" Faremo crollare l'economia russa" cap. 3

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Stato
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Quando la Russia ha invaso l'Ucraina, il paese ha messo le statistiche economiche sotto classifica per proteggere l'economia dalle sanzioni.

Il Financial Times dice che molti, ora vorrebbero tornare indietro.

La Nabiullina ha affermato il mese scorso che il paese aveva bisogno di divulgare più dati affinché gli investitori potessero investire in titoli.

La banca centrale ha dichiarato sabato che si dovrebbe tornare all'apertura dei dati perché la mancanza di statistiche pubblicamente disponibili influisce sulla qualità del lavoro di analisti e ricercatori, e la Banca di Russia sostiene il ripristino della pubblicazione dei bilanci.

Articolo del Financial Times condiviso in chiaro nel link.

 
sotto classifica intende "secretati"; cmq non mi stupirei se il prossimo passo di Putin sara' di far saltare la testa della povera ( e brava ) Nabiulina
 
Sotto classifica intende "secretati"; cmq non mi stupirei se il prossimo passo di Putin sara' di far saltare la testa della povera ( e brava ) Nabiulina

Io non credo che la Nabiullina rischi il posto.

Ha già tentato due volte, da inizio conflitto, di presentare le sue dimissioni che sono state ambedue le volte rifiutate, probabilmente è una "testa pensante" in un settore chiave e Putin non è così fesso da darsi la zappa sui piedi da solo.
 
Io non credo che la Nabiullina rischi il posto.

Ha già tentato due volte, da inizio conflitto, di presentare le sue dimissioni che sono state ambedue le volte rifiutate, probabilmente è una "testa pensante" in un settore chiave e Putin non è così fesso da darsi la zappa sui piedi da solo.

E non che con l'invasione del 24/2 abbia dato grande prova di intelligenza ..... :D
 
Aveva info errate (sul suo esercito e su quello ucraino) e poi una volta capito che non c'era trippa per gatti non poteva perdere la faccia
Lo so, ma è molto probabile che abbia voluto ascoltare solo quello che avvallava la propria narrazione personale.
Ci ricordiamo come trattò in mondovisione il capo dei servizi segreti russi, quindi non proprio l'ultimo arrivato, poco prima dell'invasione, per il solo aver proposto un ultimo sforzo per trattare ?
E ci ricordiamo lo stesso capo che faccia terrorizzata aveva ?

Putin ha creato nel cremlino un certo tipo di clima, e alla fine è molto probabile (anche se certezze non ce ne sono) che gli abbiano raccontato quello che voleva sentirsi dire.

Mi sembra impossibile che a quei livelli ci si prenda una cantonata così madornale, e ancora di più che lo stesso Putin prima di provocare uno scenario geopolitico di dimensioni così incontrollabili non abbia messo in conto che l'occidente sarebbe stato a guardare come per la Crimea nel 2014 e il donbass negli 8 anni a seguire.

Per questo ho fortissimi dubbi che gli americani abbiano cercato il conflitto come in tanti (filorussi) sostengono: era il momento peggiore per loro e ancora di più per l'europa per affrontare uno scenario così complesso dalle conseguenze inimmaginabili, mentre al contrario era il momento migliore per i russi, e su questo Putin contava.

E quest'ultima ragione è quella che ha spinto Putin a muoversi, convinzioni e obbiettivi personali a parte: perdendo un altro anno (ci sono finestre stagionali forzate per muoversi) rischiava di trovarsi di fronte una ucraina più preparata e armata e un occidente in ripresa (ricordiamoci la rotta americana in afghanistan, il covid, la crisi economica, la scarsa popolarità di Biden con elezioni di midterm abbastanza prossime)

Purtroppo per lui non ha tenuto conto che il momento migliore per muoversi non è quanto necessariamente fornisce garanzie di successo. E il punto non è tanto se vincere o meno, ma soprattutto a quale prezzo, e su questo piano comunque vada per la russia questa campagna militare è stata una batosta inenarrabile, solo arrivando a kiev e conquistando l'ucraina (come Stalin con i tedeschi ....) ne sarebbe (forse) valsa la pena

Ma in quest'ultimo caso quasi certamente si troverebbe contro la Nato, ha ragione Crosetto: a questo punto se i russi dovessero arrivare a kiev scoppia la terza guerra mondiale sul serio

Non è la prima volta che un dittatore russo ascolta solo quello che coincide con le proprie convinzioni. Lo fece Stalin, che fu preavvisato e da fonti diverse (nei link ne riporto almeno tre, compresa addirittura una informativa americana !!) dell'imminente inizio dell'operazione barbarossa

22/6/'41: Operazione Barbarossa. La spia Sorge ne era già al corrente
Stalin coprì di ingiurie l’agente che l’aveva avvisato dell’invasione nazista
Operazione Barbarossa - Wikipedia

E ricordo (ma non trovo la fonte) che nelle prime ore Stalin addirittura non riusciva a credere alle informative dell'attacco in corso, tanto era certo che il patto con i tedeschi fosse stato tradito e che lui ne uscisse gabbato, e per di più dopo aver epurato quasi tutta la catena di comando del suo esercito

I dittatori, per quanto intelligenti, astuti e spregiudicati possano essere, Churchill ammirava Stalin, pur considerandolo un nemico, a volte si innamorano della propria immagine e commettono errori fatali.
 
Ultima modifica:
è molto interessante e divertente invece perchè vedere ridotti i russi a zerbini di Pechino è un interessante contrappasso storico visto come erano partite le relazioni tra Mosca e Pechino.

C'è solo da ridere per i russi che nel tentativo di espandersi e ricreare l'Impero russo finiscono colonia del Celeste Impero.

Dici che la Russia possa fare lo zerbino della Cina? Insomma la stessa fine che ha fatto l'Europa con gli stati uniti?
 
Dici che la Russia possa fare lo zerbino della Cina? Insomma la stessa fine che ha fatto l'Europa con gli stati uniti?
Se si parla di zerbini......meglio essere zerbini in democrazia che in dittatura...... :yes: :eek:
 
è molto interessante e divertente invece perchè vedere ridotti i russi a zerbini di Pechino è un interessante contrappasso storico visto come erano partite le relazioni tra Mosca e Pechino.

C'è solo da ridere per i russi che nel tentativo di espandersi e ricreare l'Impero russo finiscono colonia del Celeste Impero.
Diciamo anche che é classico dei citrulli CONTINUARE a fare azioni che con evidenza ti portano a situazioni peggiori. Contenti loro...
 
I dittatori, per quanto intelligenti, astuti e spregiudicati possano essere, Churchill ammirava Stalin, pur considerandolo un nemico, a volte si innamorano della propria immagine e commettono errori fatali.
Si chiama "Hybris", la tracotanza cieca del dittatorello di turno , già considerata nella saggia Grecia classica il peccato peggiore per l' uomo. Oggi l' occidente, che lavora in team, è infinitamente superiore in tutti i campi.
 
Si chiama "Hybris", la tracotanza cieca del dittatorello di turno , già considerata nella saggia Grecia classica il peccato peggiore per l' uomo. Oggi l' occidente, che lavora in team, è infinitamente superiore in tutti i campi.
Proprio quel modello decadente, così disprezzato da Putin e Xi Jinping, perché troppi che decidono e hanno voce in capitolo non sono decisionisti come l'uomo solo al comando che decide per tutti
E lo disprezza così tanto da non poter tollerare che il suo popolo possa preferirlo alla dittatura del cremlino
È l'unica vera ragione per cui, a parte le proprie ambizioni personali e di supremazia della grande russia, si è lanciato in una avventura così folle.
L'unica volta che l'occidente non ha esportato con le armi il proprio modello di vita è stato proprio il momento in cui ha fatto più paura alle dittature.
E la reazione del dittatore ha creato l'effetto contrario, adesso è circondato da tutti, ai suoi confini, e non solo da un punto di vista militare quanto, soprattutto, come avversione al suo modello totalitario
Chi è causa del suo mal ....
 
Dici che la Russia possa fare lo zerbino della Cina? Insomma la stessa fine che ha fatto l'Europa con gli stati uniti?
È ovvio che non vuole esserlo, ma le conseguenze del conflitto, soprattutto a lungo termine, la costringeranno a rivolgersi ai cinesi con il cappello in mano, è cosa che sicuramente Fabbri (lo ha scritto già dai primi mesi del conflitto) e se non ricordo male anche Caracciolo hanno sostenuto più volte, analisi che condivido pienamente
 
Proprio quel modello decadente, così disprezzato da Putin e Xi Jinping, perché troppi che decidono e hanno voce in capitolo non sono decisionisti come l'uomo solo al comando che decide per tutti
non soltanto la modesta Russia sta sconfessando questo pensiero, ma anche la grande Cina: la loro gestione del Covid è stata disastrosa, sotto ogni aspetto, proprio loro che hanno un popolo molto più abituato ad obbedire rigidamente
 
non soltanto la modesta Russia sta sconfessando questo pensiero, ma anche la grande Cina: la loro gestione del Covid è stata disastrosa, sotto ogni aspetto, proprio loro che hanno un popolo molto più abituato ad obbedire rigidamente

Il problema è che per ovvie ragioni non l'ammetteranno mai, sono entrambe potenze atomiche e hanno entrambe i loro arsenali ed eserciti numericamente importanti per dimensioni
È come avere a che fare con una persona non risolta, non ti serve a niente avere ragione, ti ribaltano ogni motivazione, ogni verità, ogni diritto.
La mia filosofia con questi personaggi è intanto quella di trovarmi sempre oggettivamente dalla parte della ragione, in secondo luogo non trovarmi in condizioni di inferiorità (di mezzi, di pensiero, ecc) e, successivamente, fino a quando si può, girarne alla larga
Questo perché con questi personaggi ogni sconto è inutile, si ricaricano e si esaltano nello scontro, mentre tu, che vorresti impiegare il tuo tempo/energie/mezzi in altro avverti cosa perdi, non cosa potresti guadagnare da un'eventuale sconfitta dell'altro/a
Certo che dopo aver fatto il possibile per evitare un inutile scontro, soprattutto per questioni di principio, se mi ci costringono poi ...... niente prigionieri, vado in fondo almeno fino a renderne impossibile o controproducente per i costi ogni velleità di animosità dell'altro/a e, in casi limite, se posso anche alla distruzione

Lo stesso con paesi come Russia e Cina: non ammetteranno mai niente, soprattutto sul fronte interno, propaganda a manetta dentro e fuori i loro confini, ricordando che nel lungo termine la propaganda sul niente si paga e anche cara.
Quindi, se si può evitare uno scontro diretto, se non si può far loro abbastanza male da rendere estremamente difficile o controproducente una loro futura rivalsa, e in casi limite la distruzione, ricordando che spesso non è l'opzione migliore, come insegnano libia e iraq (e sai già che sulla Libia abbiamo idee abbastanza diverse su cui non torno ....)
 
È ovvio che non vuole esserlo, ma le conseguenze del conflitto, soprattutto a lungo termine, la costringeranno a rivolgersi ai cinesi con il cappello in mano, è cosa che sicuramente Fabbri (lo ha scritto già dai primi mesi del conflitto) e se non ricordo male anche Caracciolo hanno sostenuto più volte, analisi che condivido pienamente

Conoscendo la sottile diplomazia cinese dubito che lo costringeranno col cappello in mano.

Continueranno a trattarlo col dovuto rispetto e il sorriso sulle labbra e, nel frattempo, metteranno pesantemente i piedi, lato economico e infrastrutture come già peraltro fatto, su qualche repubblica russa confinante.
 
Conoscendo la sottile diplomazia cinese dubito che lo costringeranno col cappello in mano.

Continueranno a trattarlo col dovuto rispetto e il sorriso sulle labbra e, nel frattempo, metteranno pesantemente i piedi, lato economico e infrastrutture come già peraltro fatto, su qualche repubblica russa confinante.

Per i cinesi la vaselina è un must .......
 
Il problema è che per ovvie ragioni non l'ammetteranno mai, sono entrambe potenze atomiche e hanno entrambe i loro arsenali ed eserciti numericamente importanti per dimensioni
È come avere a che fare con una persona non risolta, non ti serve a niente avere ragione, ti ribaltano ogni motivazione, ogni verità, ogni diritto.
La mia filosofia con questi personaggi è intanto quella di trovarmi sempre oggettivamente dalla parte della ragione, in secondo luogo non trovarmi in condizioni di inferiorità (di mezzi, di pensiero, ecc) e, successivamente, fino a quando si può, girarne alla larga
Questo perché con questi personaggi ogni sconto è inutile, si ricaricano e si esaltano nello scontro, mentre tu, che vorresti impiegare il tuo tempo/energie/mezzi in altro avverti cosa perdi, non cosa potresti guadagnare da un'eventuale sconfitta dell'altro/a
Certo che dopo aver fatto il possibile per evitare un inutile scontro, soprattutto per questioni di principio, se mi ci costringono poi ...... niente prigionieri, vado in fondo almeno fino a renderne impossibile o controproducente per i costi ogni velleità di animosità dell'altro/a e, in casi limite, se posso anche alla distruzione

Lo stesso con paesi come Russia e Cina: non ammetteranno mai niente, soprattutto sul fronte interno, propaganda a manetta dentro e fuori i loro confini, ricordando che nel lungo termine la propaganda sul niente si paga e anche cara.
Quindi, se si può evitare uno scontro diretto, se non si può far loro abbastanza male da rendere estremamente difficile o controproducente una loro futura rivalsa, e in casi limite la distruzione, ricordando che spesso non è l'opzione migliore, come insegnano libia e iraq (e sai già che sulla Libia abbiamo idee abbastanza diverse su cui non torno ....)
ma anche volendo la Cina non puoi trattarla come l'Iraq :D , troppi interessi comuni in gioco e troppo grande per farla cadere: che poi sarà la migliore deterrenza per ipotetici conflitti nucleari, non si distrugge un socio in affari dalla cui ricchezza dipendi pure tu. Al contrario della vecchia guerra fredda, Occidente e Urss erano mondi separati, stagni diciamo: quella era una situazione molto più pericolosa, anche considerando l'aspetto ideologico-messianico (capitalismo contro comunismo), mentre qui la contrapposizione democrazia - dittatura è meno forte, sono due forme moralmente diverse di imperialismo.

Concordo in tutto, quella che superficialmente può sembrare la loro forza ed il grande vantaggio su di noi, alla lunga si rivela un limite ed una fragilità, che nel caso della Russia può essere fatale, data l'intrinseca pochezza della sua economia, oltre che dell'esercito:D
 
La Russia rubando gli aerei occidentali è diventata come l'Iran. Non ha pezzi di ricambio originali. La sicurezza è seriamente compromessa, oltre a non poter volare all'estero. Vola solo su paesi "amici" che fanno finta di non sapere che sugli aerei pende un mandato di richiamo da parte del proprietario.
Discorso simile anche per le automobili...

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Le sanzioni alla Russia funzionano. Eurostat: "Particolarmente visibile negli ultimi mesi" - Eunews

La quota di Mosca nelle importazioni extra-Ue è scesa dal 6,4 per cento al 3,8 per cento tra febbraio 2022 e settembre 2022. Nello stesso periodo, le esportazioni extra-Ue verso il Paese sono scese dal 2,3 pct all'1,1 pct

Bruxelles – Crollano gli scambi commerciali tra i Ventisette e Mosca. Il commercio dell’Ue con la Russia è stato fortemente influenzato dall’invasione dell’Ucraina, con l’Unione che ha imposto sanzioni all’importazione e all’esportazione di diversi prodotti. Gli effetti di queste misure, spiega oggi Eurostat, sono stati particolarmente visibili negli ultimi mesi.
Considerando i valori destagionalizzati, sia le esportazioni sia le importazioni sono scese notevolmente al di sotto dei livelli precedenti l’invasione russa. La quota della Russia nelle importazioni extra-Ue è scesa dal 6,4 per cento al 3,8 per cento tra febbraio 2022 e settembre 2022. Nello stesso periodo, le esportazioni extra-Ue verso la Russia sono scese dal 2,3 pct all’1,1 pct. Il disavanzo commerciale dell’Ue con la Russia ha raggiunto il picco nel marzo 2022 a 19,6 miliardi di euro. È poi progressivamente diminuito e a settembre 2022 si è attestato a 9,7 miliardi di euro.

Osservando la quota della Russia nelle importazioni extra-Ue per sei prodotti chiave, è visibile un forte calo per carbone, gas naturale, olio di petrolio, fertilizzanti e ferro e acciaio, mentre per il nichel la quota è leggermente aumentata. In particolare, i cali maggiori si sono registrati per carbone (dal 45 pct nel 2021 al 13 pct nel terzo trimestre 2022), gas naturale (dal 36 pct al 18 pct), fertilizzanti (dal 29 pct al 17 pct) e ferro e acciaio (dal 16 pct al 5 pct).

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Crollano gli acquisti dalla Russia, migliora il saldo commerciale extra-Ue

30 gennaio 2023
(ANSA)

(ANSA)

Due-tre miliardi al mese in estate e in autunno. Appena 444 milioni ora.

Il passivo commerciale verso la Russia racconta molto dell’evoluzione recente del nostro interscambio con i paesi Extra-UE, a lungo appesantito dal lato delle importazioni dalla corsa di gas e petrolio, trend esplosivo ora in gran parte rientrato.

Così, per il secondo mese consecutivo, a dicembre la bilancia commerciale extra-Ue ritrova il segno più, andando anche oltre i dati dell’analogo mese del 2021.

Emblematico il caso di Mosca: se in 12 mesi il passivo è di oltre 21 miliardi, a dicembre è praticamente azzerato, per effetto di importazioni in caduta del 63%, risultato evidente del quasi azzeramento degli acquisti di gas russo. :yes:

Se gli acquisti perdono in generale smalto (+11% a dicembre, un quinto della crescita 2022), le vendite continuano a correre a doppia cifra: su base annua il 2022 si chiude così con un nuovo massimo per l’export extra-Ue, a ridosso dei 300 miliardi di euro, quasi 50 in più rispetto al 2021. In 12 mesi la crescita è così del 20,2%, solo leggermente ridotta a dicembre (+18,2%).

In dettaglio - spiega l’Istat - si stima una riduzione dell’interscambio commerciale congiunturale per entrambi i flussi, più ampia per le importazioni (-4,2%) rispetto alle esportazioni (-2,6%).
La diminuzione su base mensile dell'export riguarda tutti i raggruppamenti principali di industrie, a esclusione di beni di consumo non durevoli (+0,4%), ed è spiegata soprattutto dal calo delle vendite di beni strumentali (-6,4%). Per l'import, la flessione congiunturale è generalizzata e più ampia per beni strumentali (-9,0%).
Nel quarto trimestre 2022, rispetto al precedente, l'export aumenta dell'1,6%, trainato in particolare dalle maggiori vendite di beni strumentali (+5,5%) e beni di consumo non durevoli (+4,2%); le esportazioni di energia risultano in decisa contrazione (-27,2%).
Nello stesso periodo, l'import segna una flessione congiunturale dell'11,0%, dovuta principalmente al calo degli acquisti di energia (-20,4%) e beni intermedi (-7,9%). A dicembre 2022, l'export cresce su base annua del 18,2% (era +22,5% a novembre).
La crescita, diffusa, è più accentuata per beni strumentali (+24,2%) ed energia (+22,4%). L'import registra un incremento tendenziale dell'11,3% (da +27,7% di novembre), cui contribuisce l'aumento degli acquisti di energia (+30,9%).
A dicembre 2022 il saldo commerciale con i paesi extra Ue27 è positivo e pari a 4.084 milioni (+2.224 milioni a dicembre 2021). Il deficit energetico (9.243 milioni) è più ampio rispetto a un anno prima (-7.006 milioni) ma l'avanzo nell'interscambio di prodotti non energetici, pari a 13.328 milioni, è elevato e in forte aumento rispetto a dicembre 2021 (9.230 milioni).

Si rilevano aumenti su base annua delle esportazioni verso quasi tutti i principali paesi partner extra Ue27: i più marcati riguardano Turchia (+38,4%), paesi MERCOSUR (+33,8%), Svizzera (+24,5%), Stati Uniti (+22,4%) e Giappone (+22,0%). In forte calo l'export verso la Russia (-27,7%). Gli acquisti da paesi OPEC (+75,8%), India (+44,0%), Svizzera (+39,7%) e Stati Uniti (+37,2%) registrano incrementi tendenziali molto più ampi della media delle importazioni dai paesi extra Ue27. Si accentua la flessione dell'import dalla Russia (-62,8%); in calo anche gli acquisti dalla Cina (-9,0%).

Il bilancio globale, una crescita dell’export 2022 del 20,2%, è spiegato per un terzo dall'aumento delle vendite di beni di consumo non durevoli. Dal lato dell’import, una crescita molto più marcata (+54,3%) e per quasi due terzi dovuta ai maggiori acquisti di prodotti energetici. Il 2022, nonostante il recupero degli ultimi due mesi, si chiude così con un deficit commerciale che supera i 25 miliardi di euro, a fronte di un avanzo di circa 38 miliardi del 2021.
 
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