" Faremo crollare l'economia russa" cap. 3

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Quanto tempo dai alla russia? Una previsione su
Quanto al crollo definitivo?

Verrà tenuta artificialmente in vita per un pò dalla cina, che poi passerà all'incasso e forse anche dall'Occidente via aggiramento sanzioni, ovvero chiuderanno un occhio per far si che nn vadano a sbattere in un paio di anni - quindi stante le cose così come sono la russia galleggerà in modo indefinito impoverendosi sempre di più,ma senza avere default od altro.
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Come giustamente ricordato è un paese enorme, vuoto, con ambizioni molto spropositate rispetto a ciò che effettivamente è in realtà: saranno costretti ad aumentare a dismisura le spese militari senza peraltro poter minimamente rivaleggiare - Sta consegnando la russia legata come un salame ai cinesi i quali ne sfruttano il suo essere un mero petrostato e niente di più.
Sempre che al Cremlino qualcuno di cui peraltro nn c'è traccia all'orizzonte non lo spodesti e lo releghi negli archivi polverosi del KGB.

Il punto è la cina: ma gli conviene a loro essere agganciati a questo che di fatto sta danneggiando in modo brutale anche loro? Conviene usare la retorica militare dello scontro a tutti i costi di Xi?
Ma quale è il senso della cosa?
Le supply chain percepiscono oramai la cina come un fornitore inaffidabile: anche loro hanno / stanno sciupando un capitale enorme reputazionale per seguire i sogni imperiali di Xi che va dietro o a braccio con Putin... ma quale è la logica?
 
Io non so cosa si intende per crollo nella testa di alcuni. Semplicemente lo scopo è una riduzione costante dalla presenza nei mercati riducendone il peso via via.
Già di suo ha perso tutti i treni possibili, adesso ci sta mettendo sopra pure la figuraccia militare

Si infatti.
 

Ma no, tranquillo.
Siamo in mano ai "migliori". Ed il migliore dei migliori ha appena ricordato di essere ambitissimo ed amato dagli italiani.

Se le cose vanno così è sicuramente perchè lui sa che ci fa bene.

E poi sono al massimo 3 o 4 mesi che dice che mette un tetto al prezzo del gas... pazienza ci vuole, eh, che fretta c'è...

Ma, vedi, lui essendo "migliore" ha anche trovato una soluzione che le persone comuni non avevano ipotizzato: anziché abbassare le bollette, conviene aspettare che le aziende chiudano, la gente spenga il riscaldamento per impossibilità di pagare e il "razionamento" è già fatto senza muovere un dito.

Siamo proprio fortunati ad avere i "migliori". Teniamoceli stretti e speriamo vengano subito riconfermati dopo il 25 settembre.
 
Ultima modifica:
Verrà tenuta artificialmente in vita per un pò dalla cina, che poi passerà all'incasso e forse anche dall'Occidente via aggiramento sanzioni, ovvero chiuderanno un occhio per far si che nn vadano a sbattere in un paio di anni - quindi stante le cose così come sono la russia galleggerà in modo indefinito impoverendosi sempre di più,ma senza avere default od altro.
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Come giustamente ricordato è un paese enorme, vuoto, con ambizioni molto spropositate rispetto a ciò che effettivamente è in realtà: saranno costretti ad aumentare a dismisura le spese militari senza peraltro poter minimamente rivaleggiare - Sta consegnando la russia legata come un salame ai cinesi i quali ne sfruttano il suo essere un mero petrostato e niente di più.
Sempre che al Cremlino qualcuno di cui peraltro nn c'è traccia all'orizzonte non lo spodesti e lo releghi negli archivi polverosi del KGB.

Il punto è la cina: ma gli conviene a loro essere agganciati a questo che di fatto sta danneggiando in modo brutale anche loro? Conviene usare la retorica militare dello scontro a tutti i costi di Xi?
Ma quale è il senso della cosa?
Le supply chain percepiscono oramai la cina come un fornitore inaffidabile: anche loro hanno / stanno sciupando un capitale enorme reputazionale per seguire i sogni imperiali di Xi che va dietro o a braccio con Putin... ma quale è la logica?

secondo me la sfida è un'altra.....
trasformare i Brics , magari allargati ad altre nazioni, economicamente indipendenti dall'occidente.
La qual cosa desta parecchia preoccupazione....non è un caso che gli Usa si stanno muovendo ad ampio raggio.
 
Crollo definitivo significa crollo di tutto....apparato militare, economico, sanitario, politico.....etc
No, per questo ci vorrebbe altro.....ci vorrebbero anni e anni....
Cmq spero abbastanza presto ma non un crollo definitivo che causi una gtave difficolta' al popolo ma che blocchi Putin per le troppe spese militari.....
personalmente spero anche domani ma ci vorranno ancora parecchi mesi..... :rolleyes:


Le conseguenze economiche della guerra

La guerra in Ucraina e la dura risposta sanzionatoria dell’Occidente hanno causato una crisi dell’economia russa che con ogni probabilità la farà retrocedere ai tremendi anni
Novanta. La Russia ha un’economia per grandezza equivalente alla Spagna o alla somma di Belgio e Olanda, con un reddito pro capite che è circa un terzo di quello tedesco.
Si ritiene che il periodo di recessione durerà almeno cinque anni, con conseguente drastico calo del tenore di vita dei cittadini.
Le sanzioni aprono un nuovo capitolo nella storia economica russa. Un risultato dell’avventura ucraina sarà rendere la Russia più povera: il reddito calerà mentre
aumenteranno le spese militari.

Tipo dopo un anno, anno e mezzo con bollette energetiche 10 volte il normale?!
 
Quindi avremo un Russia disastrata e una UE in fin di vita.l cinesi arrancheranno ,e gli USA felici a dominare il mondo da soli.
Grazie ma no.

E' Limes che lo dice e se ne intende un bel po'.....:yes:
 
Quanto tempo dai alla russia? Una previsione su
Quanto al crollo definitivo?

La Russia è ormai di fatto una ex superpotenza.

Sono ridotti a fare da camerieri ai musi gialli che si prendono beatamente le loro materie prime a prezzi stracciati.
Come ha fatto notare De Blasi, stanno incassando molto meno rispetto al venderlo alla UE e questo perchè cinesi e indiani sanno di essere diventati gli unici clienti e dunque hanno il coltello dalla parte del manico
Una corsa al ribasso che peggiorerà ulteriormente quando l'UE avrà chiuso definitivamente i rubinetti russi. Come ha fatto l'UK ieri.
E probabilmente in un futuro non troppo lontano, i cinesi si prenderanno anche i vasti territori della russia asiatica che a loro hanno sempre fatto molta gola, storicamente parlando.
Stiamo parlando di una popolazione proiettata a superare i 2 MILIARDI di individui di popolazione vs 110 milioni dei russi.
2 miliardi che vivono inscatolati come sardine in un territorio infinitamente più piccolo di quello russo.

Ah e oltre il danno, anche la beffa: la cina non ha assolutamente intenzione di smettere di tenere 2 piedi in una scarpa.
Ha detto loro chiaro e tondo che sono PARTNER economici e non ALLEATI.E che vogliono fare gli interessi del proprio popolo.
Sono mica scemi a rischiare di rovinare il fulcro trainante della loro economia (export) per via di possibili sanzioni. Rischiare tutto questo a che pro e in nome di chi ? putin ??

Solo gli ultimi 4 gatti giapponesi rimasti qui dentro possono continuare a difenderne lo sciagurato operato.
 
CNN

Russia is burning about $10 million worth of natural gas a day while it curbs exports to Europe, research says
From CNN’s Anna Cooban and Chris Liakos


Rystad Energy, an energy research company, estimates that Russia is burning about $10 million worth of natural gas a day as it severely restricts its exports to Europe.

“Satellite monitoring of radiant heat levels shows that since 11 July 2022, Russia has been flaring large amounts of natural gas at the Portovaya LNG facility being built near the Finnish border which would otherwise have been supplied to Europe through the North Stream 1 pipeline to Germany," Rystad said in an analysis last week. “With European gas prices at $67 per million British thermal units (MMBtu) as of 17 August, the flaring is estimated to have cost around $10 million per day."
“The flaring issue first came to light a few weeks ago when Finnish citizens noticed a large flame on the horizon at the Russian border,” it added.

Russia is burning about 4.34 million cubic meters of gas a day, according to estimates by Rystad Energy. That's equivalent to 1.6 billion cubic meters on an annual basis, or about 0.5% of the EU's gas demand.

The analysis was first published on BBC. CNN has reached out to Russian state energy giant Gazprom for comment.

While the reason for the flaring is unclear, Rystad said it could be part of testing procedures at Portovaya LNG which is planned to start up later this year, or due to a lack of coordination between different operating segments. Or the reason could be political.

“The flaring flame is highly visible, perhaps indicating that gas is ready and waiting to flow to Europe if friendly political relations resume,” Rystad added in its note.

C
 
The price of gas in Europe has exceeded $3,500 per 1,000 cubic meters.

Le sanzioni stanno funzionando
:wall:
 
La Russia è ormai di fatto una ex superpotenza.

Sono ridotti a fare da camerieri ai musi gialli che si prendono beatamente le loro materie prime a prezzi stracciati.
Come ha fatto notare De Blasi, stanno incassando molto meno rispetto al venderlo alla UE e questo perchè cinesi e indiani sanno di essere diventati gli unici clienti e dunque hanno il coltello dalla parte del manico
Una corsa al ribasso che peggiorerà ulteriormente quando l'UE avrà chiuso definitivamente i rubinetti russi. Come ha fatto l'UK ieri.
E probabilmente in un futuro non troppo lontano, i cinesi si prenderanno anche i vasti territori della russia asiatica che a loro hanno sempre fatto molta gola, storicamente parlando.
Stiamo parlando di una popolazione proiettata a superare i 2 MILIARDI di individui di popolazione vs 110 milioni dei russi.
2 miliardi che vivono inscatolati come sardine in un territorio infinitamente più piccolo di quello russo.

Ah e oltre il danno, anche la beffa: la cina non ha assolutamente intenzione di smettere di tenere 2 piedi in una scarpa.
Ha detto loro chiaro e tondo che sono PARTNER economici e non ALLEATI.E che vogliono fare gli interessi del proprio popolo.
Sono mica scemi a rischiare di rovinare il fulcro trainante della loro economia (export) per via di possibili sanzioni. Rischiare tutto questo a che pro e in nome di chi ? putin ??

Solo gli ultimi 4 gatti giapponesi rimasti qui dentro possono continuare a difenderne lo sciagurato operato.

Tutto molto interessante
Ma non ho letto una data
Entro quando avverrebbe secondo le vostre stime il collasso della Russia?
 
Oppure funzionano benissimo.....dipende quali erano gli obiettivi...

vero .

2022 - russia chiudera' minimo +265mld subito sotto cina . in pratica noi paghiamo la guerra a entrambi i contendenti .geni.
 
https://www.linkiesta.it/2022/08/putin-sanzioni-gas-russia-economist/

Perché le sanzioni più efficaci contro la Russia sono quelle di cui si è parlato di meno

Come scrive anche l’Economist, più che il congelamento delle ricchezze all’estero degli oligarchi o l’estromissione del settore finanziario dalla rete Swift, le vere picconate arrivano dal settore industriale, sul lato import, che il Cremlino non aveva messo in sicurezza.

Per l’Economist a colpire non sono tanto le sanzioni sull’import dalla Russia, ma sull’export in Russia. In particolare sul sistema industriale, per cui Putin non aveva avuto tempo o forse voglia di fare un lavoro di diversificazione analogo. Su questo punto, l’Economist inizia dal trasporto aereo, di cui si è già occupata anche Linkiesta e che attira di più l’attenzione proprio perché riguarda il più diffuso approccio tra russi e occidentali. Come già avevamo ricordato, poiché i tre quarti della flotta commerciale del Paese proviene dall’America, dall’Europa o dal Canada e le parti sono necessarie per le riparazioni, per evitare il collasso che veniva pronosticato prima dell’estate le compagnie aeree russe sono state costrette a cannibalizzare gli aerei, togliendo ad alcuni le parti necessarie per far volare altre. Qui i danni sono già fatti, anche se secondo questa analisi «ci vorrà del tempo prima che si concretizzino».

Ma ancora più indicativo è per l’Economist il settore industriale, di cui pure Linkiesta si era occupata per via della comparsa di vari rapporti. Qui si parla di un calo del 7% dell’industria manifatturiera tra dicembre e giugno, proprio per mancanza di componenti. «A salve successive da febbraio, i governi occidentali hanno reso obbligatorio per una serie di industrie nazionali richiedere licenze prima di vendere in Russia, e raramente queste vengono concesse. Le restrizioni vanno ben oltre i prodotti “a doppio uso” – quelli con applicazioni sia militari che commerciali, come droni e laser – per coprire kit avanzati come chip, computer, software e apparecchiature energetiche. Mirano anche a beni a bassa tecnologia, come prodotti chimici e materie prime, che di solito sono soggetti a restrizioni solo se fissati per l’Iran o la Corea del Nord».

Le esportazioni globali di chip in Russia sono diminuite del 90% rispetto allo scorso anno. automobili: -90%. Ma c’è anche un -25% della farmaceutica e un -15% per le apparecchiature elettriche. La mancanza di kit high-tech ha ostacolato il lancio del 5G in Russia.
I campioni del cloud computing sono in crisi. La carenza di chip sta ostacolando l’emissione di nuove carte di plastica su Mir, il sistema di pagamento nazionale.
Anche le industrie di base, come l’estrazione e la raffinazione dei metalli, sono crollate.

Anche l’Economist cita i rapporti sulla fuga di imprese occidentali e cervelli, che accentueranno i problemi. E l’Fmi prevede per il 2025-26 un tassi di crescita dimezzato. Insomma, «finché l’America e i suoi alleati manterranno le loro sanzioni, la spina dorsale industriale, la forza intellettuale e i legami internazionali della Russia svaniranno e il suo futuro sarà caratterizzato da produttività in calo, poca innovazione e inflazione strutturale. Gli economisti hanno sbagliato a prevedere un crollo istantaneo. Quello che sta ottenendo la Russia, invece, è un biglietto di sola andata verso il nulla».

:rolleyes::rolleyes:
 
Ultima modifica:
Agricoltura Ue in panne: le sanzioni di Putin affossano l'industria dei fertilizzanti
di
Claudio Paudice
Agricoltura Ue in panne: le sanzioni di Putin affossano l'industria dei fertilizzanti
È l'altra faccia del caro bollette, visto che il gas incide per oltre l'80% dei costi produttivi di ammoniaca e urea. I grandi gruppi chimici tagliano la produzione e l'effetto si fa sentire sulla produzione agricola e, a cascata, nel carrello della spesa delle famiglie
26 Agosto 2022 alle 15:54


https://www.huffingtonpost.it/econo...sano_la_produzione_di_fertilizzanti-10092695/
 
Tutto molto interessante
Ma non ho letto una data
Entro quando avverrebbe secondo le vostre stime il collasso della Russia?

E' già in corso, pensavo di essere stato abbastanza chiaro.
Se pensi che fare da camerieri ai musi gialli sia un successo economico-politico per una ex-super potenza, questo è una tua visione distorta della realtà.
 
Stato
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