
Se questa notizia fosse uscita su qualsiasi altro titolo ne avrebbero parlato tutti i media..........
Comincio anche a capire il perchè di tutti i tappi sul titolo.
2) Lo scorso anno sono stati erogati a dividendo 0,35 euro per azione a fronte di 94 milioni di utile netto di cui 5 destinati a riserva straordinaria(quindi 89 destinati a dividendo) a cui ne sono stati aggiunti 6 di quei 95 milioni di utili riportati a nuovo.
Quindi 95 milioni di euro a monte dividendi e 88 milioni di euro riportati a nuovo.
Nei primi 9 mesi l'utile netto è di 106 milioni di euro. Cosà succederà, tenendo conto che la popolare italiana per abbellire il suo bilancio 2006 avrà fortemente bisogno di questo bel dividendo?
Sono abituato a non credere alle favolette, così come ai soldini facili, e quindi non credo all'eventuale opa sul titolo........ invece sono concreto, MALEDETTAMENTE CONCRETO e vedo che il titolo nel mio portafoglio nonostante tutte le bufere sulla lodi e su bipielle invest è ai valori di acquisto considerato il dividendo riscosso.
Per questo ed altro faccio mia la frase di Bigsmallit ".......il tempo sarà galantuomo........" e con questa mando un caloroso saluto ai 4 gatti che stanno sul titolo.

Scritto da Tecno
Avrei da parlarne per ore del titolo....... ma tant'è cerchiamo di togliere qualche dubbio a qualcuno che vuole delucidazioni.
Fermo restando il discorso che il titolo è da prender con le molle perchè scambia poco e tutte le cose che abbiamo ripetuto numerose volte, torniamo a parlare dell'azionariato, che è un'argomento non molto chiaro, su cui molti hanno dei "dubbi"........
Dal sito consob risultano n.274.686.902 azioni circolanti.
La bpi risulta essere in possesso dell'85,671% di cui lo 0,216% in pegno
La Deutsche Bank risulta essere in possesso del 2,787%.
Questo sopra è ufficiale......... poi a me risulta in base alle mie ricerche che:
AVIVA HOLDING ha 1,744% (questo l'ho dedotto dal patto di sindacato)
Pearl assurances ha 1,357% (idem)
Fondazione C.R. Bolzano ha lo 0,67% (visto sul bilancio 2004della medesima)
Dal verbale dell'assemblea bipielle invest del 23 aprile 2004 risulta poi un'altro 0,93 % detenuto dalla Fabbroni impresa di costruzioni e anche una partecipazione di Fingruppo intorno al 2%(forse ampiamente abbassata).
Comunque non mi interessa di esser preciso al capello, ma è opportuno saper che orientativamente il flottante reale dovrebbe essere al 5-6% massimo.
Detto questo, annoto che la semestrale della Bpi è stata spulciata a dovere, e presumibilmente anche quella di Bipielle Investimenti, anche se per essere al riparo da sorprese bisogna aspettare il lavoro che stanno facendo sul controllo degli immobili.
Certo è, che se tutto fosse nella norma, avremmo uno dei bilanci più "sicuri" del nostro mercato.
Vorrei fare solo una comparazione, visto che ci sarà la quotazione di apulia prontoprestito con Bipielle Ducato che reputo la perla del gruppo.
Premetto che il business è simile in quanto ducato fa prestito al consumo su tutti i fronti,mentre Apulia è specializzata nella cessione del quinto dello stipendio.
Comunque 2 numeretti per capire:
DUCATO crediti a clientela 2,3 miliardi di euro
APULIA crediti a clientela 350 milioni di euro
Ducato utile netto primi 9 mesi 28,8 milioni di euro
Apulia utile netto primi 9 mesi 2,8 milioni di euro
Apulia ha comunicato un pay-out sull'utile netto del 95% e quindi un dividendo stimato nel 2006 intorno al 1,5% e forchetta di prezzo tra 1,1 e 1,35 euro.
Cosi avremo una capitalizzazione oscillante tra 259,6 milioni e 318,6 milioni a seconda del prezzo che verrà scelto.
Oggi sui giornali si parlava di richieste pari al triplo dell'offerta nel solo primo giorno.
Ducato invece tenendo conto che Bipielle Invest quota 0,7 volte il patrimonio netto e che al 31 .12.2004 aveva un patrimonio netto di 300 milioni viene VALORIZZATO DAL MERCATO CIRCA 210-220 MILIONI DI EURO.
Ognuno faccia i suoi raffronti.........
Tuttavia siccome penso che il mercato è sovrano, penso che se questo è il prezzo espresso, è il prezzo giusto, comprensivo anche di tutte le vicissitudini palesate dal gruppo lodi, specialmente se come faceva notare anche qualcun'altro già di primo mattino si trovano orde di investitori Bipielle investimenti a vendere 7-12-15-25-50 pezzi (quasi tutti i giorni) di cui io sto prendendo assolutamente appunti da diversi mesi e conto di sollevare il problema in via ufficiale alla prossima assemblea.
Se c'è un flottante limitatissimo, mi spieghi qualcuno come mai tutti i giorni verso le 10 max trovo sul book queste minuzzaglie ad occupare tutti i livelli del book visibili ai comuni mortali sapendo che il titolo fa un solo prezzo alle 17,30.............
Un'ultima cosa....... la settimana scorsa su tutti i giornali nazionali e addirittura in prima pagina su Mf si ventilava l'ipotesi di delisting del titolo senza che lo stesso si muovesse percentualmente più dell'1%.
Avrei voluto vedere le varie retelit,chl, e compagnia bella con queste notizie cosa avrebbero performato.......
Un saluto e forza APULIA (più sale lei e più valiamo noi!!!!!)
(Oggi 24.02.06 Apulia vale 2,089)

Scritto da Tecno
Bipielle capitalizza ad oggi (11.12.2005 MFinanza) 1.648.000.000 euro
ANDIAMO A RITROSO E INSERIAMO I VALORI DELLE CONTROLLATE DA BIPIELLE INVEST.
Partiamo da Bipielle Ducato. Banca Akros ci dice che valuta il credito al consumo 14 volte l'utile netto.
Allora prendiamo l'utile netto dei primi 9 mesi di Bipielle Ducato (28,8 milioni di euro) lo dividiamo per 3 e lo moltiplichiamo x4 e poi x 14.
Risultato 537,6 milioni di euro (che dovrebbe essere il valore di Bipielle Ducato).
Lo togliamo dalla capitalizzazione e otteniamo 1.110.000.000euro.
Ancora dobbiam tener conto di:
EFIBANCA (Patrimonio netto al 31 12 2004 di 700.000.000 EURO)
BIPIELLE GESTIONI SGR (GIà FONDICRI) che gestisce circa 16 miliardi di euro (12 miliardi al 31 12 2004) contro i 10 di azimut e i 7 di anima
BIPIELLE REAL ESTATE (Comprende anche BIPIELLE IMMOBILI STRUMENTALI)
BIPIELLE LEASING (Patrimonio netto di 32 milioni di euro al 31 12 2004)
BIPIELLE NET (Promotori finanziari "vecchi" + Area banca che nei primi 9 mesi hanno portato un passivo per 9 milioni di euro dovute, cosi come si legge ai costi di integrazione di quest'ultima)
Riprendiamo il cammino:
Su "PLUS" di sabato scorso (mi era sfuggito, un grazie a chi lo ha postato) c'è scritto che al 30.9.2005 venivano dichiarate 750 milioni di euro di attività materiali (immobili). iL TUTTO da verificare, così come il tono dell'articolo lascia intendere. E come spero anch'io e spero anche facciano alla svelta.
Invece sul bilancio 2004 si parla di patrimonio netto di 410 milioni per BIPIELLE Real Estate e 498 milioni per Bipielle Immobili strumentali.
Quindi ai 1.110.000 euro rimasti quanto vogliamo togliere di valore degli immobili? Ognuno metta una cifra che ritiene più giusta.
Quindi a quello che rimane togliete i 700 milioni di euro di patrimonio netto di Efibanca oppure i 500 che l'attuale quotazione di Bipielle Invest esprime oppure i 1500-1800milioni che potrebbe valere nel caso in cui venga sacrificata per la vendita (2-2.2 il patrimonio netto?)
Quindi se vi rimane qualcosa togliete pure il valore di Bipielle Gestioni tenendo conto che AZIMUT CAPITALIZZA 954 MILIONI DI EURO E ANIMA 323 milioni.
Chiaramente noi non valiamo quanto loro, perchè sicuramente siamo meno bravi, ma intanto questi soldi da gestire li abbiamo e sono molti più dei loro.
Se c'è rimasto qualcosa ancora da togliere abbiamo BIPIELLE LEASING che lo scorso anno ha fatto 5 milioni di euro di utile netto e che qualcosa varrà, visto che Italease ha raddoppiato il suo valore e che Locat di Unicredito fa utili a sfascio.
Ah, già dimenticavo, noi di Bipielle Invest non siamo bravi, gli altri son sempre meglio di noi, va a finire che se ogni tanto non faccio di questi conti ci vado a credere anch'io.
C'è ancora Bipielle Net che vale qualcosina considerando che lo scorso anno per annettere AREA Banca abbiamo fatto un'aumento di capitale dedicato di 90 milioni di euro e che lo scorso anno ha partecipato con 6 milioni di euro di utile netto invece che perderne 9 come quest'anno (dovute all'integrazione con Area banca).
Per chi volesse c'è ancora dell'altra roba, tra cui Banca Eurosistemi che è stata venduta a reti bancarie (mi sembra in parte e che prudenzialmente tengo quindi fuori dal conto.)
Oppure ancora mi sovviene dell'altro, come BIPIELLE ALTERNATIVE INVESTMENTS SGR (HEDGE FUNDS), OPPURE la piccola Bipielle Previdenza Assicurativa, oppure la Bipielle fONDI iMMOBILIARI CHE dovrebbe essere utilizzata per veicolare quei famosi fondi immobiliari che vanno tanto di moda, oppure la Basileus SPA società immobiliare salita alla ribalta da poco, perchè Gronchi ha detto che insieme a Bipielle real estate e Immobili strumentali va razionalizzata, ed anche perchè sembra che i passaggi di immobili con Ricucci sono stati fatti con quest'ultima, almeno come si leggeva qualche tempo fa (non ricordo su quale giornale) e che comunque sia ha un patrimonio netto di 35 milioni e lo scorso anno ha concorso con 2,5 milioni di euro di utile netto.
Mi basta sapere questo? Vi basta?
Sinceramente a volte sì e a volte no, a secondo se penso con la mia testa o con quella con cui mi voglion far pensare.
Certo è che dopo tutti questi sacrifici a studiare, a leggere, a sfrugolare, ai batticuore delle brutte notizie da cui siamo stati tempestati e forse ancora lo saremo, le umiliazioni a cui siamo sottosposti giornalmente con quelle quotazioni, se ipoteticamente riusciamo a guadagnare dei soldi, non mi si venga a dire che non sono meritati.
E tutto questo grazie anche al forum, che ci permette di scambiare idee, confrontare, mettere insieme del valore che poi diviene aggiunto, di sfogarmi come ho fatto stasera, anche perchè non se ne può più che si parla sempre di Unipol, bnl, antonveneta e lodi.

Scritto da Tecno
La perizia di Ruozi, gli scambi nulli, i soci «scomparsi»
Bipielle Investimenti il mistero del flottante
La società della Popolare Lodi incorpora il gruppo Area
MILANO - In Borsa vale 5,7 euro ma un’autorevole perizia le attribuisce un valore di 9,1 euro per azione; ha una capitalizzazione di quasi 1,5 miliardi, è controllata da una grande banca (la Popolare di Lodi) ma è come se fosse una clandestina del mercato, con un flottante quasi nullo; sui suoi soci rilevanti, tra cui il gruppo di Gnutti e Deutsche Bank, c’è un mistero. Bipielle Investimenti (Bipielle) tra dieci giorni varerà in assemblea l’incorporazione del gruppo Area, dopo un lungo contenzioso con il proprietario Federico Tralli. È tutto pronto, chili di bilanci e relazioni.
A Bipielle fa capo l’investment banking (Efibanca), il credito al consumo (Bipielle Ducato) e la gestione degli immobili del gruppo Popolare Lodi. Area Banca, gravata di pesanti perdite, porterà in dote 680 promotori e 62 negozi finanziari. Per la fusione c’è stata una perizia. Interessante.
IL PREZZO DI RUOZI - Il documento è del 24 giugno, firmato da Roberto Ruozi, professore emerito (ed ex rettore) della Bocconi, nominato congiuntamente dalle due società. Ruozi conosce bene la Popolare Lodi anche per esserne socio. Negli ultimi anni ha partecipato alle assemblee della banca, anzi è sempre intervenuto manifestando soddisfazione per i risultati e per la gestione («le sue osservazioni - disse una volta in assemblea l’amministratore delegato Gianpiero Fiorani - sono state di profonda illuminazione per tutti»). Ruozi ha «fotografato» Bipielle Investimenti, nel quadro del progetto di fusione, applicando il metodo del patrimonio netto. Conclusione: ogni azione vale 9,1 euro. In Borsa viaggia (per modo di dire) intorno ai 5,7 euro. Ma perché non si è tenuto conto della Borsa visto che Bipielle è una grande società quotata?
IN BORSA PER CASO - Perché - lo scrive Ruozi, lo conferma la Kpmg nominata dal Tribunale e lo ribadisce il consiglio Bipielle - i volumi sono talmente ridotti da essere privi di significato. Quanto ridotti? Meno dello 0,1% del capitale scambiato nei primi quattro mesi 2004. Questa settimana pochi appassionati hanno chiuso una decina di contratti per 4 forse 5 mila euro in tutto. La Borsa ha relegato Bipielle in un’unica asta a fine seduta.
FLOTTANTE E SOCI - La clandestinità borsistica si spiega con l’assenza di titoli sul mercato. Il flottante è del 2,2%, secondo la perizia Ruozi, poco di più secondo altri documenti societari. E qui si apre l’enigma dei soci. Il documento informativo (depositato ieri) ne elenca solo tre sopra il 2%: Popolare Lodi all’86%, Fingruppo (Gnutti) al 2,4% e Deutsche al 4,8%. Gli stessi tre (ma con i tedeschi al 2,7%) dichiarava la società il 10 giugno in un documento ufficiale. Ma il 24 giugno arriva la perizia Ruozi: d’incanto compaiono anche Aviva (3,2%) e Pearl (2,5%), inoltre Fingruppo sale al 3,6% e Deutsche al 4,8. È esattamente l’elenco che la Consob ha, immutato, da gennaio a oggi. E in Borsa il titolo è come se non esistesse.
Sulla valutazione pero' bisogna considerare la società è saldamente controllata e che evuntuali OPA/OPS potrebbero
tenere conto piu' del valore del mercato(su scambi risibili) che del valore effettivo (che probabilmente è a 2 cifre)

Scritto da Tecno
Striminzite considerazioni:
- la prima è che la quota di BPI è aumentata all'87,661% (in virtù penso di quel passaggio avvenuto qualche giorno fa dell'1,99% con la Fondazione Cassa di risparmio di Lucca al PREZZO di 9,9 EURO, NON DIMENTICHIAMOLO).
Infatti dal sito consob, risultava una partecipazione dell'85,671% che sommata al 1,99% da l'87,661% di oggi.
- Si riparla un'altra volta di questo ormai famoso ritiro dalla borsa anche in questa agenzia......
"BPI accelera la vendita degli asset non strategici"
Le casse toscane, Livorno,Lucca e Pisa, le più richieste dai competitor perchè ben performanti non sono in vendita. Parola di Divo Gronchi, direttore generale di quella popolare che cerca di far dimenticare il passato targato Fiorani.
Così come non è prevista la dismissione degli asset BPL Ducato e BPL Efibanca.
Sulle altre partecipazioni non strategiche e meno redditizie nel portafoglio di Bpl investimenti, c'è la volontà di fare cassa.
La vendita a banca Italease di Bpl Leasing (valore 50 milioni di euro) è in "rampa di lancio", fanno notare da Lodi.
Nella lista delle dismissioni figurano anche la sgr ex Fondicri, la rete di promotori Bipielle.Net (la divisione Bancassurance) e anche Bpl alternative investments.
Diciamo che un'eventuale vendita di Bipielle Leasing (di cui già hanno parlato altri giornali), di Bpl alternative Investments (hedge fund) e di Bipielle Net sono importantissime ma non esplosive nei numeri, quello che mi ha acceso la lampadina è l'eventuale vendita della SGR ex Fondicri,
Bipielle leasing..... adesso sappiamo quanto valeva!!!!!! altri 50 milioni in cassa!!!

Scritto da Tecno
Venerdì, Apulia pronto prestito ha chiuso a 1,6 euro dopo aver toccato anche 1,65 euro. A casa mia, moltiplicando 236 milioni di azioni circolanti per 1,6 si ottiene LA CAPITALIZZAZIONE MONSTRE DI 377 MILIONI DI EURO.
Tutta Bipielle Invest capitalizza 1700 milioni di euro. (efibanca+ Bipielle ducato+ bipielle leasing+sgr ex Fondicri+ tutti gli immobili del gruppo lodi e reti bancarie+ altra robetta varia)
Quanto dovrebbe valere allora Bipielle Ducato (stesso settore) , che ha utili e raccolta al 31.12.2004 e possiamo dire anche al 31.12.2005, di gran lunga, ma di gran lunga superiori (diciamo 7-8 volte) ad Apulia pronto prestito?
Se fra qualche giorno ci diranno di preciso come è andato il 2005, quanto ci daranno di eventuale dividendo, quanto valgono gli immobili che abbiamo in pancia, se verrà venduta come scritto varie volte da autorevoli quotidiani Bipielle leasing (controllata al 100% da Bipielle Investimenti), se verrà venduta la sgr ex Fondicri (controllata al 100% da Bipielle investimenti), se verranno venduti gli immobili non strumentali di basileus (controllata da Bipielle investimenti tramite Bipielle real estate) come recita l'articolo di oggi, cosa succederà al nostro titolino che scambia 3000 pezzi al giorno?
 
riassunto 3

MOVIMENTI SUL CAPITALE
Bipielle, Bpi sale leggermente e arriva all'85,671%
(10/10/2005 15.51.14) MILANO (Finanza.com) - Con un'operazione che porta la data del 30 settembre 2005, Banca Popolare Italiana ha leggermente incrementato la partecipazione detenuta in Bipielle investimenti spa, portandola dall'84,807% risultante al 16 giugno del 2005 all'attuale 85,671%. Tale quota, come si apprende dal sito della Consob, è detenuta direttamente sotto forma di pegno.

Bpi:A Blocchi 1,9% Bpl Investimenti Riacquistato Da Cr Lucca
(ANSA) - MILANO, 21 NOV - E' stato registrato, al mercato dei blocchi di Piazza Affari, il passaggio dell'l'1,9% del capitale di Bipielle Investimenti (pari a 5.466.269 azioni), riacquistato da Bpi nell'ambito degli accordi con la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Il passaggio è avvenuto al prezzo di 9,9 euro. (ANSA).

Bpi: Sciolto Patto Con Henderson In Bipielle Investimenti
(ANSA) - MILANO, 19 DIC - Bpi e Henderson Global Investor (Singapore) si sono dati oggi reciproca conferma dello scioglimento, per scadenza del termine di durata fissato nel 31 dicembre 2005, del patto parasociale in Bipielle Investimenti. E' quanto si legge nella nota emessa al termine del cda di Bpi.
Bpi possiede in Bipielle Investimenti una partecipazione pari all'87,661% e aveva siglato due patti di sindacato, rispettivamente con Aviva Holding (con l'89,405% del capitale conferito) e con Henderson al quale è apportato l'89,018. La somma delle partecipazioni degli aderenti a entrambi i patti era complessivamente pari al 90,762%, mentre oggi tale somma è scesa sotto la quota del 90% del totale. (ANSA).


ARTICOLI SU QUOTIDIANI FINANZIARI
da Finanza&Mercati del 15-12-2005
Balzo di Banca Italease che ieri ha guadagnato il 5,20% a 19,98 euro. Intensi gli scambi: oltre 1,2 milioni di titoli contro una media mensile di 197mila. Durante la seduta il titolo ha superato 20,05 euro, confermandosi la più brillante matricola dell’anno. Due i fattori che hanno scatenato gli acquisti sulla società di leasing guidata da Massimo Faenza. Da un lato l’imminente acquisizione per 50 milioni della Bipielle Leasing (anticipata ieri da F&M), dall’altro il collocamento accelerato organizzato da Mediobanca per conto della Popolare di Vicenza e della Bpi, azionisti come altre banche popolari di Italease. Piazzetta Cuccia ha collocato 2.871.000 azioni, pari al 3,77% del capitale, al prezzo di 18,70 euro per azione per un controvalore di 53,7 milioni. La Vicenza ha ceduto per intero la partecipazione (2,569%), mentre Bpi ha realizzato l’1,2% restando azionista di Italease al 2,4 per cento. L’acquisizione di Bipielle Leasing viene giudicata «un affare» dagli operatori. A fronte di un esborso di 50 milioni, la società potrebbe contare per almeno cinque anni su 150 milioni di nuova produzione all’anno.

Bpi: Nuovo Vicedirettore, Sblocco Antonveneta Imminente/Ansa
(ANSA) - MILANO, 19 DIC - Bpi si lascia sempre più alle spalle la vicenda Antonveneta e le spericolate operazioni della precedente gestione.
Il cda dell'istituto ha rafforzato la nuova squadra voluta da Gronchi nominando come vicedirettore generale Giuseppe Malerbi, proveniente dal gruppo Popolare Verona e Novara, mentre lo sblocco della quota Antonveneta da parte della Procura di Milano appare vicino e forse potrebbe avviarsi già prima di Natale. Il cda della Bpi si riunirà quindi il 27 dicembre per riscrivere senza contraccolpi, grazie alla pulizia già effettuata nella semestrale, il bilancio 2004 censurato dalla Consob a causa delle operazioni della gestione Fiorani. Il nuovo bilancio sarà sottoposto all'approvazione dei soci nell'assemblea del 27.28 gennaio che dovrà nominare il nuovo consiglio al posto dell'attuale dimissionario.
Inoltre è stato compiuto un ulteriore passo verso la razionalizzazione del gruppo sciogliendo il patto di sindacato che legava la Bpi a Henderson Global in Bipielle Investimenti, mentre rimane per ora ancora in piedi il sindacato siglato con Aviva (Londra: AV.L - notizie) . La Bipielle Investimenti, una delle tre quotate insieme a Reti Bancarie Holding e la stessa Bpi, nelle intenzioni del nuovo gruppo dirigente dovrebbe essere ritirata dalla Borsa per snellire la struttura societaria.

MILANO (MF-DJ)--A giugno 2005 la crescita del credito al consumo in
Italia ha mostrato un'ulteriore accelerazione, con un tasso di incremento
delle consistenze del 16,1%, rispetto all'11,6% di giugno 2004.
E' quanto emerge dalla 19* edizione dell'osservatorio sul credito al
dettaglio Assofin-Crif-Prometeia dal quale si apprende anche che un
maggiore contributo alla crescita e' stato generato dalle istituzioni
finanziarie e banche specializzate rispetto alle banche generaliste. Gli
operatori specializzati, si legge in una nota, hanno gestito infatti il
74,7% dello stock complessivo del credito al consumo (+2% rispetto al
primo semestre 2004).

importante trafiletto su finanza e mercati di sabato:
generale de sante' ha acquistato 10 cliniche in francia.
il gruppo controllato da santè holding 25% antonio ligresti e 8% efibanca
...ha portato a termine l'acquisizione da 400 mln di euro. Gen. Santè leader europeo, con 147 strutture 11.400 posti letto.

Prossima preda di Banca Lombarda
La Bipielle Invest.(controllata da Bipielle Investimenti) sarà il primo "boccone" ad essere venduto.
Trattandosi di una rete di promotori, come tale non è più strategicamente
rilevante per la nuova impostazione che Gronchi sta dando alla BPI.
La Banca più accreditata per l'acquisizione di tale rete sembra essere Banca Lombarda, tale acquisizione le permetterebbe di crescere nel ramo promotori
grazie alla propria struttura con gli attuali 550 promotori.
Da ricordare che Gronchi quando era a capo della Popolare di Vicenza ha venduto alla Banca Lombarda la Banca Idea

MILANO (MF-DJ)--B.P.Italiana sta progettando la vendita di 200 mln in asset immobiliari. Lo apprende Dow Jones Newswires dalle slide di presentazione agli investitori dell'a.d. Divo Gronchi durante una conferenza organizzata da Ubs.
L'istituto lodigiano starebbe anche pensando alla riduzione del suo portafoglio azionario per 1 mld euro. red/est/zav

Agenzia: PMF Data: 23.02.2006-09.10 Tipo: SCB
Oggetto: B.P.Italiana: cede Bipielle Leasing a B.Italease -2-
LODI/MILANO (MF-DJ)--Bipielle Investimenti Spa, controllata all'86,2% da
B.P.italiana, e b.italease Spa hanno sottoscritto un accordo in base al
quale il 99,74% di Bipielle Leasing viene ceduto a b.italease per 51 mln,
pari a 1,45 volte il patrimonio netto a dicembre 2005.
La cessione della quota, che come ricorda una nota e' subordinata all'ok
delle competenti Autorita', dovrebbe avvenire entro la fine del 1*
semestre 2006.
 
riassunto 4

JOINT VENTURE ASSICURATIVA
Bipielle in joint con la Cgnu
Nelle nuova società le quote Eurovita e Cu Previdenza
Finoa srl, di cui bipielle invest controlla il 50% e che controlla 2 assicurazioni (eurovita spa e commercial union previdenza spa

Martedì 12 Aprile 2005
Eurovita aumenta la raccolta premi e l'utile
Eurovita, la joint venture assicurativa tra la compagnia inglese Aviva e un gruppo di casse di risparmio e banche popolari ( tra cui il socio principale è il gruppo Bipielle), ha chiuso l'esercizio 2004 con un utile di 24,667 milioni di euro e con un sensibile incremento della raccolta premi e del portafoglio complessivo. La compagnia guidata dall'a. d. Luca Bertola ha aumentato nel periodo i premi emessi da 373,475 a 550,129 milioni.

Eurovita mette il turbo alla raccolta
Funziona il modello di business della compagnia di bancassurance che fa capo a Bpi-Aviva grazie al coinvolgimento dei distributori. Premi raddoppiati
POLIZZE Dopo il balzo del 2004, Eurovita, compagnia di bancassurance che fa capo a Bpi e al gruppo Aviva, prosegue nel trend di crescita avviato due anni fa. La chiave del successo della compagnia di bancassurance sta nel particolare modello di business adottato, che prevede il coinvolgimento nel capitale e nel consiglio di Eurovita dei rappresentanti delle banche distributrici. «In questo modo - spiega Giovanni Vismara, neopresidente di Eurovita e amministratore delegato di Bipielle Investimenti - possiamo recepire velocemente i concorrenti. La nostra logica di business non parte dal prodotto, ma dalle esigenze della rete di distribuzione». Sulla base di queste esigenze vengono poi «costruite» le polizze, «che hanno avuto una significativa rispondenza in reti totalmente indipendenti dal gruppo Bpi». Nella compagine sociale, accanto all’azionista di controllo Finoa, figurano infatti Cr Bolzano, Banca popolare di Puglia e Basilicata, Cassa di risparmio di Cento, Cr Asti, Biverbanca, Cassa di risparmio di Forlì, Cassa di risparmio di Terni e altri. «Lavoriamo con 13 distributori indipendenti, da cui riceviamo input positivi - dichiara Giancarlo Chiaromonte, direttore generale di Eurovita - I risultati che stiamo raccogliendo sono molto positivi». Una parte rilevante arriva da reti esterne al gruppo Bpi, e da ultimo si è aggiunta anche la Banca agricola popolare di Ragusa. «Siamo nati con una vocazione consortile - continua il dg Chiaromonte - e questo spirito è stato mantenuto anche dopo l’ingresso della Popolare di Lodi, ora Bpi». Ne è venuto fuori un modello originale che mette insieme i vantaggi del consorzio e l’agilità di una società per azioni con una mission propria. Nel 2004 i premi raccolti hanno superato 550 milioni, mentre il portafoglio complessivo si è attestato a 2,588 miliardi. La società mostra anche un dinamismo superiore a quello, pur rilevante, del mercato. La produzione del 2004 è infatti cresciuta del 47,30% contro una media del settore del 7 per cento. Per il 32% i premi sono stati raccolti attraverso polizze tradizionali, per il 36% sono rappresentati da unit e index linked, mentre la parte restante è fatta da polizze a capitalizzazione. «Il nostro punto di forza è la capacità e la tempestività di proporre prodotti innovativi - osserva Vismara - Questo grazie anche alle ingenti risorse che sono state investite nell’addestramento e nella formazione del personale». Nel 2004 sono state svolte 700 giornate d’aula, direttamente presso le filiali, e 50 giornate presso le direzioni generali delle banche clienti. Un’attenzione verso le banche distributrici che è rafforzata dalla presenza di risorse specializzate direttamente in loco. Evidenti i benefici sul trend di crescita, che ha subìto un’accelerazione nei primi sei mesi del 2005. «La raccolta premi complessiva è cresciuta a 454 milioni, con un tasso di sviluppo del 133% rispetto ai 195 milioni del primo semestre 2004», precisa con soddisfazione Chiaromonte. Ancora più robusto l’aumento dei nuovi premi, che hanno raggiunto un ammontare pari a 431 milioni, rispetto ai 173 milioni del corrispondente periodo 2004. Gli effetti si sono fatti sentire anche a livello di conto economico: il margine operativo lordo si è infatti attestato a 11,3 milioni, mentre il risultato al netto delle tasse ha sfiorato 7 milioni di euro (+8,7%). Nel prossimo futuro, Eurovita prevede di proseguire la strategia intrapresa. «Crediamo che ci sia spazio e ruolo per le realtà bancarie regionali - afferma Chiaromonte - a condizione che queste possano usufruire dei servizi di fabbriche prodotto altamente specializzate e competitive». Da questo punto di vista, la convinzione del management di Eurovita, sostenuta ovviamente dai due soci di riferimento, è che la bancassurance risulterà essenziale. «La partita più difficile - conclude Vismara - si svolgerà per il presidio o la contendibilità del segmento corporate e private

21 settembre 2005
Si accende la partita su EurovitaEurovita, compagnia assicurativa capitolina controllata da Finoa (joint venture tra Bipielle e Commercial Union), sarebbe oggetto di interessamento da parte di alcune società assicurative. La compagnia romana, che nel 2004 ha raccolto premi per 550 milioni, è il frutto dell’accordo tra la Popolare di Lodi (oggi Bpi) e il gruppo Aviva, riunite appunto in Finoa. Ma l’alleanza bancassicurativa tra i due gruppi si è incrinata nel 2003, quando Aviva infranse l’accordo di esclusiva, siglando una partnership anche con Comindustria (oggi Bpu), attuale socio in Aviva Vita. Allora la questione finì sui tavoli dei rispettivi legali, ma soltanto ora i tempi sembrano maturi per una soluzione della vicenda che sciolga i vincoli azionari, attraverso la vendita della società. E i pretendenti non mancherebbero. A circolare sono i soliti nomi, come Cattolica (che potrebbe costituire un piccolo polo romano insieme a Uni One, recentemente acquisita) e Lloyd Adriatico (gruppo Ras). Resta comunque da trovare un accordo tra gli attuali azionisti, anche quelli di minoranza, e verificare la disponibilità di Commercial Union a mollare la presa. Nell’azionariato di Eurovita ci sono infatti numerose banche che detengono quote minoritarie e distribuiscono i prodotti della compagnia ai propri sportelli. Come per esempio la Cassa di risparmio di Bolzano, che detiene il 4,72%, oppure la Banca Popolare di Puglia e Basilicata, che controlla il 2,48% di Eurovita.

Mercoledì 28 Settembre 2005
L’utile Finoa a 7,4 mln con Eurovita e CU Previdenza
Cresce il giro d’affari di Finoa, la società partecipata da Aviva e dalla Banca Popolare italiana che controlla Eurovita e Commercial Union Previdenza. L’utile netto di Finoa, nel primo semestre 2005, è stato pari a 3,4 milioni. Per quanto riguarda la controllate, CU previdenza ha registrato un utile di 1,1 milioni, mentre Eurovita è arrivata a 6,9 milioni (il 7,8% in più rispetto su giugno 2004). Nei giorni scorsi erano circolate voci di riassetto nella compagine azionaria di quest’ultima società, ma l’ad di Eurovita, Luca Bertola, precisa «che i contrasti con Lodi degli anni passati sono stati appianati e il contributo della Bpi alla raccolta è destinato ad aumentare rispetto al 20% attuale».

Bancassicurazione: c’è spazio per tutti di Maria Rosa Alaggio
Acquisizioni, fusioni, quotazioni in Borsa, progetti più o meno annunciati di creazione di grandi realtà assicurative capaci di modificare significativamente l’assetto del settore bancario e assicurativo del nostro Paese. Mentre questa evoluzione del sistema finanziario italiano sembra aver subìto in poco tempo un’accelerazione, non è possibile fare a meno di chiedersi quanti e quali spazi rimarranno per le realtà che non sono (almeno per il momento) protagoniste di imponenti operazioni di aggregazione. Assicura ha girato questo interrogativo a Giancarlo Chiaromonte, direttore generale di Eurovita Assicurazioni, la società consortile nata 15 anni fa per iniziativa dell’Iccri, l’Istituto centrale delle Casse di Risparmio, che già dalla sua nascita scelse la strada della specializzazione dedicandosi al mercato delle polizze vita di bancassicurazione. Oggi Eurovita (che è partecipata per l’80% dalla Holding Finoa - 50% Banca Popolare Italiana e 50% Gruppo Aviva - e, per il restante 20%, da 14 banche regionali) può contare su una rete distributiva di circa 1.300 sportelli. Nel primo semestre del 2005 Eurovita ha conseguito una raccolta premi complessiva di 454 milioni di euro, con un tasso di sviluppo del 133% rispetto ai 195 milioni del primo semestre 2004. I nuovi affari hanno raggiunto un ammontare pari a 431 milioni di euro, rispetto ai 173 milioni del 30 giugno 2004.

Quali sono le leve su cui puntate in uno scenario caratterizzato da acquisizioni?
Nonostante il rafforzamento di grandi gruppi bancari e assicurativi nel nostro Paese, noi siamo convinti che ci sia spazio per tutti. L’importante è puntare sulla specializzazione. Esistono molti canali di distribuzione, ma ciascuno deve operare sulla base di competenze specifiche. Noi non siamo una realtà captive. Lo spirito consortile che ci anima ci spinge ad un forte dinamismo, che deve necessariamente tradursi in capacità di “convincere” le banche offrendo loro i prodotti migliori e l’assistenza più completa. Eurovita è in grado di studiare e proporre un’offerta adeguata per ogni singola realtà, ed è capace di coniugare le esigenze del cliente con la redditività della banca stessa. I nostri interlocutori sono sia la Banca Popolare Italiana, con i suoi 600.sportelli, sia le banche regionali, indipendenti e solide, che per la qualità della loro presenza sul territorio possono competere anche con più grandi realtà bancarie e assicurative. La conoscenza approfondita delle reti di vendita bancarie, affinata in anni di collaborazione ed assistenza sul campo, consente ad Eurovita di garantire alle banche un importante vantaggio competitivo: la capacità di monitorare il mercato utilizzando al massimo il radicamento territoriale in funzione di specifici segmenti di mercato. Lo dimostra il fatto che Eurovita è una realtà in costante crescita. Basti pensare che nel 2000 la raccolta si attestava a 156 milioni di euro, mentre nel 2005 raggiungerà gli 800 milioni di euro. Uno dei nostri punti di forza è rappresentato anche dalla struttura snella di cui ci avvaliamo: attraverso 56 persone gestiamo al nostro interno l’intero processo industriale (con 3 mld di riserve matematiche), compresa la struttura informatica, e siamo in grado di lanciare sul mercato nuovi prodotti in tempi molto brevi, 10-15 giorni al massimo. Il nostro trend di crescita continuerà anche nel 2006 grazie alla nostra capacità di portare a fattor comune le singole specificità funzionali e regionali. In particolare, nel 2006 rafforzeremo la nostra strategia concentrandoci su due attività: estensione della nostra rete di vendita attraverso nuove banche e ulteriore massimizzazione della raccolta agli sportelli.

Che tipo di supporto fornite alle banche?
La specializzazione sul canale bancario ci consente di formulare prodotti immedesimandoci in chi successivamente sarà chiamato a venderli sul campo. Quando pensiamo ad un prodotto nuovo, lo facciamo sull’analisi delle capacità di raccolta della singola banca. Tutte le banche con cui lavoriamo sono però caratterizzate da un comune denominatore: la conoscenza diretta del cliente. Eurovita investe ingenti risorse nell’addestramento e nella formazione della rete. Il mix di produzione 2004 di Eurovita è composto da un 36% di unit-index linked, da un 32% di prodotti tradizionali e da un 32% di capitalizzazioni. Per supportare la vendita Eurovita organizza non solo corsi per la presentazione di nuovi prodotti o corsi di base di tecnica assicurativa. A questi infatti affianchiamo anche corsi per la gestione delle obiezioni emerse durante l’attività di vendita. Nel 2004 sono state svolte 700 giornate d’aula direttamente presso le filiali, e 50 giornate presso le direzioni generali. Oltre a consentire una comunicazione in tempo reale attraverso tecnologia intranet per la gestione del preventivo e della polizza, Eurovita offre infine anche un servizio che prevede la presenza in loco di una risorsa specializzata che supporta costantemente il personale.

Quali evoluzioni prevedete per la vostra offerta?
Un filone su cui puntiamo molto è naturalmente quello della previdenza. Ci siamo preparati ad occupare uno spazio in questo ambito attraverso l’istituzione di un fondo aperto. Ma ora dovremo attendere le decisioni del legislatore. Siamo anche convinti che in banca ci sarà l’evoluzione dell’offerta danni, con la distribuzione di prodotti standardizzati. L’evoluzione della nostra offerta rappresenta per noi un elemento imprescindibile: ecco perché stiamo anche cambiando il nostro sistema informativo e abbiamo implementato all’inizio di quest’anno un sistema web based integrato, che consentirà alle banche di avere in linea la posizione di ogni singolo cliente integrata anche dei dati di bancassicurazione per sviluppare così anche il cross selling. Inoltre il nuovo sistema consentirà la creazione e la gestione di prodotti multiamo particolarmente sofisticati ed innovativi.

Quale sarà il ruolo delle banche regionali nella distribuzione di prodotti assicurativi?
Io credo che il mercato riservi uno spazio importante anche per le realtà bancarie regionali, a patto che queste possano usufruire di servizi e di fabbriche prodotto altamente specializzate e competitive. Le realtà regionali, risultano più agili e più vicine al territorio e al cliente che vi abita e vi lavora e quindi nelle condizioni di corrispondere in maniera efficace alle esigenze del mercato di riferimento. Credo inoltre che per le banche regionali la partita più difficile si svolgerà per il presidio o la contendibilità del segmento corporate e private. In questa partita, sono convinto, il contributo della bancassicurazione risulterà essenziale.
 
riassunto 5

Il Consiglio di Amministrazione di Bipielle Investimenti S.p.A. ha approvato il calendario
degli ‘eventi societari’.
l Consiglio ha altresì deliberato di avvalersi delle facoltà previste dall’art. 82 comma 2, lett. a)
b) della deliberazione Consob 14/05/99 n.° 11971 che permettono:
lett. a)] di approvare e rendere pubblica la Relazione Semestrale entro 75 giorni dalla
hiusura del semestre in luogo della Relazione Trimestrale al 30/06/06
lett. b)] di approvare e rendere disponibile presso la Sede Sociale e presso la Società di
estione del Mercato il Progetto di Bilancio d’esercizio e il Bilancio consolidato entro 90 giorni
alla chiusura dell’esercizio in luogo della Relazione Trimestrale al 31/12/05.
Al termine dell'esposizione, all'unanimità e con il parere favorevole del Collegio Sindacale, il
Consiglio di Amministrazione delibera di avvalersi delle facoltà previste dall'articolo di cui
opra (art.82, comma 2, lett. a) e b) e di approvare il seguente calendario indicativo degli
eventi societari":
Evento Calendario
dal 21/03/06
CDA approvazione Progetto di Bilancio d’Esercizio 2005
al 27/03/06
dal 23/04/06
Assemblea dei Soci – approvazione Bilancio d’Esercizio 2005
al 27/04/06
dal 08/05/06
CDA approvazione Relazione Trimestrale al 31/03/06
al 12/05/06
dal 11/09/06
CDA approvazione Relazione Semestrale al 30/06/06
al 13/09/06
dal 06/11/06
CDA approvazione Relazione Trimestrale al 30/09/06
al 10/11/06


Efibanca: chiude 2005 con utile netto di 63,2 mln -2-

LODI(MF-DJ)--Efilbacna, controllata da Bipielle Investimenti (gruppo
B.P.Italiana), ha chiuso il 2005 con un utile netto di 63,2 mln euro (+82% a/a,
348 mln euro nel 2004), un margine d'interesse di 78,6 mln euro (+6%, 73,8 mln
euro nel 2004) ed un margine di intermediazione che e' stato pari a 138,4 mln
euro (+23%, 112,7 mln euro nel 2004) di cui commissioni nette pari a 29,7 mln
euro in flessione del 12%. Il risultato netto della gestione finanziaria,
come si legge in un comunicato, e' stato pari a 123,2 mln euro(+37% a/a).
Sara' proposta una ripartizione dell'utile netto di 63,193 mln euro a riserva
legale per 16,7 mln euro, altre riserve per 14,318 mln euro ed un dividendo in
ragione di 0,36 euro per azione. Sul fronte della massa amministrata la
consistenza della provvista fondi alla fine dell'esercizio si e' attestata a
4,647 mld euro (5,209 mld euro nel 2004). I ritorni commissionali per
l'attivita' di equity capital market sono stati di 2,7 mln euro, per il settore
debt capit market di 10,9 mln euro mentre per l'attivita' di banca d'affari
gli introiti commissionali sono stati di 5,4 mln euro. com/dru (END) Dow
Jones Newswires March 20, 2006 10:13 ET (15:13 GMT) Copyright (c) 2006 MF-Dow
Jones News Srl.


• CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE: APPROVATO IL BILANCIO D'ESERCIZIO 2005;
• RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA: 73,2 MILIONI DI EURO (+24,7%);
• MARGINE D'INTERESSE: 100,3 MILIONI DI EURO (+8,4%);
• UTILE D'ESERCIZIO: 42,4 MILIONI DI EURO (+19,0%);
• CRESCITA COMPLESSIVA: 16% (SUPERIORE DI UN PUNTO RISPETTO ALLA MEDIA DEL SISTEMA).
Lucca, 21 marzo 2006 – Bipitalia Ducato S.p.A., la società di credito al consumo con sede a Lucca,
controllata da Bipielle Investimenti, ha approvato il Bilancio d'Esercizio al 31/12/05 redatto secondo i principi
internazionali IAS/IFRS. Bipitalia Ducato si è avvalsa della facoltà prevista dallo IFRS 1 di applicare gli IAS
32 e 39 relativi agli strumenti finanziari a decorrere solo dal 1° gennaio 2005; pertanto i dati relativi al 2004
non sono comparabili con riferimento alla valorizzazione degli strumenti finanziari.
L'esercizio 2005 conferma Bipitalia Ducato fra le società leader nel credito al consumo; anche nel
corso dell'ultimo esercizio l’attività di Bipitalia Ducato ha trovato spazio per una crescita di circa il
16% rispetto al 2004, un punto superiore rispetto alla media del sistema, e registra un utile netto
d'esercizio di 42,4 milioni di euro (+19,0%).
L'ammontare dei nuovi finanziamenti concessi è pari a 2,3 miliardi di euro, in aumento di 312 milioni
di euro rispetto all’erogato del 2004.
I finanziamenti non finalizzati erogati direttamente dalla rete Bipitalia Ducato hanno raggiunto gli 885 milioni
di euro, e comprendono sia i prestiti personali sia le forme revolving, segnando una crescita anno su anno
del 28,6%, oltre un punto in più rispetto al mercato.
Il traguardo raggiunto nel corso del 2005 è il risultato anche della stretta collaborazione fra la società e la
rete del Gruppo Banca Popolare Italiana.
L’ammontare dei finanziamenti finalizzati all’acquisto auto ha raggiunto i 716 milioni di euro, salendo del
5,6%.
È proseguita la crescita anche nell’ambito delle carte di credito revolving, che nel corso del 2005 ha
registrato utilizzi per 367 milioni di euro (+28,6%). Anche in questo segmento di prodotti si è dimostrato
determinante il cross selling attuato con la rete bancaria del Gruppo Bpi. Da segnalare infine il buon avvio
del segmento ‘cessione del quinto dello stipendio’.
La dinamica degli impieghi è accompagnata da una costante attenzione verso la qualità del credito; a questo
proposito nella redazione del bilancio 2005 si sono adottati come di consueto criteri rigorosi in tema di
rettifiche di valore su crediti, appostando ben 37,5 milioni di euro. La percentuale dei crediti dubbi netti
scende dal 3,1% al 2,4%; in particolare le sofferenze nette si riducono dall’1% del 2004 allo 0,7% segnato a
fine dello scorso esercizio, dato che rappresenta la migliore performance mai ottenuta dalla società.
Le principali voci del conto economico riflettono l’andamento positivo della società. A cominciare dal
margine d’interesse pari a 100,3 milioni di euro con una crescita dell’8,4% rispetto all’anno scorso; il
margine d’intermediazione si porta a 101,1 milioni di euro (+52,9%) e il risultato della gestione operativa
aumenta del 24,7% raggiungendo i 73,2 milioni al netto. L’utile netto d’esercizio aumenta del 19%,
portandosi a 42,4 milioni di euro. Su livelli di eccellenza si conferma il cost/income ratio che si attesta al
36%.
La struttura distributiva di Bipielle Ducato conta 71 filiali, 25 punti finanziari nella grande distribuzione e 154
agenti che assistono oltre due milioni di clienti.
 
L'articolo in questione contiene una importantissima novità di cui nemmeno mi era sfiorata l'idea, è cioè il portare in borsa Ducato svuotando dapprima Bipielle Investimenti e poi effettuando una fusione TRA DUCATO E BIP. iNV.
Comunque con calma tornerò sull'argomento, e intanto segnalo anche a pag.17 di Milano Finanza un'articolo molto significativo su EFIBANCA.
Il titolo, già di per se molto significativo è:
" E' PASSATA LA NOTTATA"

Saluti
Tecno
 
Tecno ha scritto:
L'articolo in questione contiene una importantissima novità di cui nemmeno mi era sfiorata l'idea, è cioè il portare in borsa Ducato svuotando dapprima Bipielle Investimenti e poi effettuando una fusione TRA DUCATO E BIP. iNV.
Comunque con calma tornerò sull'argomento, e intanto segnalo anche a pag.17 di Milano Finanza un'articolo molto significativo su EFIBANCA.
Il titolo, già di per se molto significativo è:
" E' PASSATA LA NOTTATA"

Saluti
Tecno

ducatoborsa1yc.jpg
 
Tecno ha scritto:
Comunque con calma tornerò sull'argomento, e intanto segnalo anche a pag.17 di Milano Finanza un'articolo molto significativo su EFIBANCA.
Il titolo, già di per se molto significativo è:
" E' PASSATA LA NOTTATA"

Saluti
Tecno

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;)






Blackie
 
Il bilancio della casamadre mi mette i brividi!!!! Non si sa dove sono finiti i soldi degli ultimi ingenti aumenti di capitale, è come se fosse fallita senza passare dal tribunale.

Io credo che le cessioni delle partecipate di fatto erano prestiti mascherati su cui gravavano impegni di riacquisto e solo Gronchi sa quanto gli costi svincolarsi da quelle opzioni.

Curiosità: BPI un tempo era la sigla della Banca Privata Italiana di Sindona che fu l'antesignano di queste sfiziose pratiche.

Comunque ormai è chiaro che la salvezza della casamadre passa dalla valorizzazione (e verosimilmente dalla vendita) degli asset di bipielle ed ogni mossa da un po' di tempo va in questa direzione.

Bene così :yes: :yes:
 
ecco un'altro articolo in cui è coinvolta efibanca

Giò
 

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Praticamente:
- Bipielle Suisse,
- Bipielle.net,
- Bipielle Real Estate (parte degli immobili),
- Bipielle Ducato (valutata con i parametri di collocamento di Apulia)
fanno da soli l'intera capitalizzazione di Bipielle Investimenti.
Paragonata all'attuale quotazione di Apulia, la nostra Bipielle Ducato da sola vale una volta e mezza la stessa controllante Bipielle Investimenti.
Pazzesco e pure io lo voglio essere, teoricamente è come avessimo in mano delle stock option di Apulia da esercitare sotto al valore di collocamento.
Se siete d'accordo noi del FOL potremmo accontentarci di avere Efibanca per uscire dalla partita. :D
Lasciamo in beneficenza il recente ricavato di Bipielle Leasing e di tutte le altre piccole partecipazioni.
La cosa bella è che i valori nascosti possono rimanere tali anche per anni, ma qui deve uscire e alla svelta.
Non lo so ma sto' maturando l'idea che non ci sarà OPA.
Che dite ragazzi ci stà bene la vendita dei vari asset, incorporazione di Ducato e quotazione in borsa ?
Ancora 8 giorni amici per conoscere la via del nostro viaggio.
 
Mettiamo anche un grafico weekly (anche se sappiamo che l'at su un titolo del genere vale quello che vale).

Inoltre da segnalare che sul monthly, molto probabilmente, fara' il record di scambi dal febbraio 2003 ...
 

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Gran bell'articolo del sole sui problemi della casamadre.

Si dice che l'ammontare dell'aumento di capitale dipende solo dagli introiti delle dismissioni: tra Bipielle Suisse, un po' di immobili, e BipielleNet si pensa di mettere in cassa 500 ML. !!!

Come dicevamo noi, piu' la mamma va giu' e piu' noi bisogna andar su!!! e di tempo da buttare non ce n'è!!! :no: :no: :no:
 
Ciao N.10.
Si profila ancora un aumento di capitale per BPI.
Sono anch'io dell'idea che i danni creati da Fiorani si tramutano pian piano in creazione di valore per noi, visione distorta certo, ma distorta è po' tutta la storia di Bipielle Inv.
Spero qualche scherzo non sia dietro l'angolo.
Domani le cose saranno un po' piu' chiare, poi vediamo il piano di rilancio BPI del 3 aprile.
 
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