Fanta-finanza: cosa bolle nel calderone petrol-energia di ENI-ENEL?

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Borsa, Enel positiva, debole Eni su ipotesi vendita asset gaslunedì, 22 maggio 2006 13.17
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MILANO, 22 maggio (Reuters) - Enel (ENEI.MI: Quotazione, Profilo) sugli scudi a Piazza Affari, mentre è in lieve calo Eni (ENI.MI: Quotazione, Profilo), sul ritorno delle voci di una cessione degli asset del gas italiani da parte del colosso petrolifero alla società elettrica. Il ricavato consentirebbe all'Eni di rilevare il 10% circa di azioni Enel. L'ipotesi è stata già smentita dall'Ad Paolo Scaroni.

Alle 13,00 Enel sale dell'1,12% a 6,79 euro, mentre Eni cede lo 0,35% a 22,93 euro. Il settore Oil & gas europeo arretra dello 0,75%.

"L'ipotesi di acquisto di asset del gas da parte di Enel avvantaggia il titolo della società elettrica perché farebbe aumentare le sinergie fra i due gruppi", osserva un trader.

Secondo Centrosim, Eni potrebbe ricavare 4,3 miliardi di euro (3,6 miliardi da Italgas distribuzione e 0,7 miliardi da Italgas Più) dalla vendita di questi asset all'Enel per poi impiegare il ricavato per acquistare dal ministero dell'Economia o da Cdp un 10% circa di azioni Enel, risolvendo, in quest'ultimo caso, il contenzioso instauratosi fra la Cassa e l'Antitrust relativamente alla partecipazione congiunta della stessa Cdp in Enel e Terna (TRN.MI: Quotazione, Profilo).

In caso di acquisto dal Tesoro vi sarebbe una riduzione del debito pubblico di circa 4 miliardi di euro. Il processo, in questo ipotetico scenario, potrebbe concludersi con la totale integrazione fra Eni ed Enel con il lancio da parte di Eni di un'Ops sul rimanente 90% di azioni Enel non in suo possesso.

"Ribadiamo la nostra view che una fusione fra Eni ed Enel creerebbe notevole valore, soprattutto per gli asset Enel proprio per via dell'integrazione dell'upstream del gas con le centrali del gruppo elettrico", dice Centrosim.

"Ritengo che una operazione di questo tipo non abbia senso. anche perché si tratta di attività regolamentate, come la distribuzione di gas, non molto interessanti per Enel", osserva un altro analista.

Non è poi scontato che sia Enel ad aggiudicarsi gli asset del gas di Eni. "E' evidente che Eni le venderebbe al migliore acquirente e non è detto che sia Enel a comprarle. Ci sarebbero molti player stranieri interessati a questi asset", sottolinea l'analista.

Il concorrente più diretto sarebbe proprio Gazprom. Il colosso dell'energia russo sta rinegoziando con Eni l'accordo sulla fornitura di gas all'Italia. Secondo indiscrezioni di stampa, Eni potrebbe cedere ai russi la rete di distribuzione e vendita gas all'utenza residenziale per entrare nell'upstream russo, ottenendo in cambio una quota nel maxi giacimento siberiano di Juzhno Russkoe.

2)visto che entrambi i CDA sono stati posticipati rispettivamente per Enel il 25 maggio e per Eni il 26 maggio

3)visto lo scenario delle aggregazioni

4) visto la difficoltà di Enel nel competere internazionalmente con altri colossi energetici

5)visto che Eni, pur essendo saldamente nelle mani dello stato, potrebbe diventare una società appetibile per i colossi americani e cinesi

6)visto che la proprietà di riferimento è la stessa

non è che ci sia qualcosa di più importante?
 
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