" Faremo crollare l'economia russa" cap. 4

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Dopo la Turchia, anche il Kazakhstan intensifica il monitoraggio delle merci che transitano nel Paese per la riesportazione, tracciando in tempo reale l'intera catena di movimento delle merci da confine a confine (articolo del Financial Times in chiaro nel link).

Il Kazakistan, uno dei partner più stretti di Mosca grazie ai suoi legami storici e culturali, non ha imposto alcuna sanzione o restrizione al suo commercio con la Russia, ma gode anche di uno stretto rapporto commerciale con l'UE e vuole evitare i rischi di sanzioni secondarie.

"Comprendiamo tutti i rischi delle sanzioni secondarie, quindi monitoriamo da vicino il nostro commercio reciproco con tutti i partner", ha affermato il funzionario, aggiungendo che il Paese "lavora costantemente per ridurre i rischi di riesportazione".

---> il kazakhstan -visto come alter ego dei cinesi- non racconta niente di buono per il futuro della russia...
 
Primi effetti delle rinnovabili, fotovoltaico in particolare. Domani pomeriggio chi deve vendere corrente perché non la consuma non incassa nulla. Zero spaccato. Vi ricordo in particolare gli sproloqui di Barisoni & C sul fatto che il prezzo della corrente dovesse essere sganciato da quello del gas. Adesso che l'effetto è contrario, cosa si inventera' mai Barisoni per difendere il dannosossimo intervento pubblico sulle politiche energetiche?

P.s. Io domani pomeriggio ci caricherò le macchine elettriche.
 

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---> il kazakhstan -visto come alter ego dei cinesi- non racconta niente di buono per il futuro della russia...

:yes:

Già da tempo il Kazakhstan sembra una spina nel fianco per la Russia.

Hanno iniziato dopo il crollo dell'URSS con le agevolazioni date ai kazaki espatriati per tornare in patria e ai Russi presenti sul territorio kazako per tornare a casa loro, cosa che ha ribaltato i numeri delle rispettive etnie, poi hanno aderito con entusiasmo alla B&R Initiative che ha cementato gli interessi con la Cina, fino alle recenti concessione di permessi di residenza decennali a figure professionali "desiderabili" che ha convinto molti Russi, fuggiti in Kazakhstan causa mobilitazione, a restare.
 
Eccallà, primi problemi evidenti per i russi: Russia cannot meet arms delivery commitments because of war, Indian Air Force says
Suppongo i loro acquirenti saranno molto contenti...

Probabilmente lo sapevano già. :yes:

L'India, a inizio conflitto, ha congelato una serie di commesse militari dalla Russia per paura che, con le sanzioni, non fossero in grado di fornirle, nei tempi richiesti o del tutto, e si parla da quell'epoca del fatto che l'India vuole "sganciarsi" dalla forte dipendenza dagli armamenti russi sia tramite produzione interna per attrezzature più "basiche" e guardando ai paesi occidentali per quelle più tecnologiche.

https://www.defensenews.com/global/...-russia-to-delay-weapons-programs-deliveries/

Sganciarsi del tutto non è possibile in tempi brevi, ma con questi chiari di luna mi sa che saranno fortemente motivati a farlo.
 
:yes:

Già da tempo il Kazakhstan sembra una spina nel fianco per la Russia.

Hanno iniziato dopo il crollo dell'URSS con le agevolazioni date ai kazaki espatriati per tornare in patria e ai Russi presenti sul territorio kazako per tornare a casa loro, cosa che ha ribaltato i numeri delle rispettive etnie, poi hanno aderito con entusiasmo alla B&R Initiative che ha cementato gli interessi con la Cina, fino alle recenti concessione di permessi di residenza decennali a figure professionali "desiderabili" che ha convinto molti Russi, fuggiti in Kazakhstan causa mobilitazione, a restare.


Il Kazakistan così come India Cina Armenia Iran brasile Georgia........ fanno semplicemente i loro interessi.....non sono né pro Russia.......e perché mai dovrebbero esserlo......?????? e neppure pro occidente......
 
Probabilmente lo sapevano già. :yes:

L'India, a inizio conflitto, ha congelato una serie di commesse militari dalla Russia per paura che, con le sanzioni, non fossero in grado di fornirle, nei tempi richiesti o del tutto, e si parla da quell'epoca del fatto che l'India vuole "sganciarsi" dalla forte dipendenza dagli armamenti russi sia tramite produzione interna per attrezzature più "basiche" e guardando ai paesi occidentali per quelle più tecnologiche.

https://www.defensenews.com/global/...-russia-to-delay-weapons-programs-deliveries/

Sganciarsi del tutto non è possibile in tempi brevi, ma con questi chiari di luna mi sa che saranno fortemente motivati a farlo.



https://www.google.com/url?sa=t&sou...ChAWegQIBRAB&usg=AOvVaw0U_wV-FvGhgd7tyk7_i8tY


La Russia sarà...anzi è già costretta a cedere il suo Know how...sulle armi all'India.....se non vuole perderla come paese amico....amico non alleato......ma rimane un na questione di interesse ...
 
texasranger l'uomo dai mille puntini ...
Idee sempre chiare ed irremovibili


aldilà della battuta " i punti di sospensione sono sempre in numero di tre, sia che si trovino alla fine, all'inizio o all'interno di un periodo"
 
texasranger l'uomo dai mille puntini ...
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aldilà della battuta " i punti di sospensione sono sempre in numero di tre, sia che si trovino alla fine, all'inizio o all'interno di un periodo"


I puntini sono degli omissis......
😁

Di chiaro non c'è mai nulla..........

Ubs e Credit Suisse sotto la lente delle autorità statunitensi. Avrebbero aiutato gli oligarchi russi ad aggirare le sanzioni - Il Fatto Quotidiano

per esempio far saltare la seconda banca svizzera per colpire gli oligarchi russi , anche quelli contro Putin, si può interpretare in tanti modi diversi ..............😁
 
texasranger l'uomo dai mille puntini ...
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aldilà della battuta " i punti di sospensione sono sempre in numero di tre, sia che si trovino alla fine, all'inizio o all'interno di un periodo"


Sono per il rispetto del diritto Internazionale senza se e senza ma sempre e comunque ...... quindi per il ritiro dei Russi dall'Ucraina

Sono per il rispetto dei diritti delle minoranze in tutte le nazioni del mondo

Non ho ancora capito bene cosa vuol fare l'occidente a guida USA in Ucraina e quali nuovi equilibri voglia perseguire
 
Russia, marzo da record per le esportazioni di gasolio. L'embargo europeo per ora non funziona - Il Fatto Quotidiano

Non sta dando i risultati sperati l’embargo sui prodotti petroliferi russi deciso dall’Unione europea e scattato lo scorso 5 febbraio. Marzo si appresta infatti a registrare un record delle esportazioni di gasolio russo. La perdita di accesso diretto al mercato europeo è stato più che compensato dalla vendite verso paesi come Turchia, Marocco, Brasile, India e Cina. Persino l’Arabia Saudita ha aumentato il suo import. Riad usa i prodotti russi a basso costo per soddisfare il fabbisogno interno e avere a disposizione ancora più petrolio e prodotti derivati da esportare a prezzi di mercato.
Secondo i dati riportati dall’agenzia Bloomberg, solo nei primi 19 giorni del mese, Mosca ha esportato 1,5 milioni di barili al giorno. Se questo livello venisse registrato anche negli ultimi 10 giorni di marzo la Russia registrerebbe il volume di esportazioni più elevato dal 2016. Va detto che greggio e prodotti raffinati russi sono venduti a sconto rispetto alle quotazioni di mercato. Proprio questo li rende particolarmente attraenti per tutti quei paesi che non aderiscono alla linea occidentale. Non di rado, peraltro, i prodotti russi arrivano comunque sul mercato europeo dopo triangolazioni con paesi terzi. A prezzo però maggiorato rispetto a prima.
“Finora le attività delle raffinerie russa sono rimaste elevate, il che ha consentito una notevole produzione di diesel”, ha detto a Bloomberg Mikhail Turukalov, un analista indipendente spiegando che “I produttori russi sembrano fiduciosi di poter vendere i loro prodotti ad acquirenti stranieri: gli sconti che offrono sono abbastanza cospucui e ci sono nuovi mercati pronti a ricevere i carburanti russi”. I primi segnali sugli ordinativi di aprile mostrano un rallentamento della domanda rispetto a marzo.
Arabia Saudita e Cina sempre più vicine (e Usa sempre più lontani). Nuove intese su petrolio e monete di pagamento - Il Fatto Quotidiano
 
Infatti. La mia previsione è che negli anni futuri arabi e russi saranno costretti a vendere un mare di petrolio a prezzi infimi. Ormai le rinnovabili sono troppo più convenienti.
 
Non bisogna guardare la quantita di gasolio che esposrta, ma la quantita di denaro che guadagna e su quella non è messa bene
Infatti non è indicata alcuna cifra nell'articolo...
Un record dal 2016 poi, record da sette anni capirai che evento straordinario.
Tra vendere gasolio scontato, barili al 40% in meno, bruciare gas ai confini della Finlandia ed usare yuan come divisa di riserva per vendere idrocarburi con zero vantaggi per loro...chissà che grandi prospettive per Vladimiro.
Adesso vediamo il deficit di bilancio di marzo se sarà sempre una voragine come nei due mesi precedenti, vediamo se battono (questo sì) un altro record storico.
 

Wsj: "L'economia russa sta per crollare"​

Mentre la guerra continua nel suo secondo anno e le sanzioni occidentali incidono più duramente, le entrate del governo russo vengono ridotte e la sua economia si è spostata su una traiettoria di crescita inferiore, probabilmente a lungo termine. Lo sostiene in un lungo articolo il Wall Street Journal secondo il quale "l'economia russa sta per crollare". Gran parte del peggioramento delle prospettive deriva da una scommessa sbagliata lo scorso anno da Putin, convinto che avrebbe potuto utilizzare le forniture energetiche russe per limitare il sostegno dell'Europa occidentale all'Ucraina. Di conseguenza, le entrate energetiche del governo, sostiene il Wsj, sono diminuite di quasi la metà nei primi due mesi di quest'anno rispetto allo scorso anno, mentre il deficit di bilancio si è approfondito. Il divario fiscale ha toccato i 34 miliardi di dollari in quei primi due mesi, l'equivalente di oltre l'1,5% della produzione economica totale del Paese. Ciò sta costringendo Mosca a immergersi maggiormente nel suo fondo sovrano, uno dei suoi principali cuscinetti anticrisi. Il rublo è sceso di oltre il 20% da novembre rispetto al dollaro. La forza lavoro si è ridotta man mano che i giovani vengono mandati al fronte o fuggono dal Paese per paura di essere arruolati. L'incertezza ha frenato gli investimenti delle imprese. "L'economia russa sta entrando in una regressione a lungo termine", ha predetto Alexandra Prokopenko, un ex funzionario della banca centrale russa che ha lasciato il Paese poco dopo l'invasione. Il miliardario russo Oleg Deripaska ha avvertito questo mese che la Russia sta finendo i contanti. "Non ci saranno soldi l'anno prossimo, abbiamo bisogno di investitori stranieri", ha detto il magnate delle materie prime in una conferenza economica.
 
In ripresa la fiducia dei russi per l'economia.

ПотребительÑкие Ð¾Ð¶Ð¸Ð´Ð°Ð½Ð¸Ñ Ð² РоÑÑии в I квартале 2023 года1)

Attenzione però, siamo lontani dai risultati di un paio di anni fa. Migliora il clima di fiducia rispetto ai minimi, ma resta un cilma negativo.


ПотребительÑкие Ð¾Ð¶Ð¸Ð´Ð°Ð½Ð¸Ñ Ð² РоÑÑии в I квартале 2023 года1)


Disoccupazione ai minimi storici
https://www.kp.ru/daily/27483/4740192/

Chiaramente, come riportato anche dall'articolo, aiuta la mobilitazione per la guerra, che toglie mano d'opera.
Aggiungiamo che alcune centinaia di migliaia di persone sono scappate all'estero
Infine una tendenza di fondo, ovvero la demografia, con pochi giovani in età lavorativa

Insomma, un dato ottimo, che deriva da problemi notevoli, ci aiuta a ricordare che gli indicatori senza analisi possono essere fuorvianti.

Chiaramente però c' un effetto positivo per il regime, ovvero la disoccupazione resta bassa nonostante la depressioen economica.

Non si realizza quindi una forte pressione dei "poveri" sul governo.

Lo preciso perché qui alcuni scrivevano di imminenti masse di disoccupati che avrebbero messo in crisi il regime.

L'analisi partiva da una profonda ignoranza della società russa. I russi hanno avuto da decenni un problema di carenza di mano d'opera, per cui era difficile prevedere un'esplosione della disoccupazione.
 
Se mandi le persone a combattere la disoccupazione cala, no? Avrai il problema contrario, mancanza di personale.
 
Se mandi le persone a combattere la disoccupazione cala, no? Avrai il problema contrario, mancanza di personale.
Si, poi teniamo presente che quel problema l'avevano già prima della guerra.

In realtà leggendo l'articolo il quadro è peggiore.
Le aziende hanno diminuito gli orari di lavoro piuttosto che licenziare, quindi comunque i redditi sono in diminuzione
 
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